Seconda classificata al 10 songs contest indetto da Frandra sul forum di EFP
Grammatica e sintassi: vi sono alcuni refusi minimi che vado subito ad evidenziarti.
“gli occhi iniziando a dolere” avrebbe dovuto essere “iniziano”.
“un qualsiasi altra creatura mortale” era “una”.
“ed l'austero dolore” in questo caso la “e” semplice è preferibile.
“senza il mio sostegno questa volte” era “volta”.
Lessico: hai scelto un registro lessicale elevato, ma non pomposo; termini forti, molto evocativi e utilizzati con una maestria tale da incantare il lettore. Ti sei attenuta perfettamente al registro scelto senza mai cadere in fallo e hai condito il tuo scritto di grazie e forza bruta.
Non c’è parola che avrebbe potuto essere sostituita con un sinonimo più calzante, ma allo stesso tempo non si ha l’impressione che tutto sia stato calcolato al millesimo, anche i termini non proprio comuni che hai utilizzato risultano naturali e perfetti.
Hai fatto davvero un lavoro magistrale.
Stile: al pari del lessico, anche nello stile ho trovato una ricchezza straordinaria. Non vi è traccia di pesantezza, hai uno stile raffinato, che colpisce dritto nell’immaginario evocando sentimenti e visioni. Penso che tu sia in grado di esprimere completamente te stessa attraverso ciò che scrivi, il tuo stile è unico, porta i tuoi marchi, e di conseguenza sa di piacevole novità.
Mi scuso per la brevità di questo commento, ma non ho appunti o consigli di sorta da dare, posso solo complimentarmi per una resa stilistica perfettamente riuscita.
Trama: sei riuscita a caricare un singolo istante di una quantità incredibile di sentimenti. Nonostante la storia graviti interamente attorno ad un evento molto circoscritto che copre un lasso di tempo estremamente ristretto, essa contiene introspezione, sensazioni e monologhi di grande carica emotiva.
La scelta di un istante così determinante nell’opera originale ti ha permesso di avere a disposizione una vastissima gamma di soggetti da esaminare, la tua scelta di far vedere tutto dagli occhi di Alucard si è dimostrata azzeccata perché sei riuscita a mostrare lati di lui celati e sottintesi e a costruire così un racconto che va quasi a “spiegare” una parte del personaggio in maniera ben lontana dal didascalico.
Caratterizzazione dei personaggi: hai svolto un lavoro magistrale, hai delineato Integra con poche parole, hai sintetizzato i suoi tratti peculiari e li hai fatti mettere in luce da Alucard con il tono a lui più congeniale. Proprio Alucard poi traspare da ogni singola parola, similitudine o metafora ed è stato dotato di una profondissima introspezione che lo veste come un abito su misura.
Trovo però che ciò che tu sei riuscita a fare vada oltre, hai caratterizzato l’opera in sé, ne hai riproposto i toni e le modalità narrative creando una versione letterale perfetta.
Chapeau.
Utilizzo della canzone: hai utilizzato magnificamente tanto le citazioni scelte quanto il testo della canzone, entrambi perfettamente adatti allo scritto. Ho trovato invece abbandonato il tono più “freddo” della melodia in favore di un “gore” più vicino al fandom scelto.
In ogni caso davvero un buon utilizzo.
Originalità: l’originalità non è sicuramente il cavallo di battaglia di questa storia, ma vi sono spunti interessantissimi nel rapporto fra Alucard e Integra che hai delineato, molto reale seppur privo di contorni.
La scelta di reinterpretare un istante in una sorta di missing moment è sicuramente qualcosa di già visto, ma ciò indubbiamente non va ad inficiare la qualità dello scritto.
Opinione personale: ho molto apprezzato questo racconto, per lo stile strordinario e che mi ha ricordato moltissimo l’opera originale, per le descrizioni bellissime che Alucard fa di Integra, per queste espressioni in effetti un po’ da Baudelaire e per la tua retorica strepitosa, che mi ha temuta incollata allo schermo e mi ha trasmesso moltissimo. Grazie mille.
Quotes: nell’impossibilità di citare l’intera storia mi accontento di due frammenti.
“Per pochi istanti è la volontà di Lei a vincere l'illogica esistenza di Schrödinger”.
“Sei davvero una cazzo di Madonna ed io, di nuovo, il cavalier servente d'una dama dai fianchi stretti, secchi e androgini come quelli d'un icona barbara.” |