Grammatica: 4/5
Stile: 5/5
IC: 5/5
Originalità:5/5
Attinenza al tema del contest: 5/5
Gradimento personale: 4,5/5
TOT: 28,5/30
Partendo dalla GRANMATICA, ti segnalo qualche svista:
Nella frase chiave "Cosa diamine hai fatto Peter" servirebbe una virgola tra il verbo e il nome proprio, dunque sarebbe più corretto il periodo "Cosa diamine hai fatto, Peter?".
"[...]quella stramaledettissima voce che gli altri chiamano buonsenso." "buonsenso" andrebbe tra virgolette.
"signore oscuro" all'interno della saga viene usato come nome proprio, dunque necessita di maiuscole divenendo "Signore Oscuro". (x4)
"Erano i tuoi amici Peter!" stesso errore della frase chiave.
"malandrini" stesso errore di "signore oscuro", sarebbe "Malandrini". (x2)
"Stai forse piangendo Peter?" stesso errore della frase chiave.
"Ne sei sicuro Peter?" stesso errore della frase chiave.
"Guardati, stai piangendo dal dolore Peter. I mangiamorte non piangono." errore della frase chiave e della minuscola a "Mangiamorte".
"Sei già diventato un assassino Peter." errore della frase chiave.
"Stai morendo Peter." errore della frase chiave.
"Bravo Peter.
Bravo Codaliscia." errore della frase chiave.
Elencati uno sotto l'altro sembrano tanti errori, ma ho deciso di toglierti un solo punto in quanto sono sempre gli stessi.
Hai utilizzato uno STILE semplice ma non banale e le frasi corte danno ritmo alla storia, permettendo di cogliere la confusione tra ciò che Peter deve fare e la sua coscienza. Personalmente, adoro la scelta di narrare la vicenda in seconda persona. Ci sono passaggi che ho apprezzato particolarmente ("Di polvere è fatto il cervo
Il cane ulula pazzamente alla luna da una cella
E il lupo piange nella sua disperata solitudine
E il topo?
Il topo squittisce debole alle spalle di un grande potere." "Guardati, stai piangendo dal dolore Peter. I mangiamorte non piangono.), in quanto puntano all lato sentimentale del lettore riuscendo quasi a suscitare un moto di pietà verso un personaggio così lascivo. Degno di nota è il fatto che il complesso risulti poetico, contrastando con la crudeltà di ciò che racconti.
Passando all'IC, hai fatto un lavoro molto buono anche qui. Innanzitutto, la divisione del racconto in tempi diversi ha reso possibilie mostrare una sorta di maturazione psicologica di Peter. All'inizio lo descrivi come un uomo desideroso di riconoscenza e di potere, che usa il ricordo dei Malandrini come incentivo a servire Voldemor. Con il passare del tempo il senso di colpa prende il sopravvento sull'orgoglio, fino a condurlo alla morta. Ottimo sviluppo, dunque, verosimile e in linea con quanto raccontato dall'autrice. Punteggio pieno anche qui.
L'ORIGINALITÀ della storia sta nella decisione di utilizzare Peter come protagonista, rielaborandolo. Di scritti sui Malandrinine è pieno il fandom, ma spesso Peter non è presente o viene mostrato sotto una luce diversa dalla tua o deriso. Alta sarà dunque anche l'ATTINENZA AL TEMA DEL CONTEST, poiché il "letame" è Peter e il fiore che mostra consiste nell'instante letale di dubbio che salverà Harry.
Ho tolto mezzo punto dal GRADIMENTO PERSONALE per via delke ripetute sviste grammaticali, che data la brevità complessiva risultano parecchio all'occhio. Ciò non toglie che il tuo lavoro mi è piaciuto davvero molto e mi ha fatto rivalutare il personaggio di Peter Minus. |