Recensioni per
Sentieri Sconosciuti- Volume I- Soffitti Sconosciuti
di HellWill

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
26/10/14, ore 13:16

bella la storia , mi piace tantissimo e la seguirò fino alla fine. Non sono uno scrittore professionista, ma ti posso dire da novizio che mi hai intrattenuto parecchio. Spero di leggere subito gli altri tuoi capitoli. Se ti va, potresti dare un'occhiata al mio racconto fantasy su efp? Si chiama Radamanthis Quest. Magari ricambi la cortesia e mi scrivi una recensione. Grazie e buona fortuna

Nuovo recensore
19/10/14, ore 18:49

Ciao, Ellie! ★
Son io, Chris~
   Finalmente eccomi qui, pronto a recensire la tua meravigliosa storia. Mi mancava, sai? Ieri stavo dando un’occhiata tra i quaderni vecchi e casualmente ho trovato un foglio con gli appunti per le correzioni dei capitoli di Sue. È stato veramente strano, ho percepito la sua mancanza e… mi rilassava mettermi lì, ogni tanto, e leggere i tuoi racconti. Era davvero piacevole. Son felice di poter tornare a farlo.
   I tre capitoli iniziali me li avevi mandati parecchio tempo fa; li avevo "corretti", ma per qualche oscuro motivo non te li avevo più mandati, mi dispiace. Fortunatamente ora son qui per recuperare! Per prudenza ho comunque riletto questa prima parte del racconto, perché so che l'hai revisionata.
   Quando mi sono avventurato tra queste righe per la prima volta (parliamo di mesi fa, addirittura) ero un po’ scettico, lo confesso: avevo appena terminato un romanzo bellissimo e solitamente mi ci vuole un po’ di tempo prima di ricominciare a leggere un’altra storia (sai, no?, quella sensazione di nostalgia, la mancanza di ciò che hai appena concluso, il senso di vuoto che ti lascia…), ma – con mia sorpresa – quando cominciai a leggere il primo capitolo mi sentii stregato dalla cadenza del racconto, dall’ambientazione e soprattutto dai personaggi. Una cosa incredibile, più unica che rara. Non mi succede praticamente mai. Ma tu, come spesso accade, sei sempre pronta a stupirmi.
 
Come ho appena detto, uno dei motivi per cui apprezzo la storia è l’ambientazione: le ancelle, l’assenza di tecnologia moderna… È bello, affascinante, antico… Non saprei spiegarlo con esattezza, ma mi piacciono moltissimo questo genere di cose e tutto ciò che ruota intorno a quel tipo di periodo, inoltre le tue descrizioni sono splendide e ti fanno immaginare perfettamente il paesaggio e le scene, proprio come se stessi vedendo un film; riesci a proiettare il lettore nel luogo della narrazione e non è un’abilità che posseggono tutti gli scrittori. Complimenti.
    Una delle descrizioni che mi son piaciute di più (anche se si tratta di un momento e non di un luogo) è la seguente: “Aykir fece una smorfia e si rimise dritto, scuotendo il capo. I capelli cangianti scintillarono ora di viola e ora di blu, alla luce mattutina che filtrava fra le morbide tende di seta; i suoi occhi dorati, di un colore ambrato caldo e luminoso, apparivano duri e risentiti mentre fissava il vecchio maestro. Con un gesto secco, il giovane si voltò verso la finestra, fissando ostinatamente il sole che illuminava il pulviscolo di una luce dorata quasi magica”. Splendida, l'immagine che hai dipinto nella mia mente è veramente splendida.
 
Un’altra cosa che ho apprezzato tantissimo è il rapporto che c’è tra Aykir e Sibath (anche sono un po' di parte, poiché tendo ad avere un debole per i legami padrone-servo). Forse è ancora un po’ presto per dirlo, magari non è nulla di così speciale, ma intravedo qualcosa di molto interessante e particolare. Spero di non sbagliarmi (con questo non intendo dire che li shippo, don’t worry).
   Ah, quasi dimenticavo: nel caso non te l’avessi detto, io amo Aykir. Sarà anche il “solito principe altezzoso”, ma proprio per questi suoi modi quasi arroganti io non posso che esserne inevitabilmente attratto. Altro che spaccargli la testa! Mi auguro che la sua evoluzione non sia radicale--
«Ma signore, sono stoffe ruvide..»
Aykir si voltò verso di lei, glaciale.
«Ana, era un ordine».

Questa breve – e all’apparenza forse insignificante – scena è uno dei motivi per cui lo adoro. Non hai idea della stupida reazione che ho avuto, una roba imbarazzante, soprattutto per qualcosa di così "semplice" (ma io amo questo genere di carattere, cosa posso farci?)
 
«..che la bestia muti in qualcos’altro per passare inosservata. Sì, ci ho pensato anch’io» mormorò Aykir, pensieroso. Sibath sorrise.
Uh, la cosa si fa interessante! Mi ha fatto pensare ai mutaforma di Supernatural.
 
«Io quello non gliel’ho insegnato» mormorò l’uomo, portandosi una mano al fianco, dove stava ruscellando del sangue dalla profonda ferita. Quando cadde in ginocchio, nessuno lo sentì. 
Tu non hai idea della tristezza che mi ha suscitato questa scena. Se era ciò che volevi ci sei riuscita in pieno.
 
───

Suggerimenti:

“In qualche secondo passò, ma gli restò nel petto la sensazione che quello che stava facendo fosse orribilmente sbagliato; senza neanche tentare di ricordare dove fosse la stanza del tesoriere, si limitò ad essere guidato dalle proprie gambe…”
(proporrei: “a farsi guidare” invece di “ad essere guidato”)
 
"Kanor confinava solo con il Ponte Stretto, in mano ai ribelli sotto concessione del Re Teyr, morto nemmeno vent’anni prima, e il Regno Sayn.. abitato dalle creature da cui prendeva il nome, e che nessuno in vita propria aveva mai visto.
(Trovo "scomodi" questi due punti di sospensione: a parer mio sarebbe meglio metterci una virgola, oppure, ancora meglio: “Regno Sayn – abitato dalle creature da cui prendeva il nome – e che nessuno…” ma probabilmente tu li hai messi per un motivo in particolare, un motivo che, ahimè, non son riuscito a cogliere.) 

"Ciò che Aykir non aveva previsto tuttavia fu la [...]" 
(Proporrei: “Ciò che Aykir non aveva previsto, tuttavia, fu la…” oppure “Tuttavia, ciò che Aykir non aveva previsto, fu la…”)

Ovviamente i miei sono solo consigli, non correzioni, e sono fatti in qualità di semplice lettore; puoi tenerli in considerazione come puoi infischiartene altamente, ci tengo a precisarlo - per l'ennesima volta - perché io non penso di essere uno "scrittore" migliore di te o di avere abbastanza talento da permettermi il lusso di correggere le storie altrui. Son solo piccoli accorgimenti che avrei pensato su qualunque libro e mi sembra giusto confessarti visto che la nostra amicizia si basa in particolar modo sulla sincerità (almeno da parte mia, non ti ho mai detto una bugia né ho sentito il bisogno di farlo).

───

Che altro dire, questo capitolo è stato un 10+, recensione assolutamente positiva; ho deciso che ne leggerò uno al giorno, come se fosse una medicina, perché prendermi qualche minuto durante la giornata per catapultarmi nel mondo di Sue e co. è davvero rilassante. Ricordi il Bovarismo? Io leggo per fuggire e la tua storia riesce a farmi evadere dalla realtà come poche, e sappi che questo è probabilmente il complimento migliore che io possa farti.

Grazie per aver condiviso con me e con tutti gli altri lettore questa piccola perla, non vedo l'ora di continuare! 

Nuovo recensore
11/09/14, ore 03:12

Ed eccomi di ritorno!
Anche questo capitolo mi è volato, ma già lo sapevo, scrivi molto fluidamente e sempre con gli stessi colori con accenni e baluginii di nero splendente ed opaco allo stesso tempo! E solo ad un'altra persona ho dato dei colori per il suo modo di scrivere, e soprattutto questi colori. Mi è scivolato come acqua tra le dita, e non mi spreco spesso in similitudini per fare i complimenti a qualcuno!
Dunque dunque, passiamo al commento costruttivo ora!

Cosa ho apprezzato:
la scorrevolezza (ovvio, già detto, ma meglio ripetersi per rendertene consapevole maggiormente) l'accenno storico è stato molto ben fatto, scorrevole anche quello e mi è venuto da pensare che se i libri di storia li avessi avuti scritti a quel modo - magari più impolpati ovviamente perché scolastici - belin se mi sarebbe piaciuto studiare! Me li sarei letti alla sera tutti i giorni!
Ho apprezzato di conseguenza la location iniziale e di provenienza di Sue, finalmente qualcosa di italiano al 100% (quasi ;P);
Mi ripeto nuovamente sulla caratterizzazione dei personaggi: ottimamente eseguita. Ho ritenuto superflue descrizioni fisiche in accenni, come hai fatto invece per personaggi più importanti, per il locandiere e la moglie, quelle che hai fornito invece sul loro modo di esprimersi e il loro carattere paesano attarverso i dialoghi avuti con Sue sono state una descrizione perfetta, scorrevole e senza intoppi non ché di nessun blocco alla lettura e quindi perfettamente in linea con il resto.
Ho senza dubbio apprezzato le notevoli differenze che un mondo completamente diverso nonché così arretrato siano state fatte notare al personaggio attraverso confronti e piccole morsicate di lingua, tipo quella della pasta che è stata del tutto buffa ahahah! xD

Cosa ho notato ma non disprezzato:
La velocità con cui Sue, in quattro anni in quel mondo, purché costretta dalle circostanze, abbia imparato a borseggiare con tale abilità in mezzo alla massa persone che comunque ai loro borselli ci tengono, in un'epoca del genere. Forse, a mio avviso, bisogna specificare leggermente o quello che l'ha spinta ad imparare in fretta, oltre il dover vivere avidamente alla giornata e sperando nel trovare anche una mela mezza marcia, o forse brevi pensieri che mostrino forse ciò che prova nel dover rubare, perché dopotutto al locandiere la verità sul fatto che non avesse soldi l'ha detta :D

Adesso c'ho il terrore che il prossimo capitolo sia su Aykir e che quindi dovrò aspettare di leggermelo per poter sapere se Sue farà brutti incontri nella notte o si sveglierà l'indomani con le tasche rivoltate!!! C'holl'ansiaaaa!!!
Spero d'esser stata utile anche questa volta C:

Nuovo recensore
11/09/14, ore 00:36

Ordunque ed orbene, mia signora!
Partendo subito senza troppi né inutili preamboli...mi piace molto come scrivi: veloce, leggera e fluida, non si inciampa in prolisse descrizioni del tale tappeto e della tenda intonata. Si arriva sodi al dunque, i personaggi caratterizzati quel che basta per coglierne i tratti e il carattere, e questo mi piace molto. E questo ti ha portato una nuova lettrice. Con alcuni libri mi capita di provare "fatica" nell'aprirli anche se poi leggendoli me li mangio, ma nel momento in cui li chiudo è come se non avessi voglia o non sapessi quando potrei mai riaprirli. Con te non è successo, e questo è bene. Il capitolo, forse solo questo? Non lo so ancora, è di una lunghezza facile da compiere senza fatica nel raggiungerne la fine e quindi nello smaniare per avere qualcosa di nuovo nel capitolo successivo. Ancora bene.
Passando ora a punti più tecnici...spaccherei la testa ad Aykir, ma credo sia del tutto normale per uno che è sempre vissuto come un principe, appunto, comportarsi in tale maniera, spero in un ammorbidimento del suo carattere almeno per poter sopportare la sua freddezza, ma per quanto riguarda quella freddezza stessa in sé la apprezzo molto. Un pò impulsivo ma freddo e deciso. Mi sta bene u_u Sembrerebbe un ottimo assassino, spero non si faccia spaventare dalla prima persona o essere vivente che non sia la Bestia che dovrà ammazzare!! Sono impaziente di scoprire quale sia il suo vero caratteraccio!
Sibath devo ancora inquadrarlo meglio, ti saprò dire più avanti magari C:
Passo ora ad illustrarti le piccole distrazioni, credo di questo di tratti, che ho trovato:

"Il ragazzo si addentrò nella villa, del tutto intenzionato ad evitare chiunque potesse fargli cambiare idea, e si fermò solo nel momento in cui arrivò all’ala ovest: lì, per diciassette anni, si era addestrato al solo scopo di sconfiggere la bestia."
- In questa frase ho notato che lui parla di un allenamento durato diciassette anni fino a quel momento, ma poco prima la sua età era definita di 16 anni, quindi mi chiedevo se ci fosse qualcosa he mi stesse sufggendo nella storia o magari in qualche tipo strano di conteggio degli anni in questo mondo. Insomma, a volte mi soffermo su cose che possono essere normali infine :D fammi sapere com'è dunque la frittata!

"[...]chiamò le due ancelle che già lo aveva servito prima."
- in questa manca semplicemente la persona giusta al verbo riguardo le ancelle, una piccolezza da niente proprio.

"Ciò che Aykir non aveva previsto tuttavia fu la debolezza dei suoi compagni di viaggio: a fine giornata, dopo oltre dieci ore di galoppo, Sibath era stremato e le ragazze avevano le gambe piene di piaghe. A poco erano servite le brache, per quanto riguarda le ferite da sfregamento, e anche Aykir era dolorante a fine giornata; tutto sommato, tuttavia, lui stava bene... lo stesso non poteva dirsi di Sibath, Ana e Sor[...]"
- in quest'altra frase sono io invece ad avere problemi di comprensione dell'italiano mi sa. Ciò che mi sfugge riguarda il ripetersi dei soggetti diciamo: prima parli di Sibath e le due ragazze del fatto che sono stremate, dopo di ché di Aykir che essendoci abituato è solo un pò stanco e dopo fai un'ulteriore precisazione sul fatto che gli altri tre componenti del gruppo siano letteralmente a pezzettini, ed ecco è qui che non riesco a far scorrere la frase, se intendo male la punteggiatura o cosa semplicemente. Cioè, mi è risultata un pò come una ripetizione, non so se mi sono spiegata ):

"[..]fu allora e percepì una[...]"
- Questa è davvero l'ultima mia precisazione, potrebbe anche essere così come l'hai scritta tu e io ho inteso male, ma potrebbe essere che al posto di quella e congiunzione ci sti aun "che"?

Per concludere ho apprezzato molto la lettura, ripeto: molto fluida e delicata, la indentificherei quasi in colori come azzurro pallido e giallo oro, lisci e lucidi come un'opale C:
Ben fatto!
Mi appresto dunque alla lettura del prossimo capitolo ;)

PS: i miei errori di battitura nella recensione non valgono ahahah xD

Nuovo recensore
03/05/14, ore 23:43

Ciao! La storia mi piace molto, scrivi davvero molto bene! Ti offendi se ti dico che Aykir mi sta leggermente sulle scatole? D:
Baci, Fehen~