Hello, my dear one! ♥
E'con immenso ritardo che finalmente commento questa tua "nuova", bellissima storia! Ti chiedo scusa, Deb cara: è un'impresa ardua per un bradipo come me rispettare i tempi... se non accumulo un ritardo abbastanza vergognoso, la mia vena bradiposa borbotta ed è scontenta perché non ha modo di eessere abbastanza al centro dell'attenzione. Conta che, per colpa del suo maledetto egocentrismo, ormai ho cancellato totalmente il concetto di "puntualità" dalla mia vita, dunque... puoi ben capire come sia una bimba cattiva. E' troppo incredibile come cosa.
... Bene, ho già iniziato a dire cose senza senso e non ho nemmeno iniziato! Questo non va affatto bene. Quindi... torniamo a noi due, mia fanwriter del cuore! :) Come promesso, un segno del mio passaggio te lo devo lasciare anche per questa OS, perché mi è piaciuta proprio tanto. ♥ ...Una cosa nuova, insomma! :P :D Se non fosse che in teoria non posso chiederti scusa, comincerei ad implorarti perdono per la mia monotonia e sfiancante ripetività nei mei giudizi alle tue fic, sappilo! :D
Per prima cosa... Sappi che, durante tutta la lettura, ho passato il tempo a farfugliare a me stessa frasi molto poco sensante, come: "Oddio, che cosa dolce!", "Oddio, che scena tristeeee", "Piango, mi si stringe il cuore", "Peeeeeeta, amore mio nostro!". Con tanto di sospiri prolungati, "Awww" acuti, fitte allo stomaco e lacrime di commozione, per completare il tutto. Ma che ci posso fare, Deb, questa tua storia mi ha fatto proprio questo effetto.
E'stupenda. E a dir poco dolcissima, anche se in modo diverso da come intendo io di solito il "dolcissimo". Perché è un dolce che scaturisce dal triste, dal tragico. Un dolce connesso, in qualche modo, alla speranza che trasmette la parte finale.
Già il titolo preannunciava che si avesse a che fare con qualcosa di "tenero", perché... andiamo, non c'è niente di più tenero di una frase come "Il fiore più bello di tutti." Non mi aspettavo che si trattasse di una battuta di Katniss bambina, devo essere sincera, anche se la frase stessa lo avrebbe potuto far capire, se ci avessi riflettuto di più...! Ma è stata una sorpresa graditissima :) Forse sto dicendo una cosa insensata e soprattutto non vera, ma io ho sempre pensato che sia più una "tendenza" dei bambini e mia quella di formulare opinioni di questo tipo, queste descrizioni e paragoni 'assoluti' di fronte a qualcosa che colpisce particolarmente. Gli adulti, invece, credo siano un po'più moderati nei giudizi, e non si azzardano facilmente a definire qualcosa come la "migliore", prima di esserne sicuri al cento per cento. Sono più realistici, con uno sguardo più disincantato, mentre i bambini se ne fregano altamente della realtà, e guardano al mondo come fosse un'unica meraviglia. Non gliene importa se ripeteranno lo stesso giudizio altre centomila volta, o che si ritroveranno con decine e decini di "fiori più belli di tutti" : sono spontanei, genuini e, per questo, meravigliosi... ed è proprio per questo motivo che li amo così tanto :) Tutto questo sproloquio per dirti che, secondo me, anche attraverso questo apparentemente irrilevante particolare, sei riuscita a rendere la Katniss bambina davvero IC, oltre che quasi agli antipodi rispetto alla protagonista della saga che conosciamo noi. Sembra quasi un controsenso, ma per me non è così: da quando ho letto il primo libro, ho sempre pensato che lei dovesse essere tutt'altra persona, da piccola. Molto più aperta, allegra e vivace. E'vero che tutti, in un modo o nell'altro, cambiamo ed evolviamo nel passaggio dall'infanzia e pre-adolescenza al mondo dei "grandi", ma credo che, nel caso di Kat, il mutamento sia stato molto più radicale, perché enfatizzato dalle perdite e dagli eventi di quegli anni cruciali. Quindi, mi è piaciuto tantissimo che tu abbia ritratto un'immagine così diversa della Katniss bambina, perché anch'io ho sempre nutrito la convinzione che fosse esattamente così, durante la sua infanzia! Che bello, siamo ancora in sintonia! ♥
La scena iniziale è stata incantevole, davvero. Mi ha sempre affascinato il rapporto speciale che c'è fra Katniss e suo padre, e ho apprezzato tantissimo il fatto che tu abbia voluto immortalare questo momento fra i due, uno dei tanti che, probabilmente, avranno trascorso insieme, all'aria aperta, in mezzo alla natura. Ho amato anche l'accenno finale a Mrs Everdeen incinta, perché, pur non essendo specificato, me la sono immaginata automaticamente come serena e felice, quasi contagiata dal brio della figlia e dalla calma di suo marito... come quasi mai abbiamo visto nei libri, purtroppo. E la frase che suggella la conclusione della scena, quella che fotografa una Katniss orgogliosa e raggiante, che brandisce il fiorellino quasi fosse un trofeo prezioso... mi ha scaldato il cuore. La tua è stata forse la mia frase preferita in assoluto, perché è di una dolcezza paurosa, che non sfocia affatto nel melenso, ma si nutre di una semplicità e purezza che la rendono commovente. Bravissima, Deb! ♥
Il cambio di scena che segue l'hai descritto magistralmente. Davvero. Non so se sia voluto o se invece sia stato del tutto inconscio e "naturale", ma mi è piaciuta la contrapposizione che hai creato fra "esterno/interno" e quella relativa al ruolo di Katniss, prima immortalata durante un momento di svago, ludico, con la mente lontana anni luce da preoccupazioni e paure, e poi colta mentre lavora, mentre si dedica ad un'attività casalinga, la testa ora perennemente focalizzata sulla sopravvivenza sua e della sua famiglia. Per quanto non sia esplicitato nel tuo testo, si riesce chiaramente a leggere fra le righe quale sia la potenza di una scomparsa come la perdita di un padre, e come sia devastante e totale il cambiamento che ne segue.
Con la domanda di Prim «E papà? Papà torna?» mi hai mandato il cuore in brandelli, sappilo. Sentiti un po'in colpa. :P Scherzo, ma... quella frase è devastante, sul serio. E mi piace l'idea che sia Prim a farla perché... non so, mi è capitato già altre volte, nella lettura dei libri, che riflessioni, pensieri o commenti di Prim mi emozionassero tantissimo proprio perché sono la voce di un cuore puro, di una sincerità autentica al 100%. Ora mi viene in mente anche uno Spot TV di Catching Fire (che devo ancora vedere - ma perché - ma io sto morendo nel frattempo - ma mannaggia) in cui ad un certo punto lei dice a Katniss: "Noi siamo con te". E nulla, piango ogni benedetta volta... Forse sarà anche la colonna sonora perché era lo spot Atlas che mi metteva i brividi, ma... Tutto questo era per dire che quella frase struggente era perfettamente adatta e sua, e basta. :')
Anche la reazione di Katniss grida "IC" da tutte le parti: lei che si sgretola dentro, mentre all'esterno si dimostra fredda e quasi "spietata" mentre le rivela effettivamente come stanno le cose. Come non si ritorni da un viaggio quale la morte. Credo di aver già detto qualcosa di simile nella scorsa recensione, o in quella prima, ma è sempre stato un tratto distintivo di Katniss, quello di tenersi dentro tutto il dolore. Onestamente, io abbraccio decisamente l'ottica di Prim, "Piangi e starai meglio", e da un lato penso che si danneggi tantissimo Kat a chiudersi così a riccio, dall'altra non posso evitare di ammirarla un po'per questa grande forza d'animo e desiderio di essere la roccia della famiglia, un punto fermo in un microcosmo - il loro microcosmo - che sta naufragando.
"Devo dare la possibilità a Prim di vivere, di me non importa. " Deb, forse non lo sai, ma tu in poche righe hai descritto praticamente un mucchio di sfaccettature della complessa personalità di Katniss. Ti devo fare davvero i miei complimenti. ♥ Questo riferimento al "sacrificarsi" di Kat per la sorella è un altro tema dominante della saga... Per quanto sia facile definirla come "egoista" per alcuni comportamenti e pensieri che ha - io stessa l'ho giudicata più a volte così, non lo nego -, la verità è che non è affatto una persona egoista. Sì, sicuramente si preoccupa della sopravvivenza, ma non solo della sua. E questa tua frase, che calza a pennello, lo testimonia perfettamente.
L'ultima sequenza della storia è stata, anche quella, heartbreaking. Anche questa volta il cambiamento è "sensibile". Un'altra tragedia si è abbattuta nella vita di Katniss e, stavolta, anche i suoi tentativi di rimanere in piedi per la famiglia sono crollati... forse perché, in fondo, è crollata anche la speranza di lottare per Prim. La frase "Piango, Prim, piango, ma non mi sento per niente meglio" è micidiale. E fa piangere pure me, mannaggia.
Il momento in cui Katniss finalmente capisce che cosa ha provato la madre dopo la perdita del marito si inserisce perfettamente nella storia.E non solo perché è verosimile, perché Kat adesso ha veramente modo di capacitarsi del potere distruttivo del dolore, ma anche perché si rapporta benissimo alla sequenza precedente, alla chiara allusione al "malessere" della mamma a proposito del quale sappiamo bene cosa pensasse Katniss.
Peeta che dà da mangiare a Katniss mi fa sciogliere il cuore. E non solo perché c'è Peeta e tutto ciò che lo riguarda mi fa questo effetto, ma perché è proprio dal "dar da mangiare" che è cominciato tutto fra loro due. E in questa storia, dopo tante peripezie trascorse l'uno al fianco dell'altra, dopo tutti i cambiamenti che hanno marchiato le loro vite, si trovano ancora così: Peeta che dà da mangiare a Katniss. Che la salva. Una sorta di chiusura del cerchio che mi ha emozionato e trasmesso un brivido. Tutto ciò è veramente eccezionale ♥
Mi piace Peeta che insiste per farla mangiare, addirittura obbligandola. Un momento. Esiste un momento in cui non mi piaccia Peeta? Dubito. :P A parte ciò, lo voglio anch'io un Peeta che mi supplichi per farmi mangiare, caspiterina, anche a costo di trattenere la mia fame onnipresente. Le ingiustizie della vita.
«Baciami, Peeta. Per favore» Oh-oh, la ragazza ha un altro tipo di fame, però, qui... :P Beh, che dire... Brava, Katniss! Hai l'invidia di tutte le fan di Peeta del mondo, sappilo.
La conclusione è... Non saprei come definirla. Mi mancano le parole e riesco solo a dirti che mi ha messo i brividi, tanto mi ha conquistato. E'stata un'idea bellissima quella di inserire questa Prim quasi "fantasma", che accudisce Katniss da lontano e che, pur essendo fisicamente assente, riesce a trasmetterle tutta la forza di cui ha bisogno. E quel periodo ultimissimo, quella citazione... No, sono davvero un brivido unico, Deb, non hai idea. E, credimi, anche se fuori si gela non è certo per il freddo, ma perché quello che ho letto mi ha emozionato veramente, veramente tanto. Non so più che altro dire, se non che questa fic vola fra le ricordate perché merita di essere ricordata.
Ho scritto tantissimo e me ne vergogno, sono in ritardo e me ne vergogno, ma adesso me ne vado felice, perché scrivere recensioni a storie su cui si potrebbe dire così tanto mi rende una persona felice.
I miei complimenti, cara Deb ♥
Alla prossima, certamente bellissima, storia ♥
Fede :)
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