Ciao! Appena ho visto questa fanfiction mi sono fiondata a leggerla, Alex è il mio personaggio preferito in assoluto in Grey's e trovare storie su di lui è sempre un enorme piacere per me. Ho trovato questa tua storia perfetta, c'è tutto Alex... me lo immagino benissimo sdraiato sul suo letto mentre pensa parola per parola a tutto quello che hai scritto. Tutta quella rabbia, ma anche la tristezza e la delusione che ha provato... quando era al bar per alcuni momenti sembrava davvero un ragazzino, felice di essere lì con suo padre... Mi fa davvero tanta tenerezza... Questa storyline di suo padre è un qualcosa che ho aspettato per anni e non riesco ancora a crederci che finalmente la stiano sviluppando. Io sono convinta che alla fine suo padre l'abbia riconosciuto, quindi davvero non vedo l'ora che la storia prosegua. Complimenti ancora :)

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Sono capitata qui per caso e... ne sono felicissima!
Alex è il mio personaggio preferito di Grey's Anatomy, che seguo con assiduità fin dalla prima serie.
Parto dal fatto che scrivi molto bene: il racconto si legge tutto d'un fiato, senza errori né tantomeno 'orrori' grammaticali. Il linguaggio che hai usato è semplice, ma curato.
Detto questo, che dirti se non che mi sembra proprio di sentir ragionare Alex, in queste tue righe. Ti sei mantenuta perfettamente IC mettendo per iscritto tutti i pensieri che sicuramente lui ha rimuginato nella sua testa dopo la scoperta che il musicista ubriacone era suo padre. Anche se non so, poi, fino a che punto sia davvero morto per lui, dato lo sguardo che il vecchio gli riserva dopo il cazzotto a fine puntata... chissà se ha capito che è suo figlio. Chi vivrà vedra!
Ancora complimenti, bellissimo pezzo, piacevole in questa mattinata che merita sicuramente di essere ricordato!
Alla prossima,

Codi.

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Wow!
Bella! Mi piace. Mi immagino Alex al buio, con le mani intrecciate dietro la nuca, una smorfia sul suo viso, le immagini che si susseguono nella sua mente, in flash confusi di presente, passato e futuro e poi tutto turbina, si confonde per poi bloccarsi, come nella stop motion, su quell'ultima, tragica frase. "Era finalmente morto per lui"
Complimenti davvero. Breve e intensa. Mi hai fatto prudere le mani per la voglia di dare un pugno all'essere ripugnante, lo ammetto.
Un bacio, cara
Mary

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