Recensioni per
Morire un po'
di Watashiwa

Questa storia ha ottenuto 15 recensioni.
Positive : 15
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
11/10/16, ore 17:27

Ciao!
Sono qui per lo scambio.
Come al solito tu mi lasci delle belle recensioni che io già so di non poter assolutamente battere.
Penso di aver già letto altre tue poesie e avrei voluto leggere una tua raccolta, ma dato che ho problemi di tempo non volevo avventurarmi in una raccolta che poi non sarei riuscita a terminare.
Così eccomi a recensire questa poesia.
Sarà per il lessico scelto ho pensato, all'inizio che si parlasse di un bambino indifeso che si trova ad essere solo al mondo.
Andando avanti con il testo però si comprende che è una persona un po' più adulta, una creatura che ha quasi perso ogni pezzo di se stesso per donarlo ad altre creature che non l'hanno apprezzato ma che l'hanno praticamente solo usato.
Mi ha messo una tristezza unica, ma, ti dirò sono perfino stata felice alla fine perchè dopo tutta la sofferenza magari la morte poteva donargli un po' di pace.
Spero di non aver completamente cannato il significato della storia!
Però ti faccio i complimenti
Alla prossia
Balder Moon

Recensore Master
30/05/16, ore 16:57

Confesso di non essere mai stata brava a scrivere poesie, non fanno per me, però mi piacciono e, da persona fondamentalmente curiosa, mi piace anche spulciare cose nuove tra autori che non conosco. Motivo per cui ti ho scelta senza nemmeno guardare la tua cronologia, quindi spero non me ne vorrai.
Ne ho leggiucchiate un po', confesso, ma ho scelto poi di commentare questa perchè è quella che tra tutte finora mi è piaciuta di più e mi ha colpita di più. Sullo stile purtroppo non posso esprimermi più di tanto (perdonami) ma è comunque scorrevole, semplice e proprio per questo mi pare di essere riuscita anche ad interpretare ciò che volevi esprimere. Parli di un uomo/donna/animo che ha amato, che ha dato se stesso ma a persone sbagliate, giusto? E che proprio per questo sta morendo a poco a poco.
Mi piace la malinconia che riesci a trasmettere, il senso di tristezza per aver dato così tanto e nonostante tutto continuare a morire un po', probabilmente da solo [mentre il silenzio intorno a lui che lo corroderà piano piano.]
Complimenti

Nuovo recensore
23/02/16, ore 09:59

ma lui in fondo era così
nel corso della sua esistenza travagliata,
è sempre rimasto lo stesso
ingenuo di un tempo ormai sepolto.
E muore ancora un po' per sempre,
tra pavimenti circondati dal gelo
e fiamme affamate non dalla sua luce fioca.
"
Che dire.
Non so dirti se l'abbia interpretata esattamente come la intendevi ma mi sono immmaginato questo ragazzo, questo cuore, che continua a viaggiare per la sua strada ma portandosi ancora dentro quell'amore ormai finito che "lo fa morire un po'", e ho apprezzato tantissimo queste parole, perchè è proprio così.
Si muore un po', ogni giorno, ogni momento, mentre si continua a vivere.
Poco fa ascoltavo la versione di "Adia" di Avril e la tua poesia mi ha ricordato il verso "Adia I'm empty since you left me, trying to find a way to carry on..." e mi sono immedesimato ulteriormente in quello che scrivi.
Ripeto, magari ho capito male io e tu intendevi tutt'altro ma questa poesia mi ha fatto riflettere.
Come sempre, davvero i miei complimenti.
Un abbraccio, a presto!
r_clarisse
(Recensione modificata il 23/02/2016 - 09:59 am)

Recensore Master
11/01/16, ore 17:35

Ciao! Anche questa tua poesia è meravigliosa, essenziale, forte, colpisce dritto al cuore, triste, malinconica come credo debbano essere i pensieri legati alla morte e alla fine.
scrivi versi in maniera perfetta, come io probabilmente non sarei mai capace.
scusami per essermi dimenticata di recensire.
Bravissima! A presto Ladyhawke83

Recensore Veterano
04/12/15, ore 00:17

Ciao :)
Ti avevo detto che sarei tornata a leggere qualcosa di tuo appena avessi avuto un po' di tempo da dedicarti (e se non te l'avevo detto, l'avevo pensato), dunque eccomi qui.
Premetto di non essere un'esperta di poesia al punto da potermi permettere di darti un parere tecnico, perciò mi muoverò come faccio la maggior parte delle volte quando leggo qualcosa: esprimerò solo le emozioni che mi sono arrivate.

In alcuni punti me lo sono sentito addosso questo scritto, come un vestito cucito appositamente per me dal miglior sarto di tutti i tempi, e questo particolare gioca un ruolo fondamentale nella mia percezione dell'opera: quando ti sembra che ciò che leggi stia parlando di te ti senti sempre coinvolto quattro, cinque, cento volte di più.
È triste e quasi non dai alcuna speranza a me che sento di essere enormemente vicina a quegli "occhi quasi spenti" che "parlavano d'amore, amicizia e speranza". Io che sull'amicizia ho scommesso tutto quanto avevo da mettere in gioco; io che non ho ancora smesso di farlo nonostante il fango e i calci nel sedere. Ingenua anch'io per questo mondo in cui viviamo, tra buoni e cattivi, vincenti e deboli.
La solitudine dei sensibili e la paura di morire nel peggiore dei modi – soli, completamente soli – non lasciando quasi un segno del proprio passaggio è palpabile nelle tue parole. Poi magari mi sbaglio e non era nemmeno questo il senso che volevi dare allo scritto, ma mentirei se ti dicessi che non sono esattamente queste le sensazioni che ho avuto.

È bello e malinconico come la melodia di un violino o come quella pioggerellina fine e fitta che cade in certi giorni d'inverno. Resti lì e ascolti, osservi, e poi pensi. Ecco, quando ciò che leggi ti induce a riflettere significa che è qualcosa di veramente buono.
Complimenti e alla prossima!

Recensore Junior
20/11/15, ore 23:04

Una poesia davvero delicata dove si percepisce immediatamente i sentimenti di chi la scrive. Mi piacciono molto i versi finali, criptici ma che fanno comunque capire di cosa si parla. 
Una poesia molto bella e ben scritta, complimenti :)
La paragonerei un po' alle parole dette ad un funerale, un po' per l'atmosfera, un po' per le parole scritte. 
un saluto
Jessica :)

Recensore Veterano
17/11/15, ore 09:31

Questa poesia mi è piaciuta davvero tanto, principalmente per due motivi.
Prima di tutto perché hai usato davvero le parole giuste per creare un'atmosfera direi mesta, comunque triste, quasi funerea per questa povera anima travagliata, e questo mi ha calata molto bene nel clima giusto per cercare di capire il messaggio della a composizione.
In secondo luogo, mi è piaciuto il climax che hai adoperato, partendo con la domanda retorica e finendo con una sorta di certezza, diciamo con la 'fine' di questo spirito che, seppur tanto ardimentoso e ricco di ottimi sentimenti e proposizioni, è stato destinato a soccombere a una realtà che l'ha fatto morire a poco a poco...
Quando dici "è sempre rimasto lo stesso", ecco, in quel punto mi torna in mente una descrizione che avevo sentito fare tempo fa di una persona cara: "è passato in mezzo alla vita senza sporcarsi" e penso che quello che esprimi tu con quella breve frase potrebbe essere simile, nel significato.
Bene, non mi resta che complimentarmi!

Recensore Master
07/11/15, ore 23:14

Eccomi qui :-) Allora ho trovato questa poesia molto bella e interessante sotto diversi punti di vista, questa riflessione sulla morte del protagonista, del fatto di sapere se qualcuno si occuperà di lui dopo che la terra lo avrà coperto,del fatto che nella vita si sono affidati i sogni e le speranze a persone non meritevoli di esse, del fatto che ogni persona che muore lascia sogni in attesa di essere svolti e alla fine rimangono sospesi e sono rimasta colpita dal parallelismo tra il pavimento freddo e le fiamme dalla luce fioca....una poesia che lascia il segno e uno stile di scrittura che incanta il lettore :-) I miei complimenti :-)

Recensore Veterano
14/10/15, ore 18:12

Premetto che io mi sono innamorata di te, posso? No, perchè è la seconda volta che leggo qualcosa di tuo ed io rimango senza fiato. Perchè le tue parole si scandiscono nella mia mente e si infilano nelle mie vene. Questa poesia... l'ho sentita mia, davvero. Mi ha fatto riprovare emozioni che avevo sepolto da tempo, dove è bastato una parola per farle riaffiorare. Ogni lettore le abbina in base alla propria esperienza, al proprio essere... Però tu mi hai colpita in pieno, sul serio. Niente, finisci dritto tra gli autori preferiti con la mia ammirazione ed il mio "grazie", perchè di nuovo mi hai fatta emozionare.
Grazie.
Artefenis.

Recensore Junior
06/09/15, ore 09:40

Ciao, sono qui per lo scambio di Facebook. Ho amato questa poesia, che è riuscita a a farmi commuovere-e di solito non mi commuovo mai. Amo le poesie, anche se non sarei capace di scriverne neanche una. Adios, -MrsKisshu

Recensore Veterano
09/08/15, ore 18:44

ciao, sono qui per lo scambio di facebook :)
ho scelto questa poesia perchè ho scoperto di apprezzare il genere da poco, e quindi voglio sperimentare e leggere.
E non mi sono pentita. Non capisco ancora la poesia fino in fondo perchè sono un po' ignorante in materia, ma la poesia, se trattata bene, trasmette talmente tanto.
e tu sei riuscito a trasmettere tantissimo, la tua poesia mi ha colpita molto.
Mi ha colpita fin dall'inizio, dal fatto che Tentare di dare sentimenti e vita a qualcuno ti fa morire sempre un po'. Condivido questo pensiero, e la trattazione del tema nel testo è eccellente.
Gli ultimi tre versi mi hanno quasi commossa, sicuramente emozionata, le domande retoriche dell'inizio sono molto evocative e fanno pensare.
Si, la tua è una poesia che fa pensare e non trasmette solo emozioni, lascia temi da sviluppare in solitudine, nella propria mente.
Complimenti, è scritta davvero bene, l'ho apprezzata tantissimo!
Grammaticalmente e dal punto di vista del lessico è perfetta, i versi sono equilibrati e armoniosi, e rende il tutto molto bello.
Sono contenta di averla letta, complimenti!
a presto,
rosanera
(Recensione modificata il 09/08/2015 - 06:58 pm)

Recensore Master
05/08/15, ore 12:10

Ehilà ciao sono qui per lo scambio di recensioni :)
Ho scelto questa storia perché sono stata attratta dal titolo. Mi chiedevo quale significato potesse avere "Morire un po'" e, solo dopo aver letto la poesia, sono riuscita a capirlo. Mi è piaciuta davvero molto perché l'ho trovata molto realistica e triste. Questo, purtroppo, è un mondo che ci uccide in molti modi e, chi ha la fortuna (o sfortuna?) di essere più sensibile, più "puro", rispetto agli altri deve soccombere proprio a causa della sua natura. Il nostro è un mondo che non acetta più la bontà, che ha già le sue regole scritte, difficili da cambiare. E se il mondo non cambia sta a questi animi sensibili modificare la propria personalità, diventando più rudi giorno dopo giorno. È la perdita di purezza che li fa morire, la consapevolezza di essere diversi che, purtroppo, alla fine li porterà ad essere uguali come tutti gli altri.
Ho amato davvero alla follia questa poesia e ti faccio i miei più sinceri complimenti, perché credo che non sia facile scriverne. 

Baci,
Francesca.

Recensore Master
29/07/15, ore 21:27

Ma Gesucristo. Lui solo sa quanto ho amato questa poesia. È assolutamente fantastica. Proviamo a commentare per bene — magari tesoro, magari. 
Trapela lo stesso sentimento che ho visto nella Flash dell'altra volta. Tu dai l'anima per persone che non lo meritano, che non sono mai presenti quando ne hai bisogno. Mi viene in mente una frase "Amici che quando serve a loro ti usano come psicologa e quando stai male tu rispondono «Non ti preoccupare, passerà»". Non solo questo, lo stesso sentimento anche verso l'amore, un po' per tutte le battaglie che sono state combattute ma mai retribuite. Ognna ti ha lasciato una profonda piaga nell'animo che però non è mai stata sanata, e quindi pian piano ti senti come di morire un po', fino a quando di anima non ne resterà più e sarà stata sprecata per persone immeritevoli di essa.
Troppo bella, troppo bella. Permettimi di dirti che ho adorato in particolar modo i due versi finali, ti consiglio di prendere seriamente la carriera di poeta — magari quello maledetto, ahahah.
Solo il titolo scritto in maniera tanto piccola rispetto al testo stona un po', il resto è amore puro (no, ma io l'ho amato quindi concedimelo).
Ale

Recensore Junior
22/07/15, ore 22:29

Eccomi qui da te.
Che dire, questo testo è la previsione del destino che attende la maggior parte delle anime gentili... e buone.
La battaglia contro il mondo è una lotta di Titani contro Dei. Come dici tu, chi possiede amore inevitabilmente lo dona, ma nel donarlo assieme a sogni e speranze, non può sapere se verrà custodito o gettato via.
Purtroppo questo è un triste destino, ma ricorda meglio esser consapevoli di quello che ci attende ma comunque sia continuare a lottare per il bene e l'amore, che passare dall'altra parte e non sapere cosa ci attende.
Bene da questa mia riflessione avrai sicuramente capito che la tua poesia mi è piaciuta, ho provato commozione ma non compatimento verso il protagonista, perché come ti ho detto meglio esser tristi ma pieni d'amore che altro.
Non ho trovato nessun genere di errore e il contenuto beh... è favoloso.
A presto, Morgana la Strega.

Nuovo recensore
13/12/13, ore 18:48

Non ha vita facile chi è troppo buono in questa vita, non è vero?
Penso che questa poesia si incentri principalmente su questo, sul mondo meschino che ci circonda quotidianamente, la condizione di morire un po' riguarda un po' tutti noi, in fondo.
Un compimento semplice quanto profondo, capace di andare oltre le parole e far venire in mente immagini crude, come se fosse una successione veloce in un videoclip.
La morte è spesso inevitabile ma forse la morte apparente è il rifugio che diamo a noi stessi per evitare altro dolore.
Complimenti, bella poesia!