Recensioni per
Il Debito di un Mago
di sonsimo

Questa storia ha ottenuto 95 recensioni.
Positive : 95
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
25/08/08, ore 18:19
Cap. 10:

Appena tornata dalle vacanze, subito a leggere e a lasciare una ben meritata recensione! La tua storia riesce veramente a distinguersi tra le tante che trattano trame simili, quello che io apprezzo è la caratterizzazione psicologica sempre molto attenta, mai banale. Molto intenso il confronto tra Harry e Piton e finalmente anche uno spiraglio di comprensione tra Harry e Draco (mi è piaciuta la risposa di Draco sul fatto che nemmeno lui aveva scelta). Lucius farà qualcosa, vero? Vero? Non lascerà nei guai suo figlio e il ragazzo che gli ha salvato la vita, no? Attendo di vedere che cosa succederà, ora sono una tua lettrice affezionata!

Recensore Junior
21/08/08, ore 14:28
Cap. 10:

bellissimo questo avvicinamento di Draco a Harry, davvero stupendo....sei riuscita a fare tutto senza strafare,e questo non è facile...complimenti davvero,un bacione =)

Recensore Master
21/08/08, ore 00:20
Cap. 10:

Ciao! Mi piace moltissimo questa tua fic, l'ho letta tutta d'un fiato! E' davvero bella! Certo però povero Harry, gliene vuoi far passare di tutti i colori! Fallo bere, almeno! E fallo scappare con Draco, in due magari possono farcela! ^__^

Nuovo recensore
20/08/08, ore 18:13
Cap. 10:

Ho scoperto oggi la tua ff e l'ho letta tutta d'un fiato! Scrivi meravigliosamente ed adoro i confronti fra Harry e Severus (che adoro anch'io alla follia). Il nono capitolo è stato veramente toccante, e anche quest'ultimo mi è piaciuto molto. Aggiorna presto, non vedo l'ora di leggere ancora di questo meraviglioso Severus!

Recensore Junior
20/08/08, ore 13:02

Fin dalle prime righe siamo di nuovo calati nel centro dell'azione: Voldemort che conferisce a uno dei mangiamorte di spicco, nonché infiltrato dell'Ordine, nonché protettore - suo malgrado - di Harry, il privilegio di dare il via alle torture gratuite del ragazzo.

Un gesto anche questo tanto eclatante quanto codardo e vuoto da parte di Tom Riddle, che dovendosi piegare in questo modo per far soccombere il leone, perché si infanghi la criniera, ricorre ad angherie e prepotenze.

 

Siamo proiettati nella mente di Harry dapprima, le sue febbrili e disperate emozioni mentre in quel lunghissimo istante prima della tortura, si interroga sul ruolo dell'insegnante, certo per quelle parole non dette, oltre la promessa di salvarlo, che non infierirà contro di lui. L'orrore e lo sgomento, pura angoscia e disperazione, quando si rende conto del "tradimento" di cui sta divenendo oggetto e quello è il momento più buio, quello in cui lo sconforto e la paura ripiombano addosso dopo che uno spiraglio di luce si era aperto nel suo inferno personale. In quel momento si sente tradito da quell'uomo che ha sempre disprezzato, da cui ha sempre subito angherie e prepotenze - certo, in tutt'altro contesto ma non per questo meno dolorose - e che, ciononostante, in quel momento era divenuto l'unica ancora di salvezza in quel dedalo di disperazione e solitudine.

 

Ma in questo capitolo non c'è solo l'angoscia del leone martoriato e torturato, ma l'angoscia anche del carnefice, un'angoscia del tutto diversa ma non per questo meno intensa.

Come sempre, Severus ricopre perfettamente il suo ruolo di spia, il volto indecifrabile, nessun guizzo o segnale d’incertezza, di remora o qualsivoglia scrupolo per ciò che sta per fare al ragazzo. Ma è quello che c'è dentro, ancora una volta, che definisce quest'uomo...ciò che però non esce mai in superficie ma che rappresenta il suo vero valore, una luce in una voragine di disperazione, d’orrore, di cieco odio, di rimorso e di rancore per il passato e tutto ciò che è stato.

E' costretto, facendosi violenza, detestando se stesso, il suo ruolo di spia - con tutti annessi e connessi - a far del male al ragazzo, scegliendo un mezzo tanto eclatante ma che non sia doloroso come una Cruciatus, nel mezzo creato da lui stesso e che può quindi in qualche modo...dosare, seppur dalla facciata non compaia che compiacimento e sadico divertimento. E' costretto ad infierire ulteriormente, cercando di non farsi avvolgere dall'odio e rancore verso se stesso, mentre è consapevole del rimprovero in quegli occhi...gli occhi di Lily, il rimprovero del suo unico e grande amore.

Resta a guardare il corpo inerme, privo di sensi del ragazzo, con una smorfia di disgusto quando viene posta fine alla tortura...disgusto solo e soltanto per se stesso, ma che né il suo Signore, né gli altri mangiamorte, riescono giustamente ad interpretare, assettati d'atti di pura sadicità e violenza, per infierire sul leone già ferito ed imbrattato di fango (sono ripetitiva con questa metafora ma mi piace *_*).

 

Approfitta senza indugio dell'occasione data dal Signore Oscuro, per accompagnare il ragazzo nella sua cella, il pensiero più importante in quel momento è che il ragazzo malgrado tutto riesca ancora a riporre fiducia in lui, che il ragazzo abbia serbato in sé quella fiammella - ora flebile e rauca - di speranza per sopravvivere a quell'inferno di disperazione e solitudine, tanto più quando è il salvatore ad infierire e colpire senza remora.

Il leone rialza la criniera ed è di nuovo pronto - malgrado le sevizie e i danni subiti - ad attaccare per difendersi, scostandosi da quelle mani che prima l'han ferito e lo curano in quel momento. Un leone che dopo quello sprint d'energia - fornitogli dall'adrenalina e dalla paura pura - si accascia su se stesso, per non guardare l'avvoltoio che vola in circolo sopra di lui.

 

Severus, sorpreso da quella reattività nello scostarsi, cerca di rassicurare il ragazzo...salvo rendersi conto che quel comportamento può gettare tutto quanto fino a quel momento - compreso il ferirlo per non tradirsi - alle ortiche. Rendendosi conto che l'unico motivo di tanto rischio è un forte quanto inedito...senso di colpa. In quel momento, Severus Piton , l'emblema dell'autocontrollo, del mistero che si cela dietro i suoi occhi, delle emozioni e sentimenti celati e indecifrabili, rischia di soccombere a quel senso di pietà, perdendo il proprio autocontrollo, distruggendo il proprio ruolo e mettendo ancora più in pericolo il giovane. Si costringe, facendosi violenza, a tornare al suo benedetto quanto maledetto autocontrollo, scuotendo il ragazzo dallo shock e dall'apatia per essere curato.

 

Shock ed apatia a cui si sussegue pura e semplice collera, quando recupera lucidità, rendendosi conto di chi gli sta di fronte, ricordando perfettamente quanto successo prima...il momento più buio, quando anche quella luce di speranza, sembrava averlo abbandonato. E' terribile il momento della discussione dei due, dove da ambo le parti si pronunciando insulti irripetibili all'integrità e l'orgoglio dell'altro. Harry è consapevole del ruolo di Piton, il ruolo che ha già ricoperto tante altre volte, ma non può perdonarlo per il tradimento, per averlo riportato nelle tenebre più fitte che mai...perché seguite ad un momento di pura, semplice ma cocente illusione.

Severus stesso non è sorpreso, ovviamente, della reazione del ragazzo, cercando coi suoi modi bruschi, acidi e spicci di sempre di riottenere la sua fiducia. Ricorrendo come sempre alla reazione di orgoglio del ragazzo, pronunciando con smorfia di disprezzo e di rancore quelle parole laceranti: il Mondo Magico è assurdamente convinto di avere bisogno di te, per quanto tu sia patetico.

Malgrado il disprezzo verso se stesso e le proprie azioni, malgrado l'orrore di averlo ulteriormente ferito - perfettamente consapevole che quelle ferite sono le peggiori di tutte - non può reprimere i sentimenti di rancore e di rabbia, osservando quel ragazzo e ancora in quel momento rivede l'antagonista di sempre, sfuggendo allo sguardo di Lily ed abbandonando la cella.

Il serpente che sibila e striscia ai piedi del leone, insinuandosi silenzioso ed infido, pronto nel momento in cui leone inchina la criniera ad infliggere il corpo mortale.

 

Lo sguardo si poggia adesso sul giovane Draco che ha osservato la scena, con tacito orrore, avvertendo un moto di nausea, mentre distoglie lo sguardo dalla pozza di sangue che in precedenza era il corpo martoriato di un suo coetaneo e compagno di scuola. Della nemesi di sempre tanto disprezzata...del suo salvatore.

Ancora una volta vediamo questo giovane, da sempre deciso e fiero di quello che sa, diverrà il suo destino, prima o poi, abbassare lo sguardo, spaventato e impaurito alle prove tangibili di ciò che sarà la sua vita da ufficiale del Signore Oscuro.

Si volta, incrociando lo sguardo del padre, altrettanto abile nel nascondere le proprie emozioni, parlando con voce fredda ed impassibile, senza la minima incrinatura. Il giovane allora rivolge al padre quella domanda, comunicando con le labbra e la futile scusa dei compiti, ma con lo sguardo d’orrore, di nausea e stordimento la volontà di scappare via da tutto questo...e possibilmente, forse, dal suo stesso destino. Il dialogo verbale e non tra i due viene però interrotto dalle parole lapidarie e secche, imperative del Signore Oscuro.

Draco, diventerà lui stesso parte dell'orrore a cui ha cercato di sottrarsi.

Volontariamente o meno.

Coscientemente o meno.

 

Intenso capitolo anche questo, che una persona particolarmente amante del rapporto conflittuale tra Harry e Severus non potrà che leggere e rileggere e gustare con sempre nuova enfasi. Personaggi come sempre riportati puramente nella loro indole originale, senza togliere ed aggiungere nulla, nei loro lati luminosi e in quelli bui, senza distinzioni tra buoni e cattivi.

Al prossimo capitolo (povero Draco! T_T draco: era ora...ora finalmente entro in azione! Caro Potter, ora inizia il vero dramma per te *MUAHAHAH*)!

Recensore Master
08/08/08, ore 15:50

wow, hai caratterizzato i due protagonisti in maniera stupenda. Severus che è tristissimo e desolato e decide di sfogarsi proprio con il ragazzo che causa il suo senso di colpa e harry che è così sconvolto da quest'ultima prova che ha perso per un momento la lucidità. bellissimo cap, non vedo l'ora di vedere cosa succederà e cosa ne sarà anche di draco... a presto, ciao ^_^

Recensore Junior
08/08/08, ore 10:59

Ancora una volta, complimenti per come hai realizzato il personaggio di Piton, ma anche per come hai descritto bene la condizione psicologica di Harry attraverso i pensieri di Sev....bravissima! =)

Recensore Master
04/08/08, ore 21:49

Sempre capitoli scritti con molta attenzione alla psicologia dei personaggi! Povero Harry che spera solo in un cenno di conforto... Durante l'estate non riuscirò a recensire tutti i capitoli, ma da settembre sarà più assidua, tu continua a comporre! Congratulazioni per la laurea!

Recensore Junior
02/08/08, ore 21:45

Il capitolo si apre con un Harry tramortito e tremante

Il capitolo si apre con un Harry tramortito e tremante, gemente che sta rimuginando sul faccia a faccia con il suo coetaneo, e oltre alle già patite sensazioni: la sofferenza, l'umiliazione, il freddo, la fame e la sete si aggiunge anche una nuova sensazione...quieta e mera disperazione. Un'angoscia dentro che fa pensare al leone di abbassare il muso ed infangare ancora la fiammeggiante criniera.

Due mangiamorte vengono per portarlo al cospetto di Lord Voldemort e il ragazzo tremante e ridotto agli stenti, riesce persino in quel momento drammatico a spronarsi, a dirsi che dopo tante tribolazioni non può e non deve cedere in quel momento al pensiero di lasciarsi morire. Persino in quel momento, il pensiero del suo padrino, una condanna a vita stampata fin dalla nascita, il sentimento più forte è la vita che gli scorre nelle vene. Cerca di schernire le prese in giro e la risate sguaiate dei mangiamorte, cerca di rimettersi in piedi con tutta la dignità possibile per non restare ai piedi dell'Oscuro Signore, persino quando la paura e la disperazioni sono evidenti sui suoi lineamenti. Lo sguardo si punta poi sui due mangiamorte di spicco: Lucius Malfoy e Severus Piton.

Per quest'ultimo i soliti sentimenti di diffidenza, di biasimo e di rancore e ciononostante quell'uomo è l'unica ancora per restare aggrappati spasmodicamente alla vita. Ricerca un semplicissimo ma inosservato cenno d'intesa, di complicità, di rassicurazione, uno spiraglio di luce in quella voragine oscura che lo circonda da che è stato imprigionato, un cenno che non giunge e lo fa crollare nuovamente nella disperazione quieta ed immobile.

 

Severus Piton, quest'ultimo l'essenza stessa dell'Occlumanzia, freddezza e mistero trapelano da lui. Lui che persino in quel momento, malgrado la promessa stretta al figlio di Lily riesce  a restare immobile, a non lasciarsi sbilanciare dall'evidente disperazione del giovane che in quel momento si lascerebbe sorreggere persino dall'odiato insegnante di pozioni. Perfettamente immobile e glaciale come ci appare nel settimo libro dove assiste con quasi non curanza e perfetta staticità alla tortura ed uccisione di una collega davanti a tutti i mangiamorte.

Non può non provare un moto di preoccupazione alle condizioni precarie del giovane, ben sapendo che era repentino ma assolutamente necessario un intervento, senza compromettere il suo ruolo e la propria posizione. Ciononostante resta turbato dallo sguardo che gli rivolge, comprendendone perfettamente il significato e ciononostante sa di non poter esaudirne la tacita richiesta. Un Severus Piton che nasconde perfettamente i suoi reali sentimenti e ancora una volta, malgrado il fluire degli anni, malgrado la drammaticità della situazione, se vuol vedere Harry Potter vivere per onorare il ricordo di Lily; non vuol mostrare un qualsivoglia sentimento di pietà - neppure se ne avesse occasioni - proprio perché è figlio di Lily e del ragazzino che ha tanto detestato da giovane, quasi fosse il simbolo stesso dell'amore non ricambiato e della sofferenza per la perdita di Lily, avvenuta ben prima ch'ella si immolasse per salvare il figlio. Nonostante il passare degli anni quella ferita non si è cicatrizzata e forse non succederà mai e non può rinunciare a quel diritto di schernire il ragazzo, farlo soffrire nell'animo, nell'orgoglio, quasi un riscatto in differita alle schermaglie tra lui e James.

Lascia trapelare sorpresa e disorientamento quando il serpentino Tom Riddle gli offre di inaugurare le torture gratuite al ragazzo,comprendendo subito che quello che dovrebbe essere un premio, non è che una subdola verifica e test della verità.

Tormento ed angoscia in lui perché non vuole provocare ulteriore sofferenza a quel ragazzino, quello che resta un suo studente e il figlio di Lily, malgrado tutto il rancore e il disgusto che prova e continuerà a provare nei suoi confronti.

Ma ancora una volta DEVE per la salvezza stessa del ragazzo superare quell'ostacolo con la freddezza e dominanza dei gesti che gli è propria, reprimendo i sentimenti per Lily, affinché il giovane possa continuare a vivere e onorare quella tacita promessa alla madre, la riparazione alla sofferenza che le ha causato in passato.

Una descrizione splendida del personaggio che mantiene la sua freddezza, la sua capacità di raziocinio, la sua essenza calcolatrice...in lui vi sono anche sentimenti di pietà e compassione per il giovane che deve reprimere per continuare a ricoprire quel ruolo di doppiogiochista, ma allo stesso tempo quel rancore acro ed amaro che probabilmente non scomparirà mai. Ma questo è il vero Severus Piton, un uomo ambiguo, misterioso e glaciale, più del suo Signore Oscuro che spesso si lascia andare a gesti così enfatici e se vogliamo...patetici per dimostrare la propria supremazia; più freddo di Lucius Malfoy che vediamo cercare di reprimere sentimenti sconosciuti verso il salvatore di suo figlio. Un Severus Piton ancora innamorato di Lily e per lei esclusivamente salverà suo figlio, in un modo o nell'altro.

Solo e soltanto per lei.

Un capitolo molto intenso che mi ha fatto venire i brividi e non ho potuto che dedicare la recensione ai due protagonisti assoluti del capitolo...tralasciando un Tom Riddle sempre meno Lord Voldemort - freddo assassino - ragazzino presuntuoso ed arrogante, prepotente che DEVE e VUOL dimostrare ancora una volta chi è il più forte, abbassandosi a mortificare il corpo di un ragazzo già ridotto in condizioni precarie…riducendosi quasi ad un bulletto patetico e vigliacco.

Rinnovo i complimenti per lo stile impeccabile e l'introspezione dei protagonisti e sono sempre più ansiosa di conoscere il seguito! ^_^

Recensore Junior
01/08/08, ore 22:54

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(Recensione modificata il 13/01/2015 - 05:22 pm)

Nuovo recensore
29/07/08, ore 20:32

cavolo non me lo sarei mai aspettato questo avvenimento nella storia!!! adoro sempre di più la tua storia quindi t prego di continuarla!! purtroppo ad agosto nn potrò più leggerla ma troverò un modo! complimenti per la tua laurea! a presto!

Recensore Junior
29/07/08, ore 14:12

Ancora un volta congratulazioni per la laurea! Davvero interessante il capitolo, la figura di Severus Piton è perfetta, piena di contrasti come dovrebbbe essere. Bravissima =) bacioni

Recensore Veterano
29/07/08, ore 12:31

Congratulazioni per la laurea!!!! Beata te ^_^ Capitoli moolto intensi, soprattutto l'ultimo... Severus costretto ad usare la maledizione.. ed ha ragione Harry perderà anche quel pò di fiducia che ha.... Uffi ho una voglia matta di leggere il seguito ma tra un pò partirò quindi non so se riuscirò a leggerlo (sempre ammesso che posterai :P ) ciaoooo

Recensore Master
29/07/08, ore 09:57

Chissa cosa farà Sev?continuala

Recensore Junior
29/07/08, ore 05:06

Ti ho sempre ammirato dai tmpi di 'sono quì con te', sei sempre bravissima e adoro la tua storia!