Bellissima. I versi sono composti con molta eleganza e anche la struttura dell'inno è meravigliosa. Il contenuto non è complesso, una lode al sogno, alla speranza e forse all'amore, ma ciò che lo impreziosisce in maniera lucreziana è tutto il resto, tutto quello che impreziosisce questa divinità, la orna ed orna il testo, lo rende bello e dunque profondo! Ci vorrebbe più tempo, più attenzione e forse voglia per commentare, vista la ricchezza di ogni immagine, che rimanda a qualcos'altro arricchendo ancora di più ogni verso. Un testo così mi sarebbe piaciuto leggerlo più spesso nella sezione poesie di questo sito... Peccato che non è in quella sezione, quindi la mia scoperta è tardiva e del tutto casuale! Complimenti.

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Di questo tuo componimento l'ultimo pezzo "Accendi con addormentate braci
il fuoco della Vita
e ne fai dono inaspettatamente
senza ricevere mai niente
perché sai solo tendere le mani,
solo dare, solo e soltanto amare…" mi piace moltissimo.
Piccola dea dei sogni che cammini sopra mantelli velati di scuro e piccole stelle luminose e brillanti, piccole porte che si aprono su prati estesi ed estese lande di ricchi pensieri, di cose che son sfuggenti ma potenti.
Come due occhi che si aprono sopra mari di tempesta dove venti calmi dirigono viandanti desiderosi e frementi di conoscenza e del particolare.
Chi è dea? Quali sono sogni? Quali le stelle? Eppure son lì e ci attendono sempre.

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