Recensioni per
L'uomo nell'angolo
di Nejisfan

Questa storia ha ottenuto 15 recensioni.
Positive : 15
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
28/12/13, ore 18:34

Ciao, eccomi a recensire questa storia folgorante (scusa l'ironia XD)
A parte le cavolate, ho scelto questa storia per la recensione premio del contest, l'introduzione mi aveva incuriosita. All'inizio decisamente non pensavo fosse così magnificamente folle. La pazzia di Tony ed il modo in cui l'hai raccontata è agghiacciante e meravigliosa allo stesso tempo. Ho tenuto letteralmente gli occhi incollati allo schermo e sul viso avevo dipinto un sorriso stupito. Sei stata geniale. Questo si che è un racconto da brivido. Sono riuscita a percerpire la gioia di Tony, nonostante stesse raccontando una tortura/omicidio. Le emozioni contrastanti mi hanno coinvolta dalla prima all'ultima parola, sei stata grandiosa. Molto bella la parte in cui paragona i fuochi d'artificio alla scossa elettrica a cui ha sottoposto la sua vittima. In quel punto sono riuscita a capire a fondo la follia irreparabile dell'uomo.
Bellissimo racconto e scritto benissimo. Insomma Brava!!

a presto e Baci Baci
Jogio

Recensore Master
19/12/13, ore 11:05

Ciao dal tuo Babbo Natale segreto.

Quando ho aperto questa storia di certo non mi aspettavo che fosse così, ma questa non è una critica, anzi. Non disprezzo per nulla le storie così cruente, e secondo me hai delineato alla perfezione Tony e il perché sia un assassino. Credo che una visione del genere sia parecchio significativa, perché di solito si pensa che gli assassini siano dei pazzi, quando per loro quello che hanno fatto non è pazzia, ma qualcosa di necessario. So che è brutto da pensare, eppure per loro non è sbagliato uccidere, perché nella loro testa quella morte ha un significato, come ce l'ha avuta per Tony.

Non so se quella lettera la spedirà mai, e temo che sua madre non reagirà molto bene. Probabilmente lo arresteranno, ma lui non dimenticherà mai le emozioni provate nell'uccidere qualcuno.

Ti auguro un buon Natale.

Baci.
SNeppy.

[Recensione partecipante all'iniziativa "Babbo Natale Segreto 3.0" del gruppo facebook 'HPeace&Love]

Recensore Junior
16/12/13, ore 20:55

Avviso all'autrice: la recensione che segue cercherà di essere seria, ma a causa di un'overdose di Nutella in corso, non assicuro in alcun modo il risultato.

Dunque l'inizio di questa os è tranquillo...ehm mi rimangio tutto. Un uomo in fuga...bene, le cose si fanno interessanti! *e continua a leggere con avidità*
"Io ero il bambino nell'angolo, che stava immobile a guardare per terra mentre gli altri giocavano a calcio, io ero quello che, anche quando veniva invitato a giocare, preferiva guardare per terra." anch'io ero così...che questa storia racconti il mio futuro??
Certo l'amore è potente, fa fare grandi cose: fa uccidere con più efferatezza, fa venir voglia di vedere il sangue del proprio ex che scorre nei canalini di scolo o di scuoiare la sua nuova fiamma giusto per vedere se effettivamente anche all'interno è racchia come all'esterno. Quindi sì, caro assassino, la tua mamma aveva ragione! L'amore è potente.
"Ho avuto una ragazza, te la ricordi, vero?, aveva gambe lunghe e una risata fastidiosa, l'ho tradita e l'ho vista soffrire per me, mentre io, ancora una volta, fissavo per terra." ma dai! Non si fa!
"non avevo trovato uno scopo." benvenuto nel gruppo, se vuoi ti posso prestare la mia tessera gold! Ma mi raccomando, fanne tesoro e restituiscimela intatta...non immagini che cos'ho dovuto fare per guadagnarmela!
Evviva, anche lui riesce a gioire! Direi che per festeggiare bisogna stappare un bello spumante!
Una donna, è sempre colpa di una donna...vedi, per una volta la mamma aveva ragione.
Ma scusa, prima di cominciare il trattamento, non potevi imbavagliarla? Chissà che hanno pensato i vicini mentre venivano svegliati nel cuore della notte!
Il phon dentro alla vasca? Scommetto che alla fine, i capelli della ragazza saranno stati liscissimi!
"Ho ucciso il me nell'angolo, con quella donna: l'ho ucciso in un modo scenografico." eeeeggià *e pian piano si allontana, cercando di non catturare l'attenzione del killer*
Paura vera! Ora aspetta, devo correre a controllare che questo pazzoide non si nasconda in nessuno degli angoli di camera mia!
A presto e se senti un grido, non ti preoccupare...è l'assassino che scivola sulle bucce di banana che ho disseminato lungo tutto il pavimento per impedirgli di acchiapparmi!

Nuovo recensore
16/12/13, ore 19:45

Mi sono spaventata fin dalla prima parola. Mamma.
Sarà che leggere tutte queste storie "nere" mi ha ormai ridotto allo status di un coniglietto che ha paura della sua ombra...
Ma ancora una volta ho una fifa abissale. Sembra la letterina di un bambino delle elementari ed invece è un assassino.
C'è quel sangue che appare quasi normale. C'è quella assenza che è psicopatia.
Sarà che è questo il nocciolo della scrittura. Stupire, comunicare lasciare inquietudine, anche spaventare.
E ci sei riuscita eccellentemente, ancora una volta.

Recensore Veterano
15/12/13, ore 22:55

Posso dire che mi spaventi terribilmente, figlia? No, perché devi sapere che io sto ancora peggio di te, ma del resto, il sangue è quello, che cazzo di problemi mi pongo.
Devi sapere che dalla prima volta in cui ho letto la parola "Mamma", ho letto la storia come fosse indirizzata a me.
E devo dire che una cosa del genre sarebbe abbastanza sconvolgente, per un genitore.
Ma cazzate a parte: trovo meraviglioso il significato di fondo di questa storia, sul serio. Ammiro sempre e mi affascina sempre il rapporto di dipendenza figli/genitori; specie nei frangenti in cui la ricerca di approvazione dei secondi nei confronti dei primi diventa malata come in questo caso.
Ben fatto figliola; è scritta da dio. Sono fiera di te.

(non per l'omicidio, chiaro: per la storia.)
<3

Recensore Veterano
15/12/13, ore 13:37

Ciao cognata!
E' anche questa per me è la prima volta; la prima volta che leggo qualcosa di tuo? Cosa dire? Scritta molto bene e, a tratti, leggera. Inizialmente sembra una normalissima lettera scritta da un figlio triste e privo di speranze alla madre, ma è dopo che il colpo di scena ribalta ogni cosa, con mia enorme sorpresa. Tony le racconta di ciò che è diventato, perché si sente realizzato, perché, come lui stesso scrive, è un assassino e la sua vita ha preso una piega diversa e, per lui, migliore. Ottimo il modo in cui hai descritto la morte della povera ragazza, veloce eppure attento al particolare. Complimenti.

Alla prossima,
Khristh

Recensore Veterano
13/12/13, ore 20:36

No, non mi sono dimenticata di te, babbionaccia di una sorella-macaco, mi sono solo presa il tempo materiale per lasciarti una recensione come si deve.
Perché quando le storie mi colpiscono e mi interessano, io le rileggo almeno quattro o cinque volte, prima di lasciare un mio pensiero - chiedi a papà, lui lo sa - specie quando si tratta di temi delicati come quelli che hai toccato per questo contest.
Dopo 'Giuditta e Oloferne', mi ero fatta l'idea precisa che il noir e il violento in qualche modo ti appartenessero e tu neanche te ne rendessi davvero conto. Questo te l'avevo già detto proprio in quella one shot, e te lo ripeto in questa, perchè ho percepito parola per parola l'isolamento del protagonista, la sua assoluta mancanza di emozioni, fin da bambino e poi nel suo crescere vivendo una vita che non ha mai sentito sua.
Ognuno di noi dovrebbe trovare qualcosa che nella vita lo emozioni davvero: il tuo Tony vive finalmente nella morte e nell'assassinio. Il mio cervello continua a ripetermi insistentemente che è qualcosa di abominevole, che andrebbe condannato seduta stante, e che meriterebbe di finire fulminato sulla sedia elettrica come la povera donna che ha ucciso; ma il cuore d'altra parte è quasi compassionevole nei confronti di questo ragazzo che nemmeno di fronte al dolore di sua madre per il tradimento di suo marito è mai riuscito a provare davvero qualcosa all'interno della sua anima. Mi vien quasi da pensare che finalmente abbia trovato la sua pace interiore, la sua gioia di vivere. Uno scopo nella vita. 
Che questo scopo sia essere un assassino, fa venire la pelle d'oca. Ma che questo lo renda così vivo e completo, fa quasi tenerezza dopo tanta apatia e tanto disinteresse. 
Le emozioni di una storia noir dovrebbero essere proprio queste, a mio avviso: farci immedesimare così completamente nei tormenti e nella rabbia dell'assassino da arrivare quasi a comprendere le sue azioni macabre, in un certo senso quasi a perdonarle. E tu ci sei riuscita in pieno.
Ti riporto solo una frase che mi ha colpita particolarmente:

Ieri ho avuto i miei fuochi, finalmente: luccicavano nella mia vasca, si espandevano nell'aria, e i miei occhi erano gioiosi proprio come i tuoi quella volta.

Credo dica tutto su quanto difficile sia condannare Tony dopo che per la prima volta nella vita dice di trovare gioia in qualcosa.
Brava, sorellina. Tuo fratello orso è fierissimo di te e ti incoraggia a scrivere su questa strada: secondo me puoi tirar fuori cose sempre migliori!

Un abbraccio peloso!

 

Recensore Veterano
10/12/13, ore 15:47

Voglio farti i miei più sinceri complimenti per questa storia. E' scritta benissimo, molto, molto scorrevole. Non ti sei lanciata in spiegazioni inutili eppure sei riuscita a spiegare un'evoluzione.
Purtroppo, oggi, viviamo in una società dove in molti fanno questa fine, non ad arrivare ad essere assassini, ma a diventare sempre più anestetizzati nei confronti della vita. Non si prova più niente, molti, ormai, diventano insensibili e, in questo caso, nel caso del tuo protagonista, la sua insensibilità è arrivata all'eccesso.
Ho adorato la complessità del tuo personaggio.
Acqua cheta all'apparenza, un uomo schiacciato tra l'amore di sua madre e l'incapacità di essere come lei, un ragazzo che diventa così insensibile nei confronti delle persone e della vita, da non provare dispiacere per una povera donna innocente ma, anzi, trovarsi a provare i primi veri sentimenti ed emozioni solo quando la vede morire, dopo averla torturata.
Non so spiegare molto bene cosa mi abbia colpito particolarmente della tua storia.
l'evoluzione del personaggio? I contrasti? La sua storia?
Non so, ti dico che mi ha colpito davvero tutto.
Sei stata brava soprattutto perché hai creato un personaggio pieno in poche righe, tutto avviene dentro di sé, non ci sono fattori scatenanti palesi che lo fanno diventare ciò che è, ma è tutto un processo mentale macabro... Ok, la smetto perché inizio a scrivere cose senza senso seguendo la mia mente malata.
Mi hai molto colpita!
bravissima!
Bloom

Nuovo recensore
04/12/13, ore 01:24

Allora... tralasciando che Tony è il mio soprannome dal liceo... xD la tua lettera mi è piaciuta tanto, perché fluida e si lascia leggere in maniera deliziosa! Come Amartema, anche io A.d.o.r.o quelle tre righe finali e quel "ti voglio bene" che potrebbe quasi stonare col resto. E poi il sollievo che ho percepito da lui: uccidendo ha finalmente provato emozioni (dopo una vita di tentativi) ed ha trovato il suo posto nel mondo. Per un attimo, mi sono dimenticata che è un omicida e sono stata felice per lui!-.-'

Recensore Veterano
03/12/13, ore 14:24

Wow... Che dire? Sono arrivata a leggere la tua storia per puro caso e devo dire che mi ha veramente colpita! Mi piace quando viene preso in considerazione il punto di vista del folle/sadico/delinquente/ di turno, proprio perchè in tali casi la logica contorta che contraddistingue questi personaggi stride ancora più fortemente se rapportata a quella dei "normali". Complimenti, veramente un bello scorcio di ciò che può racchiudere la mente dell'uomo, di un uomo "nell'angolo".

Recensore Master
03/12/13, ore 11:58

Terrificante XD questo contest sta diventando un'ossessione LOL in ogni caso, ho molto apprezzato anche la tua. A quanto ho dedotto, a questo ragazzo non piaceva niente fintantoché non ha scoperto i piaceri dell'omicidio, e come prima cosa ha scelto di uccidere simboleggiando la morte del vecchio sé stesso. Terrificante, dicevo, ed ecco perché le emozioni sono arrivate tutte. Inoltre, è anche scritta molto bene, il registro colloquiale e molto leggero è quello che userebbe un figlio con una madre, che nel frattempo si renderà presto conto di avere allevato un mostro. Non so perché, ma è come se fosse che in fondo lui fosse arrabbiato nei confronti della genitrice. Ho avuto questa sensazione! Ben fatto, dunque! Alla prossima :)

Recensore Veterano
01/12/13, ore 20:48

Sai una cosa? Si vede. Si vede tremendamente quando un tema ti piace tanto perchè il tuo modo di scrivere muta considerevolmente, ci metti passione, sentimento, coinvolgimento. Io in questa tua OS, vedo proprio te, la tua mente che galoppa senza blocchi e le tue dita che fluide si muovono sulla tastiera senza fermarti. 
Il protagonista, questo individuo senza sentimenti... è quasi assurdo perchè è un idilliaco contrasto il modo in cui la lettera, invece, è un meraviglioso scoppio di emozioni.
L'assassino in un certo senso appare quasi una sorta di vittima, mi spiego: è costretto all'apatia e con tanto affanno cerca di essere la persona normale, cerca quei sentimenti che tutti provano ma che lui non conosce e si prova quasi una vaga disperazione mentre si nota quanta "passione" inserisce per cercare quello che vuole, per essere come tutti gli altri.

E lo ammetto, adoro come termina:

"Mamma, tuo figlio le emozioni le prova.
Mamma, stai tranquilla, non sono l'uomo nell'angolo.
Sono solo un assassino."

Tua mamma è innamorata di questa os.

 

Nuovo recensore
01/12/13, ore 16:43

Mi hai fatto accapponare la pelle, il tuo modo di scrivere, il racconto, i suoi pensieri. Davvero i miei più grandi complimenti!

Recensore Junior
01/12/13, ore 15:04

Ciao, Nejisfan!

Ho letto la tua OS perché l'ho trovata nello spam di una pagina Facebook, dunque eccomi qui per dirti la mia.
Per prima cosa, ti faccio notare un paio di errori di battitura:
"Ho vissuto nell'ombra ,fatto": hai messo lo spazio prima della virgola.
"fiera del modo in cui guardavo la  donna fragile" e "ne avevo mai avuta  una prima": tra le due parole in grassetto c'è lo spazio doppio; sì, faccio caso anche a queste cose.
Detto ciò... Brava, brava, brava, la tua one-shot mi piace tantissimo. Ho amato molto il personaggio di Tony, ho amato il suo modo di raccontare tutto a sua madre, e soprattutto il fatto che fosse "l'uomo nell'angolo". E il paragone finale con i fuochi d'artificio è meraviglioso, sul serio.
So che è una recensione breve, ma sappi che sono contenta di averla letta, l'ho trovata perfetta.
Tanto perfetta da meritare di essere nelle mie preferite.
A presto! :)
 
Nitrogen;

Nuovo recensore
01/12/13, ore 09:58

Davvero molto bella e interessante come storia; è anche molto particolare e diversa dal solito da tutte le altre che ho letto finora anche perchè l'assassino mentre ammazza la ragazza, molto probabilmente in quel preciso momento stava pensando di fare qualcosa di giusto e completamente sensato!!Mi è piaciuta,brava!!