Ehilà! Ho scelto di recensire questa storia per lo scambio perché... beh, perché se devo dirla tutta mi ha ricordato me stessa, quella che ero durante i primi anni di liceo e quella che sono ora... e ciò che queste due persone hanno in comune!

Mi sono immedesimata molto nella protagonista della storia.
La cotta per un ragazzo più grande, il desiderio di essere notata nonostante la differenza d'età e di amicizie, gli incontri nei corridoi che sanno migliorare anche la giornata più nera.
E' bello pensare a quanto cose così piccole - un "ciao" di sfuggita sulle scale, un sorriso alla macchinetta del caffè - possano significare, a quanto le reputiamo importanti quando viviamo questo tipo di situazioni; anche il semplice stare in gruppo insieme al corso d'inglese diventa qualcosa di enorme, con un'importanza gigantesca all'interno della nostra vita.
Certo a me è andata peggio che alla protagonista (XD) perché io mi sono limitata a fantasticare e il destino non ha mai girato dalla mia parte come per lei... però è bello vedere che, ogni tanto, anche questi "amori impossibili" che sbocciano nel tempo di un'assemblea d'istituto hanno futuro.

Per quanto riguarda l'idea della storia, quindi, non posso che considerarmi soddisfatta: è un bel racconto di amore adolescenziale dei più puri e teneri e sa far immedesimare chi legge.
L'unico appunto riguarda lo stile: ho trovato il testo piuttosto confuso, alcune frasi mi sono sembrate "stonate" con quelle che le precedevano o le seguivano. Questo non in tutta la storia, la parte centrale mi è piaciuta, ma quella iniziale e quella finale le ho trovate "staccate" dal resto, non aprono e chiudono la storia nel modo giusto a mio parere.
Te lo dico perché la storia in sé è buona, ma queste parti la appesantiscono un po'.

In ogni caso sei stata brava, è stata una piacevole lettura :)
Alla prossima!

Fra

Ciao. Nella one shot direi che hai messo una breve storia d'amore intensa, anche se solo da una parte, quella della ragazza.
Succede a volte di vedere qualcuno e non riuscire a dimenticarlo, magari non sai neanche il nome o l'età, ma non conta nulla perché lo hai visto e l'unica cosa importante è quella.
Quando l'amore nasce così, purtroppo, il più delle volte finisce male per quella persona, perché continua ad essere una cosa in una sola direzione, e non riceve mai nulla indietro.
La protagonista sembra aver perso la testa, ogni piccolo dettaglio e ogni incontro lo tiene nella mente presente, la fa impazzire quasi, dimentica tutto e tutti e direi che quella è la fase peggiore. Si promette di dimenticare, di non vederlo, ma non funziona così sempre, anzi quasi mai.
ALla fine è contenta che sia andato via, perché se non lo può avere lei accanto, neanche la sua ragazza lo ha vicino. Il discorso è egoista sicuramente, ma veritiero. Una persona che soffre non ragiona sempre in modo lucido .
Carina la storia:)

Piccolo racconto senza pretese, piccolo racconto dal cuore sbocciato.
Come è possibile non rivedersi in queste poche parole? Com'è possibile non pensare a quel ragazzo che ami da lontano e che l'unica consolazione e felicità la si può trovare guardandolo?
Il brutto dei pensieri così è che magari non è nemmeno il più bello della scuola e dunque il cuore si illude che sia timido e che pure lui si domandi come potrebbe mai piacere a qualcuna, che ironia dilettevole è la sorte. Così sfuggente eppure così misteriosa a volte.
Un bacio.

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Ciao! passo da te anche se non per la storia che mi avevi segnalato, ma spero che ti faccia piacere comunque. Ti è scappato qualche errore ma che non inficia sul mio giudizio finale. devo dirti che mi sono sentita adolescente di nuovo, che sono scesa dalle scale con te, chattato con te, chiacchierato in inglese con te, perché le tue parole mi hanno coinvolto e mi hanno lasciato un senso di odiosa nostalgia, perché quel dolore l ho provato anche io, esattamente identico al tuo, con la stessa vana speranza.
(Recensione modificata il 22/07/2014 - 07:47 pm)

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