Autore: Ili91 Fandom: Hunger Games Titolo: Non piangi per me, dolcezza?
Valutata da Setsy /meiousetsuna per il Contest: My beloved one
Stile e Grammatica:
Stile: E' uno stile molto personale, scorrevole e diretto, appropriato al tipo di storia. È estremamente compatibile con quello autentico dei romanzi, una caratteristica che apprezzo molto, in quanto amo tutto quello che è IC e che rispetta il più possibile l’opera originale. Si legge con piacere, è leggero e consente di arrivare in fondo alla OS tutto d’un fiato! I dialoghi sono credibili; le frasi sono ben divise, completando i concetti ma non prolungandole eccessivamente, per cui è sempre tutto chiaro. Parlando del genere missing moment (che adoro) trovo che tu abbia scelto molto giustamente di soffermarti più sull’introspezione, invece di aggiungere troppi dettagli che potrebbero essere contraddetti da informazioni successive. Il tuo racconto è credibilissimo come pagina mancante della storia, perfettamente amalgamabile, brava!
Grammatica: ti prego, prendi queste “correzioni” come scritte in tutta umiltà: io faccio moltissimi errori nelle mie storie, per questo ancora non ho tenuto un mio contest! Errori di distrazione: le braccia di suo madre (invece che sua madre). Così come giacimenti/giacimento. Ripetizione della parola “immaginato” in una frase piuttosto breve: aveva immaginato che fosse un alcolico, etc; varie volte hai fatto seguire la virgola alla ‘e congiunzione’. So che a volte si può fare, ma è meglio limitarne l’uso. Sistemerei queste due frasi: toglierei la virgola tra: la sua ragazza, da alcuni mesi; può sembrare che la ragazza fosse in disparte da mesi, così. Invece di “Sarebbe anche potuto mettersi a dormire”, credo andrebbero meglio sia: “Si sarebbe potuto mettere…” che “Avrebbe potuto mettersi…”
IC: Questa è la mia voce preferita nella valutazione di una ff, ovviamente; hai centrato il risultato!
Haymitch è assolutamente se stesso: sbruffone, apparentemente poco affettuoso, ma non è realmente così. È il classico ragazzo che preferisce nascondere la felicità che gli regala l’abbraccio della madre per mantenere agli occhi degli altri il personaggio del ‘duro’; probabilmente perché così riesce a autoconvincersi di essere capace, sempre, di difendere la sua famiglia, il suo distretto così disagiato. Difatti, cederà, com’è umano, di fronte alla tragedia che lo colpirà: non è un supereroe. Splendida l’idea di non dare forzatamente un nome ad un personaggio che, malgrado sia una comparsa, è importante. ‘Dolcezza’, che presta il suo soprannome al titolo, è assolutamente percepibile senza aver bisogno di sapere altro, col suo temperamento forte. Questa parola suona così bella detta dalla voce di Haymitch... Anche la stilista e l’accompagnatrice sono adeguate.
Trama e Originalità:
Trama: Come ho già detto, sembra una scena di approfondimento tagliata via dalla sceneggiatura originale.
Non c’è una falla in questa trama: il ritorno a casa illude che il peggio sia passato, mostra la quiete dopo la tempesta, ma è una situazione precaria. La spietatezza di Capitol City e di Snow è pronta a colpire in ogni modo feroce e ingiusto.
Essere il vincitore diventa così una condanna; non solo Haymitch assiste a quella che è l’esecuzione della sua famiglia e della ragazza che ama, ma il tutto avviene in modo subdolo e sprezzante della vita umana.
La sua casa viene incendiata nel momento in cui è abbastanza lontano da non morire nel rogo, ma ancora sufficientemente vicino da assistere a tutta la scena e cercare di intervenire, ma invano.
La sua colpa era stata quella di usare il campo di forza; il potere non tollera di essere sfidato e soprattutto sconfitto.
In più essendo l’unico sopravvissuto dovrà essere sempre il mentore dei prescelti del distretto 12.
Scoprire che li dolore si acquieta nell’alcol è una soluzione, almeno al momento. Peccato che non avrà più la forza di tornare indietro. Trama ottima!
Originalità: L’originalità non è il punto più forte della OS, ma è naturale avendo invece una ottima attinenza al romanzo e un fortissimo IC. Il racconto è lo sviluppo di un episodio reale, ma ci sono comunque dei punti a favore.
Per primo, ho gradito molto la scelta di un personaggio non protagonista, invece della solita coppia Katniss/Peeta, con la ragazza, la madre, il fratellino, appena tratteggiati ma con un’ identità loro, pur senza descrizioni fisiche particolari.
Anche l’azione spostata su un avvenimento fuori controllo come questo “attentato” invece della battaglia, cioè i Giochi, mostra la tua idea di analizzare un punto di vista meno sfruttato.
Gradimento personale: La storia mi è davvero piaciuta. Ho amato il titolo, essendo una vera feticista di titoli coinvolgenti. Diciamo che avrei comunque avuto curiosità di leggere una storia che si chiama così. Gli approfondimenti del passato mi attirano molto più dei futurverse, la “nascita” di modi di fare o frasi tipiche che provengono da un’esperienza precisa dei protagonisti sono cioccolatini, per me… Anche le note finali corpose sono un dettaglio che gradisco, fugano eventuali dubbi e fanno sì che non ci siano state le relative spiegazioni durante il racconto. Complimenti!
|