Recensioni per
La paura di chi scrive
di Artefenis

Questa storia ha ottenuto 15 recensioni.
Positive : 15
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
02/04/16, ore 22:43

Quando ho visto che la flash parlava della scrittura non ho potuto fare a meno di leggerla. Mi ha praticamente richiamato!
Comprendo ogni singola emozione e sensazione che hai descritto in queste brevi righe. Penso che sia il problema di tutti gli scrittori, soprattutto di quelli più sensibili.
Una frase in particolare mi ha completamente catturata: "È come avere un incendio dentro, e sai che puoi spegnerlo solo scrivendo, ma non ci riesci. C’è qualcosa, un piccola cosa, che ti blocca e non sai cos’è."
Devo dire che, personalmente, trovo più facile scrivere proprio l'inizio, mentre mi resta difficile proseguire. Come se improvvisamente mi sentissi persa, allo sbaraglio. La grande verità di questa flash è che abbiamo paura, mettiamo una parte fondamentale di noi stessi, un pezzo della nostra anima in quel che scriviamo. E quando lo riportiamo su carta è come esporlo, metterlo finalmente al mondo.
Hai reso perfettamente l'idea in una maniera magistrale. Mi sono completamente ritrovata dentro tutto ciò che hai scritto!
Complimenti!^^

 

Recensore Master
30/03/16, ore 17:41

Premetto una cosa, che mi ha folgorata mentre stavo già scrivendo il resto della recensione: non ho letto le altre recensioni, ma non sono poche, quindi probabilmente ci sarà qualche concetto ripetuto... alla fine, siamo tutti sulla stessa barca, e come mi sento io affine a questa tua flash immagino che si sentiranno allo stesso modo molte altre persone.

Su questo argomento si potrebbero dire così tante cose che non so nemmeno da dove iniziare. Anzi, in realtà sto plottando così freneticamente una raccolta su questo argomento che probabilmente mi sto solo facendo del male.

Però è impressionante, davvero, come la sensazione che hai descritto sia vera, reale. Ho ben presente il blocco dello scrittore, ne sono uscita da poco (e non del tutto, secondo me, perché non sono in grado di scrivere nulla che vada al di sopra delle mille parole... se si esclude la long, ma quella è basata su un processo di plotting differente e non me la sento di includerla) e ho provato esattamente queste sensazioni.

Mi fa quasi spavento quanto tu sia entrata dentro la mia testa... o io nella tua, insomma.
Però vivrò per sempre, probabilmente, il desiderio di tenermi tutto in testa per paura di rovinarlo... anzi, no, con la consapevolezza che le mie parole non saranno mai abbastanza per abbracciare la complessità di quello che ho in mente.

Anche questa recensione, banalmente, non riesce a esprimere un centesimo di quello che vorrei dirti... e probabilmente non arriverò mai a conoscere me stessa così bene da capirne il perché. O da spiegarti cosa manca a queste parole.
Sei stata una folgorazione, hai racchiuso tutto in una flashfic e, se non mi facesse così male, rileggerei questa cosa ogni giorno per ricordarmi la confusione che sto facendo nella mia bacatissima testa.
Per spronarmi a tirare fuori tutte le idee, ché di sicuro rimanendo lì in testa non potranno mai migliorare.

Bless you, e ovviamente complimenti ♥

P.S. Complimenti anche per il titolo: la folgorazione comincia da lì. E comincia con uno schiaffo secco, perché con il sostantivo "paura" così vicino al verbo "scrivere" non ho potuto fare a meno di evocare tutte quelle sensazioni che, poi, ho ritrovato leggendo.

Recensore Junior
16/12/15, ore 08:44

Ciao!
Ho dato uno sguardo ad altre tue storie, ma alla fine ho deciso di recensire questa, che mi ha lasciata piacevolmente sorpresa. Mi sono già imbattuta in riflessioni sulla scrittura qui su Efp, ma tu sei riuscita a cogliere, oltre al bisogno/passione di scrivere, la difficoltà, la paura di non riuscire a rendere l'essenza del proprio pensiero. 
Hai espresso con chiarezza ed efficacia il sentimento con cui la maggior parte di noi ha a che fare, il sovraccarico di idee brillanti che si spengono non appena toccano carta, la frustrazione di non sentirsi in grado di dare vita a quei personaggi che popolano la nostra mente, che a volte sono talmente vividi che vorresti sfiorarli e la paura – come spieghi benissimo tu – che una volta messi per iscritto non saranno più solo nostri.
Mi piace la metafora di cui ti servi: la voglia di scrivere è come un fuoco che arde dentro e l'unico modo per spegnerlo è appagarlo. 
La prosa è fluida, diretta, senza errori. 
Complimenti davvero!
A presto,

[Recensione partecipante all'iniziativa "Babbo Natale Segreto 5.0" del gruppo facebook 'HPeace&Love].






 

Recensore Junior
03/11/15, ore 13:12

Ciao, sono qui per lo scambio recensioni!
Premetto che adoro le flashfic e le drabble, perché data la loro brevità sono molto più intense rispetto a storie più lunghe.
Con questo tuo scritto mi hai emozionata, hai reso perfettamente concetti che condivido pienamente, così come, penso, ogni alto scrittore in erba.
Dal punto di vista grammaticale non ci sono errori e il tuo stile è molto scorrevole. Ho apprezzato molto anche la scelta dell'uso della seconda persona
Sei stata molto brava, complimenti!

Un bacio e alla prossima,
_Melody_

Recensore Veterano
23/10/15, ore 20:50

Tanti di cappello per essere riuscita mettere per iscritto lo stato d'animo di ogni scrittore. Detto ciò, stavo girando per i profili alla ricerca di qualcosa da recensire e questa piccola flash piena di significato ha attirato la mia attenzione, "la paura di chi scrive" sinceramente mi sono chiesta: Perchè chiamarla così? Cosa c'entra la paura? Io non ho mica paura di scrivere lo amo! 
E poi ho letto e mi sei entrata nell'anima. È incredibile come con parole così semplici tu sia riuscita a mettere giù un groviglio di ansie ed emozioni così complesso come la sindrome da foglio bianco, quel vuoto nel caos della fantasia che ci impedisce di dar vita hai nostri sogni....già nostri sogni, forse hai davvero ragione, la nostra non è ansia è gelosia è frustrazione di perdere parte dell'incanto, il non sentirsi all'altezza di quei personaggi che oramai hanno preso vita nella nostra mente, che sono parte di noi è qualcosa di a se stante.
La paura di perderi, la paura che non vengano amati. 
Ti ringrazio per avermi dato questo spunto di riflessione, per avermi messo davanti ad una paura che non sapevo di avere.
Alla prossima,

                Blyth

Recensore Veterano
10/06/15, ore 14:47

SO COSA PROVI.
Scusami, è che questo è esattamente ciò che provo ogni volta che mi trovo a dover scrivere.
Il fatto è che sono piena d'idee, sempre. Anche quando non riesco a scrivere, anche quando non metto su ""carta"" più di tre parole in fila riesco comunque a pensare a personaggi, situazioni, cose che vorrei scrivere e che vorrei veder fatte.
L'inizio è la parte peggiore, credo.
Sei lì, la nuova storia è nella tua testa, o il continuo di una vecchia, eppure ... non sai come iniziare! Guardi il foglio, vorresti prendere a pugni qualcuno, vorresti urlare e non riesci a fare niente.
Alle volte cerco la musica, altre immagini, ma più spesso smetto solo di pensare.
Smettere di pensare, rilassarsi, fa passare la paura e finalmente metti giù le prime parole.
E dopo la prima riga, tutto diventa più facile.
Ci saranno nuovi blocchi, ci saranno nuove paure, ma si potrà uscirne.
Trovo che il tuo modo di esprimere la paura della scrittura sia molto universale, nel senso che è associabile a chiunque lo faccia, eppure è lo stesso privato. Mi piace molto, specie il finale: il timore di non rendere le cose come le hai immaginate è concreto e tangibile, per me.

Se posso fare qualche nota critica, purtroppo utilizzi la E' invece che la È.
Inoltre, nella frase "Ma ogni parola sembra essere messa a caso, non è mai come la vorresti. No!. E’ tutto quello che riesci a dire. E cancelli. Cancelli." hai messo il punto fermo dopo quello esclamativo, che è sbagliato ^^
Comunque sono solo piccole cose, niente che renda difficile la lettura!

Recensore Junior
23/04/15, ore 19:57

Ciao!
Sono qui per lo scambio recensioni. :))
Ho scelto questa OS perché subito mi ha attratta come una calamita. E' bellissima, davvero. 
Nel suo essere breve, hai praticamente aperto la porta a quello che si prova quando si vuole scrivere ma non ci si riesce. Hai saputo descrivere uno stato d'animo che non poi così facile spiegare a parole, e questo è tutto dire!
E mi sono molto rivista, nelle tue parole. Parole intense e veritiere oltre ogni misura. Inoltre, la dedica iniziale è fenomenale, complimenti!

A presto e un bacio. 

Recensore Junior
22/04/15, ore 21:13

Oddio, che bella *-*
La frase iniziale in corsivo è davvero meravigliosa, mi piace troppo *-*
Per essere corta, è realmente molto significativa: penso che, chiunque scriva, abbia queste paure, sempre. Mi hai descritta: sono così ogni volta che immagino scene, dettagli, personaggi, e rappresentarli sulla carta diventa all'improvviso difficilissimo.
A parte il significato ricco di emozioni, il tuo modo di scrivere è davvero scorrevole. Vorrei però chiederti una cosa che non ho capito: nella frase finale, a cosa si riferisce la proposizione "non saranno più soltanto tuoi" ?
Ancora complimenti,
Alla prossima!

Recensore Master
07/04/15, ore 12:50

ciao sono quì per lo scambio recensioni del gruppo fb.
la tua shot mi  piaciuta molto: è corta, diretta. in oltre rende molto facile l'immedesimazione anche per ch non ha fatt dela sua scrittura un passatempo come noi.
mi è piaciuto molto quella sorta di "tanti personggi in cerca di autore" che descrivi: creature immaginare che un po' conpatiscono il loro creatore e le sue paure ma che compaiono nl momento del bisogno, nel momento della razionalità che segue il panico.
davvero una bellissima shot.
a presto Aris

Recensore Master
06/04/15, ore 15:59

Ciao! ^^
Sai, ero indecisa se recensire questa bellissima flash-fic oppure la one-shot su Penelope (anch'io amo i romanzi di Zafòn!), ma alla fine ho deciso di leggere questa, perché la sento molto, molto vicina.
Quante volte ho osservato i volti dei miei personaggi, mentre fissavo un punto nel vuoto? Quante storie mi hanno raccontato, sussurrato? Purtroppo, però, non sempre sono riuscita a mettere nero su bianco i loro pensieri e i loro sentimenti o, più semplicemente, le loro azioni. Quando ti ritrovi davanti a quel foglio bianco, la mente si svuota: è una sensazione bruttissima! Vorresti scrivere e ti sforzi, ma non c'è niente da fare e sei costretta a rinunciare.
Non so se questo "blocco" sia dovuto alla paura di non essere all'altezza dei personaggi, delle vicende o delle aspettative, ma ciò che è certo - per fortuna - è che svanisce e che dopo non puoi fare altro che scrivere, scrivere, scrivere. Ti è mai capitato di passare una giornata intera, magari una noiosa domenica, a scrivere quasi ininterrottamente? A me sì. Io credo che si arrivi ad un punto in cui sono proprio i personaggi a raccontarsi attraverso le nostre dita, mettendo a nudo non solo loro stessi, ma anche noi (e chi dice che in ciò che scrive non c'è qualcosa di suo, mente!!).

Perdona lo sproloquio (che mi auguro abbia almeno senso), ma sono fatta così: quando un pensiero o una storia mi colpisce, nella recensione ci butto tutto ciò che mi ha trasmesso!
Che dire? Scrivi molto bene e ho notato solo qualche ripetizione (che io lascerei, in quanto danno proprio l'impressione dello smarrimento che si prova davanti al foglio bianco!). Hai uno stile fluido e piacevole e sei abile nell'esporre efficacemente i tuoi pensieri. In particolare, ho apprezzato la famigliarità con cui ti rivolgi al lettore: in fondo, coloro che scrivono si trovano tutti sulla stessa barca! :P
Ti faccio i miei complimenti!

Alla prossima,
Elly

Recensore Master
02/04/15, ore 16:14

Ciao!
Ho apprezzato questa storia per il realismo con cui l'hai trattata, si sente che tua, ma, al contempo stesso, ho avuto la sensazione che tu mi stessi spiando.
Ho iniziato decine di storie poi lasciate a metà. A volte erano dei sogni, ma semplicemente non sono riuscita a portarle avanti perché nei miei sogni era tutto perfetto, ma scrivendolo sulla carta aveva perso valore. Altre volte erano piccoli scleri, nati all'improvviso ovunque: a scuola, in pulman, camminando per la strada. Ma, quasi come per magia appena scrivevo erano andati via.
Condivido quello che pensi, non riuscire a rendere i proprio personaggi è terribilmente frustrante. A volte capita anche che sei appena soddisfatta della cosa, pubblichi la storia e al pubblico non piace. Ed allora va anche peggio, senti che hai sbagliato qualcosa, come se avessi violato da sola la tua intimità scrivendo di personaggi che sono nati e cresciuti dentro di te, che li hai resi pubblici, ma hai fallito qualcosa perché agli altri non sono piaciuti.
L'unico consiglio che ti do, in questi casi ( E che sì, un po' mi do da sola ) è di riprovare. Non importa se si cancella e riscrive, cancella e riscrive. Prima o poi la storia prenderà vita.
Come dice mia madre " Chi si ferma è perduto"
Alla prossima
Balder Moon

Recensore Veterano
01/04/15, ore 16:37

Wooo super! Premetto che non potevo non leggere qualcosa di qualcuno che ha messo una gif così suuuuuuuper di gosling nella presentazione! =D Immagino che queste parole siano qualcosa che tu hai provato davvero e ti dico che anche io a volte ho questa difficoltà. Scrivere dei personaggi che ho nella mente, che amo e che sono miei amici è difficile perchè è come se li si affidasse ad altri! e se loro non capissero cosa significano per te? e se loro odiassero il tuo personaggio preferito? o se amassero quello che non sopporti? o se non li capissero? è brutto e difficile ma è un rischio da correre. E poi c'è anche la difficoltà che la mente va più veloce delle parole e non riesci a starle dietro. Le condanne degli scrittori! =D
Un bacio
Peggs

Recensore Veterano
08/09/14, ore 17:16

Molto bella e capisco perfettamente il cuore della storia/sfogo perché è proprio quello che sta accadendo anche me.
Mi piace lo stile che hai usato, semplice ma azeccato.
Nessun errore tranne questa frase: "Quei volti che tanti desideri prendessero vita". Non la capisco bene, ma credo tu volessi scrivere "Quei volti che tanto desideri prendano vita" in caso contrario non l'ho proprio capita.

Anyway brava, bella shot ;)

Recensore Junior
29/08/14, ore 14:09

E' tutto troppo vero.
Non saranno più soltanto tuoi, saranno di tutte le persone che li leggeranno e inizieranno ad amarli, odiarli, criticarli, e sarà tutto sbagliato perché sono tuoi e loro non possono capire.
E perché ogni volta che scriverai di loro ci sarà sempre quel qualcosa che non va bene, quella parola che non è come vorresti, quella sfumatura.
E tutto questo fa schifo, ma è indispensabile come l'ossigeno

Nuovo recensore
25/07/14, ore 14:31

hey :)
intanto complimenti perchè scrivi benissimo e AMO questa storia sia per cosa racconta e per il modo in cui vedi la scrittura.
Non dimenticarti di me perchè probabilmente leggerò anche altri tuoi brani :')