Eccomi, cara! Oh, quanto mi dispiace essere così in ritardo! Ma sai, purtroppo quest'anno devo preparare la maturità e quindi siamo partiti subito in quarta! In questi giorni ho dovuto preparare tre compiti e tre interrogazioni, e nei prossimi tempi le cose andranno peggiorando! Quindi scusami se arrivo con tanto ritardo, ma scrivere queste recensioni mi prende moltissimo tempo e, come se non bastasse, non mi ero nemmeno accorta fino ad un paio di giorni fa che avessi aggiornato!
è che sfortunatamente entro una volta al giorno su EFP per controllare la casella dei messaggi (solo per questo ho visto che avevi lasciato le tue dolcissime recensioni <3) e a quest'ultime rispondo (perchè le leggo) solo quando aggiorno.
Perciò visto che non avevi risposto all'ultima recensione che ti ho lasciato (sicuramente per motivi di tempo), pensavo che non ci fossero nuovi capitoli!
Fortuna che mi sono insospettita e ho controllato tra le storie seguite!
Quindi ti chiedo scusa e comincio a fare la recensione vera e propria ^__^
Allora, premetto che ho amato la prima frase!
"Rendimi la tua spada"... perché? Per ferirla come lei ha ferito lui tante volte? o per proteggerla? O magari ancora per toglierle il "peso dell'arma", della responsabilità (ricordiamo che lei in questo punto del manga ha già deciso di cacciare il fratello) per portarla "almeno una volta" lui?
Secondo me, almeno nel mio modesto parere, credo che sia un po' un misto delle tre, o no?
Ma analizziamo la seconda frase (sorry, sono entrata nel personaggio di critica d'arte xD): ecco che avviene il rivoltamento, Zero, che brama d'impugnare la spada (atto maschile, forte) dona un respiro (la sua anima?) per totale devozione (atto femminile, delicato, quasi)!
Devozione che ritorna in: "Ti ho dato il mio cuore un bel giorno, ma non ha mai fatto ritorno."
è un aspetto, questo, che Zero non mostra mai, ma lo tiene nascosto nel profondo nel suo essere: forse forse, se posso permettermi, prima di rendersene conto lui stesso, ci sarebbero volute un altro paio di notti (il ballo, magari?). Qui io credo che sia ancora un atto a livello "inconscio", non razionale... però in realtà tu stai (perfettamente) indagando l'inconscio dei personaggi, quindi potrebbe anche andare questo suo "donare se stesso" in questo particolare capitolo.
Piuttosto ho trovato la perfezione nella frase che viene dopo, "erano uno specchio per vederti migliore", sì.
Hai centrato il punto, ragazza. Ottimo, ottimo u.u
Zero vede Yuki come qualcosa di "perfetto" (che sia uno dei motivi per cui è rimasto così traumatizzato dalla di lei trasformazione in vampiro?), ma lei scappa per concedersi ad un dio dai capelli d'ebano (e qui è lei che idealizza Kaname)... ci sono sempre problemi con l'idealizzare gli altri, vero? Più alto il piedistallo, più dolorosa la caduta u.u
Comunque, concludi in bellezza con l'ultima frase: qui sì, mi sono proprio immaginata la scena del manga. Zero trema nell'anima, perchè è uomo, ed è con la donna che ama: nudo difronte i suoi occhi in un atto così intimo, così nostalgico. Ed è incredibile che sia Zero stesso a dire "-Non importa. Nel mio cuore non c'è nulla che possa influenzarci, se tu la vedessi..." quando in realtà, sempre a livello inconscio, è tutto il contrario! Hai fatto bene a giocare su questo contrasto u.u
Meraviglioso, veramente meraviglioso! E il tutto in sole 106 parole! A me, che manca il dono della sintesi, pare un miracolo riuscire ad unire brevità e tanta emozione. Boia l'orso!
Ma veniamo a Yuki.
Dunque, dunque, dunque... parlavamo di nostalgia ed ecco che :"Io e te, ancora una volta, uniti nel sangue, uniti per il sangue." pensa Yuki.
Che strano rovesciamento, una volta era lui a nutrirsi e lei a chiedergli di non curiosare tra i suoi pensieri, e ora guarda come sono finiti!
Comunque, vorrei soffermarmi su quel "nomadi affamati di una terra perduta e mai dimenticata.": è la loro vecchia vita da umani, vero? che cercano di ritrovare placando la sete di sangue e per la quale provano un'immensa, straziante nostalgia. E qui si trova il nodo centrale di VK, il ruolo (siamo sempre lì) umano che svanisce in quello di vampiro.
Esattamente come la preda è contemporaneamente carnefice.
Toh, quando si parla di parallelismi >__> l'hai giocato su somiglianze e contrasti questo capitolo, eh? me gusta mucho !
Ma continuiamo.
Dunque, Yuki si addentra timorosa (questo Zero è sconosciuto, diverso, spezzato come le "rovine" che lei trova) nei meandri del cuore di lui.
E trova se stessa. Forse vuole trovarsi, perchè spera che ci sia ancora una speranza di vedersi migliore negli occhi di lui (altro parallelismo!), di vedersi migliore, migliore ed umana. Ovvero la Yuki di sempre, perchè lei non può lasciare nessuna delle sue due anime (quella umana e vampira).
Ed è di nuovo a casa.
Tiè, Kaname!
No, ok, a parte gli scherzi, sono sicura che l'autrice voleva esprimere esattamente queste stesse cose nel manga! Zero sarà sempre la casa di Yuki, c'è poco da fare u.u
Quuuinidi, concludendo.
Come al solito ti faccio i miei complimenti, e mi scuso per i miei ragionamenti astrusi *ride*
Corro al prossimo capitolo e vedo se riesco a fare una delle mie recensioni eterne xD
Ti mando un bacio, un abbraccio e con ansia ti aspetto alla prossima <3
-Nomy
P.S.
Non vedo l'ora che tua sia arrivata ai miei ultimi capitoli, ci tengo a sapere il tuo parere (tempo permettendo, ovviamente) su quelle one-shot ^^
P.P.S.
Oddio, ho fatto una recensione con più di 900 parole (record!), non so nemmeno se la leggerai tutta xD (Recensione modificata il 30/09/2014 - 09:31 pm) (Recensione modificata il 30/09/2014 - 11:21 pm) |