Recensioni per
La tua cara immagine
di Roxar

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
04/01/17, ore 21:38

Okay, Okay - dopo un bel respiro, sono pronta a recensire.
Damn, Rana. Damn.
Come ho già accennato in chat, questa storia mi ha uccisa dentro - e mi ha uccisa per due volte: la prima con l'angst, la seconda con la sua bellezza.
So che è una ff vecchia e io sono in tremendo, tremendo ritardo, ma ti prego, sopporta i miei sproloqui (e i miei scleri) solo per un pochino, perché l'ho amata per davvero.
Sapevo a cosa stavo andando incontro. Lo sapevo - lo sapevo perfettamente, mannaggia a me, eppure mi sono fatta fregare lo stesso, ma che posso farci? La tua scrittura mi ha attratto, e ci sono inevitabilmente cascata, mi sono fatta affascinare e coinvolgere e prima di rendermene conto, mi sono ritrovata in lacrime.
Oh, be', non posso dire di essermene pentita: come prima cosa, vorrei davvero lodare il tuo stile: è semplice ma non scarno, anzi, direi quasi... essenziale. Ha tutto ciò che serve, e conserva in sé una forza travolgente - e te lo posso assicurare, perché altrimenti non mi avrebbe preso affatto.
Non so se ti rendi conto della potenza, della carica emotiva delle tue frasi, dei paragrafi corti - dei pensieri annaspanti di Haru che è uscito dall'acqua da un bel pezzo, eppure ancora non riesce a respirare - e di quel certo senso di fatalità che inizia ad insinuarsi nella coscienza di chi legge nell'intuizione di quel treno preso per sbaglio, del tempo che passa e che poi si ferma di colpo; del tempo che si ferma per sempre.
Un'altra cosa che vorrei lodare è la bellissima scansione del tempo, e il modo regolare in cui dividi la shot in paragrafi, e i paragrafi in righe: mi hanno ricordato un po' il rintoccare delle lancette di un orologio, e ironicamente forse contrastano un po' con l'eternità a cui accenni nel finale; un'eternità passata nel silenzio, nella perdita, nell'assenza. Un'eternità senza Makoto.
E che dire del bellissimo, toccante, commovente modo in cui continui a far vivere Makoto - a tenerlo vivo nel cuore di Haruka e nella sua segreteria telefonica? Mi inchino, Rana mia, devo inchinarmi per forza (e ti svelo un segreto: è stato il pezzo che più mi ha commossa. Ma non dirlo in giro, ho una reputazione di tipa tosta da mantenere!)
Con grande, grande dolore chiudo questo mio lungo sclero - spero che abbia almeno un minimo di senso, tra i deliri per l'angst e la meraviglia per la tua assoluta bravura.
Sperando di non averti annoiato con questo mattoncino noiosissimo, ti abbraccio forte, e ti faccio ancora tanti, tantissimi complimenti (perché te li meriti tutti)
Un bacio,
Luna

Recensore Master
21/08/14, ore 00:00

In realtà ero partita con l'intento di recensire l'altra MakoHaru, quella col lieto fine, per intenderci. Invece mi sono ritrovata a rileggere questa, cosa che faccio da ieri, per pensare a cosa scriverci esattamente in questa recensione.
Mi piace, anche se è limitativo e piuttosto semplice, dirlo. Trovo i personaggi IC e il tuo stile molto coinvolgente, nonostante sia stata impostata in "momenti" precisi. Questo genere di organizzazione non sempre paga, invece l'hai resa benissimo e mi ha strappato il cuore ad ogni flash che descrivevi.
Penso che la parte più straziante, al di là della veloce consapevolezza di quanto stava per succedere, ad ogni fotogramma che si susseguiva, sia quando ripeti più volte che Haruka ha quel messaggio nella segreteria. Solo quello. Mi ha colpito e mi ha straziato, perché ti fa sentire coinvolta, inevitabilmente, nel circolo vizioso, nel limbo in cui Haru continua a vivere, perennemente fermo, immobile, come se la sua vita non ci fosse più e tutto dipendesse da quel telefono, da quel numero, da quella voce e quelle parole che si ripetono all'infinito. Ventiquattro secondi eterni che lui non fa altro che ascoltare, perché non può fare altro.
Questa visione di Haruka mi è piaciuta un sacco, proprio per via del fatto che il suo legame con Makoto sia profondo, talmente tanto da essere quasi una simbiosi - passami il termine - in cui se non esiste uno, anche l'altro, alla fine, smette di esistere, specialmente per quanto riguarda Haruka.
Quindi niente, ti faccio i complimenti perché mi è piaciuta davvero tanto e me ne torno nel mio antro buio. ^-^

Recensore Junior
20/08/14, ore 12:34

È la mia prima recensione su Free, e sono orgogliosa di poterla lasciare a questa fanfiction...
È descritta con un ritmo incalzante che coinvolge il lettore in maniera quasi spaventosa, scritta benissimo e ogni azione facile da immaginare.
Ho iniziato a piangere più o meno a metà per quanto era coinvolgente, e i personaggi sono descritti perfettamente :)
la metto subito fra i preferiti!!

Complimenti davvero!!
- Starishadow

Recensore Veterano
19/08/14, ore 20:56

Mi viene da piangere.
E questo è l'effetto che l'angst mi fa. Ho la pelle d'oca, perchè è così breve ed incisiva, cruda persino, che davvero, è impossibile non sentirsi coinvolti. Che infinita tristezza, pensare che Makoto abbia avuto un incidente proprio prendendo quel treno che avrebbe dovuto portarlo da Haruka.
Io non shippo MakoHaru, ma questa breve fic mi ha toccato il cuore.

Nella segreteria telefonica di Haruka, distorto dalle interferenze, resta immobile l’ultimo, prezioso stralcio di vita di Makoto.

L'idea che Makoto possa morire, con quel suo sorriso sempre presente, con quella sua espressione e quel suo amore fraterno nei confronti di tutti, è straziante. Più di quanto lo sarebbe la morte di qualsiasi altro personaggio, penso.
E' scritta benissimo, scorrevole, pulita (per quanto possa essere pulita una fanfic in cui partono coltellate al cuore) ed estremamente IC, a parer mio.
Vola tra le preferite, assolutamente.
Saluti!

~ Nexys.