Quinta Classificata - Ninna nanna di Chaotic Alaska
Grammatica&co: 8/10
Originalità: 4/5
Uso dell'immagine: 4/5
Gradimento personale: 8/10
Dunque, dal punto di vista grammaticale&co direi che non hai commesso chissà quali errori gravissimi; ho notato solo qualche svista e degli errorini tecnici, tra cui la È con l'apostrofo o la mancanza dei segni di dialogo (hai preferito usare le virgolette al posto di « » - che va bene lo stesso, ma per correttezza lo segno anche a te come agli altri). Per il resto, il testo mi è parso corretto, a parte per qualche virgola di troppo e la ripetizione costante della parola “bambino”. A tal proposito, avrei preferito tu donassi un nome al protagonista, anche solo per facilitarti l'impiccio di ripetere sempre la stessa parola come soggetto principale. Hai dato il nome al gatto ma non al piccoletto, che buffo! Ma va bene, lì per lì ho creduto facesse parte del surrealismo e che tu abbia scelto di generalizzare. Però a mio avviso un poco di contesto in più non avrebbe guastato. La situazione descritta è piuttosto delicata e sensibile, forse avresti potuto dedicarle qualche riga in più, anche solo per donare spessore alla favola, ma tutto sommato va bene così. A parte ciò ci sono anche degli aspetti positivi riguardo il testo. Ho notato che fai un buon uso delle similitudini, molte di quelle create mi sono piaciute molto, rendono bene le immagini e sensazioni che vuoi trasmettere. In più, ho visto come certe volte usi delle frasi poetiche e quasi oniriche che ci stanno veramente benissimo. Sono proprio piacevoli! Ce n'è una in particolare che mi ha colpito (cito): “Era come quando un singolo istante sfugge al fiume del Tempo e ti si incolla addosso.” - veramente bella. Andando avanti, l'idea che hai avuto guardando l'immagine va sul drammatico e per me ha un che di classico. Il bambino che perde la madre in tenera età e affronta il lutto inconsapevole, rifugiandosi in sogni e irrealtà. Il significato è splendido e penso che la foto in sé abbia contribuito e giocato un punto a tuo favore. Andare a cercarla sulla Luna è dolcissimo, di quella dolcezza che ti scalda il cuore. Ma soprattutto ho apprezzato ciò che hai immaginato ci fosse sulla luna: un luna-park. Quello sì è originale e mi piace molto. Così come l'aggiunta delle barchette bianche, molto suggestivo! Sull'utilizzo dell'immagine devo dire sei stata abbastanza brava, l'hai concretizzata utilizzando quasi tutti gli elementi disponibili tranne la corda... perchè? Dici che il piccolo sale in alto attraverso una scala, però della corda non vi è traccia. È un peccato, perché io puntavo molto su quella! Sono io che non ho capito oppure non l'hai presa in considerazione? Eheh... comunque non preoccuparti, alla fine funziona lo stesso. L'importante è il motivo per cui il bambino si ritrova lassù. È assai struggente ed è di sicuro il fattore che scatena l'emozione. In più ci sono dei dettagli da non tralasciare. La notte, la ninna nanna e il palloncino. Tre elementi su cui voglio spendere qualche parola: La paura della notte iniziale è ciò da cui parte tutto, la ninna nanna è il conforto interiore, mentre il palloncino che sparisce è la consapevolezza della madre che se n'è andata. Triste, tragico, ma bello. Analizzandola bene, direi che hai creato una favola metà per bambini e metà per adulti, agrodolce in grado di far fantasticare quanto basta. Insomma, a me è piaciuta, mi dispiace solo per qualche imperfezione, ma sei ancora in tempo per riprenderla in mano e perfezionarla. Quindi ti faccio i complimenti è stato un piacere!
Grazie per aver partecipato, un saluto! ^^
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