Ehi, ciao :)
Okay, siamo al primo capitolo e questa storia mi prende già tantissimo. Il capitolo non è molto corto, ma nemmeno troppo lungo. E', nonostante tutto, non annoia. Nel senso che spesso i capitoli lunghi, sono scemenze buttate qua e là xD.
Tu invece mi hai messo tanta di quella curiosità che non immagini :P
Mi dispiace tanto per Kristal, però mi piace questo Wes dolce e disponibile. Mi piace immaginarlo così, e non come il solito "bad boy" per intenderci...
"Passai ore intere a stingere mani di persone vestite di nero e ad ascoltare sempre la stessa domanda. "Come è successo?" ma io non lo sapevo e quindi arrivati a questo punto lasciavo gli ospiti da soli, senza dargli una risposta. Erano le quattro del pomeriggio, io mi ero stufata di vedere facce nuove che mi dicevano tutti la stessa cosa. Andai nello studio di mio padre." ma tutta 'sta gente, chi è lol?!
"Era buio ed era tutto in ordine come sempre. Chiusi la porta alle mie spalle e una lacrima scivolò lungo la mia guancia. Non la asciugai, perché ero sola e perché piangere era l'unico modo che conoscevo per sfogare le mie emozioni. Andai verso la scrivania e vidi una cornice. La presi e la girai, era la nostra famiglia, quella famiglia che non c'era più. Noi quattro sorridenti e felici. Accarezzai quella foto come se stessi accarezzando ognuno di loro, poi la misi di nuovo al suo posto. Solo in quel momento mi accorsi che c'era qualcuno seduto sulla poltrona. Alzai lo sguardo e mi asciugai in fretta le lacrime.
"Scusa..." dissi. Lui si alzò e mi guardò dritta negli occhi.
"Scusa di cosa?" domandò con voce gentile. Aveva ragione, per cosa doveva scusarmi? Ero un disastro in queste situazioni e non dissi nulla.
"Sei tu che devi perdonare me, non dovrei essere qui." concluse.
"No, non ti preoccupare." lo rassicurai.
"Tu sei la figlia, giusto?" domandò. Io non riuscii a rispondere, mi limitai ad annuire con la testa. "Io sono Wesley, il figlio del vicino." continuò, allungando la mano per stringere la mia.
"Kristal. Solo, ti prego, non dire quella parola." lo supplicai, stringendogli la mano.
"Tranquilla, è una parola troppo odiosa da dire." mi disse, accennando un sorriso.
"Grazie."
"Vado, così ti lascio in pace." mi fece sapere. Avrei voluto fermarlo, chiedergli di restare per parlare un po', ma non ci riuscii." awwww, Wes! E' troppo vsbooebmd. Sembra una recensione bimbominchiosa ahahhaha.
Lo so, ne sono consapevole lol.
Non so che altro dirti...
Se puoi e se vuoi appena aggiorni, mi avvisi?
Se è sì, grazie mille in anticipo.
xoxo |