Recensioni per
Hope ci aveva sperato
di fri rapace

Questa storia ha ottenuto 10 recensioni.
Positive : 10
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Master
22/04/15, ore 11:21

Prima classificata al contest "Tell me more... with Pottermore" di Isidar Mithrim

Caratterizzazione dei personaggi e sviluppo delle eventuali coppie: 14.5/15 
Hope: credo che tu abbia reso molto bene l’immagine di una persona sensibile al soprannaturale e fantasiosa (in pratica tutto ciò che sappiamo su di lei). Al di là degli elementi che lo fanno capire in modo più ovvio, come il vedere gli unicorni e l’essere intrigata dai fantasmi, ho apprezzato in particolare il fatto che abbia colto la stranezze della casa di Lyall (e di Lyall stesso). Sappiamo che spesso sono i Babbani a ‘non voler vedere’, quindi immagino che zio Vernon, per dire, non avrebbe mai sentito lo specchio parlargli o la teiera borbottare, e credo sia molto significativo che invece Hope ci faccia caso. Per il resto, confesso che è più diretta di come l’avessi immaginata io, ma l’ho trovata ben caratterizzata e coerente con se stessa. Forse rivela con un po’ troppa facilità i suoi pensieri ‘troppo fantasiosi’, che alla fine sono piuttosto riservati e suscettibili di derisione (infatti lei stessa si vergogna un po’ a sperare che lui cacci fantasmi), ma al tempo stesso mi è piaciuta la fiducia che ha riposto in Lyall (o forse era sesto senso^^). 
Una cosa che non mi torna del tutto, considerando la sua professione, è il fatto che avesse la tv (si parla di prima del 1960), ma credo che in Inghilterra si sia diffusa prima che in Italia (mi sono brevemente documentata, ma non ho trovato niente che mi potesse essere particolarmente d’aiuto e ho pensato non fosse un’informazione vitale…) 
Lyall: sul suo carattere sappiamo ancora meno, se non che era intelligente e piuttosto timido. Direi che nel complesso sei riuscita a trasmettere queste sue due caratteristiche, aggiungendoci anche un tocco di sensibilità che sinceramente mi aspetto da ogni Lupin che si rispetti ;) 
Ci sono due cose che mi hanno lasciata un po’ perplessa: il fatto che dica ‘Babbani’ ad alta voce a casa sua (ho la sensazione che una persona intelligente che gira tanto abbia l’accortezza di adattarsi alla cultura delle persone con cui si relaziona) e il fatto che dica ad alta voce di essere piuttosto famoso (per quanto sia vero, mi sorprende che lo sottolinei, anche se si capisce che non lo stia facendo per vantarsi, ma più per difendere la sua intergità, diciamo). Per questi due elementi ti ho sottratto 0.5, ma è ugualmente il punteggio più alto che abbia mai dato in fatto di caratterizzazione, quindi puoi dirti assolutamente soddisfatta^^ 
Lo sviluppo della coppia: si vedono solo gli inizi, ma nonostante ciò si percepisce bene cosa l’uno abbia trovato nell’altra. Al tempo stesso, però, si capisce che i loro rapporto è ancora acerbo e in evoluzione, e questo è degno di nota: se mi avessi presentato una Hope già totalmente innamorata e cotta non l’avrei ritenuta credibile. 
La sensazione globale è quella di un’assoluta compatibilità, in parte garantita dai loro interessi, in parte dai loro caratteri. Ottimo lavoro! 

Originalità: 10/10 
Nonostante la trama di base non sia farina del tuo sacco (ma a te resta il merito di averla selezionata!) sei riuscita a metterci molto di tuo. La trovata degli unicorni è molto originale, mi ha assolutamente sorpresa, ma ciò che è davvero originale è come tu ci abbia raccontato la storia di questa coppia. Invece di narrarci di quando si sono conosciuti o di quando presumibilmente si sono messi insieme (almeno, io ho immaginato si mettessero insieme vicino agli unicorni!) hai scelto i due momenti ‘insignificanti’ e quotidiani che precedono/seguono quelli più cruciali citati prima. Ho trovato la scelta audace e originale. 

Gradimento personale: 9/10 
Questa storia mi è piaciuta molto, perchè mi ha trasmesso una sensazione di dolce serenità. 
Ho apprezzato in particolare l’attenzione ai dettagli: l’accenno agli oggetti animati di casa di Lyall (la teiera che tossisce è fantastica!), il fatto che ci descrivi la sua perplessità davanti alla tv e che tu lo faccia attraverso i ricordi di Hope (invece che ‘in diretta’), il riferimento alle meduse (divertentissimo!) l’abbigliamento ridicolo di Lyall e il fatto che poi utilizzi i pantaloni del padre di Hope sono tante piccole cose che insieme rendono la storia incredibilmente reale. 
Come ti ho già detto ho amato la questione ‘unicorni’. 
L’unica cosa che non mi ha soddisfatta del tutto è l’incipit: avrei preferito se invece di limitarti a dirci ‘è successo questo e questo’ ce l’avessi fatto vivere in modo un po’ più attivo, magari tramite un piccolo dialogo. Mi riferisco senz’altro all’offerta di Lyall di riaccompagnarla a casa, ma anche al riassunto dell’aggressione, che comunque era necessario inserire, perché troppe poche persone conoscono la loro storia per omettere la cosa. 
Non sto dicendo che avresti dovuto narrare l’aggressione ‘in diretta’ (anzi, come ti ho già scritto ho apprezzato che tu non ti sia concentrata sulla scena clou), ma avresti potuto trovare un modo più carino per riportarci la vicenda, una volta stabilito che era necessario farvi comunque un accenno. 

Uso degli inediti: 10/10 
Lyall e Hope sono tra i pochissimi personaggi della generazione pre-Malandrini – o meglio, dei ‘nonni’ della generazione di Harry – di cui sappiamo qualcosa e le informazioni sulla coppia sono troppe e troppo succulente per essere lasciate a loro stesse su Pottermore. Ho quindi adorato la tua scelta. 
Il punteggio è massimo perché questa storia semplicemente non potrebbe esistere senza la biografia inedita di Remus, a cui hai reso onore in modo magistrale, stando attenta ad ogni dettaglio (come il fatto che fosse di Cardiff). 
Confesso che ho sempre pensato che Lyall rivelasse a Hope di essere un mago quando le disse la verità sul mostruso aggressore-Molliccio (quindi ‘alcuni mesi dopo’ essersi messi insieme), ma visto che non è esplicitato ogni versione è accettabile. 
Sulla questione ‘Statuto di Sicurezza’ non mi preoccuperei troppo – anche se ho apprezzato moltissimo la specifica finale – perché se fosse davvero così severo non potrebbero esistere i matrimoni tra maghi e Babbani (a meno che non si fondino su di una bugia). Se ci pensiamo anche i genitori dei Nati Babbani sono un’eccezione allo Statuto^^ 

Stile: 4.5/5 
Credo che il tuo stile sia molto adatto alla storia. 
Non è banale ma neanche prolisso, non ci sono frasi troppo lunghe né troppo corte e trasmette le stesse sensazioni della storia. 
Mi è piaciuta molto la gestione dei dialoghi: non mi è mai sorto il dubbio di chi stesse dicendo cosa, nonostante tu abbia (giustamente) scelto di non specificare ogni volta chi stia parlando. 
Per il lessico valgono le stesse considerazioni sull’adeguatezza alla storia, ma ti ho levato 0.5 perché c’è qualche ripetizione di troppo che forse potevi evitare, come: 
- quel giovane premuroso e simpatico era iniziata quel 
- prima volta che Lyall l’invitava a fargli visita.
Sulle prime (tra l’altro sulle prima compare anche una decina di righe sopra) 


Grammatica e sintassi: 4.5/5 
Ottimo lavoro, storia molto pulita e punteggiatura ottima. 
Di refusi ho una sola cosa da segnalarti: sulle prima → sulle prime. 

Per il resto ti segnalo qualcosina qua e là, sono più che altro un mix di imprecisioni/consigli, per cui complessivamente ho sottratto 0,5 punti. 
- un cappotto ma un lungo mantello, sotto → metterei la virgola prima di ‘ma’. Ero un po’ incerta su quella prima di ‘sotto’ e sono arrivata alla conclusione che forse mi piacerebbe direttamente un punto dopo mantello (‘un lungo mantello. Sotto a questo indossava…) 
- abbinata a degli attillati calzoni da equitazione e un paio → e a un paio 
- era iniziata quel giorno, con un eroico salvataggio → leverei la virgola 
- E ora si trovava a casa sua; Ma lui non sembrò → sarebbe meglio non iniziare un periodo con una congiunzione 
- a Hope parve augurarsi che lasciasse cadere l’argomento → nel complesso trovo che la frase sia un po’ macchinosa, perché se per caso sfuggisse la A Hope diventerebbe il soggetto di ‘augurarsi’ (e quindi Lyall di ‘lasciasse’)… Sono comunque d’accordo con te sull’evitare di rendere ‘augurarsi’ in forma esplcita. 
- il mio parere,” → leverei la virgola 
- “Andiamo dove?” → invertirei le due parole. Così funzionerebbe bene se l’affermazione di Lyall fosse “Andiamo”, ma con “Usciamo” non credo stia benissimo… 


Titolo: 3/3 
Trovo sia stata un’intuizione sagace quella di giocare sul significato di Hope (era voluto?). Inoltre credo che anticipi bene il ‘tono’ della storia e che ne riassuma la trama adeguatamente: ho letto esattamente ciò che mi aspettavo. 

Grafica: 0/3 
Premetto che – come era scritto nel bando – ho considerato la versione online per la grafica, essendo diversa da quella nel file. Mi dispiace molto darti questo punteggio, ma la grafica della storia non è curata, fatta eccezione per il corsivo delle note. Non hai sfruttato neanche piccoli e semplici espedienti come la separazione dei due momenti della storia in due paragrafi o l’inserimento del titolo (che ti consiglio di mettere^^) 

Totale: 55.5/61

Recensore Master
18/08/14, ore 22:28

Prima recensione premio al contest "Lo scheletro nell'armadio"

Ciao, fri! Come sempre, sul tuo profilo trovo storie interessanti! Questa era tra le storie da recensire più o meno da quando l'hai pubblicata, perché mi incuriosivano i personaggi, e dunque eccomi a cogliere l'occasione per leggerla e recensirla!
Mi è molto piaciuta questa tua versione dei fatti, sei molto più informata di me sulla famiglia Lupin e su tutto ciò che riguarda la licantropia e affini, quindi è sempre interessante leggere da te questi argomenti.
Mi sono piaciuti entrambi i personaggi: lui così attratto da lei, in fondo, da fidarsi e introdurla nel proprio mondo anche in assenza di vincoli di sorta. E lei, che così "destinata" a questo amore speciale e fuori dai canoni, così stravagante e pronta a credere ai sogni, che si ritrova lei stessa in un sogno - che poi diverrà un incubo, povero Remus :(
La tua storia mi ha dato proprio l'impressione di un qualcosa scritto nel destino. Il fatto che Hope "vedesse" sembra essere un segno, qualcosa che ha voluto avvisarla, in un certo senso, dello straordinario incontro che avrebbe fatto un giorno.
Le dinamiche sono ben descritte, mai forzate, nonostante la storia sia relativamente breve.
Anche lo stile mi è piaciuto, l'ho trovato leggero e fresco, molto adatto a questa storia che narra di un incontro speciale, che porterà ad entrambi i protagonisti l'amore.
Che bella storia *-* Mi è piaciuta proprio tanto e credo sia la prima volta che leggo dei genitori di Remus; anzi, ora che ricordo, devo cambiare il "signora Lupin" in "Hope" nella mia raccolta sulle mamme! Ora finalmente è noto il nome di questa donna tenace, che è riuscita a impedire che il figlio venisse ghettizzato del tutto, nonostante non fosse una strega.
Complimenti, fri, e alla prossima!

Rosmary

Recensore Junior
20/01/14, ore 16:58

Ma che tenerezza! Finalmente una fan fiction su questi due -che siano benedetti- davvero un ottimo lavoro <3

Recensore Master
26/12/13, ore 23:21

Ma che cosa stupenda! Credo che Remus sarebbe stato esattamente così, se Fenrir non l'avesse morso. E ha trovato una donna simile a sua madre, come del resto Harry...
Come hai fatto ad immaginare due personaggi totalmente assenti (a parte un brevissimo accenno) dalla storia originale, rendendoli in maniera così scorrevole e dolce?? Sei fantastica come sempre!
Vado a cercarne altre *_* Alla prossima!
Laura.

Recensore Master
19/10/13, ore 21:50

Continuala ti preegooooo, non puoi lasciarmi così, sono troppo curiosaaa, fai un seguito ti scongiurooooooo! Mi è piaciuta veramente tanto, è scritta bene e i personaggi sono rappresentati benissimo, che tenera mamma Lupin!

Recensore Master
25/09/13, ore 14:04

Recensione/valutazione valida per il contest "Il Babbano è il miglior amico del mago" indetto sul forum di EFP:

2° posto- Fri: Hope ci aveva sperato
Grammatica e ortografia: 10/10
Nulla in particolare da segnalare, o almeno nulla di macroscopico, c’è però un punto che mi preme segnalare (tengo a precisare che non è un errore, o almeno non è ritenuto tale dalla comunità dei dotti, che ne ammettono l’uso o almeno l’uso ne viene attestato, sebbene io lo abbia trovato poche volte, forse non ho letto i libri giusti, non so; mi riferisco al punto ove Lyall dice “Usciamo,” credo che l’uso della virgola in questo caso sia pleonastico, la pausa nella lettura viene già indicata dalla fine del discorso diretto, poi c’è l’uso del corsivo per “questa” (al momento in cui il protagonista estrae la bacchetta) forse non era necessario, ma sono considerazioni meramente personali, da prendere con beneficio d’inventario).
Stile: 9/10
Non esito a definirlo molto bello e affascinante nella sua semplicità, forse indulge un po’ troppo nei particolari (il vestiario di lui, la particolarità nel mobilio e negli oggetti di casa, la gamma di emozioni che quel particolare ragazzo genera nella protagonista, ma non è un difetto, anzi, direi che è funzionale alla storia e alla progressiva scoperta delle particolari caratteristiche del protagonista e degli effetti che generano in chi si trova in sua compagnia)
Originalità: 8/10
C’è e non c’è, in altre parole non sarebbe molto originale se si trattasse della solita visita che una persona che ha appena conosciuto qualcuno fa al domicilio di quest’ultimo (specie se si tratta di uno che conduce vita da single), ma il particolare status del protagonista fa in modo che la storia nel complesso ne guadagni in tal senso.
Gradimento personale: 9/10
Con buona pace dei maggiorenti della comunità magica e della loro saggezza che li spinse a promulgare lo Statuto di Segretezza, credo che Lyall abbia fatto bene a violarlo (del resto, se la categoria fosse rigidamente endogamica, da tempo si sarebbe estinta o sarebbe andata incontro a quella che i genetisti chiamano “deriva genetica” con le conseguenze del caso); quello che mi è piaciuto di più di questa storia è la sua natura di “viaggio all’interno di una camera”, ovvero da come in quello spazio ristretto vi sia la coesistenza di assenza di oggetti comuni (televisore) con l’esitenza di oggetti non comuni (o comuni con caratteristiche insolite), che provoca in lei un sentimento misto di fascino, ma anche di timore, che Hope tenta di esorcizzare ricorrendo a categorie note (eccentricità, anticonformismo, lavoro stressante che porta lui lontano da casa) fino al disvelamento finale della vera natura dell’anfitrione.
Caratterizzazione dei personaggi: 4/5
Li ho trovati decisamente amabili, lui con la tipica aria di sorpresa che ha un mago che non ha molta dimestichezza, lei che porta con sé quello che gli altri potrebbero definire un fardello difficile da sostenere: una fantasia sfrenata che la rende una persona border-line (nel senso buono del termine, non sto mica dicendo che è da internamento…), come tante persone sognatrici (e poco integrate, volontariamente o meno, nella realtà effettuale in cui vivono gli altri), la protagonista vive in un mondo tutto suo con caratteristiche proprie, immagino che sarà stata per lei una piacevolissima sorpresa vedere, una volta entrata tramite Lyall nel mondo magico dal vivo creature che pensava esistessero solo nei libri di favole, quanto a lui, che considera gli unicorni esseri reali, vi avrà visto un punto di contatto con il suo mondo, difficilmente penserebbe trattarsi solo di fantasie.
Attinenza al tema: 3/5
Potrei limitarmi a copia/incollare quanto ho detto per la precedente valutazione, anche in questo caso non si tratta propriamente di “amicizia”, quanto di “inizio di una relazione” (non sono uno di quelli che pensa che non possa esserci amicizia tra i generi, ma non era questo il tema del contest, è vero che alla fine Lyall parla di “amici veri”, ma ho il sospetto (so che questo potrebbe essere definito come “processo alle intenzioni”, ma così m’è parso, sarò malpensante io) che già in quel momento lui pensasse che stare con lei potrebbe essere una persona diversa dagli altri Babbani, meritevole cioè della sua fiducia.
Totale: 43/50

Recensore Junior
24/09/13, ore 23:03

Bellina questa storia! Sì avrebbe proprio potuto essere così un incontro tra Hope e Lyall! Mi piace questa Hope...anche a me aveva colpito molto il fatto che avesse molta immaginazione e mi è piaciuto moltissimo come l'hai resa. Sono d'accordissimo, bisogna essere un pò alternativi per accettare di sposare un mago!! pensa che bello quando scoprirà che gli unicorni esistono davvero!!
Secondo me lo statuto di segretezza non può vietare di dire proprio a tutti dell'esistenza dei maghi....anch'io mi sono fatta questo problema per il mio Teddy e le sue due amiche e secondo me una qualche clausula per potersi rivelare a fidanzati, parenti  o amici intimi deve pur esserci! Magari anche loro sono tenuti alla segretezza a quel punto, chissà... per i genitori della Mc Granitt la situazione era un pò particolare a mio avviso. Intanto si trattava di molti anni prima e poi il padre della Mc Granitt era un pastore presbiteriano!! Anch'io fossi stata Isobel mi sarei fatta qualche problema, considerando che Chiesa e streghe non hanno mai avuto un gran bel rapporto!! Per non parlare di cosa avrebbero detto nel villaggio se avessero saputo che la  moglie del Pastore era una strega! Questo c'è nella bio in effetti...cmq secondo me è azzecatissimo un pastore presbiteraino come papà per la Mc Granitt. Si capiscono un sacco di cose! ;-)
Lyall mi piace molto, è vero che ricorda un pò Remus! Però vorrei spezzare una lancia a favore di John. Non è una cattiva persona  e magari a questo punto della storia sarebbe stato anche lui delizioso. E poi a suo modo in qualche maniera ci prova....anche lui in realtà vuole bene a Remus ma nello stesso tempo non riesce ad accettarlo. Certo, Silvie ha sicuramente più palle di lui! Ma in fin dei conti è una donna... ;-)
Complimenti...

Recensore Master
01/09/13, ore 23:34

Ehilà, vedo che ti sei buttata subito a scrivere qualcosa sui genitori di Remus, ora che si sa qualcosa in più su di loro :)
Brava, è semplice ma molto carina questa storia! Entrambi i protagonisti sono ben delineati e assolutamente adorabili <3
Sembrano fatti l'uno per l'altra, anche se provengono da mondi diversi. Dovevano essere proprio una coppia affiatata. Del resto, se così non fosse stato, sarebbe stato molto più difficile per loro assorbire il trauma del morso al loro bambino e tentare di superarlo insieme.
Complimenti ^_^

Recensore Veterano
01/09/13, ore 01:13

Ma no che non viola lo statuto! Altrimenti si sarebbe ritrovato come la madre di Dean (o era Seamus? Non ricordo) abbandonato dopo le nozze! A parte che chiunque sano di mente avviserebbe il fidanzato/a (oddio, sto parlando come se esistessero davvero i maghi) prima e non dopo, anche su Pottermore è scritto così, quindi niente dubbi. Mi piace molto come li hai caratterizzati (in Hope vedo molta "Silvie", mentre Lyall (si scrive così??) è ex novo, l'hai fatto molto diverso da "John") ed è molto divertente la storia. Ancora una volta il titolo mi aveva ingannato, è molto molto tenera :) 

Recensore Master
31/08/13, ore 16:14

UUU che storia tenera! Dalla prima volta che ho letto la biografia di Remus ho amato i suoi genitori e sono felice che qualcuno stia sfruttando le news della Row.
Mi piace come hai descritto Lyall: ci sta tutto, impacciato di fronte ai Babbani e, a dirtela tutta, mi ha ricordato un pò Remus, non so perchè ce lo vedrei a comportarsi così, sarà anche per il linguaggio: beh, è il suo papà, no?
Molto deliziosa, davvero! E il fatto che Hope sia un pò stralunata, mi piace, davvero! Una bella piacevole One shot!