Anche qui, andando a cercare brevemente il contesto di questa breve, ho scoperto un sacco di cose che hanno smontato le mie conoscenze approssimative:
-il pensiero Pitagorico non si è diffuso per via orale o scritta, a molti anni dalla morte del filosofo, ma quando Pitagora era ancora in vita;
-la scuola di Pitagora era in effetti una specie di scuola, ed anche molto selettiva (i matematici veri e propri dovevano privarsi di parecchi privilegi -tra cui quello del sesso- se volevano essere il più vicino possibile a Pitagora, mentre gli acusmatici potevano soltanto ascoltare le lezioni senza nemmeno vedere il filosofo in faccia, che insegnava celato dietro una tenda come una specie di villain)
-la scuola non era nemmeno delle più facili, anzi diciamo che oggi le cose sono relativamente cambiate in meglio: tre anni di privazioni, cinque del primo corso, poi corso con Pitagora in persona, quindi altri cinque anni in cui si era costretti a mantenere segreto tutto quello che era stato appreso...
Che dire, quando il povero brigante avrà preso almeno 28 all'esame finale probabilmente non si ricorderà più nemmeno perché è dovuto diventare un pitagorico :p |