Recensioni per
Sixteen
di Nahash

Questa storia ha ottenuto 171 recensioni.
Positive : 162
Neutre o critiche: 9 (guarda)


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Recensore Master
06/01/16, ore 22:55
Cap. 3:

Ciao ~
Sono contenta che tu abbia trovato l’ispirazione per portare avanti questa storia, sai?
Ci sono diversi problemi con le virgole, ma te l’ho già detto in principio e non voglio soffermarmi molto su questo argomento. Preferisco, invece, parlare di Saul.
Mi è piaciuto il focus sulla sua vita, sul suo lavoro. Ho trovato particolarmente ironico il tratto in cui constata di avere un’assistente e ancora di più il suo cipiglio turbato nel corso della visita.
Oserei dire che si tratta di un uomo sfortunato, ma non cattivo – non in tutte le sue sedici parti, perlomeno. Ed è stato interessante anche il tratto in cui incontra il tipo al bar, il loro discorso che sembra piuttosto stringato – colpa di Saul, temo – e ridotto ai minimi termini.
Saul non si lascia mai andare troppo, su questo non ci piove. Sono certa che in futuro s’intensificherà l’intreccio narrativo.
Ah, quasi dimenticavo. La prima parte, quella inerente alla pagina di diario del sé cattivo, è stata molto bella. Non dettagliata, ma abbastanza glaciale da gelare Saul. Penso che non serva il dettaglio per far rabbrividire qualcuno che non sa di fare qualcosa. Basta non sapere di farlo e vedere di averlo fatto o trovare le prove di averlo fatto.
Che dire, quindi: complimenti!
Alla prossima,
xoxo

Recensore Veterano
05/01/16, ore 17:19
Cap. 2:

Ed eccomi finalmente, a leggere e recensire questa tua nuova fatica - legata indissolubilmente all'altra tua Opera Magna, da me tanto amata.

Se non mi avessi detto che ne è diretta promanazione, da questi due primi capitoli mai l'avrei intuito, ma è giusto così, perché è un'opera a sé stante; inoltre, presumo che i legami con "La Ballata" cominceranno a trapelare in seguito, anche se nella mia testolina sono già partite le scommesse su chi possa essere Saul; un'idea me la sono formata, ma non perché abbia degli elementi per validarla, è solo una sensazione istintiva... Il tempo e la lettura mi diranno se ho ragione o meno.

Ho letto il prologo e il primo capitolo uno dietro l'altro, e dunque ti lascio una recensione globale, dato che li ho vissuti e percepiti come un continuum organico, sebbene vi sia un taglio temporale (ho presunto che il prologo abbia luogo più avanti nel tempo, rispetto al primo capitolo.)

Partiamo dal genere: è decisamente un thriller, lo si capisce subito sia dalle tematiche che dall'atmosfera tesa e tagliente come una lama, che si respira nella narrazione; è un genere affascinante e difficile da gestire, perché si regge su un equilibrio sapiente di luci e ombre, tensione e rilascio - oltre a necessitare di una tessitura di trama che tenga sempre viva l'attenzione, svelando dettagli al posto giusto e nel momento giusto; inoltre, è il genere che, forse più di altri, scandaglia a fondo le paludi oscure della natura umana, e questo da sempre mi affascina e mi attrae. Dunque, sono molto felice di vederti cimentare con questo genere letterario, e sono ansiosa di vedere come dipanerai gli elementi che già hai seminato in abbondanza in questo incipit, che è davvero denso di premesse: abbiamo una personalità decisamente disturbata - schizofrenica oserei dire, e non mi stupisce che tu sia appassionata di psicologia, perché le competenze in merito si intuiscono pienamente da come hai presentato la figura di Saul, così lacerato internamente da diverse voci/personalità, che lottano per prendere il sopravvento.

Se l'assassino del prologo è lui (e sono propensa a credere di sì), ne deduco che, nel tempo, la personalità distruttiva riesca a prendere il sopravvento, e questo ci getta da subito in media res, creando un aggancio potente che rende pressante il desiderio di sapere come lui sia arrivato a quel punto.
L'identità della vittima è ancora un mistero (come e più di quella del killer), e questo accresce la suspence, perché anche qua individuo i semi di un intreccio prossimo a venire, che conduca al baratro oscuro del presente; certo, la vittima sembra avere delle frecce al suo arco - sembra trovare in sé le parole per arginare l'assassino, facendo leva su dinamiche potenti - ma l'equilibrio è fragile e potrebbe spezzarsi da un momento all'altro. Il prologo non offre soluzione, ed è bene che sia così: suppongo che troveremo tutte le risposte andando avanti nella lettura, ma ormai il gancio ha sortito il suo effetto, e il lettore è avvinto.

Nel primo capitolo, ritroviamo (o troviamo?) Saul ancora combattuto tra le voci che lo dilaniano, senza che ancora l'una o le altre abbiano preso il sopravvento definitivo; certo, la parte oscura è molto potente, e ho adorato l'incipit, quando riflette sulle origini della sua misoginia. Ho trovato molto inquietante questo suo rimuginare quasi "clinico" su se stesso e sui suoi impulsi negativi, quasi fosse un medico che disseziona la propria mente, con precisione chirurgica. Lo trovo molto calzante perché, da quel poco che so, molte personalità disturbate hanno questa tendenza meticolosa e poco empatica verso se stessi - oltre che verso gli altri.

Ludmilla fa una breve apparizione, e dunque la conosciamo principalmente attraverso la percezione di Saul: capricciosa, fastidiosa, inconsistente; è presto per dire se sia davvero così - ripeto, al momento la donna è filtrata attraverso i suoi occhi, ma qualcosa si percepisce in quel suo parlare querulo, e tutto improntato sulle inezie, dunque sono propensa a prestar fede a Saul, su quanto riguarda la dolce consorte.

Vi sono poi accenni ai due figli, che accrescono il mio interesse sulla sua situazione familiare, e in generale su tutto ciò che lo circonda, e dunque mi attendo ulteriori sorprese, andando avanti con la lettura.

In definitiva, un inizio col botto, e con tutte le premesse per lasciarmi trasportare in un viaggio appassionante e pieno di incognite - e io amo viaggiare alla cieca, lasciandomi sorprendere.
Questa storia va diretta nelle seguite/preferite, e spero di poter presto leggerne il seguito.
Un abbraccio <3

Recensore Master
04/01/16, ore 21:30
Cap. 1:

Ciao, eccomi qua per lo scambio ^^
Appena rientrata mi sono fiondata a leggere.
Che dire: doppia personalità, vero? Wow! *_*
Devi sapere che ho un'amore per la psicologia criminale che è stata una delle mie ossessioni per un periodo. I miei personaggi sono solitamente tutti costruiti mattoncino per mattoncino sulla base di sindromi, psicosi e varie - ma so che hai letto la storia sull'Asperger, quindi già lo sai ^^
Questo prologo è molto, molto misterioso. Ci hai illustrato subito il pensiero dell'assassino, bellissimo nel suo delirio, difficile da seguire e capire solo finché non considera il suo vero IO, quello di cui ha preso il posto.
Letta così sembrerebbe una battaglia tra ES e Super io, dove l'ES è l'assassino mentre il Super io la personalità di base, la prima da quanto ho capito, quella che si trattiene dando vita a sensi di colpa e sentimenti, contrariamente all'ES che libera sé stesso per via della sua natura istintiva/distruttiva.
Fantastico, davvero.
Trovo sia un'idea bellissima e la metterò nelle ricordate per mandarla avanti ^^
Della vittima non sappiamo nulla ma mi dà l'impressione di essere davvero troppo intelligente per morire così, difatti l'hai lasciato vivere. Sono curiosa di sapere come avanza.
Ho trovato qua e la qualche errore di battitura tipo i "sì" come affermazione messi senza accento o qualche d eufonica di troppo, ma sono cose che sfuggono quando viene corretta la storia.
A me ne sfuggono pure troppe XD
Bene, che dire, è stata una bella lettura e sono certa che lo sarà ^^
Buona serata.

- A.

Recensore Junior
04/01/16, ore 18:37
Cap. 2:

Ecchime qua. Allooora di cose da dire ce ne sono assai, nel bene e nel male. Allora ti becchi una bandiera verde ma molto sulla fiducia. Perche? Di certo non per la psicologia malata di Saul, che sarebbe offensivo definire spettacolare. L'hai descritto con cura ed astuzia narrativa, creando una Battle Royal emotiva nella sua mente a dir poco magistrale. Carino anche il cliché della moglie ed il dialogo bel preludio, che ben rendono l'idea della follia """giustificata""" del poro Saul. Quello che davvero non va, in maniera piuttosto grave devo dire, é l'utilizzo delle virgole. E non parlo del pezzo della cantilena del preludio che credo sia volontario, ma di pezzi come "Non faceva altro che dannarsi, così facendo, perché il sapere cosa questa compieva, lo agitava, gli faceva crescere l'ansia a livelli esponenziali, tanto da fargli perdere il controllo più di prima, ma doveva, comunque sapere." Prova a rileggerlo con le pause: Risulta quanto mai fastidioso, specie dato che non è l'unico caso.
Per i prossimi capitoli c'è quindi molto su cui lavorare, ma anche una base solida: La scrittura (parlando della scelta delle parole) é buona e scorrevole e l'idea alla base non mi pare affatto male, anzi. Tirando le somme posso dire che, a mio avviso, se sistemassi la punteggiatura 'sta storia potrebbe essere tanta tanta roba. Ciao ciao :D

Recensore Master
02/01/16, ore 22:45
Cap. 2:

Ciao.
Ho letto l'introduzione e poi subito i due capitoli che mi sono piaciuti davvero tanto. La trama di per sé è davvero molto bella, coinvolgente e nonostante non sappia come intenderai mandarla avanti, diciamo che aspetterò i seguiti.
So bene come ci si possa sentire con un sacco di voci nella testa, purtroppo quando sei indeciso o nei momenti bui e ti chiedi quello che dovresti fare, ti arrivano un sacco di domande. Dubbi.
Questioni da risolvere. Qua ovviamente è molto peggio di quello che sento o sentiamo noi nella testa, dopotutto è di genere thriller ma... ma conosco la sensazione.
Saul è un uomo diviso tra il decidere cosa fare della sua vita quindi di sua moglie, Ludmilla, che a proposito ha lo stesso nome di una protagonista della mia storia in cartella, e il cosa fare con se stesso.
Crudele, cattiva è la voce interiore, quella dell'assassino, di colui che lancia l'amo e poi attacca. O meglio aspetta.
In un primo momento sembrava tutto calmo ma poi è arrivata la tempesta, come figura della moglie, peggiorando le cose. Se poi ci si mettono pure i figli e le loro personalità e quindi cosa provano per il loro padre, assieme al fatto che odia le donne, perché gay, ancora peggio.
Preferisce gli uomini, questo assassino a quanto ho capito odia le donne a causa di sua madre. Ha un qualche conto in sospeso con lei e quindi si sente spinto verso i maschi.
Le madri che non curano i figli, le madri che li abbandonano, quelle che li crescono male, uh, un sacco di liste di assassini vi sono, quelli reali, con il disprezzo per le loro madri.
Per esempio, Jack The Ripper.
Ma andiamo avanti.
La trama, quindi il continuo e la sua prima esplosione mi attraggono parecchio. Anch'io amo la psicologia umana, specie quella criminale e quindi i Doc su assassini esistiti realmente.
Il mio preferito è Manson, però conosco anche Bundy, Dahmer, Panzram, l'Uomo Grigio dal nome di Albert Fish e altri.
Per questo che leggo questa storia, per ritrovarmi vicina ad uno dei protagonisti con la mente deviata. Analizzarlo.
Leggerlo.
Davvero ottima storia, la continuerò di certo e se vorrai fare altri scambi, io ci sono.

Ora proseguiamo verso la parte grammaticale: dunque devi sistemare alcune parole che a volte tendi ad unire e altre volte a separare.
Per esempio, si scrive "pertanto", non "per tanto". Oppure "sé stesso", meglio "se stesso", senza la e accentata.
Un'altra cosa, nelle prime tre righe ci sono i due punti e dopo c'è quel "Lei era detestabile...", se vuoi enfatizzare la moglie di Saul e quindi mettere quel "lei" maiuscolo va bene ma se invece volevi mettere quel "lei" normale, dopo i due punti non c'è la maiuscola.
Altro appunto? Oh giusto, i periodi.
Non sono né troppo lunghi né troppo corti e quindi meglio così però metti davvero troppe virgole.
L'uso delle virgole è soggettivo e io lo so bene perché a me piacciono molto. Danno quel tocco magico e brillante alla storia ma se usate troppo, male e in posti dove non vanno, tendono a far divenire la lettura molto pesante.
Altro errore che ho appena rivisto è questo al momento dove dici "...per non rimanerne troppo turbato: né leggeva", è sbagliato scrivere il "né" con l'accento poiché non stai dicendo "né questo né l'altro" ma stai descrivendo quanti libri leggeva. Una specificazione.
Anche nel prologo vi sono tante sviste così e stessa cosa molte virgole.
Una ripulitura generale renderà la storia perfetta e fluida.

Non ho altro da dirti.
Al prossimo capitolo,
Au revoir

Recensore Master
02/01/16, ore 02:05
Cap. 2:

Ciao ~
Da una visione globale a un focus on sul personaggio in questione. Saul. L’assassino, l’incrinatura, il parlottare convulso e illogico – forse logico solo a suo modo – dell’incipit.
Mi è piaciuto questo spostamento, questo tornare indietro o andare avanti – non so dirlo con esattezza, ma presumo che il discorso lasciato in sospeso nel capitolo precedente sia una sorta di analessi, no?
Credo che questa storia potrebbe davvero rivelarsi molto bella, molto introspettiva e senz’altro contorta, acuta, oscura. Mi piacerebbe leggerla per intero, se mai avessi voglia di aggiornarla, perché merita per il contenuto e anche solo per l’indagine psicologica che hai fatto sul personaggio di Saul.
Inutile dire che ho trovato affascinante il focalizzarsi della narrazione sul flash dell’infanzia – te lo saresti aspettato da parte mia, no? Penso che la metafora delle parole e del groviglio dell’edera rampicante sia qualcosa di eccezionale.
Interessante è anche il personaggio di Ludmilla. Per un attimo è riuscita a far sollevare un sopracciglio perfino a me! Il suo modo di fare, la prepotenza con cui cerca di spronare Saul per attirarne l’attenzione, perfino il cipiglio ironico del suo Ahimè.
Che dire, credo che sia una storia molto ben strutturata e studiata, a tratti perfino istintiva nel vociare e nell’ingranaggio inceppato che è il cervello del protagonista. Per certi versi è carnefice e vittima al contempo e mi fa molta tenerezza.
L’unico appunto che ho da farti, come già accennato nella scorsa recensione, è al riguardo della punteggiatura e di un piccolo refuso (gli invece che le).
Alla prossima,
xoxo

Recensore Master
02/01/16, ore 01:51
Cap. 1:

Ciao ~
Mi viene da ridere a pensare che non ho ancora recensito questa storia, soprattutto perché il banner l’ho fatto io ed ero certa di averla letta e commentata a suo tempo. Mea culpa, davvero!
Sai quanto io adori le storie dalle tematiche forti e quanto mi piaccia immergermi nella psicologia contorta dei personaggi di fantasia – perché di questo si tratta, altrimenti starei a bocca aperta a fissare il nulla con l’aria sconvolta di una marmotta davanti a un fucile a pompa (?)
Il fatto che tu abbia voluto soffermarti su un soggetto simile, quindi, non può che farmi piacere: contorto, confuso, tormentato dall’interno e incrinato – perché sì, quelle lacrime silenti sono solo incrinature.
Per questo motivo non voglio soffermarmi sulla punteggiatura – si tratta di niente, in fondo, se paragonato al tema e alla forza con cui esso esplode.
Ho adorato i dialoghi, soprattutto i deliri dell’aguzzino avvolto nell’ombra. Si vede che sono discorsi fuori controllo, fuori logica, che si snodano e procedono a piede libero per una linea retta al di là dell’umana concezione. Direi che la caratterizzazione del sociopatico ti è riuscita alla grande! È prorompente e articolata almeno quanto la testardaggine della vittima di turno.
Immagino che ci sia un motivo se la suddetta vittima è così tenace e conto di scoprirlo in futuro!
Alla prossima,
xoxo

Recensore Master
29/05/14, ore 21:53
Cap. 2:

Chiedo venia per il ritardo (soprattutto per lo scambio U.U)
Ho letto questo capitolo subito dopo il primo, quel giorno che ti avevo lasciata la prima recensione, non ero riuscita a resistere dalla tentazione di conoscere il seguito per quanto la tua storia mi aveva rapita. Volevo conoscere meglio Saul e le sue voci. Ma ero troppo stanca e il giorno successivo il lavoro mi aveva rapita, quindi ora eccomi qui :)
Sedici Saul. Sedici persone differenti e ognuna con un carattere, la voce e il comportamento diverso dall'altro.
Sono rimasta affascinata dal modo in cui sei riuscita a trasmettere i sentimenti della paura di Saul, anche quella voglia di conoscere il Saul perfido, quello oscuro attraverso il diario che scrive quando sente quelle voci.
Il Saul fanciullesco invece mi ha fatto tanta tenerezza. Sembra tanto un bambino al quale manca affetto.
Sono ancora senza parole, sei senza dubbio una delle scrittrici più brave e con poche righe sei riuscita a trasmettere diverse sensazioni fra cui la paura di Saul.
Aspetto il tuo aggiornamento e voglio essere avvisata (non sto scherzando, quando pubblichi mandami un messaggio ;))
Per il momento ti saluto e spero che questo "incidente" di ritardo non capiti più.
Un bacione, Krystal.

Recensore Master
27/05/14, ore 23:34
Cap. 1:

Buonasera,
questa volta è colpa del cellulare se arrivo in ritardo (non avevo letto il messaggio che avevi scritto prima di postare la storia di Jessica e quindi ho recensito lei invece di te xP) chiedo scusa. U.U nonostante questa piccola figura di cacca, eccomi qui a recensire ;)
Allora, partiamo subito dal fatto che amo l'impaginazione, è la prima cosa che salta all'occhio quando si apre una pagina e quindi sei stata brava a far risaltare questo punto che secondo me è uno dei più importanti.
Per quanto riguarda la storia, questo primo capitolo mi ha lasciata a bocca aperta, ho letto tutto d'un fiato tanto che quando sono arrivata alla fine ho detto: "Ma è già finito?"
Per il momento da quello che ho letto, la storia sembra interessante, sei brava a descrivere quello che succede e anche il dialogo fra l'assassino che soffre di disturbo dissociativo dell'identità (cosa che mi ha lasciato perplessa davanti a tanta negatività nei propri confronti...) e la vittima, è stato davvero convincente, quasi fossi lì ad assistere a quella scena.
Per il momento ti lascio cosi e vado subito e leggere il seguito.
Un bacione, Krystal

Recensore Veterano
11/04/14, ore 21:02
Cap. 2:

Ciao Nahash.
L'idea è molto curiosa e Saul è un personaggio ben delineato, d'altronde, molto spesso hai dimostrato di essere molto brava nel percorrere la mente e la psicologia umana.
I motivi che l'hanno portato alla misoginia sono abbastanza chiari; è anche vero che, a volte, chi soffre di questi disturbi non deve avere per forza un motivo per odiare le donne o anche solo il vicino di casa. Certo! C'è sempre un qualcosa che può alimentare quell'odio, ma anche se non avesse avuto una spiegazione logica sarebbe stato cmq abbastanza "giustificato".
Mi è piaciuta molto l'ultima parte, l'ho trovata ricca di pathos e drammaticità, una lotta interiore che non ha vinti né vincitori, perché tanto quanto vittima, Saul è carnefice.
Molto ben fatto a livello introspettivo, la trama, ancora, è tutta da vedere, anche se hai gettato delle buonissime basi. Ho trovato curioso il discorso dei diari e soprattutto il fatto che lui sia interessato ad uno in particolare. Nel complesso è molto positivo anche se ti consiglierei di rivedere il capitolo, soprattutto i segni di punteggiatura che, a volte, non rendono scorrevole il testo.
Nient'altro.
Al prossimo capitolo.
Bloom

Recensore Veterano
11/04/14, ore 15:25
Cap. 2:

La descrizione delle motivazioni che hanno portato Saul alla misoginia è fatta così bene da rendere la cosa del tutto convincente. Anche per qualcuno totalmente contrario ad un'inclinazione simile, le giustificazioni sono esposte con una semplicità e chiarezza tale da non lasciare possbilità di replica o critica. Mi piace il modo in cui hai descritto l'insofferenza per la moglie. Si tratta di un fastidio così profondo che a tratti, quasi, mi verrebbe da pensare che lei, come persona, non sia di fatto talmente irritante. E' come se Saul stesso amplificasse la cosa.
E finalmente ho capito cosa c'è dietro al titolo, evvai! *_* Sedici persone in Saul. Dannazione, deve esserci un delirio, in quella testa. Ho trovato graziosissimo il dettaglio sulle grafie diverse nei documenti scritti di suo pugno; così come mi piace tantissimo il fatto che sia cosciente di quel che scrive, che si documenti sugli "ospiti" che ha nella testa leggendo un diario in particolare. Quando si parla di deviazioni mentali, io parto per la tangente U_U
Trovo fatta benissimo anche l'ultima parte, quella in cui si sovrappongono i dialoghi interiori. E temo tantissimo, perché ho come l'impressione che una voce possa prevalre sulle altre.
Resterò qui in attesa di un seguito *_*
Rinnovo i miei complimenti, a presto! : *

Recensore Junior
11/04/14, ore 14:16
Cap. 2:

"Saul era un uomo, ma Saul era anche un assassino, ma poteva essere, anche altre cose, poteva essere ben sedici cose diverse, con caratteristiche diverse, voci diverse, sensazioni diverse, sebbene non fossero altro, che parte di se stesso." Addirittura sedici! O.O Mi hai spiazzata, la trama ora incomincia a prendere forma insieme all'avvento di un nuovo interessantissimo personaggio- sua moglie- e di rivelazioni sconvolgenti, come la sua omosessualità. Tutto orchestrato nel migliore dei modi. Mi è piaciuto davvero molto questo primo capitolo, mi piace tantissimo come stai sviluppando il personaggio di Saul davvero enigmatico nella sua spiazzante follia.
Qui veniamo a conoscenza del suo passato in manicomio e di alcune delle sue follie, causate dalle molteplici personalità che lo dominano.
Come ben sai adoro il tuo modo di descrivere e il tuo stile narrativo.
Non vedo l'ora di assaporare il nuovo capitolo e di vedere cosa succederà ora.
Complimenti
un bacione
Emide

Recensore Junior
10/04/14, ore 16:29
Cap. 1:

Eccomi qui, cara!
Bellissimo prologo, accattivante e nonostante la sua brevità decisamente trascinante. L'ho letto tutto d'un fiato sperando che non finisse così presto. T_T Saul, il protagonista mi interessa davvero molto, sia per i suoi disturbi, sia per quanto mi aspetto possa avvenire in questa storia che lo vede come protagonista.
Il tuo stile di scrittura è impeccabile e ottimo come di consueto e questo fa sì che le parole scorrano come un fiume armonioso e carico di quella melodia che accompagnava anche la ballata.
La ballata. A chi sarà legato Saul? Ci devo riflettere ancora un po', anche se una mezza idea ce l'avrei...mmmh
Provo a vedere se il secondo capitolo consoliderà questa ipotesi o la sfaterà solamente <.<
Per adesso ti dico che è un ottimo lavoro e che lo gradisco davvero, davvero molto.
Complimenti, cara.
un bacione ^_^
Emide

Recensore Veterano
10/04/14, ore 12:40
Cap. 2:

Qui si intravede un pochettino di più ù_ù
Questa storia crea una marea di interrogativi, ma interrogativi tutti positivi, eh. Perchè il lettore inevitabilmente vuole comprendere di più, dissetarsi per sopprimere questa semplice curiosità. Constatiamo anche che ci sono più di due personalità, ognuna con i suoi bisogni, ognuna che emerge quando è necessario, ognuna che si palesa come un meccanismo di difesa per proteggere naturalmente la personalità originale.
Sono curiosa, lo ammetto ò.ò e aspetto il prossimo aggiornamento v.v

Recensore Veterano
10/04/14, ore 12:34
Cap. 1:

Ormai è risaputo che io sono affascinata in tutto e per tutto dalla mente umana e dai disturbi che questa può creare.
Poi hai scelto un qualcosa come il disturbo dissociativo della personalità, diavolo, ci vado a nozze e mi attiri come un'ape con il miele xD
Non c'è molto da dire su questo prologo, troppo breve per scorgere al momento qualcosa ma maledettamente accattivante, tanto da stimolare il lettore a proseguire.
Bene, bene, procedo, dunque v.v