Ciao Autumn,
forse arrivo tardi a recensire questa One-shot – essendo entrata a far parte del fandom solo l'anno scorso –, ma ci tenevo a lasciarti un pensiero e soprattutto a ringraziarti.
Ho letto e riletto tutte le tue storie su How to Train Your Dragon ed ho apprezzato la loro unicità, non solo per il linguaggio, che le rende tue, ma anche per la capacità espressiva, la potenza drammatica, lo slancio poetico che fa di ogni tuo scritto un piccolo capolavoro. Ti ringrazio, dunque, per avermi strappato qualche sorriso e per avermi fatta sognare, di tanto in tanto, con i tuoi testi.
Quando parlo del tuo linguaggio mi riferisco a una vera e propria padronanza della lingua italiana: una capacità di articolare i discorsi che rende la lettura impegnata (come piace a me) e al contempo scorrevole, un piacere per gli occhi. La perifrasi è ricca ma non esuberante, e i significati metaforici, uniti all'uso sapiente degli aggettivi, sono una vera e propria sublimazione della sostanza, del messaggio che vuoi trasmettere in ogni tuo scritto – caratteristica che sei riuscita a mantenere anche scrivendo al cellulare (come diavolo hai fatto?).
Ti concentri su un momento e lo rendi eterno. La dovizia di particolari è una cosa che amo per gusto personale, e mi piace come riesci a trasformare l'attimo in una dimensione sospesa in cui si concentrano sentimenti, colori, sguardi, pensieri. In ogni riga si percepiscono la passione e la cura con cui scegli ogni parola, e questo rende partecipi di tutti i gesti che il personaggio compie e le sensazioni che prova.
Le tue Hiccstrid sono qualcosa di incantevole, ed hai anche saputo rendere credibile la Mericcup – coppia che non approvo, ma che sei riuscita a farmi apprezzare.
Non c'è bisogno di dire che hai empatia nei confronti dei personaggi, in particolare Hiccup: è evidente che ti ci rispecchi, perché riesci a leggergli dentro in un modo che non è da tutti. Non è facile riuscire a manterere il carattere di un personaggio in una fanfiction, ma tu gli entri dentro, vedi con i suoi occhi, parli con la sua voce.
Ho notato che ti sei "specializzata" nell'angst (ti riesce bene!), ed Hiccup è perfetto per il genere. Quello che amo di lui non è solo il suo essere diverso – poiché tende per natura ad andare controcorrente –, ma anche la sua freschezza giovanile, la sua sensibilità, il suo dinamismo espressivo e il fatto che abbia dimostrato di avere una forza interiore più grande di ogni altro vichingo suo pari, capace di abbattere tutte le barriere imposte dalla società e da quel gracile corpicino da lisca di pesce.
Questo tributo a Stoick l'Immenso (il mio personaggio preferito) mi ha fatta sorridere: è struggente, ma allo stesso tempo fa ardere per la sua bellezza. Usare i ricordi come appiglio per ricongiungersi spiritualmente a qualcuno che ci è stato caro ce lo fa sentire ancora vivo tra noi, dopotutto.
Un saluto,
Eilonwy |