Ciao tesoro,
la giornata non mi ha sorriso particolarmente (come riferirò meglio nella mail) e come sai non è neppure un periodo particolarmente fortunato. Ma poi basta davvero "poco" perché la giornata acquisisca un nuovo significato e tutto diventi nuovamente luminoso, soprattutto quando ciò avviene attraverso la mia passione per la scrittura. Soprattutto quando si tratta di una tua iniziativa che rimarca come anche questo meraviglioso hobby sia stato uno degli elementi che ci abbia permesso di conoscerci meglio e riuscire a superare dei momenti poco felici. Proiettando le nostre passioni, anche in fatto di ragazzi ideali, in un mondo immaginario ma coi piedi ben piantati per terra e la consapevolezza di poterci completamente /affidare/ a qualcuno, aprirsi completamente, mettendo in mostra anche gli aspetti meno piacevoli. E' stato quindi un grande onore e anche una commozione leggere le tue parole di commiato a fine racconto, soprattutto la dolcissima dedica. Mi ha riportato a quei momenti in cui entrambe eravamo particolarmente sensibili all'amore idealizzato, ma come fosse sempre una proiezione del rapporto che abbiamo avuto con la realtà esterna. Mi ha reso particolarmente fiera, poi, realizzare quanto ogni racconto nel quale ti impegni abbia una tua firma. E non c'è bisogno che la protagonista abbia il tuo nome o il tuo aspetto, perché avrà sempre e comunque la tua anima e il risultato sarà comunque altrettanto dolce. Quanto anche in un semplice scritto, cerchi di lasciar parlare una parte di te e coinvolgere chi legge anche in un amichevole e disinteressato consiglio.
Non c'è neppure bisogno che si tratti di un racconto più lungo ed elaborato, quando così intriso di reali emozioni e del tuo stesso riflesso.
Ma credo sia il momento che io parli anche del racconto specifico che ho di fronte agli occhi: scritto che hai completamente rivoluzionato. E' stato non poco d'effetto vederlo pubblicato nella sezione "I pilastri della Terra" e associare i nuovi volti ai personaggi conosciuti dal libro/dalla fiction. Mi ha fatto sorridere anche il riferimento a tua madre e ai DVD e dal modo in cui spesso siano le coincidenze più casuali a innescare qualcosa di ben più profondo e con effetti del tutto imprevedibili. Questo mi conduce ad altre riflessioni in chiave Walter e Fringe su possibili universi ma sto di nuovo divagando (si vede che era un po' che non recensivo qualcosa di tuo :D).
Scorrere le frasi è stato come rievocare quei giorni e quella prima stesura, ma con particolare attenzione laddove hai apportato le modifiche. E lasciami dire che, a parte i due veri protagonisti, credo che l'adattamento di William come il ragazzo conteso tra le due amiche sia stato il più intrigante (e che un certo attore interprete di un dottore australiano non me ne voglia :D) Non posso negare che dalla prima descrizione del libro, mi sia apparso incredibilmente affascinante e sia stato più che spontaneo paragonarlo al personaggio di Draco, un Draco più adulto. E mano a mano che si delineava la crudeltà e bestialità di William, era ancora più stridente il contrasto tra l'avvenenza fisica e la sua mancanza d'umanità. Ma non dilunghiamoci troppo.
Se tutti i sentimenti del lettore non possono che essere di solidarietà nei confronti della povera Aly (il soprannome dà quel tocco più attuale che rende tutto anche più verosimile se ambientato nella nostra epoca), non ho potuto non intenerirmi nel leggere di Jack e della solerzia con cui, assistito al dolore di Aly, si sia affrettato a raggiungerla. Ho apprezzato moltissimo anche l'originalità di rendergli Philip una persona coetanea e quindi un amico di vecchia data, ma soprattutto quel ricordo tratteggiato in maniera molto dolce e delicata della prima volta in cui ha scorto il volto di Aly.
Più che comprensibile - e non poco buffo! - il fatto che lei non abbia la benché minima idea del perché il ragazzo, che conosce solo di vista, la stia seguendo e soprattutto del modo veemente con cui cerca di richiamarne l'attenzione, fino anche ad essere di intralcio all'autista del bus. La litigata con quest'ultimo mi ha fatto non poco sghignazzare, soprattutto immaginarlo con quell'aria tanto autoritaria. Al contempo non si può restare indifferenti al modo in cui sembri sinceramente addolorato dall'atteggiamento della ragazza che cerca di tenerlo a distanza e il modo in cui, pur non conoscendola (però che ridere quando, tutto tranquillo e composto si presenta "sono Jack!"), sia preoccupato per lei. La dolcezza soprattutto con cui è evidente che lei è riuscita a far breccia tra i suoi pensieri, persino senza avergli mai rivolto parola, persino sentendo di avere il diritto di preoccuparsi per lei, come fosse effettivamente parte della sua vita. Certo, la comunicazione tra i due è alquanto particolare ed esilarante, specialmente il ricorso alle minacce di denuncia o all'uso prolungato del citofono che fanno soltanto incupire ulteriormente la ragazza.
Ed ecco che entra in scena l'altro protagonista del racconto: il boxer Nestore che fin da subito sembra voler imporre la sua presenza e il suo carattere deciso, dapprima atterrando il povero Jack e poi costringendolo ad arrampicarsi sul cancello. Se da un lato è ammirevole come il ragazzo non perda la determinazione, malgrado l'umiliante posizione, il fatto che tutti li stiano guardando e che il cane sia ancora ai suoi piedi minaccioso; non si può non ridere immaginandolo coi propri occhi. Il paragone stesso tra la ragazza e il cane: apparentemente così feroci e rabbiosi e poi capaci di mostrare un lato molto più dolce e tenero, sembra essere calzante, quando finalmente i due riescono ad avere una conversazione civile ed adulta, sarcasmo di Aly a parte (offrirgli la tazza di the e poi dirgli di andare a comprarsela è la ciliegina sulla torta :P). Finalmente Jack riesce ad esprimere la sua preoccupazione per la fine di un'amicizia tanto importante, soprattutto se a causarla è proprio una persona infima come William. Ma non può non nascondere il suo sentirsi ferito al fatto che la giovane dimostri ancora un reale interesse per quest'ultimo. E come sia stato semplice non curarsi del fatto che sarebbe apparso come un inopportuno stalker o ciarlatano nell'inseguirla per metterla in guardia, a dispetto di tutto.
E finalmente si riesce a scorgere anche ciò che avviene nella mente di Aly: malgrado abbia scacciato il giovane con fare aspro e stizzito, egli le riappare in sogno. Poco importa che abbia deciso di restare nella sua posizione e rinunciare alla sua amica e vendicarsi di lei, non dicendole quella verità di cui è venuta a conoscenza; è come se lui le fosse entrato nella mente. E diventa ancora più evidente quando finalmente decide di ritornare sulla sua decisione. Sicuramente di impatto il fatto che Jack si sia nuovamente presentato a lei, rimproverandola aspramente e facendo riferimento alla sua attesa che lei compisse quel gesto. Parole che non dovrebbero essere tanto efficaci se pronunciate da un estraneo ma che, per qualche motivo, restano così impresse nella sua mente da indurle nuovamente un sogno e un continuo fluire di pensieri, fino al momento del confronto con l'ex amica.
Tutto sembra volgere per il peggio: le due ragazze hanno un aspro litigio che esaspera ulteriormente Aly. Come ormai di tradizione, Jack non si fa attendere, ma questa volta la situazione precipita perché Nestore, sguinzagliato per mettere a tacere l'impiccione, è lui stesso vittima di un investimento. Ma anche nel momento di compassione, non manca la tenerezza nel vedere Jack che agisce con la stessa spontaneità che lo ha portato ad innamorarsi della giovane. E' lui stesso ad esortarla a portare il cane ad un ambulatorio veterinario e sarà lui stesso a starle vicino per tutta la notte, in attesa del temibile responso, mentre Aly, per la prima volta, si lascia andare, fino a confidargli delle circostanze in cui Nestore è diventato il suo cane e tuttora sia una presenza leale e indispensabile alla sua quotidianità.
Ed eccoci poi al salto nel periodo pre-natalizio e il compleanno di Aly. Si scopre che finalmente lei e Liz sono riuscite a superare il loro litigio ed essere più unite che mai e ancora una volta, Jack ha avuto un ruolo importante, essendo stato lui stesso ad avvertire l'amica di ciò che era accaduto. Ed eccole che nuovamente parlano con la tipica confidenza di due vere amiche e si scopre che lo spregevole William non è più nella vita di Liz. Quest'ultima, tuttavia, sembra contesa da due persone, fino al momento in cui, con gran sorpresa dell'amica stessa, Aly alluda al fatto che lo stesso Jack l'avesse esortata ad intervenire, così da avere per sé la cameriera. Determinante è l'intervento di Philip che cerca di aprirle gli occhi sui reali sentimenti di Jack. Peccato che il piccolo disguido e il modo scherzoso dei due, infastidisca Aly e che sia proprio lo sfortunato Jack a pagarne le conseguenze, con tanto di schiaffo e senza possibilità di porgerle il proprio regalo e poter quindi trascorrere il suo compleanno nella maniera in cui aveva sperato.
Ma è da questo spiacevole aneddoto, che si assiste ad una delle scene più dolci, delicate e al contempo sbarazzine che abbiamo mai visto in fanfiction scritte a 4 mano o singolarmente. Il momento della dichiarazione di Aly che coinvolge in prima istanza proprio Nestore, quasi quelle parole provengano da lui. Per quanto già conoscessi questo espediente, non ho potuto fare a meno di rileggerlo con un sorriso, a tratti divertito e a tratti intenerito. Perché pur nella semplicità, nella stramberia per dirla con i pensieri di Jack, sono parole che giungono dritte al cuore e che riescono, finalmente, a far venire meno la distanza tra i due.
E al momento della passione e dell'amore tra i due, ecco nuovamente che Nestore reclama il suo seggio da protagonista: nella fattispecie dopo aver messo a soqquadro il soggiorno per poi addormentarsi beatamente sul divano. Se non protagonista è sicuramente un membro effettivo della famiglia o, per dirla nuovamente coi pensieri di Jack, il custode del loro sentimento. Lui è stato l'espediente che li ha fatti davvero avvicinare, lui sarà presente nei momenti più importanti per la carriera di Jack e anche quando la famiglia si allargherà. E la famiglia in senso ampio visto ci saranno anche dei cuccioli e, dopotutto, la fanfiction stessa non avrebbe potuto avere un titolo migliore, se non la dedica al simpaticissimo boxer.
Come ti dicevo all'inizio della recensione, rileggere questa storia mi ha permesso di tornare indietro nel tempo ma anche di realizzare quanto siamo cresciute. Nella nostra concezione dell'amore, come scrittrici a tempo vuoto e soprattutto come amiche e persone presenti nella quotidianità delle altre. E sono orgogliosa che anche questo piccolo gioiello possa divenire il simbolo della nostra amicizia.
Orgogliosa sempre più della passione che ti ha animata nella scrittura, tanto da tornare spesso sui tuoi passi fino a quando il risultato non ti è soddisfacente, tanto da sapermi emozionare come la prima volta che mi sottoponi qualcosa di tuo o lo creiamo insieme. Orgogliosa di essere parte della tua vita e di poterti dire quanto bene ti voglio,
con tutto il mio affetto,
Sara |
