Recensioni per
Il Poeta e la Capretta
di Thiliol

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Veterano
20/05/09, ore 14:52
Cap. 1:

Ciao Thiliol, anche se vista la tua prolungata assenza non sono nemmeno sicura che leggerai questa recensione... Ma ci spero, perché ho letto questa storia già un anno fa, e da allora più volte. Prima di lanciarmi anatemi per non averla mai recensita, sappi che è stato solo perché non avevo ancora avuto il tempo di leggere il libro! La storia di Notre-Dame de Paris mi ha conquistata molto tempo fa, specialmente il musical che so quasi tutto a memoria, quindi già conoscevo la trama; ma ovviamente soltanto dal libro emerge a pieno la personalità di ogni personaggio.
E quindi, Gringoire. E' un personaggio che affascina senza dubbio, e per il quale non si può che provare sincera simpatia -- secondo me, ma questa è una mia personale convinzione, Hugo stesso ne provava. Inoltre il suo affetto per Djali, degno della follia del personaggio, è tra gli elementi più teneri e allegri del libro.
La tua one-shot è molto carina, non ha particolari pretese (come tu stessa hai riconosciuto), ma è un aside piacevole e simpatico da leggere a posteriori. Detto questo, posso, da lettrice la cui esistenza è stata sconvolta dal suo idolo indiscusso, Hugo, con questo libro, confutare la tua interpretazione?
Io non credo che Gringoire abbia mai amato Esmeralda, se non, appunto, come una sorella; all'inizio ne era singolarmente affascinato, come tutti, ma non s'è mai spinto tanto oltre ciò. Io condivido di più l'interpretazione di Cocciante in proposito. Non so quanto tu conosca del musical, ma c'è una canzone di Esmeralda e Gringoire, dopo il matrimonio alla Corte, nella quale Gringoire dice: "Non mi perdo in donne, ma tu, se lo vuoi, se ti va, sarai musa ispiratrice... Ti va?". Anche a me sembra che Gringoire non possieda affatto l'indole dell'amante, tant'è che il suo affetto va ad una capretta. Proprio lui, il poeta, l'intellettuale, preferisce salvare una bestiolina piuttosto che una ragazza!
L'ultima cosa che voglio dirti è che mi ha sorpreso leggere la tua nota finale, nella quale dici che questo scritto è nato subito dopo aver letto il libro. Infatti quando io l'ho finito -- lacrime, brividi e sconvolgimenti psichici a volontà... -- ho pensato e ripensato ad alcune cose, ma non alla vicenda di Gringoire. Per me era in secondo piano rispetto al pietoso struggimento distruttivo di Frollo, o al dolore lacerante di Quasimodo... Nulla, mi ha solo sorpreso sentire questo diverso punto di vista. Che, comunque, mi sembra coerente con la tua indole ottimista di cui parli nella presentazione. Mentre io, pessimista e melodrammatica...!
Sono contenta di aver finalmente recensito questa storia; dovevo farlo da un po'. Au revoire.

Nuovo recensore
04/01/09, ore 23:38
Cap. 1:

Il racconto ha allo stesso tempo una vena seria ed una ironica. Questo personaggio del grande Victor Hugo ha molte sfaccettature: è istruito pur essendo un vagabondo squattrinato, lo si potrebbe anche definire bohème. Spero di leggere altre tue storie

Recensore Veterano
10/07/08, ore 14:27
Cap. 1:

Ho scoperto (purtroppo) soltanto ora questa tua fic e devo dire che è veramente fantastica e soprattutto il personaggio è assolutamente IC, in linea con il ritratto che ce ne dà Hugo. Ammetto che non è uno dei miei personaggi preferiti (prediligo personaggi più contorti, che in Hugo abbondano...tra l'altro se vuoi leggerti un libro fantastico quantro Notre-Dame de Paris, ti consiglio L'uomo che ride...è angosciante, ma veramente splendido e come molti altri libri di Hugo tratta della difformità che sia questa esteriore o interiore), ma questo non mi fa apprezzare di meno la tua fic, tutt'altro. Apprezzo come fai emergere la psicologia del personaggio e come descrivi in brevi parole una parte di lui. Davvero complimenti!