Ciao!
Quando ho iniziato a leggere questo capitolo non mi sarei mai aspettata una simile reazione da parte mia: sofferenza pura. Sono riuscita a percepire le sensazioni di Sven, a farle mie, e mi sono venuti i brividi. È terribile avere delle voci autodistruttive nella testa, perché non si può fare assolutamente niente per fermarle. E se anche chi di dovere non ha aiutato il piccolo scricciolo che era, bensì l’ha distrutto ancora di più, allora non c’è proprio niente da fare. E la frase Il mondo fa schifo mi viene in mente in modo automatico, sì. Insomma, dire che la sua introspezione mi abbia toccato è dire poco. Non vorrei dilungarmi molto al riguardo, ma so di poterci scrivere un trattato. Sono stata male per lui, mi sono sentita piccola e impotente a mia volta. Ho avuto quasi paura, da brivido.
L’arrivo di Aris è sempre provvidenziale. Non riesco e non riuscirò mai a vedere lui e Sven come due semplici amici. Il discorso della vita passata, poi, è stata una chicca, un colpo di genio. Mi si è stretto il cuore all’idea che questi due possano essere una sorta di anime affini, di due metà divise nel tempo e nello spazio. Insomma, io sono un’inguaribile romantica! E al diavolo le tipe della facoltà…
Björn è un povero tormentato, ma lo si può comprendere bene. Chiunque sarebbe sconvolto al suo posto, soprattutto perché le fotografie della scena del crimine – delle scene del crimine – non devono essere così delicate come si può intendere. Che viva d’ansia, poi, è naturale: in fondo sta seguendo un profilo psicologico che lo fa dubitare di Saul e Sven in concomitanza, senza contare i suoi precedenti disturbi. E devo ammettere che lo adoro. Lui nella sua semplicità, lui e il suo Sei bellissimo, lo sai? Mi stringe il cuore.
Il finale del capitolo, il litigio, è stato un duro colpo. Ludmilla è diventata assolutamente il personaggio che più odio nella storia, perché sebbene Saul sia un criminale, un omicida, e un pazzo, perlomeno è dissociato. Certo, non voglio giustificarlo, e neppure tu lo hai fatto, ma c’è da dire che Ludmilla è l’emblema dell’orrore. Lei non era dissociata in quel momento, non lo era affatto, e se i racconti del diario a cui Saul fa riferimento sono veri, allora è davvero una donna abominevole. Non può pretendere il marito, non può pretendere niente. Dovrebbe semplicemente sparire dalla faccia della terra. E sì, mi sto accanendo contro di lei a causa dello schifo che hanno suscitato in me certi discorsi. Povero Flavien e povero Lucifero, non ho parole.
Questa storia è una tragedia.
Ti faccio i miei complimenti e alla prossima,
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