Recensioni per
Storia di un cane, di pioggia e di rognone.
di Sheylen

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Junior
11/10/14, ore 15:14

Recensione premio per il contest AAA Protagonista cercasi
Un'altra storia particolare, che lascia però una qualche amarezza del lettore. Sei stata molto brava a scrivere dal punto di vista di un animale (ho adorato l'espressione "quelli alti" per identificare gli esseri umani) e, soprattutto, a raccontare come dobbiamo sembrare ai suoi occhi. Siamo degli animali strani, molto strani, e per lui quasi incomprensibili.
Il protagonista, invece, è dotato di una grande semplicità, ma è come se riuscisse a vedere al di là delle cose, forse proprio perché gli esseri umani, con la loro evoluzione, hanno scordato di vedere le cose come appaiono

Recensore Master
18/04/14, ore 14:08

VALUTAZIONE DEL CONTEST: "RANDAGI CONTEST!"





PRIMA CLASSIFICATA





Grammatica e Sintassi: 14,5/15

 

Ho veramente poco da dirti su questo punto e proprio per questo ti devo fare i miei complimenti.

Sarò monotona, ma sono sempre felice di leggere storie che scorrono così bene, è un vero piacere.

Hai fatto giusto un piccolo errore di distrazione e hai dimenticato qualche virgola, per il resto andava tutto più che bene, brava! ^^

Ti riporto qui sotto gli errori commessi, così che tu possa correggerli.

 

Stile e Lessico: 9,5/10

 

Ok, mi odierai perché non ti ho ancora dato un punteggio pieno in “Stile e Lessico” lo so, avevo messo in conto questo possibile odio.

Questa volta, però, non si tratta delle ripetizioni (o meglio, sì, un pochino anche per quelle, ma considerando che si parla di una cane, è normale che si ripetano più volte le stesse cose).

Più che altro è per la forma stessa del testo, ti spiego: quando parlava degli esseri umani li definivi come quelli alti, scritto in corsivo. Ecco, è una cosa che non hai fatto sempre, in alcuni passaggi era in corsivo e in altri no; più che altro è solo questo.

Sì, dopo questa so che mi detesterai a vita e non parteciperai mai più a un mio Contest… ma prima fammi finire il commento, che le cose veramente negative sono finite! ^^’’

Lo stile, come ben sai, mi piace e la scelta della prima persona l’ho trovata fantastica proprio perché mi ha permesso di essere il buon randagio da te scelto. Certo, come ti ho detto prima, ci sono alcune ripetizioni all’interno della storia che forse potevano essere migliorate, ma non sono nulla di eccessivamente grave proprio perché, parlando di un cane, non hanno un linguaggio ricco come il nostro (e con questo non voglio dire che siano stupidi, al contrario!).

Il lessico anche mi è piaciuto e mi sembra molto in linea con la storia e anche per il periodo che hai scelto: dal registro alto, ma non eccessivamente.

Le carrozze e le case viste come cucce è stato veramente bellissimo, mi ha fatto proprio sorridere.

Quindi, prima di linciarmi per questo punto e mezzo in meno, lasciami farti i miei complimenti per il bello stile che hai usato, accurato e preciso e per il lessico ricercato.

Bene, ora sono pronta per le botte. ^^’’

 

Caratterizzazione del Randagio: 15/15

 

In fatto di caratterizzazione non ho nulla da dirti perché, almeno per quanto mi riguarda, ti ho  sempre trovata bravissima e anche qui non ti sei smentita.

È stato bello vedere la lenta crescita di questo randagio, abbandonato quando era solo un cucciolo per un colore che, evidentemente, a quelli alti non piaceva (mentre a me i cuccioli neri mi fanno troppa tenerezza, anche se il mio bel Labrador è bianco! *Q*), cosa che io trovo strana, perché i cuccioli, a mio avviso, che siano bianchi, neri, grigi, rossi o viola (?!) sono tutti bellissimi.

Poi l’ho visto crescere per strada, imparare tutti i trucchi per sopravvivere, complice la madre, e trovare una compagna che, purtroppo, non rivedrà mai più.

E per tutta la narrazione la consapevolezza di non capire perché quelli alti fanno quello che fanno, sicuramente perché, benché si credano più evoluti, siano in realtà più bestie delle bestie.

Ho gradito anche l’impulsività di questo cagnolino dell’azzannare la gamba dell’umano e il suo rapporto con la bimba, benché sia stato così breve. Sono stati due passaggi che mi hanno colpito: sia per la quantità di emozioni suscitate nel randagio e in me stessa, sia per la semplicità con cui sono stati descritti.

Insomma, li ho trovati bellissimi.

Peccato solo che, il buon randagio, si sia accorto di così tante cose solo alla fine della sua vita.

 

Descrizione del Randagio: 5/5

 

Oh beh, non penso che ci fossero molti dubbi al riguardo.

Hai descritto benissimo questo randagio dal pelo nero con la macchia grigia sul muso; lo stesso colore del pelo della sua compagna. E il passaggio in cui dici che è un degno erede di un cane lupo mi ha permesso di figurarmelo completamente.

Una volta ho visto un bastardino che ci poteva somigliare: aveva anche lui una macchietta sul muso, ma la sua era bianca, comunque altrettanto adorabile.

Ti faccio tanti applausi per questa bella descrizione, ottimo lavoro.

 

Ambientazione: 4/5

 

L’ambientazione era descritta leggermente più a margine rispetto a tutto il resto, però sono riuscita a figurarmela abbastanza bene, anche se non ho capito se il tuo randagio sia nato in strada oppure nel giardino di una casa, la stessa da cui sono poi usciti quelli alti per prendere i suoi fratellini.

A parte questo dettaglio, non ho nulla da dire.

Sei passata da quel catino dal legno fragile, alla strada, poi alla campagna e infine in città, con quelle grande cucce di mattoni e quegli arnesi con sui si da la caccia alle volpi; questo mi suggerisce che siamo in Inghilterra, lì ne vanno proprio pazzi e poi la pioggia continua che sembra accompagnare tutta la vita del cane me ne da conferma, o almeno rafforza la mia ipotesi.

Quest’ultima l’ho proprio adorata, l’adoro anch’io nei miei testi, soprattutto per sottolineare l’importanza di certi momenti, di certi avvenimenti.

Eh niente, andava bene comunque, ci sono solo quelle piccole sviste, ma nulla di grave.

 

Rispetto del Tema: 9/10

 

Ho conosciuto questo cucciolo alla sua nascita, insieme ai suoi quattro fratelli che avevano il colore giusto, ho vissuto con lui per strada e sono stata al suo fianco sotto la pioggia, mentre la vita scivolava via dal suo corpo come l’acqua del catino che avrebbe dovuto ucciderlo.

Ed è stato tutto molto commovente e bello, anche se mi sarebbe piaciuto vivere qualche avventura in più con lui: magari scoprire come riusciva a elemosinare del cibo, come ha incontrato la sua compagna.

Come dire, avrei voluto avere più tempo per conoscerlo.

Nonostante questo mi sei piaciuta e l’introspezione del tuo randagio era molto molto buona, soprattutto le sue sensazioni che mi sono arrivate così forti e intense: la sua passione per la pioggia, per il rognone e per tutte quelle piccole cose che ha vissuto sul suo pelo.

Brava.

 

Originalità: 10/10

 

Posso dirti che ho molto apprezzato il fatto che (da come me la sono vista io) tutta la sua storia sia stata una sorta di Flashback prima della fine della sua vita.

L’ho trovato originale e questo spiegherebbe, forse, perché non ti sei soffermata sulle singola avventure vissute, ma sei andata dritta filata ai momenti più importanti della sua vita: la sua nascita, la quasi morte per annegamento, gli insegnamenti di sua madre, il suo vagabondare, la sua compagna, la loro cucciolata che mai vedrà, la pioggia, la bambina, il rognone, il morso all’umano, l’urlo, lo spavento, quell’arnese lungo e luccicante e il colpo, il dolore, il sangue e ancora la pioggia e poi solo più il nero.

Bello, bello.

Commovente e bello, soprattutto perché, negli ultimi attimi di vita, ha avuto la consapevolezza che tra quelli alti non vi sono solo bestie, ma anche brave persone: che possono rubare un pezzo di cibo e donartelo con affetto, quello vero.

Questo dettaglio, assieme a quello della pioggia, come ti ho già detto, mi è piaciuto moltissimo.

Per questo ti meriti il punteggio pieno in originalità e ti faccio ancora i miei complimenti! ^u^

 

Gradimento Personale: 5/5

 

Oh beh, qui il commento è semplice… l’ho adorata! *Q*

Io amo la pioggia, specie come elemento che collega il passato con il presente (come in una delle storie a cui più tengo), è stato il filo conduttore di tutta la storia e questo mi ha fatto piacere, molto piacere.

Anche la frase conclusiva mi ha fatto letteralmente impazzire e concordo con il tuo randagio: quel rognone (che io detesto! >.< ma sono dettagli) era così buono perché sapeva di carne e di affetto.

Mi hai proprio colpito al cuore, soprattutto con questa frase, brava, brava.

Ma ormai mi conosci, quindi! :P

Complimenti ancora una volta, comunque… proprio una bella storia.

 

Titolo: 2,5/3

 

Il titolo…

Mmm…

… non mi ha fatto impazzire molto e ti spiego subito il perché: primo era troppo lungo (e sai che io e i titolo lunghi non andiamo molto d’accordo)… e poi, secondo me, racconta troppo.

Forse togliendo la prima parte, lasciando solo: “Storia di pioggia e di rognone” avrebbe avuto tutto un altro effetto: perché sono quelli gli elementi fondamentali della storia, anche il randagio, ovviamente, però, essendo il protagonista mi sembra leggermente superfluo includerlo nel titolo.

Ma ormai saprai che io sono malata per i titoli e non sempre è facile accontentarmi. XD

 

Punti Bonus: 2/2

 

Beh, qui non ci sono dubbi.

È una storia originale e come tale si merita i due punti Bonus.

 

 
Totale: 76,5/80