Ciao Rexam,
Come vedi, sono passata anche da questo “giallo”. La prima parte del capitolo mi è piaciuta tantissimo, la trovo superba, quasi. Crei un’immagine di un paese rurale non solo descrivendolo fisicamente, ma parlando degli abitanti e delle loro abitudini. Ormai avrai capito che adoro le caratterizzazioni basate su azioni, idee, sensazioni anziché le classiche descrizioni fisiche, tanto didattiche, scontate e noiose. Della protagonista conosciamo soprattutto la sua noia e immaginiamo la sua competenza sul lavoro; solo poi hai tratteggiato il colore dei capelli e degli occhi. È fantastico, perché lascia al lettore ampio spazio di elaborazione. Ci vuole bravura, e tecnica, a far scoprire al lettore, man mano che la narrazione procede, la fisicità dei protagonisti; spesso la tentazione è quella di descrivere, subito, occhi – capelli – altezza – stazza – carattere e dire “era bellissima/o”: ottimo riempitivo, facile scappatoia. Penso però che il lettore possa pretendere qualcosa di più. Per cui, buona l’impostazione!
E ora, un piccolo angolo della parola: descrivi Patricia che indossa dei jeans. Mi sono fatta l’idea che l’ambientazione temporale non sia attuale, ma che possa collocarsi diciamo almeno a cinquanta, sessant’anni fa almeno e, a quell’epoca, non ci si vestiva così, coi jeans, almeno le donne, soprattutto se con mestieri d’intelletto.
Inoltre, nella descrizione del villaggio, dici che “ognuno si faceva i fatti suoi” ma subito dopo racconti, in modo fresco e vivace, di pettegolezzi, di fatti appena accaduti ma già di pubblico dominio, di una “fitta rete di spie che andava mandando messaggi di casa in casa sulle novità del giorno “ (bellissima questa immagine). Ecco, non ho capito se la prima affermazione voleva essere ironica o se ti è sfuggita qualche parole di troppo. O forse volevi solo scrivere che ognuno si faceva i fatti “altrui”?
Attendo il prossimo capitolo, questa storia promette bene, ti invito a proseguirla anche se pare tu l’abbia abbandonata. L’omicidio, dopo tutto, è appena avvenuto e la pagina della Bibbia “irrimediabilmente strappata” riempie di aspettative.
Ciao
eb |