Recensioni per
Vino e silenzio
di Targaryen
Un legame molto profondo lega questa giovane aliena al capitano. Sono così in sincronia e in simbiosi che non hanno neppure bisogno di dirsi qualcosa. Sono spettacolari assieme. Sono del pansiero che lei fosse stata umana Harlock l'avrebbe comunque voluta, come amica, o qualcosa di più, perchè lei ha una sensibilità eccezionale. Bella. |
Questa è un’altra bellissima storia che è quasi una poesia e che ormai ho letto non so quante volte! |
A volte, abbracciata a me nel nostro letto, hai nascosto il volto nell’incavo del mio collo e hai pianto senza lacrime per il tuo mondo, permettendomi di essere forte al posto tuo. |
Ciao ..se mai avessi voluto leggere, scrivere o vedere un qualcosa in più tra i due protagonisti, beh, questo è quello che avrei desiderato! Emozionante, hai scritto e descritto il tutto con molta ricercatezza, mi è piaciuto tantissimo immaginare visivamente quello che hai reso facilmente nello scritto..che poesia..brava brava e brava, i miei complimenti...Se poi aggiungi che Harlock e Meeme, o meglio, il loro legame, ha un posto speciale nel mio cuore , capirai che hai fatto centro con questa storia..per il resto non dilettandomi nello scrivere non posso essere più competente di altri, ma spero che i miei complimenti ti arrivino sinceri.."evitando di dirtelo, non soffrirò di meno..." Wow. Grazie. |
Cara Targaryan, |
E' il terzo racconto che leggo di questo autore ed è anche il più criptico per chi come me non conosce bene storia, ambientazione e personaggi. Anche in questo caso ci troviamo di fronte a un flusso di coscienza, dentro la testa e il cuore di un Harlock inedito, umano e molto diverso dalla figura della serie. All'inizio i suoi pensieri sono scostanti, scivolano tra i ricordi e il presente del momento condiviso con Meeme, poi si fanno più fluidi, focalizzati sui sentimenti che lo legano a lei e sul peso di un destino e di un futuro senza speranza. Spiccano la scena finale e la conclusione per coinvolgimento e passione. |
sinceramente, devo dirti che ho delle serie difficoltà a capire quanto hai scritto, principalmente perché lo trovo farcito di frasi senza logica. mi spiego meglio, la frase: "le ragnatele di luce che, improvvise e violente, squarciano la notte urlando la loro collera contro il cielo di pece”. analizziamola. le ragnatele di luce, di cui tu parli, io le vedo nella mia testa come raggi di luce che si intersecano, che va benissimo, è una bella immagine forte, mi sta bene anche che siano violente, perché appaiono nell'oscurità della notte. ma il resto? lo trovo incoerente e francamente eccessivo. passiamo poi ad affermazioni bizzarre del tipo: “il teschio e con le tibie incrociate sventola sul pennone, simbolo ormai stanco di quella libertà che anche i capitani di quei primi vascelli cercarono invano” in realtà quella bandiera era simbolo dei pirati, il loro scopo era terrorizzare le vittime ed indurle così alla resa, senza che ci fosse bisogno di combatterle. quindi a loro poco interessava la libertà come ideale, ma il loro intento era razziare e depredare. perciò a quali capitani ti riferisci? che intendi dire con questa frase? perché se ti riferisci ai primi pirati non ha senso. il teschio come tu ben sai è simbolo di morte. il simbolo di libertà ha senso solo se riferito ad Harlock. quindi a meno che tu non intenda la libertà eterna, la frase probabilmente non rispecchia a pieno il tuo pensiero. |
Cara Targaryen anche se non ho commentato ho letto tutte le tue fic e devo dire che il tuo modo di raccontare l'amore fra Harlock e Yuki "versione film" è davvero dolce e commovente..sembrano tutte immagini che nel film non si sono viste ma ci sono state davvero! |
Sono sempre in difficoltà a commentare le tue storie, perché mi sembra che qualsiasi parola non sia all'altezza di esprimere le emozioni che mi provocano... Ci provo lo stesso... |
Mia cara, non ho mai dubitato del tuo talento, ma con questa one shot ti sei davvero superata! La descrizione della cabina di Harlock è sublime, come la sua nostalgia del vento e delle burrasche di un vero mare. Tra l'altro, di tutto il film questa è la mia scena preferita, ma è talmente breve che non si fa in tempo a godersela! Tu l'hai trasformata in un racconto pieno di pathos, con un Harlock perfettamente in bilico fra la disperazione e una gioia di cui si sente altrettanto colpevole. Una scintilla di calore dentro una nave maledetta che ruggisce e tuona nonostante il nulla in cui è immersa. Ed è commovente l'Harlock che preferisce soffrire e ricordare piuttosto che avere la pace della non esistenza. Bravissima. La metto di corsa fra le preferite. Complimenti! |
"Ti sento ripetere nella tua lingua quella frase che non volevi io ascoltassi e mi perdo nella sua melodia." |
"Io ti amo, Meeme”, ti dico, e quasi vacillo dinanzi alla gioia che provo nel farlo. |