Recensioni per
Of dreams forgotten and fables untold
di petitecherie

Questa storia ha ottenuto 30 recensioni.
Positive : 30
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
15/10/14, ore 17:24
Cap. 1:

oddio, che cucciolo dolcissimo Cerbero! Che importanza ha se ha tre teste, un cucciolo come lui lo voglio anche io! Comunque, Hestia mi è piaciuta tantissimo, tra tutti gli dei e le dee è la mia preferita, in un certo senso per me sarebbe bellissimo poter essere come lei! Anche Ade mi ha colpito molto, la nuova versione del mito è molto interessante, in particolare mi è piaciuta molto la relazione che c'è tra tutti i familiari, soprattutto la vita e la concezione di libertà di Demetra, sono pensieri molto interessanti... Persefone è assolutamente dolcissima e anche Ade, so che può sembrare un aggettivo strano associato a lui, ma quando ha teso la mano a Persefone e l'ha invitata a visitare gli Inferi mi ha dato l'idea di qualcuno di coccoloso, è troppo carino! Beh, non vedo l'ora di poter conoscere meglio tutti i personaggi!
Alla prossima!
Mary

Recensore Junior
14/06/14, ore 20:37
Cap. 1:

Bella, bella, bella. Sapevo che avresti apprezzato quel video, ma non potevo immaginare avessi in serbo questo gioiellino! <3

La prima parte, sulla nascita degli dei dell'Ordine, credo sia in assoluto quella che preferisco: si respirano forti tensioni, la calma ingannevole che segue una battaglia (e ne precede un'altra). Ci sono delle divinità appena nate, palpitanti di poteri che riescono appena a intuire, figuriamoci a controllare, e che pure sembrano già più propense a scontrarsi tra loro che a unirsi per un fine comune. Che una situazione simile esploda, è un attimo. E allora Ade ed Hestia prendono in mano la situazione, pacati, ma risoluti. Composti e saggi, mi verrebbe da dire: fin da subito diversi dai loro fratelli. Hestia in particolare mi ha sopreso, perchè di lei ricordo pochissimo. Eppure attraverso la tua descrizione la vedo con chiarezza, questa dea antica dalle sembianze di bambina, dai capelli lucenti come il pelo dell'ellermellino. La scena è orchestrata così bene, i caratteri sono tutti così carismatici che, man mano che le spartizioni vengono fatte, non ci si dimentica nemmeno per un istante che i personaggi di cui stiamo leggendo sono forze primordiali. Dei, appunto. Meraviglioso.

Mi è piaciuto l'espediente di rendere quel flashback un sogno e, al tempo stesso, il prologo di qualcosa. La stanza di Ade che riflette Ade stesso è un espediente che ci portiamo dietro almeno da Labyrinth, ma conserva sempre intatto il suo fascino. Come affascinante è l'idea che l'Oltremondo sia più complesso, variegato e "vivo" di quello che sembra. Come Ade stesso, del resto. Tutto torna, ed è un gran bel vedere.

Demetra è... meravigliosa, ecco. Meravigliosa nella sua solarità, nella sua sensualità generosa, nel suo dispensare vita e amare la fertilità in tutte le sue manifestazioni. L'immagine di lei che mangia frutti e sotterra i semi è stupenda, e nel vederla così, immagine della vita stessa, è assolutamente intuitivo che possieda in sè un frammetnto ctonio e al tempo stesso tema e rifugga Ade. Demetra incarna il lato più luminoso del ciclo vita morte vita: vorrebbe essere solo vita, rifiuta e teme la controparte morte che pure è necessaria e integrata al ciclo stesso. Il suo parallelismo con Hera, morbosamente attaccata e dipendente da un uomo che la umilia, al punto da sfogare l'aggressività e la frustrazione non su di lui ma sulle sue amanti occasionali, è perfetto. Nel suo essere totalmente divina, Demetra è profondamente umana. Chi di noi non ha mai pensato, in fondo al proprio cuore "se farò sempre bene, non mi accadrà nulla di male"? E in realtà, come Hera, anche Demetra è dipendente da qualcuno: da Kore, appunto, quella figlia che la definisce come madre. Il rapporto con Posidone è molto bello e molto ben descritto. Io immagino quei due interagire in modo molto diverso, ma il modo in cui li hai descritti è così perfetto che posso solo mandarti un bacio.

L'incontro tra Ade e Persefone è naturalmente quello che attendevo con più aspettativa, e lo hai reso in modo molto dolce. Sarò onesta: io sono legatissima al mito, lo sento più "vero", se mi passi l'espressione. Per me, l'incontro con Ade, per sua stessa natura, può e deve essere solo traumatico. Ma il tuo è un rimaneggiamento del mito, e fra tutti i rimaneggiamenti che riesco a immaginare, è sicuramente il più delicato e carico di significato. Una Persefone che crede di essersi smarrita, ma che in realtà è solo tornata a casa. Un Ade che, per la prima volta, appare stupito, quasi vulnerabile. Mi hanno fatto tenerezza entrambi, ecco.
Ecchissenefrega se in realtà sono due dei ^.^

Ultima nota. Il cosmo ctonio. Credo derivi da Saint Seya, perchè non mi pare che la mitologia gli desse questa importanza. Non dico che stoni, però... boh, io che conosco solo il mito, me lo immagino un po' come l'aura dei super Sayan e non posso fare a meno di sorridere (sono scema, lo so).

Avevo bisogno di una storia su questi due. Il fatto che tu ne abbia pubblicata una, e proprio adesso, è provvidenziale.
Un abbraccio,
Saliman
(Recensione modificata il 14/06/2014 - 11:29 pm)

Recensore Master
06/06/14, ore 19:47
Cap. 1:

Hai scelto, nel pantheon olimpico, un personaggio insolito di cui trattare e, a mio parere, lo affronti altrettanto insolitamente. Hades non è esattamente una divinità che riscuota grandi simpatie eppure tu lo dipingi con inquietante umanità.
Al solito, la storia è ben scritta, elegante e stimola senza dubbio il lettore a volerne saper di più. 

Recensore Veterano
05/06/14, ore 14:19
Cap. 1:

Salve! Ho notato questa storia solo ieri, girando per la categoria, e oggi mi sono presa il tempo per lasciarti una degna recensione. Inizio col dirti che apprezzo il fatto che tu abbia postato una Ade/Persefone, coppia trattata ,ma mai troppo. Sono sempre stata affascinata da questi due e il fatto che tu li abbia riproposti in modo del tutto differente da quel che conosciamo, non fa altro che alimentare la mia curiosità.  Mi piace il tuo stile, coinvolge il lettore e alimenta il suo intresse; il linguaggio forte, utilizzato nei paragrafi iniziali, l'ho trovato del tutto appropriato alla situazione descritta. Ricordiamoci che gli Dei si differenziano dagli uomini per la loro immortalità, ergo,  essendo reduci da una guerra non si presentano come dei signorotti. Zeus mi è sempre stato indifferente, Dio elegante e balordo, arguto ma debole, un individuo governato dai piaceri  della carne e la passione per il potere. Era è l'approfittatrice della situazione. Sfrutta le occhiate languide di Zeus a suo favore  e si impone come sua regina. Demetra e Poseidone...credo che sarano i miei preferiti, sul serio! Demetra la si potrebbe definire tranquillamente una donna dalla mentalità aperta, è fantastica. L'amore per la libertà e la natura si unisce a quello per il Dio, che si divide fra terra e mare solo per rivederla. Li shippo tantissimo, insomma.
Hestia è un altro discorso. Ha una forza enorme, è la più fragile per aspetto fisico ma quella caratterialmente più energica. E' fantastica , soprattuto per il supporto e la stima che dimostra avere nei confronti di Ade.
La stima che quest'ultimo prova nei suoi confronti, del resto, è devastante e molto intensa. Mi piace il rapporto che hanno: rispetto ,amore puro e consapevolezza. Ade si divide fra i suoi fratelli, a lui il compito di mitigare le due potenze del cielo e dell'acqua.
E poi...bhè e poi c'è Persefone, che è adorabile con Cerbero, e che va alla scoperta di un mondo che in seguito sarà suo.
E niente, mi dispiace se ti sono parsa noiosa e ripetitiva, ma sono entusiasta di questa storia!
Complimenti
Ireide
(Recensione modificata il 06/06/2014 - 01:47 pm)

Recensore Master
01/06/14, ore 15:43
Cap. 1:

Beh, che dire… intanto grazie! Grazie di cuore per questo regalo. Avevi detto che avevi un asso nella manica ma non pensavo a questo.
La storia è molto bella. Sono sincera, raramente ho letto storie originali e mai, credo, mi era capitato di leggere qualcosa di genere epico. È stata una lettura davvero piacevole e sciolta. Quasi non mi accorgevo di leggere.
La prima parte aveva quasi un linguaggio crudo, essenziale, molto appropriato per ciò che voleva narrare. Mi è sembrato di tornare a sfogliare un vecchissimo libricino sulla mitologia che avevo letto alle medie e che già allora era vecchio, visto che era di mio padre. Stile familiare, quindi.
La parte del racconto di Hades, credo tu lo abbia ripreso direttamente dalla fanfic, vero? mi sembra di sì. L’avevo apprezzata allora e l’apprezzo adesso.
Anziché l’assegnazione a “sorte”, c’è un preciso volere degli dèi nell’accaparrarsi ciò che più si confà a loro. Hades è visto come il più scomodo e si è scelto il regno più scomodo, quello avvolto nell’oscurità. Beh, credo che abbia fatto l’affare migliore!
Hera è caratterizzata proprio come ci si aspetta. Un po’ mi ha ricordato la versione del telefilm di Hercules, dove è intrigante, vendicativa, approfittatrice. Un tempo pensavo che quelle caratterizzazioni fossero solo ad uso e consumo per far risaltare il protagonista, oggi invece penso che siamo state studiate più di quanto volessero far pensare. Quindi anche la tua Hera, nonostante il piccolo spazio che si è presa (che poi tu hai saputo destinare in egual misura a tutti), è riuscita a mostrare tutte le sue caratteristiche, facendo capire che personaggio è.
La storia poi sembra dividersi in piccoli episodi, come dei brevi punti di vista. Abbiamo Hades che si risveglia nelle sue stanze, riprendendo la narrazione dopo chissà quanto tempo dalla spartizione dei regni. Lui stesso ci racconta di come si suddividono le sue terre e ci dà rapidamente nozione delle regole che lo governano, portando infine l’attenzione su un minuscolo particolare, una scintilla che porta ad un nuovo punto di vista, con la parte tutta dedicata a Demetra.
Lei l’ho sempre considerata poco come dèa, forse perché (date le mie scarne conoscenze delle storie mitologiche) è soprattutto legata al ratto di Persefone. È stato sorprendente leggere il parallelismo con Hera, sempre assolutamente azzeccato, sia per carattere sia per visione dell’amore. Ne hai fatta una rappresentazione molto romantica, pur rimanendo ancora una volta nello stile pratico del racconto mitologico, seppur in maniera più velata rispetto alla prima parte del capitolo. Anche qui abbiamo poi un altro piccolo particolare, che sposta di nuovo l’attenzione.
Ritorniamo alla fine ancora ad Hades; e non poteva essere altrimenti! Sono stupita di ritrovarmi di fronte una Persefone tanto piccola. Mi pare sia diversa da come l’avevi presentata nella fanfiction, ma forse alcune cose le ho dimenticate. Questo primo incontro è molto diverso da come lo racconta il mito e non è affatto spiacevole come versione. Strano però come si sia arrivati ad un “voi”, dall’iniziale “tu”, quasi come una sorta di passaggio nel tempo, degli usi e dei costumi e dei modi di esprimersi.
Beh, questo era solamente l’incipit della grande storia fra Hades e Persefone. Un’introduzione leggera e rarefatta, che potrebbe portare a qualsiasi cosa nel futuro e che ben si ricollega al “nostro” fandom di appartenenza.
Mi fermo qui, per ribadirti i miei ringraziamenti e per farti i complimenti per questa one shot, che mi ha fatto passare una buona mezz’ora di lettura. (e sì, per questa rece così corta ci ho messo di più… ahimè)
Spero di non aver dimenticato nulla. :)

p.s.
I cuccioli sono sempre graziosi, anche quelli con tre teste, aspetta che cresca un po’ e poi vediamo se non cambi opinione! XD

Nuovo recensore
01/06/14, ore 15:01
Cap. 1:

E' davvero uno splendido inizio, amo il mito di Ade e Persefone e anche il modo in cui lo hai reso. E spero davvero di leggere presto altro.