È passato un po' di tempo da quando l'hai pubblicata, ma io l'ho letta solo ora (sono tornata sul sito solo in questi giorni) e... mi piace.
È triste, sì, malinconica, anche, ma c'è qualcosa nel modo in cui descrivi Sirius che mi fa pensare che davvero abbia vissuto tutto ciò e che zia Row non si sia presa la briga di raccontarci.
Sebbene non sia fan della coppia Sirius/Remus (no, lo slash fanon in HP non lo tollero poi molto, limite mio u.u), il piccolo accenno a loro due non mi ha disturbata, anzi, rende Sirius ancora più... Sirius malinconico e questo è molto IC. Infatti io ho sempre pensato che la sua allegria anche nel vedere Harry, stare con lui e gli altri ragazzi, divertirsi, ecc. fosse solo una facciata per non far vedere i propri sentimenti, il proprio stato d'animo che lo rodeva dall'interno per non essere riuscito a vivere con il figlioccio per tanti anni o anche per non essere stato in grado di capire in tempo le vere intenzioni di Peter e non aver salvato James e Lily.
Ritornando alla coppia Sirius/Remus, mi è piaciuto molto il fatto che Sirius si renda conto che non è più come quand'erano giovani e, nonostante ciò che può provare per l'amico, sono cresciuti e invecchiati. Oddio, non so se sono riuscita a spiegare il mio pensiero >.<
Per quanto riguarda il tuo stile, mi piace sempre molto, perché è chiaro e pulito, sai esprimere il concetto che vuoi anche usando poche parole, sempre appropriate. Se proprio devo farti un appunto, nella frase: Sirius se ne andò dal giardino solo quando le sue vesti si furono appiccicate alla sua pelle, toglierei il sua riferito a pelle, perché è un po' ridondante del primo sue e si capisce dove si siano appiccicate le vesti ;)
Per il resto la storia è perfetta: intensa anche se breve. Brava.
E scusa se mi sono dilungata, spero di leggere presto qualcos'altro di tuo sui Malandrini e non solo =)
A presto, Annette. |