Innanzitutto complimenti vivissimi, la fiction mi è piaciuta molto perché riesce ad essere estremamente significativa pur essendo una one-shot nemmeno poi così lunga: ogni parola ha un suo perché, niente è lasciato al caso, con il risultato che alla fine mi sono ritrovato a sentirmi affezionato alla coppia come se la conoscessi da una vita (mentre in realtà non l'avevo mai nemmeno concepita). Solo ad una seconda lettura mi sono accorto che era per un concorso, a maggior ragione rinnovo i miei complimenti dato che sei partita con dei prompt da inserire e nessuno di essi è risultato anche solo minimamente forzato.
Ammetto che inizialmente mi sono trovato piuttosto spiazzato: se "Sabrina di Lavandonia" immagino potesse essere riferito al luogo d'origine, "capopalestra di Sinnoh" con Sabrina che ne fa parte mi ha lasciato un poco interdetto, a maggior ragione quando poi ho visto che alla grigliata hanno preso parte anche Misty, Brock e Jasmine. Progredendo con la storia ho pensato che potesse essere una licenza poetica legata a qualche tuo lavoro precedente (ho avuto modo di verificare che è effettivamente così), anche perché il carattere stesso di Sabrina è molto originale (scelta che mi è piaciuta, nei giochi poveretta ha lo spazio che ha e nel manga i suoi poteri in qualche modo la castrano, dato che la sua caratterizzazione si basa su quello facendo vedere poco altro del suo carattere).
Già, il carattere di Sabrina. All'inizio mi ha spiazzato parecchio, come dicevo, anche perché personalmente dovessi immaginare una caratterizzazione più approfondita per lei probabilmente non farei fatica a considerarla misantropa e solitaria, ma così brusca, diretta, bisbetica e leggermente volgare ammetto che non me la sarei mai immaginata. La scelta tuttavia non solo l'ho assimilata piuttosto facilmente ma sono arrivato a considerarla via via sempre più azzeccata, una tessera di puzzle perfetta per incastrarsi così bene con quella costituita da Erika. Il dialogo introduttivo con la pazientissima Camilla l'ho quindi trovato perfetto per svolgere la sua funzione di prologo, dato che effettivamente stimola la curiosità sui motivi che spingono Sabrina a tenere così in considerazione la capopalestra di Azzurropoli, nonché parecchio divertente. Il Gengar di nome Gennarino mi ha fatto morire, suppongo che sia una citazione al disneyano corvo della strega Amelia giusto? *_*
Il primo flashback è breve ma intensissimo, Erika fa un'entrata in scena molto significativa dimostrando un carattere forte nonostante la sua natura dolce e pacata, una combinazione effettivamente fatale per la povera Sabrina. Il momento dell'abbraccio è davvero fantastico, con un gesto così semplice e significativo Erika è riuscita a ridurre all'impotenza quella che le si è presentata senza mezzi termini come una nemica, un pericolo, una minaccia. Il suo "ti odio" finale è piuttosto emblematico al riguardo, ancora una volta ottima scelta di parole
Il ritorno al presente spezza un po' la tensione grazie alle imprese di Gennarino, presentandoci una seconda volta un semplicissimo gesto di affetto da parte di Erika in grado di mandare nella confusione più totale la povera Sabrina; è in questa occasione che ho percepito il suo essere bisbetica e rozza come assolutamente congeniale alla storia, visto che altrimenti difficilmente il momento in cui lei si rammarica del fatto che Gennarino sia migliore di lei nel relazionarsi avrebbe avuto lo stesso impatto.
Il flashback successivo riporta alla ribalta il romanticismo, con un incontro casuale che trabocca di dolcezza grazie all'impaccio dell'una e all'ingenuità dell'altra, una combinazione a dir poco micidiale. Bellissimo il momento in cui Erika avverte la paura di perderla e Sabrina la consola nel modo più sicuro e dolce possibile, come hai ben detto con una dolcezza che non la appartiene.
E dopo il picco di romanticismo ecco che arriva il picco di sensualità che rende la fiction completa in tutto e per tutto. Sarò ripetitivo, ma non posso che ammirare ancora una volta il tuo stile di scrittura: le parole che hai usato delineano perfettamente la scena, con una carica erotica che va perfettamente di pari passo con i sentimenti senza mai risultare eccessiva, forzata o artificiosamente esitante. L'iniziativa di Sabrina è perfettamente in linea con il carattere che le hai cucito su misura, così come la dolce passività di Erika. La frase finale è la definitiva capitolazione della fredda, bisbetica e rozza Sabrina dinnanzi a colei che ha saputo rubarle il cuore e al tempo stesso una rivalsa della frustrazione che aveva espresso a metà capitolo perfino nei confronti di Gennarino.
Tutto va ad incastrarsi perfettamente come in un mosaico, insomma, con un'immagine generale sicuramente d'impatto, di quelle che restano impresse. La storia insomma mi è davvero piaciuta moltissimo, breve ma carica di significato e capace di premere i tasti giusti al momento giusto, cosa tutt'altro che semplice da realizzare. Già sapevo della tua abilità ma questo piccolo pezzo non fa altro che confermare l'idea che mi ero fatto al riguardo.
Arrivederci e grazie per l'ottima lettura ^^
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