Una storia ispirata ai "dieci piccoli indiani" di Agatha Christie? Woah, fantastico!! Anche io adoro quel libro, da buona amante di gialli quale sono, e adoro anche te che hai ideato questa storia con i personaggi di Death Note *^*
Sono curiosissima di vedere come svilupperai la storia; intanto le vittime sono state tutte adescate, e noto che hai aggiunto anche dei personaggi che quasi nessuno si fila (ahah): Takada, che spero vivamente sia la prima a schiattare (come puoi notare non nutro simpatia nei suoi confronti), e anche Naomi, che al contrario apprezzo moltissimo, quindi mi fa sicuramente piacere leggere su di lei ^^
E poi c'è anche Matsuda! Quell'imbranato dopotutto mi sta simpatico, e poveretto viene sempre bistrattato.
Oh, e infine ci sono anche Sayu e Soichiro! Me li sono immaginati, padre e figlia, mentre passeggiavano insieme a Roma, che carucci! (?)
Inoltre ho apprezzato il fatto che tutti i personaggi, nonostante questa sia una AU, conservino le loro caratteristiche ed è così che avremo il solito Light, non più in possesso del Death Note, ma pur sempre cattivo, soprattutto nei confronti di Misa, follemente innamorata di lui. Anche L l'ho trovato abbastanza IC, e a proposito di questo, nella scenetta tra lui e Misa c'era anche una lieve comicità che mi ha fatto sorridere mentre la leggevo. Beh, e poi arriviamo a lui, l'ideatore di tutto, il "burattinaio": chi sarà mai? Credo che per questo, conoscendo il libro, dovremo aspettare la fine. Intanto inizio a pensarci...
Con questo ho concluso questa recensione così incasinata, sperando di aver scritto almeno qualcosa di decente e comprensibile. Scrivere una recensione appena alzata non è consigliabile XD
Comunque, metto la storia nelle seguite e spero di leggere presto il prossimo capitolo.
Alla prossima!!
Sayōnara ;D
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