Vedo in questa storia una potenziale trama per un cartone animato. Lo stile semplice e scanzonato (ok, bisognerebbe eliminare i refusi e mettere qualche virgola in più) si adatterebbe bene.
E' forse fin troppo scontato che nel mondo reale una ragazzina di 16 anni non può essere un agente segreto che combatte il crimine e/o salva il mondo, ma i cartoni e i fumetti sono pieni di tipi strani che nel mondo reale non potrebbero esistere.
Quindi il mio parere resta positivo: correggere i difetti e salvare ciò che c'è di buono (e c'è)

Gli errori continuano ad aumentare: adesso ci si mettono anche gli errori con le doppie ("traggica" e "polizziotto") e il passaggio senza motivo da passato a presente.
Passando alla storia... Davvero? No, non è fare una storia comica su una famiglia di agenti segreti, semplicemente hai scritto una cosa che va contro ogni logica anche di una storia comica: Così, di punto in bianco, lei scopre che i genitori e la migliore amica sono delle spie, ma non riesce a sentire niente di più. La cosa più logica, anche per una storia comica, sarebbe fare delle domande, invece la madre (sapendo che la figlia rischierebbe la vita) decide di farla diventare una spia così di punto in bianco, senza avere uno straccio di dialogo con, che so, il capo?
Fare una storia comica non vuol dire uscire da ogni logica e da ogni schema. Le situazione al limite dell'assurdo hanno al loro interno una propria logica: è necessario che ci siano delle regole alla base, altrimenti il tutto diventa solo un racconto delirante, ma che non strappa nemmeno una risata.