Mio padre guarda sempre Dottor House la mattina. A lui piace un sacco e a me pure.
La scuola non mi permette di vederlo e un giorno, a casa, un giovedì se non ricordo male, lui mi disse:"Queste sono le puntate vecchie. So già come finisce."
"E come finisce?" gli chiesi io.
"Wilson muore." e lo disse così, senza alcun sentimento. Il mondo mi crollò addosso. Ero cresciuta con House e Wilson. Cuddy e Foreman. Con loro in pratica e sapere che il mio personaggio sarebbe morto alla fine di tutto...
Questo era poco tempo fa e ancora non sono riuscita a riprendermi. Il mio cuore da fangirl piange tutte le volte che sento pronunciare il suo nome o lo vedo.

Questo piccolo racconto mi è piaciuto tanto, scusami per quel piccolo sfogo, spero che capirai.
Ciao, Marga.

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Ciao! Beh, che dire, appena ho finito la 08x22 sono rimasta a bocca aperta, e andavo cercando una fan fiction che colmasse il vuoto. E tu ci sei riuscita, seppure in parte. Avrei voluto che continuasse, ma il fatto che finisce così la rende ancora più verosimile.
Non mi resta che farti i complimenti, e me ne vado. A presto,
Shirley.

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È allo stesso tempo triste, ma forte. Il triste che intendo in questo caso, è la tristezza ingiusta, perché ingiusta è la causa della non felicità. Non credo di essere stata l'unica a pensare che fosse uno scherzo del destino sapere che Wilson sarebbe morto di cancro; proprio lui, oncologo, unico migliore amico di House ed unico che rendeva tutte le puntate un po' più dolci, un po' più divertenti ed un po' più vere.
L'immagine del deserto l'ho interpretata come il suo viaggio verso l'ignoto: il non sapere alcune volte ci distrugge, ma l'inconsapevolezza di Wilson è in un certo senso consapevole. Lui sa che morirà, ma come dici tu "Tutto questo faceva perdere la cognizione del tempo -come se non facessero segretamente entrambi il conto alla rovescia.".
Grandioso.

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