Ehilà, eccomi di nuovo qui!
Inizio col dire che probabilmente tu mi vuoi male: due storie tue ho letto e già sono in preda alla disperazione!
Adoro le Lily/Severus e questa l'ho trovata particolarmente bella. Hai avuto un'idea bellissima scegliendo di descrivere questo momento (che, però, forse c'è solo nei film, o mi sbaglio?) e l'hai fatto in maniera magistrale.
Il dolore di Severus è duro, sordo, impossibile da ignorare. E' qualcosa che lo segnerà tutta la vita, che lo accompagnerà tutta la vita, come l'amore per Lily, come il senso di colpa, come l'impressione di averla uccisa con le sue mani.
Mi è un po' dispiaciuto che Severus non l'abbia baciata nemmeno in quel momento... non so, mi sarebbe sembrato giusto, e tu sei stata molto crudele a negarglielo! Anche se probabilmente hai fatto la scelta giusta e più realistica, perché immerso in tutto quel dolore non sarebbe stato un gesto normale...
Stile molto curato e bello, mi piace anche nella sua semplicità (io preferisco cose più articolate sinceramente).
Davvero brava!

Un bacio,
Mary

P.s.: Mai pensato di scrivere una Sirius/Lily? Ti amerei *.*

Be', insomma, diciamo che stavolta è colpa mia se ho deciso di farmi del male e leggere questa, nonostante i personaggi "Severus Piton" e "Lily Evans" nella stessa storia non promettano mai niente di felice e semplice.
Posso solo complimentarmi con te per come hai reso alla perfezione il dolore cieco di Severus per averla pensa ancora, e ancora, e ancora, e per non aver mai lasciato la presa sull'illusione che s'era costruito, nonostante ogni fantasia avesse i bordi taglienti dei cocci infranti.
Non so come si possa sopportare un dolore del genere e convivere con esso segretamente: probabilmente, come ha fatto lui, è sempre più facile nascondersi dietro un'apparente insensibilità e un pizzico di cattiveria. Mostrare al mondo di essere deboli non è quello che un uomo provato cerca.

Aspetto altre storie!

Claire.

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Sono sempre attratto dalle storie che parlano del rapporto tra Severus e Lily. Questa mi ha colpito particolarmente, soprattutto la parte finale, perché anche io ho scritto di quel momento, ma se nella mia storia c'è semplicemente la narrazione di ciò che avviene, qui ho trovato un complesso mosaico di pensieri che estraniano quasi dalla narrazione, immergendoti nella profondità della psicologia di Piton.
Che è un personaggio alquanto complicato, non c'è dubbio.
La frase finale è quella che mi è piaciuta di più, nel complesso.
Non ho altro da dire, se non che la storia è ben scritta, e forse la cosa che mi è piaciuta di più sono quelle due o tre ripetizioni che si trovano qua e là, perché non stonano ma anzi, le danno un tocco in più.
Complimenti, dunque!

Alla prossima,
Alessandro

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