Recensioni per
Ragazzi d'Inverno
di PurpleStarDream
Ciao, io sono quella che riduci uno straccio tutte le volte e che non riesce comunque a perdere il vizio di leggerti TT |
Ho dovuto rileggerla due volte. La prima, per un'idea generale, la seconda probabilmente per cercare di comprendere. |
Tra una cosa e l'altra non l'avevo ancora vista. Diciamo che non è esattamente il periodo giusto per leggerla, ma non posso farne a meno, quindi pazienza. Ognuno ha il proprio modo di affrontare i demoni, per te è terapeutico questo, per me è devastante. Come ti spiegai già, io cerco la positività, perché delle volte i pensieri negativi sono talmente tanti che bisogna scacciarli a forza dalla testa cercando di tenere a mente solo quello che di buono c'è nella vita - poca roba. Mi è piaciuta molto, e non vedo l'ora di leggere il seguito.
Io non la penso come te riguardo al fatto che Bucky sia più incasinato di tutti, paradossalmente io credo che sia Steve quello con più problemi, e nonostante delle volte sembri quello più ingenuo e puro, in verità è molto forte visto che riesce ad affrontare lo tzunami di merda che l'ho ha investito più e più volte. Partendo dal fatto che i suoi genitori sono crepati in fretta, in modo non molto carino - ma la morte non è quasi mai dolce - arrivando al fatto che era un disadattato, praticamente, spazzatura per la società in cui viveva, e continua ad esserlo ad oggi, a conti fatti. Un ragazzino malaticcio e poco appetibile per le donne dell'epoca, ed ha dovuto convivere questo senso di inadeguatezza. Non penso nemmeno gli sia passata, il senso di inadeguatezza è duro a morire, esattamente come quello di non appartenenza, e te lo dice una che lo ha provato e lo prova sulla pelle ancora adesso. Basta pensare al modo che ha di approcciarsi con le ragazze o proprio al mondo fuori dal suo appartamento, al fatto che non ha una vita sociale praticamente, e che ormai vive per servire, come a riscattarsi di non essere mai stato abbastanza prima.
Poi prendono il suo migliore amico, lo lobotomizzano e lo fanno diventare una sorta di arma definitiva, per cosa? Pare proprio volessero fargli un gran dispetto, avrebbero potuto scegliere chiunque tra l'acozzaglia di adepti dell'HYDRA, invece hanno scelto proprio la persona a cui Steve più teneva. Ed è colpa sua, non bastano Peggy e Natasha a smentire la realtà dei fatti. E' colpa di Steve, perché ha dato per scontato che fosse morto, lui e gli Howling Commandos non si sono nemmeno degnati di andare a recuperare quello che pensavano fosse un cadavere. Sì, avevano già fatto esperimenti su di lui quando era stato catturato, ma sarebbe finita lì se Steve avesse recuperato il suo corpo - vivo o morto.
Quindi deve convivere con questo enorme senso di colpa, immenso, in più scopre che è praticamente morto per nulla, che l'Hydra ha vinto su di lui - perché la si può rigirare come si vuole, ma la vita gliel'hanno rovinata parecchio.
Poi c'è Tony che è una persona distrutta, piena di problemi, e guarda caso Steve sceglie proprio lui, vuole proprio lui, per complicarsi un po' la vita, come se non ne avesse mai abbastanza. Delle volte mi viene da pensare sia molto masochista.
Non ho idea di cosa tu abbia pensato per il suo suicidio, ma avrebbe avuto più volte motivo di farlo, almeno secondo me. Quindi non aspetto altro che leggere per capire se in qualche modo la tua idea si avvicina alla mia.
Grazie, le tue storie mi fanno sempre riflettere - e sfogare - e te ne sono grata.
A presto. <3
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Premetto dicendoti che io non ho smesso di attendere il seguito della tua ff sulla macchina della morte...ma veniamo a questo capitolo e alla tematica che hai deciso di trattare con una profondità di osservazione davvero notevole senza falsi moralismi o preconcetti...cose che detesto senza ritegno...Non so fino a che punto sia una scelta morire...nel senso che nel momento in cui decidi di farlo la cosa non ti si pone più come scelta tra diverse alternative ma come l'unica strada percorribile,come una necessità...voler morire diventa necessario come dover respirare...escludi qualsiasi altra cosa perché non la vedi più,non vuoi vederla o fa troppo male desiderare di farlo...Personalmente non vorrei sopravvivere ad un tentativo di suicidio...non potrei sopportare non tanto gli sguardi altrui ma il mio...per tanti motivi...alla fine siamo noi i peggiori giudici di noi stessi e godiamo forse nell'infliggerci condanne che non meritiamo...Ognuno ha ovviamente la sua opinione che potrebbe essere del tutto smantellata da un momento all'altro dall'esperienze dolorose che la vita può sbatterci in faccia...Hai reso empaticamente la sofferenza di Bucky,personaggio che si offre bene all'argomento,per certi versi hai fatto persino sperare che lo lasciassero andare...Sei abile nelle descrizioni e nel dar vita a immagini di notevole impatto emotivo...Sono davvero curiosa di leggere di Steve...a presto |
Ammetto, con un bel po' d'imbarazzo, che questa non è la tua prima storia che leggo (perdonami se non ho recensito le altre ma una prendeva l'altra e ieri notte le ho divorate senza pause finché non sono crollata sfinita alle 5.30 del mattino) e se c'è una cosa che mi piace del tuo stile è il lato introspettivo. |