Recensioni per
Sixteen
di Nahash

Questa storia ha ottenuto 171 recensioni.
Positive : 162
Neutre o critiche: 9 (guarda)


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Recensore Veterano
09/07/17, ore 12:29
Cap. 7:

Ciao.
Breve ma di sostanza. Un bel colpo di scena scoprire che Björn è un agente e si sta mettendo sulle tracce di ciò che ha già per le mani, ma sotto una veste diversa. Un po' come noi lettori.
Soul ha colpito e non può raccontarcelo, perché non ne è cosciente, come ogni volta. Me lo aspettavo? Assolutamente, no! Son sincera. Pare che il sesso per lui si associ al sangue in maniera facile facile.
La sua narrazione a singhiozzo ha un duplice effetto: primo è coerente con il flusso di coscienza del personaggio, che tutto può fuorché avere un pensiero lineare e semplice da seguire; il secondo invece, è distribuire questi indizi che, in un primo momento, sembrano non combaciare l'uno con l'altro, ma diversamente non sarebbe un thriller. Credo di averti già detto che tutto questo mi piace, nel caso non l'avessi ancora fatto, lo faccio adesso.
Sven pare sospetti qualcosa e a modo suo cerca di aiutarlo, forse in un modo tutto suo pure proteggere il fratello. Sono curiosissima di scoprire il passato che condividono perché nessuno dei due ha una sessualità normale: Sven è un gigolò, mentre Soul, al di là dell'omosessualità che non addito, pare gli risvegli gli impulsi più pericolosi e incontrollabili.
Soul sprofonda sempre più. Anche il panico e non me ne stupisco vista la sua condizione.
Appare una Lei... altro tassello, lo metto in tasca. :D
Sven ha confessato il misfatto in maniera molto candida e abbastanza disarmante. È una canaglia che non riesce a farsi odiare, però.
Ho come la sensazione che Sven e Björn più cercheranno di star vicino e sulle tracce Soul e più rischieranno la pelle.
Ad ogni modo, adesso il mondo sa del mostro che si nasconde in lui e parte la caccia.
Come capitolo di rottura, credo abbia fatto un bel lavoro.Complimenti, cara e alla prossima. ^^

Recensore Veterano
08/07/17, ore 21:45
Cap. 6:

Ti sembrerà strano, ma questo capitolo mi ha rincuorato e gasato allo stesso tempo. Inizio a capirlo. Avevo come la sensazione che non avrebbe fatto del male a Björn e infatti, l'attrazione o meglio, la tensione sessuale che si è instaurata fra i due è stata più forte dell'impulso omicida. Per ora! ;)
Da questo lato, non so se per tua bravura in questo capitolo, di una chiarezza impeccabile, o perché sto iniziando a capirlo un po' meglio, ma Soul mi è sembrato più semplice del solito da leggere.
Quello che invece non ho capito a fondo è la sua situazione familiare. Perché il fratello si sia reso complice di Ludmilla non mi è chiaro, al di là del fatto che i due siano stati insieme o meno. Non credo che sia successo, se devo essere sincera, mi è sembrata più una provocazione dettata dalla disperazione di una donna che non sa più come fare per essere vista dal marito. Può darsi mi stia sbagliando, nel caso correggimi.
Lei la capisco, in un caso o nell'altro, sarà frustrata e stanca di un uomo che nella migliore delle ipotesi la detesta, nelle peggiori la ignora e per attirare la sua attenzione sarebbe disposta a fare di tutto.
Il rapporto col fratello, invece, mi appare meno chiaro.
Sven sguazza nel vizio in un modo che neanche mi sogno di immaginare, questo è chiaro, ma se non ho capito male, la linea omo-etero per lui è come un dettaglio, basta che ci sia promiscuità ed eccesso a lui può andar bene chiunque. Però, questo accanimento con il fratello mi ha lasciato perplessa. Immagino che ci sia parecchio da scavare anche su questo fronte e da trovarne di quelle belle, ma per adesso il tutto resta avvolto in una coltre di mistero.
Spero di esser stata brava come te, nel dirti che questo capitolo mi è piaciuto molto. Bravissima!
A preso e buona serata. ^^

Recensore Veterano
07/07/17, ore 14:20
Cap. 5:

Ciao!
Pare che a Björne, gli sia andata bene almeno questa volta. È incredibile come Soul non abbia tregua, come l'altro non gli risparmi niente, neanche un attimo d'attrazione. Come fa ad avere un vita sessuale con il suo aguzzino sempre fra i piedi?
È un caos ordinato seguire i pensieri di Soul: gli occhi azzurri, Salazar... ed è difficile per adesso stargli dietro.
Si capisce solo che non vorrebbe fare quello che l'altro comanda, che sembra sempre pronto a rompergli le uova nel paniere, almeno questa volta.
Si capisce anche che gli indizi saranno tanti e che verranno disseminati lungo il racconto. Ne ho raccolto solo qualcuno per adesso ma non riesco a metterli insieme. :(
Non so se l'ostaggio sia Björne... però, il fatto che Soul sia riuscito a trattenersi, che il primo abbia in qualche modo avvertito delle avvisaglie nel comportamento strano del suo ospite... hai messo in piedi proprio un bel rompicapo. ^^
In tutto questo, Ludmilla si fa viva con Sven... come mai? Che sarà successo, considerando che il ragazzo, simpaticissimo lo ribadisco, è perso nei meandri della perdizione e del vizio?
Questo capitolo mi ha lasciato con un sacco di domande e qualche briciola da seguire lungo il sentiero.
Io continuo e prima o poi mi si accenderà una lampadina.
Ti segnalo anch'io un piccolo refuso: «Chiedilo a Ludmilla...» gli rispose Sven del tutto incurante, appoggiato contro lo stupide con le gambe incrociate e la sigaretta accesa.
Ci sentiamo presto.
Un bacio

Recensore Veterano
06/07/17, ore 23:45
Cap. 4:

Eccomi, meglio tardi che mai!
Allora, troviamo di nuovo Soul alle prese con l'altro, ma abbiamo pure scoperto qualcosa in più e non è stato rassicurante, almeno per me. Il figlio: Lucifero.
Sarà un accostamento facile facile, quasi banale, ma nell'altra recensione parlavamo dell'Inferno e poi spunta fuori questo.
Ho paura che la situazione, alla luce di quanto ho letto e consapevole che potrei dire solo castronerie, sia ben peggiore di quanto sospettassi. Soul vive ogni attimo della sua esistenza in un Inferno, lucido o sballato dalla sua condizione che sia, mi pare parecchio consapevole di ciò che vive e sente e non esita a plasmare la sua vita in base a questo filtro malsano.
Non ho ben capito che tipo di disturbo lo affligga, se bipolare o schizofrenico, ma sta di fatto che, comunque lo si prenda, il filtro con cui si approccia alla vita è malato e senza speranza.
Ripeto che quattro capitolo più un prologo sono pochi per inquadrare un soggetto del genere, ma questi ultimi tasselli mi portano a dire questo.
La conversazione, seppur breve, con l'ostaggio mi è sembrata un tentativo disperato di quest'ultimo per temporeggiare. Sa come prenderlo, però perché di nuovo il demone batte in ritirata.
Come se tutto non fosse stato sufficiente, ci si mette pure il fratello, che per quanto folle, mi ha suscitato simpatia - sì, ho gusti tutti miei - che però ci ha svelato, forse, un tassello da non sottovalutare: i geni della nonna.
Non che certi disturbi debbano per forza essere ereditari, ma ... come dire, non si sa mai.
Ti segnalo, infine, un refuso ;)
«Comincio a sentire freddo con un braccia scoperto...»
alla storia non può che interessare e lo sviluppo lento permette di addentrarsi in questi meandri oscuri senza però perdersi e credo che questo ritmo narrativo sia l'ideale per questo genere.
Un bacione e a presto! ^^

Recensore Veterano
06/07/17, ore 10:57
Cap. 3:

Buondì, ho avuto un attimo di respiro e son corsa da te.
Trovo la caratterizzazione di Soul veramente studiata bene. Tutto è coerenza e quegli atteggiamenti fastidiosi e odiosi trovano una logica, un perché e gli s'incollano addosso come se cuciti su misura.
Questa cosa mi piace molto, perché la discesa nei suoi inferi in cui ci stai portando è come tenuta sotto controllo dal lettore, gli permette di districarsi in quel groviglio di frustrazione e follia che caratterizza il protagonista.
In questo capitolo mi è piaciuto molto che il rapporto con la moglie sia stato spiegato, perché è alquanto stravagante che un misogino omosessuale ne possa avere una. Scoprire che lei sia la sola donna in grado di farsi tollerare da questo uomo, credo sia un tassello importante della storia; però dove s'incastri di preciso, ancora non riesco a immaginarmelo.
Il fatto che Soul sia pure uno psichiatra ... no, vabbè, segna una linea d'ombra sottile e tenue fra la sua parte malata e quella sana, rendendone il dialogo affascinante, perché queste due parlano fra loro. Che scriva il diario per permettere allo psichiatra di curare il folle, il suo diavolo? Sto pensando a voce alta - si fa per dire, visto che ti scrivo - ma ho come avuto la sensazione che sia una richiesta di aiuto, mischiata a ironia, la storia del diario, come se fosse un gioco fra i due.
Non so se rivedremo Björne, che senza saperlo pare l'abbia scampata bella. Credo di sì, non sa di incontro occasionale, poiché pare abbia smosso anche quello che non avrebbe dovuto nella meccanica sballata di Soul.
Resta da capire, almeno a me, perché le sue vittime abbiano per forza gli occhi azzurri.
Questa storia incuriosisce e per adesso, i toni puliti - passami il termine - permettono di entrare in quel antri bui per poter prima capire, ma confido che avremo tutto il tempo per spaventarci.
Complimenti per tutto. Di refusi non ne ho trovati, nel caso, se vuoi te li segnalo.
Un abbraccio e alla prossima.

Recensore Master
06/07/17, ore 10:16
Cap. 28:

Ciao!
Ammetto che non vedevo l’ora tu aggiornassi questa storia. È una delle mie preferite e come ben sai attendo i capitoli con una frenesia in corpo che Dio solo lo sa.
Inizio subito con il dirti che non mi reputo affatto delusa. L’incipit è qualcosa di straordinario. Ha catturato la mia attenzione come ben poche cose e mi ha regalato una sensazione di fastidiosa claustrofobia all’altezza dello stomaco, dove mi si sono contorte le viscere. Sai che detesto leggere delle disavventure dei bambini, sono le creature per me intoccabili, e secondo me hai colto la giusta dose di pesantezza con l’incubo. Hai trattato il passato, hai dato un accenno, hai fatto immergere il lettore nella psiche del killer ancora un po’. Un miasma noir sempre più tinto di scuro. Sì, un vero e proprio film dalle tinte forti, ecco cos’è questa storia. Immagino le grida e i lamenti di Saul e mi si stringe il cuore…
La scrittura di questo capitolo è molto fluida e trovo che con l’andare del tempo tu stia migliorando parecchio. Se si mettono a paragone i primi capitoli con questi ultimi c’è una notevole differenza stilistica, cosa che può solo tessere le tue lodi.
In merito ai personaggi, invece, posso dire che capisco il comportamento di Aris. È ovvio che dopo la scorsa volta non volesse ripetere errori. Ma capisco anche Sven. Non voleva assolutamente incontrare il mostro pur non volendo lasciare Saul nelle mani dello stesso. Dunque era ovvio che l’amore fraterno avrebbe preso il sopravvento, sì, perché Sven ha un cuore troppo grande!
Ma veniamo al punto focale del capitolo: l’incontro a casa di Saul.
Ho notato con piacere l’ingresso in sena di Aleph. Ebbene, adesso non sono più una persona ricattabile. Questo significa che Sixteen e La ballata dei petali caduti sono due storie ufficialmente collegate e che Aleph è sopravvissuto. Il mio pregarti in ginocchio con gli occhi da cucciolo smarrito ha sortito il suo effetto e io sono molto, molto, molto felice ♥
Ma cosa si nasconde dietro il nome di Björn? Salazar sembra conoscerlo e anche bene…
E oh, il cilicio. Lucifero e il cilicio. È follia pura. Ma finalmente hai avuto modo di fare un piccolo focus sui figli di Saul, approfondendo almeno uno di questi e delineando qualche linea guida. Mi piace l’idea che per placare le voci della sua testa reagisca in un modo tanto assurdo. Significa che anche lui non sta bene e che per l’ennesima volta ci troviamo di fronte a un personaggio complesso che sarebbe bene approfondire e conoscere. Già mi affascina, sì ♥
Al prossimo capitolo, cherie.
xoxo
 

Recensore Veterano
04/07/17, ore 21:56
Cap. 2:

Carisma, eccomi di nuovo da te.
Questo capitolo, dove pare succeda ben poco, ma in realtà è quasi una chiave di volta per capire uno dei protagonisti, è stato stupendo.
S'intuiva, per l'amor del cielo, che ci fosse qualcosa di guasto, un contrasto importante dentro l'omicida, ma questa ne è la prova tangibile.
Le parti introspettive sono sempre le mie preferite e questa non ha deluso le mie aspettative.
Appare tutto abbastanza chiaro al momento: gli impulsi di cui Soul è vittima non sono che la manifestazione di una malattia importante. Se schizofrenia o altro non saprei distinguere, ma senza ombra di dubbio gli fanno compiere certi atti di cui poi è costretto a prendere nota, in modo da poter ovviare a quel senso di estraneità che prova nel momento in cui compie quell'atto.
È pericoloso Soul, lo si avverte in ogni riga dal capitolo.
In tutta onestà, non ho niente contro l'omosessualità e non la ritengo una malattia da cui dover guarire o un peccato dal quale redimersi, come te del resto - e non fatico a immaginarlo, sebbene non ti conosca per niente - ma capisco perfettamente che dover inscenare tutti i giorni una messinscena per non offendere la morale del tempo, alla lunga possa logorare e sfociare in misoginia che poi, non potendo esprimersi, questa trovi un altro sfogo ben più pesante.
Non so dirti dell'esattezza di questa tesi e, ti dirò, nemmeno m'interessa se è inesatta: ciò che invece mi è piaciuto è stato dare un perché, una causa a ciò che lo tormenta fino a fargli perdere il controllo, quella voce che probabilmente dentro di lui non ha saputo trovare altre vie per esprimersi.
Questo ho trovato di assolutamente interessante in questo capitolo. Complimenti perché mi hai rapita!
A presto, un bacione

Recensore Veterano
01/07/17, ore 13:12
Cap. 1:

Ciao, inizio subito con i complimenti per questo Preludio carico di tensione psicologica e per la capacità che hai avuto nell'entrare nella mente e nella psicologia di entrambi i protagonisti e di conseguenza, permettere la stessa cosa anche a me.
La scelta di concentrarti anche su passaggi introspettivi mi piace molto, segno che non ti soffermerai solo sulle scene - violente o meno - o sulle azioni, ma darai rilievo soprattutto all'interiorità dei personaggi, permettendoci di entrare un po' nel loro mondo.
Per adesso sembra che la partita a scacchi fra i due sia stata vinta dalla vittima, ma ho come l'impressione che potrà succedere di tutto. Il carnefice sembra davvero fuori della grazia di Dio ed è alquanto instabile: è come se fosse dissociato, intrappolato in una dualità malata: parla di se stesso contrapponendo un "io" all'altro, che da quanto ho potuto capire è egli stesso, la parte più debole di sé che soccombe a certi impulsi. La parte più inquietante è stata l'illusione del controllo di cui parla quando questa soccombere alla prima. Inquietante ma d'effetto. ;)
Al di là della sopravvivenza o meno, mi è sembrato che entrambi fossero sulla stessa lunghezza d'onda o meglio: la vittima sembra sapere e conoscere in che razza di mani è finita e sa come giocare le sue carte, per adesso.
Ci sarà da divertirsi!
Per forma e grammatica, stesso discorso, tutto perfetto! ^^
Alla prossima!

Nuovo recensore
30/06/17, ore 21:16
Cap. 27:

Ho solo due errori da segnalare. V'è una frase che non ho compreso: «Non pensi di stando servendo proprio al killer tutte le informazioni che gli servono?» 
Non ha senso, grammaticalmente. Inoltre, nelle prime righe v'è un 'sopratutto'. 
Passiamo al capitolo! 

Saul, con molta minuziosità, è riuscito a depistare le indagini. Ed ecco che, nemmeno due giorni dopo, la sua dissociazione compie un altro efferato omicidio distruggendo il suo Alibi. ''Vuole farsi trovare'': desidera perseverare nel suo gioco malato con la polizia. Dall'alto del suo narcisismo, è disposto a perdere ogni cosa -- la libertà, la sua vita, Bjorn stesso -- per una sorta di 'divertimento', per delle attenzioni. E la sventurata vittima, il cui ruolo non è altri che quello di un'insignificante pedina, ha avuto una fine terribile e infame.
In questo capitolo più che mai è palese quanto Bjorn sia influenzato da Saul. Se solo smettesse di confondere la sfera personale con quella lavorativa, indubbiamente le indagini frutterebbero. Il comportamento rabbioso, quasi isterico, di Busan è comprensibile e più che giustificato: il colpevole è lì, dinanzi ai suoi occhi, a portata di manette, ma non v'è niente e nessuno che possa incastrarlo. Saul, dal canto suo, è lapidario e imperturbabile, giacché è conscio che non v'è nulla che possa condurre a qualcosa di pragmatico. Vi sono solo deduzioni, speculazioni futili, vaghi sospetti. 
L'idea di Bjorn di chiedere di incontrare Salazar e Saul nel medesimo luogo è preoccupante, e non preannuncia nulla di buono. Inconsciamente, Bjorn ha scatenato una tempesta e Saul potrebbe reagire nel peggiore dei modi. 

«E cosa dovrei dire a mio fratello? Probabilmente neanche se lo ricorda...»
La parte dove Saul fa visita al fratello, Sven, è quella che ho favorito in questo capitolo. Ho trovato molto toccante la reazione passiva di Sven, che ama il fratello nonostante la follia e l'atteggiamento aggressivo nei suoi confronti. Questa frase dimostra quanto forte e radicale sia l'amore dei familiari, soprattutto nei momenti di avversità. Aris è veramente ingenuo. Fossi stata lui, non avrei mai lasciato Sven, praticamente inerme, con una persona così tetra e controversa come Saul.

Sono curiosa di conoscere l'evolversi di Sixteen!
Ottimo lavoro, come sempre.
A presto! 
 

Nuovo recensore
30/06/17, ore 20:36
Cap. 26:

E così Saul, grazie alla fedele Ludmilla, è riusciuto a crearsi un alibi di ferro. 
E' stato molto interessante vedere il sollievo di Bjorn, quel sorriso di contentezza a stento trattenuto. Inoltre, la sua fermezza e indifferenza nell'affermare la propria sessualità è molto notevole. Bjorn non è minimamente interessato a celarla e, inoltre, dato che grazie alla sua testimonianza Saul è innocente fino a prova contraria, non esista nemmeno un istante a confessarla. 
Busan è quasi ossessionato da Saul. E, sebbene sembri un folle, è l'unico che riesce a vedere oltre questo ''velo di Maya'' (benedetto xD) che pare avvolgere tutta la vicenda. Ma la conoscenza spesso è fatale, e credo farà una pessima fine.
Mi è piaciuto il dialogo tra le varie personalità di Saul! E' sempre la mia parte favorita di ogni capitolo. 
Ho trovato molto tenero il fatto che anche Aris confessi la sua sessualità, seppur titubante, al fine di scagionare Sven da ogni sospetto. E il fatto che sia andato a confessarsi lo  palesa come una persona insicura, piena di rimorso. 
Il capitolo finisce in modo 'prevedibile' giacché ogni qualvolta la dissociazione di Saul viene messa da parte, essa fa di tutto per ritornare al centro dell'attenzione. 
E combinare guai.

Ottimo capitolo!

P.S. Ho notato una piccola svista nelle ultime righe: ''Adiamo, ti ho portato io qui, conosco ogni centimetro di questo posto anche al buio.'' Hai scritto Adiamo, anziché andiamo.
(Recensione modificata il 30/06/2017 - 08:37 pm)

Nuovo recensore
30/06/17, ore 20:21
Cap. 25:

Ciao Nahash! Eccomi finalmente a recensire i nuovi capitoli di Sixteen. Perdona il ritardo, ho avuto molti contrattempi e disagi vari.
Mi era mancato leggere di Saul e degli altri. Come sai già, apprezzo molto il tuo stile. 
Questo capitolo è uno dei meglio riusciti di tutta questa ff. L'ho trovato molto viscerale e contorto.
Il tormento di Bjorn è terribilmente reale. Egli, sebbene sia quasi sicuro della colpevolezza di Saul, non riesce a strappare quel 'Velo di Maya' che si è posato sugli occhi. Il sentimento che lo lega al folle Saul lo sta conducendo, a sua volta, in una spirale di follia e senso di colpa. Vorrebbe non sospettare di lui, tuttavia non può fare a meno di vedere i numerosi indizi. 
Persino Busan ha dei sospetti. Ho trovato il comportamento provocatorio di Saul, nei suoi confronti, quasi 'suicida'. E' come se volesse inimicarsi Busan ad ogni costo! Le battute sulla sua defunta moglie erano di pessimo gusto, e non hanno che peggiorato la precaria situazione di Saul. 
''Björn si sentiva il cuore in gola battergli all'impazzata. Ma cosa poteva fare più di perdere il sonno per cercare di risalire a un colpevole?''
Risalire ad un colpevole che, con tutte le sue forze, Bjorn tenta di desinare in un estraneo, ignorando gli indizi verso Saul. Bjorn è completamente assoggettato a Saul. Non riesce ad opporvisi, o probabilmente non vuole. 
Saul sta, lentamente, abbandonando la sua compostezza dinanzi a Bjorn. Palesemente ha dei sentimenti nei suoi confronti, tanto da invitarlo a casa sua o, addirittura, sorridergli. Cose quasi sciocche ed elementari per qualsiasi altra persona ma, parlando di Saul, sono qualcosa di assurdo. Al di fuori della sua ''norma''.
Roar è seriamente disturbato; Ludmilla, ora, si presenta sotto una luce diversa: quella di vittima. Probabilmente, è divenuta così a causa dell'influenza del fratello folle.
Devo ammettere che ora sia più gradevole e sopportabile! ahah
Sono curiosa di vedere come Saul riuscirà a sviare le indagini. 
Complimenti! 
Al prossimo capitolo! ^^

Recensore Master
27/04/17, ore 22:59
Cap. 27:

Hey!
Perdonami il ritardo, finalmente trovo un po' di tempo per passare :)

Le cose non fanno che complicarsi. E dire che Saul ci aveva provato a far perdere le sue tracce, ma a quanto pare la sua dissociazione ci teneva tantissimo a rimettere i poliziotti in carreggiata, e a tornare a far cadere i sospetti su di lui. Come ha detto lo stesso Saul, "vuole farsi trovare", e in un certo senso sembra essere vero, da bravo narcisista e maniaco del controllo.
Meno male che Bjorn si è intromesso, quando Busan stava caricando Saul. Ho avuto l'impressione che si stesse dissociando, e il buon poliziotto rischiava di fare una brutta fine, o comunque la situazione rischiava di degenerare... ma Bjorn ha un'altra idea assurda, e cioè andare a ripescare Salazar e fare una bella cenetta in famiglia con lui.
Non so molto di Salazar e sono solo cose poco carine, per usare un eufemismo, e insomma non la vedo bene per niente. Saul ha esplicitamente detto che farà estrema fatica a mantenere il controllo in sua presenza, ma giustamente non poteva rifiutarsi... anche se fossi stata in lui, avrei fatto uno strano giro di parole per dire a Bjorn che "guarda se mi trovo con mio padre ci scanniamo per cui meglio di no" XD
Scemenze a parte, vedremo che succederà. E sappi che ho amato la schiettezza di Flavien!
Passando al resto... mioddio POVERO SVEN. A parte tutto, a parte la pazienza, poveretto. Le deve prendere sempre lui, e dire che proprio l'essere soffocato è una cosa che odia. Che giustamente non vuole fare nulla, vuole bene al fratello e sa che "non è lui" nel momento in cui impazzisce e succedono cose del genere, però mi si attorciglia lo stomaco se penso a quello che deve subire. Santodio. E capisco che Aris si strappa i capelli dalla testa, io non so cosa farei in una situazione del genere.
Come sempre, ho molta ansia per i prossimi sviluppi. E la questione Salazar non mi piace proprio U__U
A presto!

~Sky

Recensore Master
27/04/17, ore 12:08
Cap. 27:

Ciao!
E finalmente sono giunta a leggere anche questo capitolo, dear ♥
Che dire, ho trovato l'inizio molto ben strutturato nel battibecco tra Björn e Busan, per non parlare poi dell'arrivo di Saul e delle sue conclusioni sul caso. Mi piace vedere come la faccenda sia in stallo a causa dei sentimenti e come in realtà potrebbe muoversi se solo Björn aprisse davvero un po' gli occhi. Capisco bene che Busan lo rimproveri, sai...
Per quanto riguarda il resto, beh, devo ammettere che l'idea d'invitare Salazar mi ha sorpresa. Björn avrebbe potuto interrogarlo fuori, al lavoro, in qualunque posto, eppure ha peferito un ambiente più "congeniale" che comunque è più complesso per le personalità in ballo.
E la frecciatina di Flavien mi è piaciuta. Troppo blanda per arrivare al cervello di Björn ma abbastanza per solleticarlo di un piccolo dubbio.
Infine mi dedico alla svaris. Angst a palate e sensi di colpa, eh. Brava, fai soffrire tutti noi a causa di Saul dissociato *grr*
Ammetto che quando hai staccato la scena per ovvi motivi sarebbe stato meglio non inserire quella del saluto ironico di Saul, perché svia un po' il lettore il quale crede si tratti di uno spazio a caso o erroneo... A fare luce, però, c'è Aris stesso e la sua ansia. Ebbene, dico io, come ha potuto lasciare Sven con Saul? Voglio dire, lui he sente la presenza di Saul come una minaccia, non se ne è accorto? *sospir*
Poor Sven. Seriamente.
Bel capitolo, molto pieno di avvenimenti.
Alla prossima,
xoxo

Recensore Master
25/04/17, ore 15:19
Cap. 27:

Devo confessarti che sono davvero molto curiosa, ora, di vedere entrare Salazar in scena. Non vedo l'ora di sapere di più riguardo al passato di Saul, di cui in questa storia abbiamo ricevuto solo pochi accenni.

Il momento peggiore di questa storia, quello più teso e che mi ha fatto scendere un brivido giù per la schiena, è stato quando Saul va a trovare Sven, immobilizzato a letto, e quasi lo strangola. 
Dopo, quando Aris con il suo solito atteggiamento premuroso capisce subito che c'è qualcosa che non va, e in un certo senso rimprovera Sven, dicendogli che non può continuare a sottomettersi al fratello, in quel momento mi ha fatto tanta tenerezza e tanta tristezza la risposta che gli dà Sven:
«E cosa dovrei dire a mio fratello? Probabilmente neanche se lo ricorda...»

Mi ha confermato ancora una volta che Sven e Aris sono decisamente i personaggi più positivi di tutto il racconto. Anche se ovviamente non è colpa di Saul, se è affetto da questa tremenda dissociazione, ma in questo capitolo è stato davvero tremendo (la cosa curiosa è che tutti - o quasi - i personaggi, in questo racconto, sono contemporaneamente vittima e carnefice).

Anche l'immagine iniziale della vittima di Saul, della donna appesa all'albero, è davvero raccappriciante.

Bene, come sempre sono proprio curiosa di vedere come manderai avanti la vicenda :) attendo con ansia l'arrivo di Salazar.
Alla prossima!

Silvar

Recensore Veterano
22/04/17, ore 16:01
Cap. 27:

Il capitolo precedente si è concluso con il fato incerto della nuova vittima di Saul, e questo si apre dandoci la conferma di ciò che già si presagiva: la poveretta ha fatto una fine orribile, persino più efferata del solito - e questo, a mio parere, ha molto a che fare con il desiderio di riaffermazione della dissociazione di Saul che, dopo il depistaggio, era particolarmente ansioso di mostrare che lui è ancora 'in forma' - anche più del solito. -_-""
Mi è piaciuta molto la discussione tra Bjorn e Busan - il loro cercare indizi, il vagliare i fatti - mi è sembrata molto realistica, così come realistico è il loro disappunto per questo killer che continua a sfuggire ogni catalogazione. Busan è certo che si tratti di Saul, ormai; Bjorn, invece, nutre ancora dei dubbi (ed è indubbio che i sentimenti per Saul appannino in qualche modo il suo giudizio), ma anche lui percepisce in modo forte e chiaro i misteri inquietanti che l'amante gli nasconde. Sono entrambi comprensibilmente turbati e frustrati - e Saul certo non li aiuta, quando appare con la consueta sicurezza e aria di superiorità: 'Busan, tu parli parli, ma finora dove cavolo sono le prove che dovrebbero inchiodarmi'? XD
L'ispettore comprensibilmente va ai matti quando Saul fa così, perché da una parte sa di avere ragione, dall'altra non può dimostrare un bel nulla, e la situazione si scalda a non finire. Ormai i loro contrasti verbali (sempre sull'orlo di diventare qualcosa di peggio) sono diventati un leitmotiv e a me piacciono da morire - mi piace la perseveranza di Busan (che però è fumino, e ogni volta ci ricasca XD) e mi piace la calma glaciale e l'alterigia di Saul, che sa di avere il coltello dalla parte del manico.
Bjorn è preso nel mezzo, ma solo apparentemente ha le mani legate: difatti il bel detective sta portando avanti la sua indagine e in questo capitolo ha deciso davvero di fare le cose in grande: si è presentato a casa di Saul (bentornato, Flavien-bello. Ci eri mancato*^*) e ha chiesto di parlare nientemento che con Salazar! Quando l'ho letto, per poco non cadevo dalla sedia.
Salazar è la presenza oscura che aleggia sulla storia e sui suoi personaggi - si intuisce l'influsso venefico che emana su tutto, è un po' il deus ex machina che rimane celato, ma che sta per palesarsi, e non ti nascondo di essere parimenti emozionata e inquietata dalla sua ormai prossima apparizione (il fatto che conosca il personaggio già dai tempi della Ballata, non fa altro che acuire questa aspettativa spasmodica XD).
Trovo che Bjorn abbia visto davvero lontano con questa mossa - e non è un caso che si sia premurato di chiedere questo incontro alla presenza di TUTTA la famiglia: credo che voglia studiare le dinamiche dei Dubois mentre sono riuniti tutti insieme, e in particolare il rapporto tra padre e figlio - e intravedo nubi nere all'orizzone. Ma nere-nere. E non vedo l'ora che cominci la buriana. *cof*

Il mio povero cuore ha fatto un balzo quando Saul è arrivato a casa di Sven, perché fin da subito ha intuito che non aveva in serbo nulla di buono: Saul era troppo su di giri e infuriato dal confronto con Busan - e quello che temevo infatti si è avverato... tu hai fatto bene a non scendere nei dettagli, ma l'abuso su Sven è terribile, e quel che è peggio è che si intuisce che è una violenza reiterata, che avanti da chissà quanto tempo. La dissociazione di Saul è tornata - ed è più crudele di sempre. Per un po' si era sopita, ma ora è di nuovo libera dai lacci, e Sven è tornato a esserne vittima sacrificale.
Quello che fa più male è vedere come Sven lo abbia accolto all'inizio - quasi con fiducia (la stessa fiducia accordatagli da Aris, povero cucciolo), confuso dal sonno e forse desideroso di una carezza che invece... non è arrivata. >_<

E niente. Gran capitolo - pieno di quel misto di morbosità, efferatezza e fascino che ho ormai imparato ad aspettarmi da questa storia.
Alla prossima!