Recensioni per
Sabato, è solo un giorno della settimana
di icered jellyfish

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
21/03/20, ore 00:44

Ciao! Si arrivo tardi, ho deciso di leggere tuuuutte le fic sui big four e ho intenzione di continuare a scrivere. Ho adorato questo racconto e ho colto tutti i riferimenti ovviamente X3 hai un modo di scrivere
Magnifico *^*

Nuovo recensore
21/07/14, ore 14:27

Ecco, sono questi i Big Four: quattro mondi paralleli che non si scontreranno -ma che noi fan facciamo collidere a forza, perché sono perfetti e si completano.
E questo mi ricorda, ahimè, che l'unico motivo per creare davvero il fandom, l'unico modo per farli incontrare davvero, é andare a -minacciare di morte- implorare la Disney e la Dreamworks di collaborare. Creerebbero un film strepitoso, con una colonna sonora fantastica -perché non ammetto che la colonna sonora sia banale o scadente- e quattro protagonisti splendidi, ci sarebbero milioni di incassi, noi avremmo un fandom vero e proprio e vissero
felici e contenti. Ma no, non succederà mai.
Voglio morire.
Tornando alla fic, me ne sono innamorata più o meno a: "Se anche solo una nuvola avesse osato infiltrarsi nell'intensa ed enorme pennellata azzurra del cielo di quel sabato mattina, probabilmente al posto di semplici e delicate decorazioni, sarebbero apparse più come fastidiose macchie di sporco sopra la perfetta monocromaticità di una tela accurata ed uniforme."
Sì me ne sono innamorata dall'inizio, perché é pura poesia. Spettacolare.
Mi piace la cadenza che ha la narrazione e lo svolgimento della trama che accompagna chi legge in questi piccoli momenti di quotidianità. La cosa bella-meravigliosa-splendida-fantastica-ohmiodiovogliosposareunafic é che io ero lì.
Ero affianco a Rapunzel mentre marciava verso la fermata dell'autobus, irritata con sé stessa a causa del ritardo ed ero con lei mentre correva per non perdere l'autobus e la sua amata lezione. Ero (con) la primavera.
Ero con Hiccup e il piccolo Zanna Curva, ammiravo il cielo e giocavo con i capelli, anelando di poter possedere un drago per poter volare via. Ero (con) l'autunno.
Ed ero con Jack, Jack e il suo amore per la psp, Jack e la sua lista della spesa dispersa e il cellulare che c'è o non c'è, Jack e la sua combo. Ero (con) l'inverno.
E, infine, con l'estate. Ero affianco a Merida, intenta a guardare quelle torte sbagliate, condividendo le sue preoccupazioni sulla reazione della madre. Ero con Merida mentre cercava un compromesso.
Ero con loro quattro alle 10.15 di quel sabato mattina, attendendo un incontro che non c'é stato.
I miei complimenti, quindi, perché mi é capitato solo un altro paio di volte di essere (con) i personaggi.
I miei complimenti perché é semplicemente meravigliosa.
E grazie per averla scritta
Un abbraccio,

spel

Recensore Veterano
06/07/14, ore 17:38

Uu~h, ma cosa abbiamo qui? *-*
Effettivamente è estremamente interessante come un piccolo dettaglio, un ritardo, un errore, una disattenzione o il puro caso possano influenzare così tanto una vita. Miriadi di possibilità, eventi, incontri in cui possiamo incappare o che possono sfuggirci solo per un semplice capriccio degli eventi. Le nostre vite sembrano davvero effimere e incontrollabili, dinnanzi ad un quadro così ampio e complesso. Amo quanto una storia mi porta a riflettere su certi aspetti della nostra esistenza, mi fa sentire viva e con così tanto da imparare...
Mi è piaciuta molto l’impostazione che hai dato alla narrazione, guidandoci in questi quattro, brevi episodi quotidiani – così pieni di poesia e bellezza nella loro apparente semplicità – intrecciandoli tra loro senza mai farli sfiorare, scandendo ogni occasione mancata con un’ineccepibile parallelo con le stagioni. Che non ha bisogno di alcuna spiegazione perché è così. È così e basta.
Tra l’altro, mi rispecchio perfettamente nei problemi e nei nelle circostanze che hanno spinto Hiccup e Jack ad essere alle 10.15 nello stesso posto senza nemmeno intravedersi. Dovrei studiare, studiare e studiare e, invece, passerei volentieri le giornate a far tutto fuorché quello, compreso leggere questo meraviglioso pezzo di un mondo che mi hai permesso di visitare con le tue descrizioni sempre così adorne e vivide… o giocare alla playstation fino alle quattro di mattina. Eh, lo so. Dovrei vergognarmi. X°D
Chiusa la parentesi e tornando a noi, questo racconto è strutturato bene ed elaborato con grande abilità e dedizione (lo si vede nella cura minuziosa che hai anche e soprattutto per i dettagli). È vivace, è divertente (Zanna Curva avrei voluto strangolarlo! XD) e, quel che adoro di più del tuo stile, è intenso, vibrante: perché sentivo il sudore della corsa di Rapunzel sulla mia pelle, fremevo come Hiccup di fuggire tra le nubi sulle ali di un drago, provavo un forte cameratismo per la maniacalità di Jack nel recuperare i progressi andati persi e sono rimasta abbagliata da Merida, nel suo essere sempre accompagnata dai guai ovunque vada e nel suo non perdersi mai d'animo, rimanendo quell'ardente anelito di libertà che tanto adoro.
Davvero tanti complimenti per il tuo ritorno in grande stile! :)

Recensore Veterano
05/07/14, ore 11:38

Oh, mio dio.
Mi hai lasciata del tutto spiazzata, ma in maniera positiva.
Questa shot è geniale, e non scherzo!
Quattro situazioni simili, nello stesso contesto -o almeno, è quello che fai percepire all'inizio- così ben elaborate da portar a immaginare che alla fine della storia si sarebbero scontrati gli uni con gli altri! E invece no, puf, niente.
Ahahah btw, ho apprezzato tantissimo i riferimenti ai film originali, perché richiamano i personaggi come sono realmente. La "citazione" che ho preferito è quella riguardante Merida e i pasticcini, ho colto subito e ne sono rimasta entusiasta!
Beh, seppur travagliato questa storia ha dato i suoi frutti positivi e io sono qui per riferirtelo. <3
Quella bomba sexy di
Ucha