Recensione per il contest: Evocami col mio nome, ti svelerò i miei segreti
premio: Just The Two Of Us, per il miglior IC della coppia
Cara, ora sono preda di orride visioni di baci in bocca con la lingua, che, francamente, potrei anche evitare…
Ed eccoci su un’altra delle tue fantastiche storie di coppie slash davvero non convenzionali.
Hai fatto bene a darmi lo spoilerino, non perché non andasse bene comunque, (qui non c’è necessità di IC) ma per gustarla al meglio.
Gus è proprio come lo ai descritto: un topo. Non potevi essere più precisa e so ormai che hai un particolare talento nel trattare personaggi ambigui.
Certo non è un modello di virtù, ma in questo richiamo alla mamma, persona per la quale farebbe di tutto, trovo tutta ‘epica dei ‘latinos’ in America: religione in filtro superstizioso, famiglia, micro criminalità.
Infatti il ragazzo si appassiona al telefilm quando vede sangue e donne poco vestite, non potevi renderlo meglio!
Dal canto suo Quinlan resta più enigmatico, malgrado le scarpe di marca sul tavolino (l’hai detto che c’era la commedia)e la passione per i telefilm, all’inizio non ha uno scopo preciso, credo si stesse solo cercando di divertire ad usi e costumi degli umani.
E’ Gus che provoca… dico, ti strusci tutto a qualcuno dicendogli che ti fa piacere, che ti arriva il bel calduccio, che pensi che succeda?
Evidentemente nulla. I vampiri di The Strain sono molto speciali, in fondo hanno qualcosa di più “fantascientifico”, che li rende maggiormente imprevedibili e tu hai saputo giocare con questa particolarità creando una serata speciale.
Senti… Quinlan non userà la super-lingua, ma baciarlo è una prova di coraggio lo stesso! O__O Schifo… si vede che la passione non ha limiti e poi c’è il pericolo di morire da un istante all’altro, ed è questo, penso, che aziona i meccanismi più primordiali dell’uomo. Scappare, lottare, riprodursi per non far estinguere il dna. Oddio, qui la riproduzione non c’è, ma la molla del sesso è quella.
Il gioco del Phersu non l’ho mai sentito nominare (se c’è nel telefilm l’ho scordato, scusa!)ma il punto non è quello. E’ una cosa di un sadismo orrendo perché vede coinvolto un povero cane che dovrebbe morire, almeno credo che gli spettatori tifassero per il gladiatore.
E splendida è l’allegoria che vede il Maestro padrone dei giochi con i vampiri, con gli ex umani, in una lotta alla quale non si può sfuggire, perchè il legame è doppio. Si può solo vincere o morire.
E malgrado la tua fiction finisca, al momento, con una scena bella sul divano, da coppietta il sabato sera, l’atmosfera che domina il tutto è di una cupezza senza fine
I fandom difficili non ti mettono in difficoltà!
Il linguaggio ci sta, Gus non è un ragazzo educato, tranquilla, e la scena è perfetta per pensarla come vera della serie. Un ottimo lavoro, cara!
baci prudenti,
Setsy |