Ciao!
Allora, la tua idea della caduta, mi è piaciuta. Un po' confusionaria ma credo fosse voluto e comunque in questo caso l'ho apprezzato. Mi piace come hai ripercorso alcune delle vite dei doppelganger di Amara e Silas, davvero una cosa romantica e come hai detto tu tragica. E' un po' come una prigione d'amore, ed è stretta e soffocante come tutte le prigioni ma anche dolcemente piacevole. Katherine cade e l'unica persona che desidera è Stefan, anche circondata da mille versioni di lui vuole solo quello che ha amato a Villa Veritas 400 anni prima ... Ma lui ha una doppia corda. Questo filo che li lega entrambi (che mi ricorda LJ Smith in Diario delle Streghe) è davvero bella, e di nuovo, tragica. Tragica per una Petrova che sa di non avere niente e di stare per perdere tutto, che si eccita nel vedere una versione di sè dar piacere a Stefan perchè si rivede in lei nonostante odi ciò che Elena in realtà è. E si danno piacere a vicenda, per l'ultima volta... fa tanto teatro greco! Mi piace! Complimenti! |