Ciao tesoro,
sono davvero felice del fatto che tu abbia deciso d'intraprendere questa follia, perché leggere dell'adolescenza di Gojyo deve essere davvero fantasticamente deprimente per la sottoscritta; penso proprio che finirò col dare numerose testate al muro, considerando la sofferenza del povero mezzosangue sin dalla più tenera età.
Parto col dirti che il tuo stile sta migliorando sempre di più e non vedo l'ora di andare avanti con la storia, perché mi sta letteralmente togliendo l'anima dal petto. Non faccio altro che immaginare il nostro cucciolo, sperduto per le via della sua città, solo e abbandonato da tutti, anche dall'idea di ciò che era la sua famiglia, ma soprattutto dall'unica persona in grado di capirlo davvero, colui che ha dato tutto, pur di salvarlo: Jien.
Il rimando ai fiori rossi mi ha mozzato il fiato in gola, mi fa sorridere e allo stesso tempo so che quell'espressione è amara, perché lui non è mai riuscito a farsi voler bene dalla donna che riempiva la sua testa nell'infanzia; sua madre non ha fatto altro che ferirlo, ignorandolo come possibile per poi gettare su di lui tutta la sua rabbia e la sua frustrazione, ritenendolo responsabile del suo fallimento come donna, dopo l'abbandono del marito. Non faccio che vederlo dinanzi ai miei occhi, solo e sconsolato, con gli occhi sgranati, tinti di scarlatto, così come le immagini che fluttuano tutto attorno a sé - sono convinta che il mezzosangue non faccia che vedere la sua condanna ovunque e la narrazione che usi trasuda rosso da tutti i pori, lo percepisco.
Adoro il fatto che tu ti sia soffermata sulla perdita e la distanza di Jien, perché quello ha significato molto nella sua giovane vita distrutta e sono convinta del fatto che lo stesso Gojyo ne sia consapevole - altrimenti non continuerebbe a mantenere un atteggiamento fiero di fronte a Dokugakuji anche durante i loro incontri/scontri.
In sostanza, ho trovato la fan fiction molto ben scritta e dettagliata, incentrata sulla prima fase della sua esistenza, quella più vivida e sofferente, prima del vero e proprio incontro con ciò che lo avrebbe fatto fuggire dalla realtà: Banri.
La parte finale, poi, è perfetta e l'entrata in scena di quel vile dai capelli ossigenati mi ha fatto sussultare quasi. Le cattive amicizie, quelle che portano sulla strada sbagliata, sono anche le prime pronte alla dipartita e conoscendo come andrà a finire tra loro due sono terribilmente felice del fatto che Banri l'abbia lasciato andare, perché sarebbe stato in grado di distruggerlo - non a caso era quella la sua intenzione di base.
Davvero complimenti, è bellissima, e nonostante mi abbia straziato il cuore sono pronta a leggerne il seguito <3
Alla prossima,
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