RoseDust: Una morte sospetta
Grammatica e sintassi: 8.5 pt
Stile e adeguatezza del registro: 7.5 pt
Impaginazione: 3.5 pt
Rispetto degli obblighi e attinenza alla traccia: 10 pt
Originalità: 7.5 pt
Gradimento personale: 4 pt
Per un totale di 41 punti.
Come al solito per quanto riguarda la parte grammaticale non ho molto da dirti, Rose. Più che errori, in alcuni punti ho trovato delle espressioni che risultano un po’ ‘grossolane’, come “far saltare via (…)”, che potrebbe essere espresso più elegantemente.
La scelta di raccontare in prima persona è più che azzeccata: in genere rende la storia più coinvolgente; in reltà, in questa shot, ho notato un po’ di freddezza: nello scoperchiare la bara del padre mi sarei aspettata più dolore, più emozione.
L’impressione complessiva è di un racconto, passo passo, degli eventi, un po’ come se Cenerentola stesse rievocando i fatti dopo lunghi anni.
L’attinenza alla traccia è impeccabile: sei rimasta nel limite di parole concesso (e mi rendo conto dell’impresa epica) e hai scritto un giallo. Non sono mancate le indagini, la raccolta di prove e un po’ di sano ‘lavoro sporco’ che in questi casi è doveroso.
Quanto ad originalità, la scelta di utilizzare il veleno come arma è un clichè, però ho apprezzato le ricerche circa gli effetti collaterali e l’aiuto dei topolini ai quali, sono sincera, non avrei mai pensato.
Ti ho hato 3,5 p.ti per il gradimento perché ho trovato poco chiari alcuni aspetti della storia: quando il farmacista le dice che se avesse ingerito del veleno avrebbe le labbra blu (cosa che in realtà succede solo dopo il decesso), in teoria si sarebbe dovuta accorgere prima che il padre morisse, che ci fosse qualcosa di strano… il dottore, almeno, avrebbe sospettato un avvelenamento.
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