Ciao^^
E' la prima volta che giro nella sezione "classici dell'ottocento", mi è saltata all'occhio la tua storia così mi sono fermata a leggere.
Mi è piaciuta molto l'idea del parallelo tra queste due "Silvie": una è molto pudica, timida, con una vita semplice e quasi banale. Accetta tutto ciò che il destino le riserverà anche se sogna un "vago avvenire" anche questo piuttosto semplice e anonimo. La versione moderna, invece, non si accontenta, vuole stare al centro dell'attenzione, vuole costruirsi una vita appagante e soddisfacente. 
Questo potrebbe essere anche uno spunto di riflessione su come la figura femminile si è evoluta. Solo due secoli fa (ma possiamo dire pure solo 50 anni fa) il massimo che una donna poteva ottenere era la famiglia. Poi grazie a Dio le cose sono cambiate. Anche se poi questo cambiamento da alcuni viene frainteso, come da questa ragazza che alla fin fine l'unica cosa che fa è mostrare il suo corpo e non ha un obiettivo preciso da raggiungere. Vuole solo farsi vedere.
Alla fine la giovinezza sfiorisce in entrambe. Una muore, l'altra è destinata ad una vita vuota e piena di rimpianti.
C'è un'ultima differenza tra le due: la Silvia dell'Ottocento nonostante la sua vita anonima resterà eternamente nella memoria di ogni uomo. La Silvia del 2000 nonostante i "mi piace" non sarà ricordata da nessuno.
Insomma, la tua storia mi ha fatto riflettere molto :D
Anche lo stile mi è piaciuto molto: la parte dedicata alla Silvia del passato ha uno stile più alto, direi anche più dolce. La parte dedicata alla Silvia moderna ha uno stile più semplice e meno tenero. Poi ovviamente mi è piaciuta l'alternanza con la poesia.
Bellissima storia che ho messo tra le ricordate :)
Un bacio,
Silvia :3