Avrei voluto fare una foto al modo in cui i miei occhi si sono allargati dopo aver letto quelle due righe sotto il titolo. Penso che abbiano raggiunto la dimensione 'due piattini da the' e non scherzo. Al che il mio cervello ha cominciato a vagare in cose del tipo 'ma este io?' e 'fammi andare a rileggere il mio nickname' e 'ma lo vedi che sei cogliona' e 'forse ci stano altre este e non lo sai' e 'forse è meglio che smetti di divagare e recensisci'.
Già, è meglio.
Preparati che questa recensione sarà lunghetta. Penso di aver il primato della lunghezza delle recensioni, qui su efp. Del tipo che sono più lunghe delle shot, a volte. Ma comunque.
Sai, spesso quando penso a loro due - e lo faccio spesso, beata vita piena di responabilità - mi capita di partorire strane cose in mente, strani discorsi che dovrebbero definirli e che un po' vagano nel mio inconscio e un po' decido di buttare fuori e scrivere le mie storielle. E non di rado capita che, mentre mi aggiro su Efp e trovo i gioiellini dei vari autori/autrici, leggo quella frase, quella parola che riesce a chiarire tutto il casino a loro inerente che quelle due strane creature mi hanno fatto nascere in testa.
Perchè alla fine è proprio come dici tu, fin dall'inizio. Fin dal sommario, anzi. Penso che davvero Darren sia la persona che parla tanto e di tutto forse quasi per coprire un vuoto di parole per tanti aspetti della sua vita che altrimenti non riuscirebbe a colmare. E Chris forse è davvero quello che ha un mondo tutto suo, chiuso nella sua mente, in cui non è possibile entrare. E magari aspetta che sia qualcuno a capire quei suoi silenzi.
E' davvero così? Non lo so io, non lo sa nessuno. Forse neanche loro. Anzi, soprattutto loro.
Spesso mi chiedo se non sia tutta una nostra trovata, in fondo. Se non siamo noi a voler vedere il mondo dove non c'è, e sentimenti strani dove non c'è altro che una collaborazione professionale. Se non siamo stati noi, con il nostro - a volte fanatico - divagare a causare quella rottura che sembra esserci tra loro. Quella freddezza, che prima non esisteva, quella paura anche di menzionarsi su un social network.
Poi mi scuoto e penso che no. Qualcosa di finto, qualcosa di artificiale nato da un pensiero improbabilmente comune a migliaia e migliaia di persone nel mondo non potrebbe tradursi in quello che abbiamo davanti agli occhi ogni volta che li guardiamo guardarsi. E non sto qui a elencare scene, eventi, incontri, battute impovvisate o baci non previsti sul set. Voglio parlare di spirito, di anima, di qualunque cosa sia quello che esce fuori quando quei due paia di occhi si connettono.
Ed esce fuori tanto. Davvero, davvero tanto.
E forse è un tanto un pò troppo per il ragazzo troppo giovane per la sua età e per quello che è dovuto diventare grande troppo in fretta. Forse il mondo - il loro - non sarebbe pronto per una cosa tanto semplice quanto bella. Forse fa tutto paura, forse la maschera è comoda perchè alla fine quello che il mondo pensa non è più così importante e l'importante diventano i momenti, piccoli e privati, che conoscono solo loro e che continuano a condividere solo loro. Di Harry Potter, di occhi e sorrisi, di profili e mani.
Chris e Darren alla fine sono strane creature che hanno regalato sè stesse al mondo e non permettono a quel mondo di definirle. A costo di spezzare qualcosa tra loro, agli occhi di quel mondo. Maè un qualcosa che, in realtà, custodiscono gelosamente, lasciando intendere 1 e godendosi 10.
Qualcuno ha colpa di questo? Non si sa. Non penso, anzi. Non c'è mai stata in ballo la sessualità, per me, riguardo a loro. E' qualcosa che gratta via il semplice parametro umano. E' una connessione, un'affinità, un incontro di qualcosa che si è conosciuto un tempo e che loro continuano a difendere così. Darren continuerà a essere l'anima inafferrabile che è - come il colore dei suoi occhi. E Chris continuerà a sorridere con i suoi denti strani a un qualcosa che nessuno potrà capire mai.
Io spero solo che, per quanto le cose tra loro, sotto questo punto di vista, si faranno stressanti, anche se da fuori vorranno sembrare due freddi sconosciuti, nel chiuso del loro mondo continuino ad essere le anime sorelle che sono. Non vogliamo saperlo, non vogliamo dichiarazioni eclatanti o passeggiate mano nella mano. Vogliamo solo che salvino la loro grande bellezza. La bellezza che ha fatto nascere qualcosa di veramente grande. Di veramente immenso. Qualcosa che ha cambiato il mondo. E, chiamatemi visionaria, ma una cosa del genere non può venir fuori da un semplice rapporto di lavoro.
Quali che siano - se ci sono - i loro rimpianti, sono certa che quel loro continuo sfiorarsi sia stato il regalo più bello che abbiano potuto farsi.
Perchè li ha resi eterni. Eterni in un mondo in cui tutto finisce, quello che loro ci hanno dato è qualcosa che non morirà. Proprio per la sua non-completa-realizzazione. E allora lì si, siamo noi a poter sognare il lieto fine. Ma io più semplicemente, sogno, grazie a loro, che non c'è corpo, non c'è sesso, non c'è razza a dividerci, se un cuore è legato a un altro - qualunque sia il modo.
Le anime non hanno sesso. E loro si, possono restare innamorate per sempre.
Una poesia. Davvero. Grazie per questa perla.
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