Innanzitutto non posso non ringraziarti per l'avermi fatto leggere questa cosa tenerissima e malinconica (ormai c'hai preso gusto a triturare i miei feels, eh? bastarda :D) in anteprima: sapere di aver potuto avere l'opportunità di emozionarmi e sclerare prima di altri mi fa sentire davvero onorata :')
Detto ciò, passo ai veri e propri sproloqui: quando si leggono fanfiction sui Pearl Jam, generalmente sono ambientate durante l'imminente arrivo di Vedder nell'Emerald City.
Ben pochi decidono di scrivere sull'Eddie pre-Seattle, e ancor meno raccontano l'Eddie pre-Beth... l'Eddie pre-tutto, insomma. Ed è un vero peccato, perché è proprio in quel periodo che sono stati gettati i semi che hanno contribuito a far germogliare la sua personalità: uno su tutti, l'evento che hai deciso di narrare tu, ovvero la scoperta della verità su suo padre.
Sono passati un sacco di anni ma Eddie è ancora -inevitabilmente- scosso nel parlarne: non può che ritornarmi in mente l'intervista che, qualche mese fa, Steve Gleason gli fece in occasione dell'uscita di "Lightning Bolt"... tu sai bene quanto mi sia commossa, e credo che quel video renda bene l'idea dell'impatto che una tragedia del genere abbia avuto su Eddie.
Ma torniamo alla storia: Eddie Vedder al liceo. Una lettrice qualsiasi (una di quelle che si accontentano del Porn Without Plot e che non ti conosce come le sue tasche, quindi non sto parlando della sottoscritta :D) si aspetterebbe il colpo di fulmine immediato... e invece no! Si scopre che alla protagonista sta sulle palle in una maniera indescrivibile ma, tra le righe, si percepisce anche un sottofondo di curiosità, perfino attrazione nei confronti del ragazzo... e anche un pizzico d'invidia per la sorella/oca giuliva che, invece, non resta con le mani in mano e socializza per bene con il suddetto.
Ma il tempo passa e, con esso, le relazioni vanno via via definendosi: c'è Eddie, che inizia ad essere sfuggevole come un fantasma, l'ombra del ragazzo solare e dolce che era un tempo, e c'è la protagonista, che non vuole ammettere a se stessa quanto questo cambiamento la disturbi e che, inconsapevolmente, lo ricerca tra le centinaia di facce tutte uguali che popolano l'odiatissimo liceo.
Poi, un giorno, Eddie torna da lei: è un ritorno improvviso, brusco e carico di rivelazioni e rabbia, ma anche di sollievo, comprensione e feeling.
E qui ti devo confessare una cosa: l'episodio dello spintone davanti all'armadietto... mi ha fatto stringere il cuore, cazzarola. Il solo pensare ad una persona meravigliosa come Eddie, costretta a subire un trattamento così schifoso da parte di chi si spera dovrebbe aiutarlo a diventare l'uomo di domani, mi fa incazzare e star male come una bestia.
E poi arriva la mazzata. Doppia.
Eddie sputa addosso alla ragazza tutto il proprio risentimento, facendole finalmente aprire gli occhi sul proprio atteggiamento snob e totalmente fuori luogo, e subito dopo la stende con un bacio che sa di attesa, desiderio di conferme, attrazione trattenuta per troppo tempo e malinconia, perché lui già sa di aver preso una decisione scomoda e di non voler affatto tornare sui suoi passi.
Le mazzate raggiungono quota tre: Eddie è pronto a partire, e lo farà per un tempo relativamente lungo. Ciò che forse è appena nato è inevitabilmente destinato ad essere stroncato, e ora la protagonista non può far altro che rimuginare sul passato e rimpiangere i tempi della diffidenza e dell'incertezza.
La stessa scelta di non farli baciare una seconda volta, poi, è stato un dettaglio che ho apprezzato tantissimo: Eddie non vuole darle false speranze, e alla ragazza non resta altro da fare se non crogiolarsi nella sensazione d'interezza e pace che ha provato durante quel primo bacio rubato a tradimento.
Eddie è pronto a lanciarsi a capofitto nella vita reale (magistrale la scena con il professore), e Lena dovrà fare altrettanto.
Chissà che il futuro non riservi a loro un compleanno trascorso a suonare insieme o a restare stesi sul letto uno di fronte all'altra, le mani intrecciate...
Il bello di questa storia è proprio il finale: è dolceamaro e lascia un magone assurdo ma, allo stesso tempo, ci fa sperare che Eddie e Lena possano incontrarsi di nuovo e concedersi una più fortunata e meritata seconda possibilità.
D'altronde i grandi amori sono sempre quelli che fanno un giro larghissimo e poi, inaspettatamente, ritornano a casa sbucando dalla finestra, no?
Ancora complimentoni e baci, e grazie per avermi fatta immedesimare nella protagonista e fatto sognare ad occhi aperti una vita non mia, ma che mi sarebbe piaciuto tantissimo poter sperimentare.
Dazed; |