Devi cercare di capirmi se questa recensione sembrerà un po’ sconclusionata, ma tra la preparazione degli esami di critica letteraria, letteratura francese, glottologia e l’inizio dello stage… la mia mente non riesce a rimanere funzionale un minuto di più. Tu non sei di nessun aiuto, visto che questa fanfic mi ha sconvolto, del resto come tutto ciò che scrivi. Amplifica i soliti effetti due o tre volte di più e saprai come mi sento in questo momento! L’ho riletta un paio di volte, perché non ne avevo mai abbastanza, e poi un altro paio perché dovevo prendere appunti per questa recensione. Ne ho presi così tanti che non so se riuscirò a scrivere tutto, probabilmente parecchie cose le “lascerò perdere” e te le riferirò direttamente in sede separata (chiamasi: Skype).
La prima cosa che devo assolutamente dire è che questa fanfic mi ha fatto paura. Una paura positiva, per intenderci, ma pur sempre paura. Tu sei terrificante. Ciò che mi ha "spaventato" è la logica con cui affronti tutta la composizione, la stessa logica con cui la situazione si risolve pian piano, con i tempi adeguati e senza fretta, si “ri-complica” in alcuni punti, ma poi si scioglie definitivamente, il modo in cui fai riferimenti opportuni e al momento opportuno, sia al telefilm che inerenti ad altre parti alla fanfic stessa. È tutto così studiato e lineare che, sì, fa paura! Anche se ciò che mi ha realmente stupita (smettiamo di parlare di paura, sembra una cosa tanto negativa!) è il modo in cui hai trattato i personaggi: sono loro! Stiles, Derek, in primis, ma anche Scott, lo sceriffo ed in minor parte Cora, a cui penso abbia dato più spazio tu che il telefilm vero e proprio XD. Sono loro sia nei loro comportamenti personali, sia in quelli con gli altri personaggi. Ciò che mi è piaciuto di più è il modo in cui hai descritto ogni parte della loro personalità, senza lasciare spazio a stereotipi a volte troppo sedimentati in molte fan fiction. Come ti ho già scritto anche nella recensione alla tua ultima longfic originale, anche in questa fanfic anche i dettagli più insignificanti prendono forma ed importanza: una battuta, un aggettivo, l’uso di una parola piuttosto che un’altra, la descrizione di alcuni gesti (“il ticchettio delle sue dita sul volante, il battito furioso del suo cuore, il suo sguardo che sembra rimbalzare su qualsiasi oggetto nel suo campo visivo”): ogni elemento di questa storia ha un suo perché e serve a rendere il tutto più realistico e i personaggi straordinariamente IC.
Stiles è Stiles. Non c’è nulla da obiettare in questo. È esattamente lui, in tutto e per tutto. All’inizio lo troviamo nel bosco, da solo, triste ed in cerca di solitudine, si sente abbandonato e vorrebbe colmare l’assenza di Derek. Poi, però, arriva Scott, Stiles si apre, e “Il macigno sembra adesso solo un lontano ricordo.”. Da qui in poi per Stiles è un crescendo di felicità, che arriva al culmine con Derek: prima si rafforza la sua amicizia con il suo miglior amico (riferimenti Scisaac! *O*), poi Derek torna e nasce in Stiles un po’ di speranza. Finora nella fanfic erano stati predominanti la vista (i giochi di sguardi tra Stiles e Derek nei rispettivi ricordi) e l’olfatto, ma dal loro incontro inizia a giocare un ruolo importante anche il tatto, come a voler rendere la loro riunione ancora più concreta e reale, fino a rendere il loro contatto sempre più intimo.
Dalla “riappacificazione” con Scott in poi, Stiles torna ad essere lo lo stesso ragazzo iperattivo di sempre, con una battuta sarcastica sempre pronta, con senso del pudore pari a zero, sfrontato ed audace nei momenti in cui c’è bisogno; torna ad essere anche l’essere umano inesperto e spaventato che ha bisogno dell’aiuto dei suoi amici, di suo padre o di Derek per riacquistare un po’ di coraggio e fiducia.
L’ho ritrovato in tutte le sue battute, tra le tante ti cito:
“Sì, Derek! Quel lupastro perennemente imbronciato che sembra avercela costantemente con il mondo. […]” o “Cosa c’è? Sono curioso! Se io andassi a letto con un uomo te lo racconterei!” o ancora “Il grande alpha ha deciso di andare avanti finalmente!” e ne citerei anche altre, ma rischio di inserirne davvero troppe, quindi mi limito a queste e vado avanti!
Per quanto riguarda il suo comportamento nei confronti degli altri personaggi, non c’è che dire: rimane sempre lui e se possibile è soprattutto grazie ai dialoghi che diventa un personaggio sempre più realistico. Lo vediamo inizialmente aprirsi con Scott, il suo miglior amico, a cui confessa direttamente il suo amore per Derek e che porta nel suo “rifugio segreto” (l’espressione “tana segreta” non mi garba molto! >_<). (“Scott! Non farmi pensare a Derek e al sesso contemporaneamente! Potrebbe essere pericoloso!”). Poi, con il padre (il rapporto con Derek lo analizzerò dopo), verso il quale si sente in colpa per avergli nascosto la verità ed averlo fatto preoccupare “inutilmente”.
“[…] realizzi che fino ad oggi - per circa quattro lunghi ed infiniti mesi - è stato convinto che la tua tristezza (toglierei “ed il tuo isolamento”: è ridondante!) fosse in qualche modo colpa sua, del fatto che lui e i genitori dei tuoi amici fossero i vostri guardiani ma che non fossero riusciti a proteggervi come avrebbero dovuto.”. Il “Papà…” e tutto ciò che ne è seguito è stata una parte dolcissima e struggente che analizza il loro rapporto in maniera davvero approfondita, per quanto sia solo una “parentesi” all’interno di tutta la storia, ma a mio parere comunque importante nella trama. “Non ho alcun intenzione di parlare di sesso con te” “ Bene, anche perché non ho idea di come funzioni tra due ragaz-- ” “ Buonanotte papà! ”
Passando a parlare di Derek… vale tutto ciò che ho scritto fin’ora: è lui, senza alcun ombra di dubbio! Ciò che mi ha lasciata più perplessa è che in questa fanfic è Derek il primo a fare passi avanti, ma a pensarci dopo è stata anche una scelta giusta: mentre Stiles ha “perso” una parte dei suoi amici durante il corso degli avvenimenti che precedono la trama della tua fanfic, Derek non aveva nulla ed ha deciso di ricominciare daccapo, senza fretta. Nelle prime parti è “un passo avanti” a Stiles, perché già dalla sua prima comparsa lo troviamo con “meno confusione, meno paura ed un granello in più di felicità.”. Ma non possiamo dire che l’abbia raggiunta pienamente, perché è ancora una felicità ed una certezza piuttosto vacillante, come dimostra il fatto che si sente in costante pericolo, che è alla continua ricerca di risposte che non trova, o come dimostra quando torna a Beacon Hills e vede il gruppo di amici felici senza di lui, sentendosi nuovamente rifiutato ed escluso. È ancora un po’ spaesato e confuso, come lo prova anche il fatto che non sappia dove stia andando, materialmente e metaforicamente parlando: ma arriva a Beacon Hills, perché è lì che sono le sue risposte ed era ovvio che non le aveva ancora trovate, perché era andato via dall’unico luogo che poteva dargliele.
La prima persona con cui interagisce Derek è, giustamente, Cora. L’abbiamo visto preoccuparsi per lei durante il telefilm, ed anche all’inizio della prima parte a lui dedicata in questa fanfic, eppure non riesce a riconoscere ancora in lei la figura della sorella, causa gli anni di lontananza. “Casa” dovrebbe essere Cora, […], eppure non riesci ad associarla realmente a quella parola: troppo tempo avete passato separati, troppo a lungo siete stati lontani e distanti per avere un legame solido e caldo come quello che dovrebbe esserci tra i membri della stessa famiglia.
Per troppo tempo il dolore si è fatto strada nel vostro cuore, scavando un solco sempre più profondo come il fiume che scorre a valle.” Ti cito tutta questa parte, perché è quella che ho preferito del loro rapporto! (Soprattutto la metafora/similitudine finale!), anche se ci sono tanti bei moment più avanti, sicuramente più teneri, questo è un pensiero intimo di Derek, di cui il narratore ci porta a conoscenza in via diretta, senza dialoghi da dover interpretare, ed allo stesso tempo è un pensiero a cui io personalmente non avevo mai pensato! Era scontato, per me, considerare Cora la famiglia di Derek, la sua casa, ma è vero che purtroppo gli anni e la distanza creano crepe a volte insanabili o che hanno tempo per essere colmate. Nonostante tutto, loro cercano di ricreare il loro rapporto, Cora preoccupandosi per il fratello ma lasciandogli i suoi spazi ed i suoi tempi; Derek aprendosi un po’ con lei e preoccupandosi alla stessa maniera. Cora è il supporto di Derek, come Scott lo è per Stiles: è un elemento importante delle sue scelte, un punto di riferimento costante.
Con gli altri personaggi Derek interagisce poco, ma anche per quelle poche righe non lo fai cadere né sul banale né sullo stereotipato, grazie anche all'uso di determinati aggettivi come "finta impassibilità". Riporti i suoi pensieri sugli altri, che considera finalmente come una seconda famiglia, ma per aprirsi del tutto con loro ci vuole del tempo, e continua a mantenere il suo “solito comportamento un po’ scontroso ed un po’ apatico, riportando il minimo indispensabile e intervenendo con finta impassibilità” anche se sia lui che tutti gli altri possono avvertire i segni del suo cambiamento.
Parliamo finalmente di Stiles e Derek! *O*
Innanzi tutto, se c’è una cosa che ho realmente amato di questa fanfic (ma cosa non ho realmente amato?!) sono state le corrispettive descrizioni da parte dell’altro.
Partiamo con “Caldo e rassicurante come dovrebbe essere una casa […]” (Derek pensa che Stiles sia più vicino a quella che può chiamare “casa” di quanto lo possa essere Cora! *O*) o dal fatto che Derek sia terrorizzato da Stiles perché più volte ha pensato di essere simile a lui, ma ha deciso di prendere strade diverse ed è spaventato perché la sua è risultata essere quella “sbagliata”.
“In quello sguardo limpido e cristallino hai letto che avrebbe amato anche te, […].
E così sei scappato anche da lui.” Ne riporto solo gli estremi, ma tutta questa parte mi ha fatta impazzire. Innanzitutto mi ha fatto riflettere l’uso dell’ “anche” che ho sottolineato, perché è vero che Stiles ama tante persone (suo padre, Scott e tutti i suoi amici), e che Derek vorrebbe un po’ di quell’amore per sé, ma dopo aver letto la storia tante volte (ormai ho perso il conto!) non ho potuto far a meno di trovarci un rimando alle ultime righe, in cui capisce che a lui è dedicato un posto particolare nel cuore dell’umano:
“Ma in verità la risposta non t’importa, ti bastano i fatti, ti basta sapere che Stiles ti ama quanto tu ami lui, ti basta averlo al tuo fianco.
Tutto il resto non ha importanza.”
Tornando a ciò che pensa Derek di Stiles, ti citerei tante altre parti, tipo questa: “Ha la fragranza frizzante della primavera, lo stesso profumo di una cioccolata calda bevuta in pieno inverno, eppure troppe volte gli hai sentito addosso anche l’odore acre del sangue e quello salato del dolore. ” ma alla fine ho deciso che ti manderò in separata sede (sempre Skype, o facebook) un file con tutte le mie annotazioni e di stringere questa recensione al minimo indispensabile!
Riprendiamo il filo del discorso, stavo parlando del rapporto di Stiles e Derek.
Ciò che ho notato fin da subito, è come Stiles si rifiuti di essere considerato parte sia del branco di Scott che di quello di Derek, ma più volte pensa a quest’ultimo come alpha, come alla fine ammette lui stesso, seppur in modo indiretto! (l’importante è che Derek abbia capito e che i fatti abbiano raccontato ciò che le parole non hanno potuto!). Derek, da parte sua, pensa a Stiles come ad un essere irraggiungibile ed intoccabile, che lui non merita, così come non merita nessun altro, perché sarebbe troppo per lui, eppure allo stesso tempo pensa “Stiles è tuo.” o che siano “passati troppi mesi senza avere Stiles.” (qui mi ritrovo perfettamente d’accordo con quanto detto da eos_92 *O* perciò non mi ripeto!).
Ma finalmente si vedono! Il loro incontro è stato un po’ cliché e scontato, ma non per questo noioso o ha abbassato il livello della storia! Ho trovato la parte tra Stiles e Derek lupo molto tenera e tanto flufflosa! *O* ed è stato bello notare che ora quell’ “irraggiungibilità” di Stiles per Derek (e la mancanza che ne sentiva Stiles) sia stata colmata dal loro contatto e da tutti gli avvenimenti che ne sono seguiti. Stiles reagisce a Derek umano imprevedibilmente come è lui stesso, finalmente capace di riversargli addosso tutto ciò che gli ha fatto passare per quattro interminabili mesi senza sue notizie, e Derek incassa tutti i colpi, sentendosi colpevole.
“Ogni colpo trapassa la cassa toracica ed arriva fino al tuo cuore, che assorbe ancora una volta inerme le tue colpe ed il dolore che hai provocato.”.
Ma Derek lo ferma! Perché sa che andare oltre sarebbe per Stiles solo dolore, e lo abbraccia. LO ABBRACCIA! Finora era stato Stiles a cercare un contatto (a parte Derek lupo che gli poggia le zampe e lo costringe ad accarezzarlo! XD) ma ora è il turno di Derek. Dopo di questo per me è solo Stiles che si confessa, Derek che lo bacia, il mio cervello che va in fumo! Le parti in corsivo dei pensieri di Derek, a rafforzare tutto ciò che sta succedendo, mi hanno distrutta. (Mi riferisco al “Lo so” e al “Nessuno”). E da qui in poi è tutto un crescendo di contatti sempre più intimi: Derek lo afferra, lo bacia, Stiles ricambia non appena l’altro si allontana, approfondiscono il bacio, le mani che viaggiano, vagano e tastano la pelle dell’altro, Stiles si aggrappa a Derek e… e papà Stilinski rovina l’atmosfera! T__T (è quasi “paradossale” la parte dello sceriffo visto come l’ “autore di un reato”).
E come ho già detto, le parti in cui uno dei personaggi descrive l’altro sono assolutamente meravigliose e perfette, così come lo è quella che troviamo subito dopo: “può sembrare freddo ed insensibile, un po’ bastardo a volte, con ovvi problemi di socializzazione e socialmente incapace di relazionarsi con gli altri, ma sentimentalmente è distrutto e devastato”.
Poi, con “Hai baciato Derek Hale, completamente nudo davanti a te e addosso a te.” e “al momento potresti accettare qualsiasi cosa Derek ti possa offrire” tu mi hai definitivamente uccisa.
MA sono resuscitata! E dopo ben 38 pagine di fanfic, ci regali l’onore di leggere una lemon! Una lemon che non ho apprezzato… L’HO SEMPLICEMENTE AMATA! *O* è molto dolce, molto tenera, ma allo stesso tempo i personaggi rimangono loro stessi, pur ritrovandosi per la prima volta nella circostanza di fare l’amore con un uomo: si sentono spaesati ma si fanno coraggio reciprocamente, così come invertono i loro ruoli come più preferiscono (voglio una bottom!Derek! u.u). È Amore, con la A maiuscola, una ricerca continua di contatto, intervallato da battute sarcastiche ma anche da discorsi più “seri”. L’uso dei termini specifici un po’ mi ha stonato (mi riferisco in particolare a “liquido pre-spermatico” XD), ma ha permesso alla fanfic di non cadere nel volgare, quindi vanno più che bene: un’opera deve essere perfetta nella sua imperfezione! L'importante è che le scelte fatte raggiungano l'obiettivo prefissato!
E poi… semplicemente il loro scambio di battute la mattina dopo, i messaggi che riceve Stiles da Scott e da suo padre ed il finale… è stato tutto così… così -> *O* -> *ç*e basta!
Parlando del tuo stile, rimango ogni volta sbalordita dai tuoi progressi! Ogni storia nuova che leggo sembra che tu migliori sempre di più e non posso far altro che dire “questa è la migliore tra tutte quelle che hai finora scritto!”. Fortuna il “finora” che aggiungo sempre, perché ora mi chiedo: fin dove vuoi arrivare?!
Per quanto riguarda il punto di vista, sono convinta che la narrazione in seconda persona sia fatta per te, per quanto strana sia e per quanto inizialmente per me non avesse senso, nelle tue mani trasforma la lettura in qualcosa di piacevole e surreale. Riesci ad entrare nel personaggio come stesse raccontando lui stesso le sue avventure, ed allo stesso tempo riesci a tenere la visione d’insieme del contesto, riportando anche i pensieri di tutti gli altri. E penso sia una cosa davvero difficile, perché devi cercare di non far pesare il cambio di prospettiva al lettore, ma tu sei riuscita benissimo nell’impresa!
Il ritmo della lettura in generale è ben proporzionato: inizia un po’ “pesantemente”, con lunghi e complessi periodi narrativi/introspettivi, intervallati da brevi frasi d’effetto e anafore che lo rendono più vivace. Poi, quando i personaggi escono dal loro stato di isolamento e si approcciano anche con gli altri, possiamo trovare anche dei dialoghi, i quali rendono la lettura ancora più scorrevole e piacevole, in modo anche simpatico e divertente.
La storia in generale è curatissima, nei suoi più piccoli dettagli (mi sto ripetendo?! >__<), dalla punteggiatura (sei una delle poche persone che utilizzano una punteggiatura completa e non si limitano a punto, virgola e puntini di sospensione!), al lessico, alla struttura generale. Quest’ultima in particolare l’ho trovata ben costruita: i personaggi iniziano da una situazione di isolamento o di confusione, e a poco a poco riescono a migliorarla, facendo ogni tanto un passo indietro, ma alla fine riescono a raggiungere la felicità. Scontato? Banale? No, semplicemente perfetto! <3 è questo ciò che si meritano questi due!
Dal punto di vista più tecnico, ti voglio solo far notare alcune sviste e quelle che secondo me sono imperfezioni, dovute probabilmente alla fretta o a distrazioni. A volte non importa quanto rileggi, ma non ti accorgi di alcune piccolezze!
Iniziamo da: “Apri gli occhi ed osservi il panorama che ti circonda”, secondo me sarebbe più corretto scrivere “il paesaggio” perché il panorama ha dei tratti semantici che non mi convincono appieno, almeno nell’utilizzo che ne hai fatto in questa frase.
“e quelli ancora in vita non sono più un pericolo;” qui, a parer mio, “un pericolo” potrebbe essere sostituito da “una minaccia”, perché così eviti una ripetizione con la frase precedente.
“[...] Lydia e che la causa del tuo strano atteggiamento fosse causato dal Nemeton.” “causa” e “causato” è un’altra ripetizione che appesantisce parecchio la proposizione, direi di snellirla togliendo una delle due parole e facendo piccole modifiche alla frase.
“Almeno dì a Scott” sono andata nel sito dell’Accademia della Crusca perché ricordo che una volta si era svolto un dibattito sull’accettare la forma “dì” anche come imperativo del verbo dire. Il verdetto finale è stato che per l’Accademia la forma più corretta è “di’” ma che la forma accentata è ammissibile (è stata inserita anche in un’edizione del Garzanti, tanto per dire). Secondo me però rimane più corretta quella con l’apocope, per il resto decidi tu!
In << Non avere paura! >> probabilmente word non ti ha preso le virgolette basse « e ».
“Tuttavia non vi staccate e rimanete legati” la parola “staccarsi” è bruttissima, non è meglio “separate”?
“« E mi ha baciato » continui,” qui secondo me manca uno o due “a capo” prima del paragrafo.
“Stiles èl’uomo che ami.” manca uno spazio!
“Ho 17 anni […]” fino a vent’anni sarebbe preferibile scrivere i numeri a lettera! E poco più avanti hai messo le virgolette alte invece che quelle basse XD (avevi iniziato con « ma finito con “)
Detto questo… finisco dicendoci che: L’ho amata! Non avrei potuto ricevere niente migliore di questo come regalo! *O* E sappi che è stata la mia àncora durante questa settimana tragica! Ogni volta che avevo bisogno di tirarmi su di morale tra un libro ed un altro andavo a leggermi un pezzo della storia, morivo per i feels che mi provocava (“Mordi volontariamente e delicatamente il suo dito, per poi succhiarlo avidamente, e lo senti tremare di piacere, gli occhi lucidi ed il volto arrossato.
« Immagino che questa non fosse paura »
« Assolutamente no » ti replica risoluto, tornando ad unire nuovamente le vostre fronti.”), vegetavo per qualche minuto, ma tornavo a studiare con un pallino fisso in testa: “appena do quel benedetto esame, recensirò la storia. MA prima devo passare l’esame!”.
Ora eccomi qui, con una recensione chilometrica, ma che spero tu abbia gradito!
Come promesso, dato che non sono riuscita comunque a scrivere tutto quello che volevo, ti manderò un file con tutte le annotazioni aggiuntive.
Ottimo lavoro e complimenti! Non vedo l’ora di leggere altre tue fanfic! *O*
Eeveespeon |