Ok. Ok... Sono calma. Sono calmissima e, soprattutto, non sto annegando in un mare di lacrime. No, proprio per niente. Ti odio, cioè... Io ho sempre la pessima abitudine di leggere qualcosa sul tardi e, quel qualcosa, finisce sempre per essere di un angst pauroso.
In ogni caso, tralasciando il mio odio imperituro per te, per questa storia che mi ha straziato un attimo e fuso il cervello, torniamo alla storia. Che dire? Mi pare di avertelo già detto: mi piace parecchio il tuo stile, anche se poi finisco sempre per essere troppo pigra per leggere roba a capitoli, quindi ripiego sulle shot perchè sono meno impegnative. La struttura a diario, per quanto non originalissima, in questo contesto ha reso perfettamente l'effetto sperato e, se all'inizio era partita come una storia d'amore semplice, come molte altre, con l'andare delle righe - e degli anni - ci si avvicinava ad una sorta di tragedia annunciata fin dall'introduzione.
L'idea di fondo, l'unione di Mauro e Camilla che si concretizza, di fatto, solo la dipartita mi ha spezzato il cuore. Lei verrebbe naturale odiarla, presa nella sua follia, maturata in quegli anni di lontananza in cui, forse, se Mauro fosse stato più veloce sarebbe stata placata in qualche modo. In ogni caso ho amato il modo in cui hai fatto esprimere Mauro, io che di solito la prima persona la schifo bellamente perché non mi trovo molto affine, boh, sarà il periodo. E... Niente. Un giorno potrei decidermi a leggere qualcosa di più impegnativo di tuo, anche perché le tue ambientazioni sono sempre vere e, questo, secondo me è una cosa da ammirare davvero in un autore, specie se riesce ad incastrare perfettamente i suoi personaggi nell'ambientazione. |