Recensioni per
Commemorative Stone
di acchiappanuvole

Questa storia ha ottenuto 34 recensioni.
Positive : 34
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
20/11/19, ore 17:45

Ciao, eccomi come promesso sono tornata.

Allora partiamo subito con Satsuki. La scuola, le amicizie, i primi amori, le occhiate in giro a nuove prede, le illusioni amorose e le speranze… mi sembra di rivedere Hachi nei suoi anni di liceo in compagnia di Junko che la rimproverava per essere sempre così superficiale, spensierata e frivola in amore. Tuttavia mi paice, perché hai dato un aspetto a Sacchan di sua madre e questo mi porta a considerare che la piccola sia quindi davvero figlia sua escludendo per ora la teoria che invece sia figlia di Nana.
Oddio non fraintendermi, adoro entrambe le versioni ma non so perché, Satsu mi piace pensarla figlia di Takumi.
Anche il fatto che al fianco di questa ragazza ci sia questa Ko, di tua invenzione, mi piace molto perché rappresenta la Junko di sua madre. L'amica che la tiene coi piedi per terra quando lei parte per la tangente verso orizzonti lontani. L'amica materialista e oggettiva che le fa notare quando lei sbaglia qualcosa. Dato che baby Ren si è fossilizzato a Londra come sappiamo, è un bene che Sacchan abbia comunque una migliore amica così.
Adoro anche il fatto che Sacchan sia ancora così infatuata di Shin. sai? se non fosse che si passano 16 anni o più di differenza (considerando che Shin ha 16 anni quando Hachi partorisce il primogenito) potrei anche arrivare a shipparli, però la differenza d'età si fa sentire e considerando già il passato di shin dubito che resti buono buono ad attendere che Satsu diventi maggiorenne… considerando poi che Takumi fa prima a farlo fuori piuttosto che vederlo frequentare sua figlia! 🤣🤣🤣
Però povera Satsu, spero per lei che trovi un grande amore e al più presto, anche se ad essere sincera non mi aspetto di incontrarlo qui in questa tua opera… oddio a meno che non sia un amore proibito e incestuoso tra Ren e Satsu, ma... ancora non vedo i presupposti per pensare una cosa simile.

E arriviamo a Ren… Eh, che dire di questo ragazzino? che non so ancora se strozzarlo o riempirlo di baci per quanto mi fa dannare l'anima. Di certo riempirei di baci il suo bel papino. Takumiiiii… che già solo quando appoggia la tazza sul tavolo m'ha fatto venire uno scompenso cardiaco! me lo sono proprio immaginata come nel manga, quando in silenzio si muove con quell'aria affascinante, misteriosa e malinconica del futuro.

Posso dirti? Reira sta scassando gli zedbedei con tutte queste sue crisi esistenziali. E' depressa? bene fatti curare e non stressare più l'anima a sta povera gente, che sono dei santi a sopportarti.
In tutto questo sappi che però Reira mi piace un sacco come personaggio… ahahha, è che è fin troppo umana la sua caratterizzazione e mi fa arrabbiare! Uffa, vivi e sta serena! Sei bella, di successo, le hai tutte (tranne Takumi, che alla fine gira e rigira fa sempre ciò che vuoi tu e ti sta sempre vicino) quindi non ti lamentare. Questo suo continuo frignottare mi innervosisce, però è proprio IC col personaggio della sempai.
-scusa questo piccolo sfogo, ma a volte ci vuole -
Torniamo a noi. mi piace che Takumi sia per Ren un balsamo ai suoi timori e alle sue preoccupazioni e mi piace acnora di più che riesca a percepire la grande stanchezza che affligge il padre e lo consuma da dentro. Si accorge che fatica sempre più a portare questo peso ed è come se lui stesso si volesse accollare una parte di questo fardello. Rendere Ren consapevole di questo aumenta la sua maturità e il suo senso di responsabilità.
Però sta fissa che Ren ha per Reira mi incuriosisce e allo stesso tempo mi preoccupa. Sono volta a pensare che la consideri una sorta di mammina surrogata, o crede che sia veramente sua madre o lo vorrebbe… non saprei dirlo. Magari è venuto a conoscenza che suo padre e Reira si erano fatti delle storie e quindi sospetta di poter essere suo figlio e considera Hachi una bugiarda… potrebbe spiegare questo suo astio nei confronti della madre…
Quello che però mi terrorizza tanto è che si sta comportando proprio come suo padre. Takumi abbandonò tutto per Reira più e più volte lo abbiamo visto compiere questo gesto, che fosse solo per lei o per la scusa del lavoro, sta di fatto che l'abbia sempre messa al primo posto di tutto. Ren ora sta facendo uguale mettendo Reira al primo posto perfino di sua sorella Satsu. C'è il suo compleanno eppure lui si preoccupa di lasciar sola Reira. E' brutto dirlo, ma non mi piace che ripercorra gli stessi passi del padre ed è umano e comprensivo che Takumi, forse perché lo conosce bene o forse perché ci si rispecchia, tenti di impedirgli di fare i suoi stessi errori.

"Di cosa hai paura? - Il mio nome mi fa paura, il mio sangue mi fa paura." Questa frase mi ha bloccata, sconvolta e attirata allo stesso tempo. Sono rimasta a pensarci per diverso tempo cercando di analizzarla con impegno. il primo pezzo mi fa pensare che sappia chi fosse ren honjo e quindi senta il peso di portare il suo stesso nome come se tutti si aspettassero che lui debba per forza ereditare la sua bravura innata. E' un peso che molti omonimi si portano dietro. Ci sta. Ma è stata più che altro la seconda parte a farmi riflettere. Il suo sangue, questo mi incuriosisce, perché se da un lato penso che lui sappia quale siano quindi le sue vere origini o presume quali possono essere, significa che però le teme. Dato che ha problemi con la madre mi viene da pensare che ce l'abbia con lei. Per cui l'unica è che Takumi non sia suo padre, e invece lo sia Nobu. Ecco perché non vuole tornare a Tokyo e non risponde alle chiamate di Yasu e di Nobu o Hachi. Li condanna tutti perché gli hanno sempre mentito (Yasu poverino non so cosa centri, ma va beh!) Takumi invece avrebbe senso che non lo condanni perché sapendo che tra loro non ci sono legami capisce però quanto deve avergli costato riconoscerlo e amarlo invece come fosse figlio suo, in pratica Ren si sente in debito con lui.
Questa è forse l'unica strada che ci riesco a vedere… Reira in tutto questo però non centra nulla. Salvo che Ren non pensi di essere figlio della donna o di Takumi o dai visto che ci siamo di Shin. Boh… brancolo nel buio solo perché non ho veri indizi.
Altra ipotesi, come dicevo prima se fosse innamorato segretamente di Satsuki, questa frase avrebbe il suo significato perché a causa dei legami di sangue non potrebbero stare assieme. Invece se per esempio Ren fosse figlio di un altra coppia o Satsuki stessa non fosse figlia di Takumi e Hachi, i due potrebbero stare assieme. Si, vero avrebbero lo stesso cognome, ma su quello si può sorvolare. Ahhaha, l'ho sparata a caso ma qua mi accorgo che la strada potrebbe essere non trascurabile.
Scendiamo ora dalle nuvole e torniamo a noi.

"Mh, qualcosa da tua madre lo dovevi pur aver preso! - ride Takumi non badando alla faccia contrariata del figlio" questa frase mi ha scaldato il cuore sulla prima parte, perché Takumi rivede in lui qualcosa di Hachi e sorride, quindi si avverte quel sentimento che ancora si avvertiva nel futuro del manga, dove Takumi era chiaro provasse ancora qualcosa per la moglie, ma si sentisse anche fortemente mortificato per averla sempre trascurata.
Però non è questa la parte più interessante di questa tua frase, bensì la seconda: quella dove Ren appare contrariato. Ancora una volta mi lascia nel dubbio, ma conferma il fatto che sia fermo sullo stesso preconcetto con Hachi.

"Il perché hai voluto portarla qui" Ren accusa Takumi parlando di Reira. Ora questo mi contraddice un pensiero che feci leggendo gli ultimi capitolo di Nana, dove invece c'era Reira che parlando al fantasma di Ren (ovvero a quei poveri scoiattoli? diceva qualcosa che pareva essere: l'ho costretto a seguirmi qui, e parlava di Takumi. Quindi o Ren non conosce le vicende, o ha frainteso le vere ragioni che hanno spinto suo padre ad andare a Londra da Reira.

"quell'accusa dalla quale Ren non riesce ad assolverla" questa frase mi ha seriamente messa in difficoltà. Pare sia successa una discussione tra i due, o tra Takumi e lei, e che Ren vi abbia assistito. Lei ha accusato il ragazzo di qualcosa e lui non glielo perdona. Conoscendo Ren dubito che sia qualcosa di poco conto e anche dato il comportamento di Hachi pare sia stata una cosa grave e spiegherebbe anche la ragione per cui ogni volta che pensa a lui le scende così tanta tristezza. Sono volta a pensare che questa frase Hachi l'abbia semmai detta già da tempo e che quindi sia stata il primo motivo che spinse Ren già nel manga a raggiungere Takumi a Londra. Per cui daterei questa vicenda a circa una decina d'anni prima. Cosa potrebbe aver spinto Hachi ad accusare Ren che aveva solo 6 anni, circa? Che centri Nana? di solito con Hachi centra sempre Nana in tutto ciò che dice o fa.

Il pensiero che Ren fa su Reira, vorrei che fossi tu mia madre, mi ha messo tanta tristezza, ma nel senso che mi ha deluso. Non lo trovo giusto nei confronti della povera, Hachi, ma io parlo perché so che Hachi ne sta soffrendo tantissimo e so che la ferirebbe nel profondo sapere che non solo suo marito ma anche suo figlio preferisce Reira a lei.

Ora però devo darti una brutta notizia: il regalo che Takumi ha pensato per Satsu non mi piace. Non so se non mi piace come idea, come scelta che hai fatto, perché tutto sommato sarebbe anche da Takumi, però come gli fa notare Reira, non può prendere le decisioni da solo e la vita di Satsu tutto sommato se l'è gestita a quanto pare solo Hachi, coi soldi di Takumi ok, però è lei che la conosce meglio, è con lei che ha vissuto. Mandarla in America non è la cosa migliore, innanzitutto è una decisione che dovrebbero prendere i genitori in comune accordo quindi prima di proporlo dovrebbe parlarne con Hachi, che sono sicura non approverebbe. Già è senza Nana, Takumi sta lontano, Ren pure… togliamole pure Sacchan e questa davvero si butta sul fiume Takamura o come si chiamava. Inoltre mi pare di capire che la scelta cade su un college di musica, Satsuki quanto ne sa di musica? Non mi pare abbia mai mostrato doti canore o affini, quindi che diamine ci andrebbe a fare lei lì? Capisco Ren, ma Satsu non me la vedo. Poi lei è una ragazza nazionalista, come Hachi, non riuscirebbe a mollare tutto, i suoi amici, la sua casa per trasferirsi lontano.

Anche il seguente dialogo mi ha spiazzato. Reira pare più sensibile di Takumi nei confronti di Hachi. Ho trovato le lamentele di Takumi fuori luogo, lui non è tipo da screditare Hachi di fronte a Reira e dire che si metterebbe a recitare la parte della vedova che attende il suo amore perduto intendendo Nana, mi ha urtato un po'. Oltre a non trovarlo IC col personaggio di Takumi non trovo nemmeno che sia coerente con ciò che sappiamo. Certo non c'è sicurezza ma penso che la decisione di allontanamento che ha costretto Takumi a trasferirsi a Londra dipenda proprio dal lavoro come ha detto Yasu nel manga, e da Reira, non penso proprio che abbia preso quella decisione perché stanco di sentire Hachi frignare perché Nana era andata via. Anzi se non ricordo male quando succede il fattaccio di Ren, Takumi era tornato a casa e reincontra Hachi che piangeva di fronte la tavola e le dice tranquillamente che è tornato per prendere due cose ma che pensava lei si fosse trasferita da Nana per starle vicino. Non l'ho mai visto essere geloso dell'amicizia tra le due, non l'ha mai scoraggiata da questo lato, pur sapendo che Nana non aveva mai approvato la loro storia e avrebbe inoltre dovuto portarle rancore dato che sa che è stata Nana a spingere Hachi e Nobu a quel tempo a frequentarsi. Ma se c'è una cosa che ho capito di Takumi è che è un uomo che non serba rancore, mai. quindi questa frase la interpreto solo come una di quelle sue uscite poco carine, anche se ripeto non l'avrebbe mai detta in presenza di Reira a mio avviso, come mai ha screditato sua moglie di fronte ad una delle sue amanti, anzi quando l'altra entrava nell'argomento lui si zittiva e mostrava quell'espressione fredda e distaccata.

Poi c'è una cosa che volevo farti notare: fai dire a Reira che Nana è andata via dopo la morte di Ren, ma questo non è vero. Ren muore lei certo smette di parlare per dei giorni interi e tutta la sua band cerca di risollevarla. Ma poi lei torna la nana di sempre, torna a parlare per schiaffeggiare Nobu, piange, ma si rialza in piedi, perché il suo nuovo obbiettivo è cantare da solista. Ti dico che ci sono rimasta, ma questo mi ha fatto capire che dopotutto la morte di Ren non l'ha veramente buttata giù, quindi è errato pensare che sia scappata da Tokyo per la morte di Ren, perché altrimenti lo avrebbe fatto già nel manga. Piuttosto potrebbe essere che sia dopo che finalmente ha aperto il pacchettino regalo che Ren le aveva fatto (che io presumo fosse la tanto agognata demo che Nana aveva implicitamente richiesto a Ren - Smettila di scrivere canzoni per un'altra donna - l'autista di Ren che insisteva a voler sentire ancora una canzone del vero Ren Honjo - E poi ricordo che Ren aveva l'intenzione di lasciare i trapnest, se non ricordo male ne aveva pure parlato con Takumi).

Mi piace molto l'ultimo scambio di parole tra Takumi e Reira, penso davvero anch'io che alla fine lei si sia consumata d'amore per lui, che non l'ha mai veramente corrisposta, non che abbia tentato di prenderla in giro, ma proprio lui non è mai riuscito a considerarla di più che non una sorellina vera. lo diceva pure a Ren senior.

Questo capitolo mi ha fatto un po' dannare, ammetto, c'erano parti bellissime, parti in cui mi sono sentita gonfia d'amore, altre più carica di risentimento, emozioni contrastanti mi hanno fatto apprezzare e non questo capitolo, ma continuo a farti i miei complimenti perché alla fine tutto sommato resta anche coerente con le discordanze del manga stesso.

Recensore Junior
30/10/19, ore 16:02
Cap. 16:

Takumi non è un santo, né ha fatti e ne fa di sbagli ma nemmeno Hachi scherza.
Inoltre amo Takumi in veste di padre, nonostante i milli difetti è un buon padre e capisco perché Ren non voglia restare in Giappone.
Complimenti sempre capitoli bellissimi!

Recensore Junior
28/10/19, ore 20:10

Un capitolo davvero molto interessante dal mio punto di vista. Ero proprio curiosa di vedere come avresti reso la protagonista indiscussa dell’opera; per eccellenza della storia di Nana, dato che molto raccontato del manga è tramite gli occhi di Hachi, ho sempre considerato più lei la protagonista che non Nana Osaki, presente, passato o futuro che fosse; di rado è Nana a presentarci la situazione. Inoltre Hachi è sempre stata, fin dalla sua prima apparizione, il soggetto, tra le due, a cui io mi sono sempre immedesimata, non perché siamo simili in tutto (io non sono così volubile in amore), ma più che altro perché su parecchie sfumature del suo carattere mi ci ritrovo (tipo la fedeltà indiscussa, l’altruismo, il dare tutto se stessa nelle amicizie e negli affetti ed egoisticamente però soffrire quando questi si distaccano da me anche solo per pochi istanti). Ma a prescindere da questo penso che chiunque abbia trovato più facile capire Hachi, piuttosto che Nana, per tutte quelle sventure che le capitano in amore e col lavoro, rendendola più facilmente apprezzabile perché in automatico ti viene da provare empatia per lei.
In questa prima scena è palpabile la preoccupazione di una madre per suo figlio lontano, il timore di sentirsi nuovamente sbattere la porta in faccia da lui (anche se mi domando cosa può averli divisi mai), ma è ancora visibile quella flebile briciola di speranza che l’ha sempre caratterizzata. Il suo più grande desiderio è quello di risentire ancora una volta la voce di Ren, e ho apprezzato molto che preghi l’altro Ren, guardando quell’altarino commemorativo che ora rimane di lui, oltre che i ricordi dei sopravvissuti. Tuttavia poi appare anche una piccola percezione di aspettativa rivolta a Takumi. Me felice sempre di leggere queste cose!
Il pensare alla sua voce profonda bassa e sensuale… mi si fa scaldare il cuore. Anche perché spesso mi è parso di intuire dai frammenti del passato che sì, vivono distanti e non si parlano poi così spesso a telefono, ma quando lo fanno o quando si vedono, tra loro c’è ancora quella stessa alchimia che a suo tempo li legò. Quel tacito detto e non detto, un tangibile sentimento che forse non riescono a reprimere ma nemmeno ad esprimere. Preferiscono non farlo uscire, hanno forse paura di farsi nuovamente trasportare dagli eventi e perdere il controllo e fallire ancora… Eppure c’è, è radicato in loro, lo sento. E mi è piaciuto ritrovarne una briciola anche qui.
Ma ogni barlume si spegne quando a rispondere è Reira. Il mio cuore ha fatto crack! Questa scena anche se mi ha inizialmente spiazzata, facendo crollare ogni mio più romantico sogno, l’ho trovata molto realistica. Reira e Hachi si sono parlate molto più a telefono che non di persona anche nel manga, quindi mi è piaciuto rivivere questa ripetizione anche qui. Come dice Nana O. è meglio trovarsi di fronte ad una persona per capire cosa si riflette nei suoi occhi e leggere quindi i suoi sentimenti, piuttosto che parlarsi al telefono e non vedere il suo volto restando nel dubbio su quali siano davvero le emozioni che prova l’altro… ma per Hachi e Reira non so quanto sarebbe stato migliore un confronto a tu per tu. Entrambe hanno da dirsi molto, Reira soprattutto dovrebbe spiegare molte cose a Hachi, ma mi domando se Hachi voglia davvero sentirle. Oddio, le farebbe bene ascoltare la versione di Reira, dopotutto saprebbe anche l’altra parte di verità, che probabilmente confermerebbe le parole di Takumi. Per anni le ha ripetuto che non è innamorato di Reira, tuttavia penso che questa frase Hachi sia stanca di sentirla, e soprattutto non creda più nel suo significato, anche se in realtà le cose stanno proprio così. Nel manga ho avuto l’impressione che Takumi abbia considerato Reira ancora meno di una vera amante, proprio perché con lei non ci voleva proprio andare per principio.
Reira è presente nella vita di Ren baby, per cui non è assolutamente improbabile che frequenti la casa dove il bambino vive con Takumi. L’unica cosa che un po’ mi fa storcere il naso è che Reira anche nel futuro non mi pare molto stabile mentalmente; quindi lasciare un bambino, per quanto responsabile e adulto (vero che nella tua ff ha già 15/16 anni) con una donna simile, non è che mi faccia sentire del tutto tranquilla. Ma sappiamo anche dal manga che passeggiano tranquillamente assieme per Hyde Park… quindi la colpa è da ricondurre alla Yazawa semmai, non a te, che invece ti sei tenuta solamente a ripercorrere quella stessa strada.
Il dialogo tra Hachi e Reira non me lo sarei immaginata diverso. Si sentono quasi in imbarazzo, come se ognuna volesse chiudere la telefonata da un momento all’altro, ma non volessero apparire sgarbate. Me lo sono immaginata pieno di silenzi che cadenzavano quelle poche parole che si sono scambiate. Da Hachi traspare l’amarezza di constatare per l’ennesima volta che i suoi sospetti sono concreti, anche se non so quanto davvero sappia perché non si è mai ancora sbilanciata su quanto accaduto con Takumi, e per quanto Reira possa ora non frequentare più intimamente Takumi resta ancora la bella e irraggiungibile ragazza con cui Hachi non potrà mai competere. L’idea che possano diventare amiche un giorno non mi è mai passata per la mente, ma la cosa assurda è che questo pensiero l’ho cominciato a formulare solo ora leggendo questa tua ff. Reira credo provi lei stessa un senso di inadeguatezza pari a quello che la stessa Hachi sente, gli stessi medesimi sentimenti, ben sapendo che anche se ha avuto il ruolo di amante per Takumi c’era sempre stata solo una donna da cui lui voleva tornare. Io sono convinta di questo, purtroppo trovo molti pareri discordanti tra le fan al riguardo, ma a differenza dell’anime, dove il personaggio di Takumi è reso palesemente uno stronzo, freddo, egoista e calcolatore, nel manga si denota invece che ogni sua premura va a Hachi e al figlio che stanno aspettando (tradimenti a parte e colpi bassi da non dimenticare). O forse è il mio lato romantico che vuole almeno per loro avere un lieto fine, dato che per Nana e Ren non ci può Più essere.
Non sarebbe stato coerente aver lasciato che Ren rispondesse a quella telefonata. Ancora devo spiegarmi quale correlazione ci sia davvero tra Hachi e Ren, dato che il bambino porta il nome del padre, e tutti a Tokyo sembrano conoscerlo (soprattutto Nobu che lo nomina 3 volte su 3), questo fa capire che sia cresciuto lì con loro, eppure da quando Takumi è andato a lavorare a Londra, lui continua a sgattaiolare per raggiungerlo.
E soprattutto sono curiosa di capire come hai interpretato gli eventi che riguardano questa loro particolare famiglia e se li mostrerai.

Il dialogo successivo tra Reira e Ren l’ho apprezzato, anche se mi ha messo un po’ in allarme. Ci sono attimi in cui si comporta da donna matura insistendo con lui a rispondere e richiamare sua madre. Non capisco se si senta una madre surrogata, se riveda in Ren un Takumi bambino, oppure sé stessa. Reira non l’ho mai considerata una donna matura. Si è cristallizzata assieme al suo amore per Takumi senza mai crescere davvero, sapendo che gli altri attorno a lei sarebbero cresciuti al suo posto. Si è limitata a vivere appoggiata a Takumi con l’unico scopo di cantare, perché la sua voce era l’unica maniera per arrivare al suo cuore e tenerlo attaccato a sé. Mi è stato detto che la Yazawa spesso inserisce nelle sue opere amori d’infanzia che poi in una maniera o nell’altra convogliano a nozze. Personalmente ho letto solo Nana, per cui non posso sapere i cliché dell’autrice, ma in questo caso penso che sia l’eccezione che non conferma la regola.
Takumi non vede in Reira altro se non una sorellina, certamente per lui è molto importante, è quasi la rappresentazione vivente di un angelo, del fatto che al mondo esiste qualcosa di puro, di intoccabile e di bello. Ma non sente il desiderio di sporcarlo, anzi ha trovato il modo di esaltarlo e raggiungerlo usando sì, le mani, ma senza toccarla davvero… con la sua chitarra può accompagnarla nella scalata al successo. Lei però infatuata da sempre di lui non può far altro che sperare che dietro ci sia anche qualcosa in più. Non capisco quindi il legame che la spinge verso Ren. Anche nel manga appare visibile un contrasto di sentimenti; pare che solo con lui si senta bene, tanto da riprendere a cantare, ma nello stesso momento dice che non dovrebbe provare per quel bambino simpatia. Questo l’ho sempre interpretato come se Ren rappresenti la conferma alle sue paure più grandi: Takumi ha avuto quel bambino da un’altra donna che non è lei. Reira sperava di coronare il suo sogno d’amore, sposandolo e dandogli in futuro dei figli, esattamente come ho interpretato quando a Londra parla di quell’amante di Takumi di nome Stella e Mari le dice che è molto brava ad immedesimarsi in quella donna. Beh, certo, non le è difficile dato che ne è cotta a puntino da più di 20 anni.
Nel suo dialogo con Ren ci ho visto un velo di malizia, mista a gioco, però c’era anche qualcosa di più. Reira ci scherza su, ma Ren non appare poi così pudico con lei. Non capisco quale sentimento provi per Reira. Ne è infatuato? Un po’ come Sacchan con Shin. È solo preoccupato? Vuole da lei delle informazioni sul passato e sa di non poterle chiedere nulla? O magari cerca da lei solo delle certezze alle sue sensazioni. Le dice di essere bella, cosa che un ragazzino di 15 anni direbbe ad una fidanzatina, oppure a sua madre… e questa cosa mi spiazza. Possibile che Ren creda che Reira sia sua madre? Questo spiegherebbe il suo attaccamento a Londra, il suo distacco con Hachi, quasi accusandola di avergli mentito da sempre… beh diciamo che sto cercando di capire quali ragioni spingano un ragazzo ad evitare così la donna che lo ha cresciuto (non sono convinta che Hachi sia la madre biologica di Ren, perché i tratti del bambino, oltre che le immagini a colori ufficiali lo raffigurano con una colorazione di capelli troppo chiara, tendente al biondo per cui né Hachi, né Reira potrebbero avere legami di sangue con quel bambino). Il colore degli occhi di Ren invece non ricordo di averlo mai visto però nel manga quando si risveglia affianco a Takumi è palese che il taglio degli occhi di entrambi sia uguale, anche quando Ren fa quella faccina da smorfiosetto e Naoki gli dice che ha il suo stesso temperamento, è un chiaro riferimento che Takumi ne sia il vero padre.
E proprio qui mi allaccio all’ultimo pezzo: il pov del mio amato e incompreso Takumi. Che effettivamente afferma di aver preso in braccio quei figli e di aver detto finalmente loro sono miei. C’è quella conferma nelle sue parole che lo ha reso consapevole di avere uno scopo nella vita. Uno scopo diverso dalla musica e dalle macchinazioni dei mass media, uno scopo più a terra a terra. Qualcosa di naturale, di semplice e di tenero. Per un uomo avere un figlio non significa saperlo crescere, poiché a differenza di una donna, un uomo non è detto che maturi quello spirito di paternità che invece poi gli vediamo avere con entrambi i suoi figli. Li ama dal profondo e questo mi fa solo che provare un immenso piacere, anche se essere un buon padre, a quanto pare non è bastato per tenersi Hachiko accanto. Chissà cosa li ha allontanati… Chissà se lo mostrerai in un futuro capitolo… Io sono convinta che tutto dipenda dal tradimento con Reira o comunque dal fatto che ogni qual volta c’era di mezzo lei, Hachi si trovata abbandonata da Takumi. Questo a lungo andare, e con la consapevolezza che tra i due ci fosse stato qualcosa può averla portata a mettersi da parte, ma se Takumi era presente con i suoi figli, tanto che Satsuki (che non pare mai essere andata a Londra) lo ama così tanto, credo che abbia avuto la possibilità di vivere in una casa serena con la frequenza di un padre che tornava a casa la sera dal lavoro. Inoltre il fatto che sia Hachi che Takumi indossino ancora le fedi mi dà la speranza che non tutto sia dimenticato.
Mi è piaciuta molto l’introspezione che hai fatto su di lui. Ammetto anche che trovo molto belle le parti descrittive e interiori, però in questo caso mi hanno fatta entrare in un limbo di contraddizione, perché i manga funzionano se hanno molto dialogo tra i personaggi, a differenza dei romanzi dove il racconto è più variegato, quindi questa ff si va ad avvicinare molto più all’idea del romanzo che non ad un manga: di dialoghi per il momento se ne vedono molto pochi. Tuttavia sono esaustivi, per quello ti dicevo che mi trovo in un limbo. Esternano ciò che vuoi raccontare, lasciando il tutto però in quel sentore astratto che è sempre stato il futuro dei personaggi. Però non prenderlo come una critica, anzi devo farti i miei complimenti perché leggendo la tua storia continuo a provare quel magone nel cuore che avevo anche quando hanno cominciato a uscire quegli scrosci di presente (futuro) della storia.
Ai Yazawa è stata davvero crudele con ogni suo protagonista, tralasciando Nana e la sua solitudine devastante per la morte di Ren, abbiamo anche Hachi con la sua felicità agro-amara che sta vivendo, dove i suoi sogni sono esauditi, tutti, ma non come lei aveva sperato. Questa realtà è estremamente realistica, tanto da riuscire a comprenderla come se davvero questi personaggi siano tra noi, come se fossimo anche noi nella realtà orfani da quasi 20 anni dei Trapnest o dei Black Stone e avessimo vissuto tutte le loro vicissitudini dalla tv come spettatori inermi.
La scena che ho preferito di Takumi è quella che avviene nella sua mente; quando incontra il suo io bambino ponendogli quella domanda: “ti piace quello che sei diventato? Ne sei soddisfatto?” Il bambino risponde con la stessa sfacciataggine che anche lui aveva un tempo. È tremendo come questo ti faccia capire che si rende conto di aver fallito. Si evince che lui in realtà non si senta appagato della vita che sta conducendo. Si sente in penitenza, come lui stesso si fosse inflitto quella pena per tutti gli sbagli commessi in passato. Altrimenti non avrebbe parlato così del suo rapporto con Hachi, delle omissioni che hanno portato la moglie ad allontanarsi da lui. Ho apprezzato molto anche quando hai detto che lui è composto da tanti pezzi sbagliati, come una di quelle vetrate opache che un tempo frantumava con la sua mazza. Bella come raffigurazione di sé, rende appieno l’idea. Ho sempre amato la sua tristezza e la sua vita sregolata che lo ha reso l’uomo che è. I vizi che ha sono vizi che tutto sommato qualcosa che può sempre gestire, le sigarette e le donne non danno poi così tanta assuefazione come invece possono portare la droga e l’alcool. Mi è rimasto molto colpito nel manga quando era arrabbiato con Hachi ed è andato a bere, Ren lo aveva seguito e credeva che nel bicchiere si fosse messo del liquore e invece era solo acqua. Mi ha fatto capire che lui non tocca gli alcolici, se non nelle occasioni ufficiali per scelta, poiché in casa ha già avuto esperienze da dimenticare. Ecco perché di tutti i vizi ha scelto quelli più facili, anche se difficilmente vi rinuncia, ma questo fa parte anche del suo personaggio. Abbandonare quella vita non è facile se ancora credi di esservi legato in modo indissolubile.
E subito dopo appare come per magia un allacciamento che gli fa tornare alla mente la sua Nana. E quasi si sente il calore riaccendere il cuore ormai diventato di ghiaccio e pietra. La speranza, la stessa flebile speranza che ho visto anche in Hachi, o forse sono io che continuo a volerci credere.

Ora sono curiosa di leggere il prossimo capito!

Nuovo recensore
27/10/19, ore 23:07

Mi è piaciuto molto come hai narrato la morte della madre di shin, l'ho vista concretizzarsi davanti ai miei occhi come un dipinto.

Una domanda che canzone è tratta you're not mine?

Nuovo recensore
26/10/19, ore 19:39

Quindi infondo infondo anche takumi ha un'anima? Me lo sono sempre chiesto dietro le mille conquiste, dietro il suo essere stacanovista sul lavoro, nascondesse un dolore ben più profondo più antico.

Nuovo recensore
26/10/19, ore 19:21
Cap. 1:

Mi sta prendendo tanto, anche vedere ren e satsuki nel futuro. Brava complimenti

Recensore Junior
24/10/19, ore 15:29
Cap. 1:

Oh ma che sorpresa! Davvero non pensavo di trovare una ff pertinente che mi avrebbe pure fatto venire lo stimolo di recensire. E invece eccola qua. Anche se con un ritardo di 5 anni mi presento!😅

Parto subito dicendoti che sono una grande fan di nana dal lontano... 2007 Pare passato un secolo ed effettivamente per lo è anche stato perchè in quell'epoca avevo una vita diversa, frequentavo ancora la scuola, avevo amici che leggevano e compravano manga come me. Ho passato poi i successivi 10 anni lontana dai manga, qualche anime però l'ho continuato a seguire, ma ho perso ogni contatto coi miei amici, quindi diciamo che mi sono completamente messa da parte questo periodo. Sono rimasta convinta anche che il finale dell'anime fosse lo stesso del manga, se non che Netflix e mi torna il magone. Quell'anime mi aveva segnato profondamente, era ben costruito, aveva tematiche non banali ed è era intrigante. Grazie ad una mia attuale amica sono riuscita a leggermi pure il manga e quindi ho scoperto cose che prima mi mancavano.

Ma ora parliamo di questa tua ff. Il primo pov l'ho amato davvero tanto. Reira è un personaggio che apprezzo molto, è esteticamente quella più bella, e ha un carattere che tutto sommato (quando non fa le sue moine) mi piace. E' reale. Una ragazza famosa che in realtà è una ragazza come tante. Ma qui abbiamo una donna distrutta, sola e senza più uno scopo che non appena rincontra un accenno di ciò che è stato il suo passato, riaffiorano tutti i suoi dolori. La cicatrice si riapre e quindi torna verso quella che per lei rappresenta il suo rifugio. Ammetto che non so dove sia quel luogo al momento attuale sto al 25° volume del manga quindi l'unico frammento di "futuro" (che in realtà sarebbe il presente) è stato quello con Satsuki all'appartamento 707), anche se mi sono fatta aggiornare di quasi tutto, però non avendo letto ancora nulla di concreto le cose le so in maniera molto superficiale. Probabilmente avrei fatto bene a finirlo, prima di approdare qui da te, ma temo che non riuscire ora a smettere di leggere la tua ff. Perchè la Reira che hai mostrato l'ho trovata molto simile al personaggio che dovrebbe essere quella mostrata nel futuro dalla Yazawa. Un'anima persa che vaga senza più la sua unica ragione di vita. Come diceva sempre a Yasu; "se non canto non valgo niente."

Andiamo invece al secondo pov che diametralmente pare essere il l'opposto, perchè se prima eravamo in un'atmosfera buia, qui tutto sommato, anche se è autunno, pare che il sole brilli, o meglio è ciò che io evinco ogni volta che Satsuki è presente. E' una bambina molto solare e tu l'hai mostrata esattamente così. La gioia di vita traspare sempre, la curiosità pure, ma c'è anche quel desiderio di ricongiungere la famiglia. Di nuovo uniti. Insomma c'è tutto.
Ren... ecco Ren per me è un'incognita perchè ancora non l'ho incontrato nel manga, ma ho spulciato un pò in internet e ho visto le immagini che lo ritraggono e le frasi che dice. Direi che sembra azzeccato pure lui, molto brava quindi tre personaggi su tre ben delineati e rappresentati, complimenti. Non è da tutti.
Appare però come un ragazzo molto diverso da Satsu sia nei desideri sia nelle espressioni. E' più colto, più maturo più sicuro del suo futuro e di quello che vuole. Adora la sorella, ma pare restio a tornare a Tokyo. Mi sono letta anche le risposte che hai dato alle due recensioni che questo capitolo ha ricevuto e devo ammettere che mi ha colpito molto una cosa che hai detto che non conoscevo. Ren pare avere qualche astio nei confronti di Hachi, quella che lui considera sua madre. E questo mi ha fatto molto riflettere. Perchè se c'è una cosa che ho sempre notato è che quel bambino assomiglia in un modo indescrivibile a Shin, ma credo sia chiaro (o almeno spero sia così) che non abbia alcun legame di sangue con lui, piuttosto con la sua condizione di figlio con sangue misto. E sta cosa mi ha sta incuriosendo tantissimo.

Comunque sto cercando di valutare ogni alternativa che possa spiegare questa faccenda, anche perchè entrambi i bambini si considerano figli di Takumi e Hachi, quindi i due sono stati per loro presenti e li hanno cresciuti, ma che geneticamente siano davvero i loro genitori non si sa.
Satsuki so che ha sia Nana che Hachi come possibili mamme e di conseguenza Ren o Takumi come possibili papà, ma per Ren j. tutto cambia: come ha detto una mia amica Ren baby pare essere figlio di tutti. Da un'accoppiata di Hachi e Nobu, Hachi e Takumi, Takumi Reira, Shin Reira, o perfino Takumi e Stella... insomma fra un pò aggiungiamo pure Nana e Ren o Junko e Kyosuke e abbiamo completato le coppie!
Personalmente ho delle congetture, ma tanto servono a nulla dato che Ai Yazawa pare abbia mollato del tutto l'opera ed è un vero peccato perchè la storia stava diventando molto intrigante. Insomma eravamo sul più bello e ci troviamo a bocca asciutta... da ormai qualcosa come 10 anni.

Comunque riapprofitto per farti i complimenti, il testo è ben scritto, scorrevole e semplice. I personaggi sono tutti IC e mi è piaciuta anche l'ambientazione ed il contesto.
Ho notato solo ora che l'ultima pubblicazione è recente, quindi significa che non hai mollato anche l'opera (sai provengo anche dal fandom di Got e pure lì c'è da piangere per la stessa ragione), quindi sappi che con calma tornerò prossimamente perchè sono proprio curiosa di sapere come procede questa storia!

Recensore Junior
13/10/19, ore 17:13

Sono felice la storia abbia ripreso, spero riesca ad avere un finale perché se lo merita (almeno la fic), è molto bella e mi ha sempre preso molto.

Recensore Master
20/11/17, ore 22:34

Quanto aspettavo di leggere il continuo di questa storia! Anzi, mi scuso per il ritardo nel recensire ma non entro più spesso su questo sito.
Mi è piaciuta molto la descrizione all'aeroporto perchè oltre alla descrizione dell'ambiente stesso (si vede che hai viaggiato molto perchè hai descritto nei particolari la scena ;) ) hai saputo mettere in luce anche le sensazioni che quello stesso ambiente trasmetteva a Ko e Ren. Mi piace come hai rimarcato che Ren sa muoversi da solo per il mondo, mentre Ko non si è mai allontanata da casa. E' come se appartenessero a due mondi differenti nonostante l'età sia quasi la stessa. Ti fa capire come le esperienze possano forgiare una persona.
Molto bella anche la scena del bagno, specie il momento fra Misato e Hachi, che ho trovato anche più intenso di quello di Hachi con la figlia. Questo ricordo di Nana Osaki che aleggia ovunque e in chiunque si sente tantissimo ed è la chiave che conferisce malinconia a tutta la storia.
Un capitolo breve ma come sempre bellissimo, sei davvero una scrittrice straordinaria! 
Alla prossima!
Bacioni
Place

Recensore Junior
15/06/17, ore 10:13

Ciao carissima, eccomi, dopo tempo immemore a lasciare un mio segno.
Sebbene siano passati tanti mesi, ti ringrazio per aver deciso di aggiornare la storia solo quando l'ispirazione ti è tornata e, sopratutto, sono sollevata dal fatto che tu abbia intenzione di portarla a termine, perché -lo sai- io adoro il modo in cui tu sei in grado di scavare nella psicologia dei personaggi della Yazawa, illuminandone tutti gli aspetti profondi e non; in questo particolare caso Asami e Naoki, accomunati dalla malinconia, dalla solitudine e dal bisogno di conforto. Ho sempre visto Naoki come un personaggio molto più sofferto di quello che vuole far vedere mascherando una non meglio precisata debolezza, con il suo atteggiamento esuberante e scherzoso. Come al solito, tu sei stata in grado di renderlo a meglio!
Sei straordinariamente capace e attenta, leggere i tuoi capitoli è sempre più che piacevole.
Ti aspetto, un bacio forte!

Recensore Master
14/06/17, ore 00:01

Quanto ho atteso un nuovo capitolo! *-* Sono felice di vedere finalmente dietro le quinte della relazione fra Asami e Naoki, che fino ad ora era solo stata accennata. Penso che tu abbia descritto Naoki in modo superbo (ma del resto questo è quello che ci si aspetta da te ;) ), dipingendolo come un uomo che sorride solo all'apparenza, ma che in realtà dentro è più triste di quello che vuol far vedere. I sorrisi di Naoki sono in realtà lacrime non versate. Azzeccatissimo anche il momento in cui si paragona a Yasu e Takumi, sentendosi un bambino di fronte a loro.
Mi hai fatta commuovere nella scena del flashback, nonostante non ami Reira l'hai descritta veramente in uno stato pietoso, mentre nega la realtà dei fatti senza nemmeno rendersene conto. 
Interessante anche il secondo incontro di Naoki e Asami, non avrei mai immaginato che avvenisse in un bar! (Posso chiederti una cosa? Ma i nomi dei luoghi, tipo il bar o il pub che Reira nomina poco prima, li inventi o sono realmente esistenti?) Per di più non so come prendere quel dialogo... al tempo stesso lo trovo ironico, come se fossero due vecchiette pettegole che conversano, ma anche triste, perchè entrambi sono lì per dimenticare qualcosa che li ferisce. E infatti la seconda parte dell'incontro assume toni più amari. 
E poi si piange anche nella seconda parte, che è l'inizio di qualcosa di bello per entrambi. Ho sempre pensato, dai capitoli precedenti, che fosse Asami quella che voleva Naoki e lui quello che invece l'aveva solo usata. Invece si scopre che è esattamente il contrario. Credevo che Asami lo avesse rifiutato perchè era ancora innamorata di Nobu, non per un motivo molto ma molto più profondo che posso pienamente comprendere (la tua Asami è meglio di quella che descrive la Yazawa, che mi è sempre stata sulle scatole XD). Sono contenta per loro e anche per la piccola Momo!
Ma quanto sei stata carina a citarmi nell'angolo autore? Come potrei mai scordarmi di questa storia, la adoro! E poi io sono stata assente per più di un anno dal fandom, quindi dovrei chiedere scusa io! XD Hai fatto bene a prenderti tempo se non avevi ispirazione, vale la pena di aspettare per capitoli come questo!
Come sempre rinnovo i complimenti meritatissimi e ti dico che adoro sempre più questa storia!
Al prossimo capitolo!
Bacioni ♥
Place 

Recensore Master
30/09/16, ore 22:08
Cap. 12:

Non vedevo l'ora di leggere di nuovo un capitolo di questa bellissima storia! ^-^
Bellissimo come hai descritto il ricordo del parto di Hachi, concentrandoti sul lato dei sentimenti più che sulla scena in sè. Nonostante tu sappia che non amo Takumi e nemmeno troppo Hachi quando sta con lui (sembra che diventi quasi un'altra persona, che sia soggiogata dalla sua figura), ho adorato un pensiero di Hachi che tu hai espresso con parole bellissime: "Non parlerebbe d’amore, poiché l’amore ancora la confonde, non saprebbe dire come inizia e ancor meno come finisce, il perché finisce, il quando finisce. Se tutto potesse rimanere come il primo giorno, il primo momento. Così perfetto da sembrare finto." Penso che in questa frase sia racchiuso tutto il senso dell'intero manga: un gruppo di persone che faticano ad accettare i cambiamenti e che vorrebbero che tutto rimanesse immutato, cosa che nella realtà non è possibile. 
Però non sopporto il comportamento di Hachi. Insomma, lo ami o non lo ami quest'uomo? O sei innamorata dell'idea di amarlo? Ancora non l'ho capito. Sembra una cagnolina che cerca le attenzioni del padrone, una donna che si sottomette e che è disposta a concedersi pur sapendo che il marito non la ama, o almeno non abbastanza. Se lo fa per il desiderio di mantenere unita la famiglia, non la trovo una giustificazione sufficente a un comportamento simile. Possono essere due genitori anche senza essere marito e moglie. 
Passando alla scena con Misato, mi ha colpito molto il particolare delle foto in casa di Chikage, che mi hanno riportata agli ultimi capitoli del manga. Mi ha sopresa anche che lei scriva canzoni, deve essere una cosa di famiglia! ^-^ Immagino non sia facile per lei farlo, sapendo che ogni volta che appoggia la penna sul foglio è come se cercasse tutt'ora di emulare la figura di quella sorella che non ha mai conosciuto come tale. Ma la cosa più scioccante è che definisca sua madre come "un'estranea".
E arriviamo al compleanno di Satsuki. Premetto che questa Ko mi somiglia per certi versi, mentre Satsuki ha un po' degli atteggiamenti che ricordano sua madre: si preoccupa più di essere "cool" e di piacere agli altri (più che altro alle persone alla moda o popolari) che di essere davvero se stessa. Ma a quindici anni è un atteggiamento che può ancora essere giustificato. E' buffo come questo particolare, come tanti altri, piacciano a Ko che è così diversa. 
Certo che Ren e Ko sembrano due "vecchietti" come Junko e Kyosuke più che due adolescenti! XD Ma mi sono piaciuti tantissimo, forse perchè mi ricordano Ren e Nana (feelings a non finire!). Chissà, forse sono destinati a stare insieme perchè l'uno fa emergere i lati più belli e nascosti dell'altra. Sarebbe un po' come dire "la storia si ripete", vista la somiglianza che ho citato poco prima!
Come sempre un capitolo degno di questa storia e della tua bravura!
Ora mi spiacerà fare un po' l'uccello del malaugurio ma...quella notizia che girava in rete non è del tutto corretta, o meglio alcuni l'hanno interpretata come volevano. Diciamo che è stata un po' "gonfiata" ecco! XD In realtà chi ha tradotto l'articolo originale dal magazine Rola ha riportato come traduzione "
Prima o poi mi piacerebbe riprenderlo", ovvero nulla di certo. Però non smettiamo di sperare! ;) 
Davvero finirai questa storia il prossimo mese? O.O Mi spiace, sono così presa che vorrei non finisse mai, ma effettivamente i nodi stanno venendo al pettine quindi c'era da aspettarselo! Sono ancora più curiosa!
Al prossimo capitolo allora!
Bacioni
Place 


 

Recensore Master
17/07/16, ore 23:59
Cap. 11:

Eccomi, in ritardo mostruoso!
Devo dire che mi è piaciuta moltissimo l'introduzione con Asami agli esordi, benchè non ami il suo personaggio mi è piaicuto come hai descritto la dura e cruda realtà del mondo dello spettacolo, che sembra sempre risplendere di luce abbagliante ma in realtà è una camera oscura piena di mostri. E mi è piaciuta anche Asami, che mi è sembrata molto più pura di quella che la Yazawa ci ha presentato nel manga (ovviamente perchè all'epoca non aveva ancora vissuto tutto quello che hai narrato). 
Anche il dialogo Ren/Satsuki non è da meno, specie la parte in cui lei rinfaccia al fratello che una telefonata non è come essere insieme in un giorno speciale. Capisco le paure di Ren, la sua rabbia e tutto il resto, ma dovrebbe rendersi conto che sua sorella sta soffrendo e non è giusto. Arrivati a questo punto della storia devo dire che Ren ha preso la brutta caratteristica dei suoi genitori (sempre che Takumi sia il vero padre, continuo ad avere dei dubbi...!): l'egoismo. 
Ecco, a proposito del "ho dei dubbi su chi è il padre"...la frase di Asami mi conferma i dubbi: "Di tanto in tanto prova ad osservarlo, ad indovinare i tratti della madre e soprattutto quelli del padre…ma il dolore di scoprire qualcosa che non le piacerebbe le punge lo stomaco come uno spillone rovente.". Se persino lei ha questa paura, i dubbi che Ren sia figlio di Nobu non sono del tutto infondati. 
Ad ogni modo mi ha stupita questa confidenza e questa amicizia che c'è fra la famiglia di Naoki e quella di Takumi. Ok, loro sono molto amici e membri della stessa band, ma questo non implica che anche le rispettive mogli o le figlie debbano essere per forza legate, specie considerando la grande differenza di età tra Satsuki e Momo. Perciò mi ha colpita come ci sia questo forte legame, che però in qualche modo addolora Asami. Chissà, forse Asami è convinta che la famiglia Ichinose sia meno distrutta della sua e si vergogna, ma in realtà non so quale delle due sia messa peggio! O forse è il pensiero di avere in casa i figli di quella donna che per mesi è stata la sua rivale. E' comunque triste vederla mentre deve recitare la parte della donna felice e gentile, è profondamente cambiata dalla donnetta superficiale che era. Preferisco la tua Asami a quella della Yazawa! ;)
Non so davvero che dire poi della scena della rottura...mi ha colpita, colpita parecchio. Nobu è sempre stato uno dei personaggi che ho apprezzato di più e che credo abbiano cercato di comportarsi bene fino alla fine, pur magari non riuscendo sempre nell'intento, ma non mi ero mai soffermata a pensare quanto avesse fatto male ad Asami. Non che volessi giustificarlo o non vedere, so benissimo che ha fatto i suoi errori e ha le sue colpe, ma non avevo mai visto la loro rottura come una cosa straziante dal punto di vista in cui l'hai narrata tu. Ho sempre pensato che stando insieme da poco, Asami non ne sarebbe uscita completamente distrutta. Probabilmente ho dato meno importanza al suo sentimento di quello che in realtà aveva. Non l'ho mai pensata come follemente innamorata, ecco. Lo vedevo più come un capriccio il suo, il capriccio di sentirsi desiderata e unica per un uomo. Devo dunque ringrazarti di avermi fatto vedere le cose da un'altra prospettiva! ^^
Hai fatto bene ad approfondire l'argomento, alla fine si può attendere il prossimo per un proseguimento ma all fine tutti i nodi dovranno essere svelati, compreso questo (che poi immagino ci sarà un seguito dove dirai come Asami dalla rottura con Nobu è passata a fare una figlia con Naoki). 
Inutile che dica che amo come scrivi, posso tranquillamente dire arrivati a questo punto che sei la scrittrice più brava che io abbia mai letto su questo sito, non solo sul fandom di Nana. Davvero, di storie bellissime ne ho lette e di autrici bravissime ne ho conosciute, ma in cima alla lista ci sei tu, decisamente!
Al prossimo capitolo! ;)
Bacioni
Place



 

Recensore Master
11/06/16, ore 23:32

Anche se in ritardo, sono finalmente arrivata anche io! ^^
Davvero toccante e anche triste la scena inziale coi ricordi di Reira, e ho notato che hai scritto una cosa che spesso ho pensato e mi sono chiesta anche io: quando stava con Yasu pensava a Takumi? Anche mentre facevamo l'amore? Certo che in quel caso...sarebbe davvero ingiusto. Yasu non se lo meritava di certo. 
E così Mari ha seguito Reira a Londra eh? Sembra che tutti la seguano, che tutti continuino a stare alle sue "dipendenze". La trattano come una principessina, e forse è per questo che lei non è mai cresciuta davvero. Reira di certo non può essere definita uno dei personaggi più altruisti, maturi e indipendenti del manga. E' incapace di gestire situazioni pesanti e se qualcosa non va come vuole lei allora scappa. 
Incredibile poi come si passa subito ad una atmosfera più gioisa, con la felicità di Satsuki. E a proposito di sdrammatizzare i toni, ho una domanda stupida: perchè Yasu le ha regalato un mega coniglio di peluche, dal momento che è una teengager a tutti gli effetti? XD Abbiamo trovato un difetto in Yasu (oltre a non avere i capelli ovviamente XD): non sa scegliere i regali!
Devo dire che, nonostante tu sappia quanto poco mi piaccia Takumi, mi è piaciuta quella scena con Hachi in cui ricordavano i primi mesi di Ren. E' stata molto dolce, e fra loro c'è un rapporto più bello come vecchi amici che non come marito e moglie. 
E così veniamo a sapere tramite le poche righe di una lettera di Hachi che Nana è sparita prima che lei desse alla luce il primo figlio, quindi non lo ha mai visto. Una cosa molto triste devo dire. 
Una cosa che mi ha colpita molto sono state queste righe: "ancora una volta si aggrappava a quell’uomo che l’aveva salvata dalla sua incapacità di imboccare il sentiero giusto": mai parole furono più giuste! E' proprio così, Hachi si aggrappa a Takumi perchè è incapace di andare avanti da sola (o almeno lo era all'epoca). Nella scena del ricordo poi c'è un'altra cosa che mi ha fatta riflettere: sembra che Hachi non sia del tutto felice, che ci sia qualcosa che la preoccupi. Il fatto che all'improvviso l'euforia del vestito nuovo svanisca e lei si sieda seria sul divano ne è un chiaro segnale. Non so se sia per la faccenda di Nobu, per la scomparsa di Nana, per il fatto che pensi di non poter essere una buona madre o per tutte queste cose insieme, ma qualcosa c'è. 
Mamma mia...no dico, mamma mia! Un finale scoppiettante devo dire, ma non in senso buono. Una lite piuttosto accesa, che accenna a colpe e a cose nascoste che vorrei tanto sapere...! A parte che Hachi...dai, venirsene fuori con "vuoi che chieda a Nobu di parlare con lui?"...insomma, sai che Takumi lo detesta! Nobu è stato il primo ad insegnare a suonare al piccolo Ren? E come mai non Takumi? Ma la frase che più di tutte mi sta facendo pensare è questa che ha detto Takumi: "Se vuoi il bene di Ren potevi pensarci prima". Dunque sembra quasi che la colpa del perchè Ren sta così sia tutta di Hachi...Però ammetto che quest'ultima ha fatto proprio bene a rinfacciargli il fatto dell'harem e che per tutta la vita Reira sia stata il terzo incomodo nella loro relazione al pari di Nobu. Altra frase che mi ha sbalordita è stata quando Hachi gli ha detto che Nobu aveva i suoi stessi diritti, in quanto potrebbe essere lui il padre di Ren. Non so se ritenerla giusta o sbagliata...cioè alla fine se anche Nobu dovesse essere il padre biologico, riconosco che Takumi è comunque l'unico padre che Ren abbia avuto, l'uomo che lo ha cresciuto e riconosciuto come suo. Non credo che siano sullo stesso piano dunque. 
Stupenda anche la frase che conclude il capitolo, davvero azzeccata (e poi adoro il riferimento ai bicchieri con le fragole!). 
Insomma, come al solito non deludi mai le aspettative e confermi che ho preso la decisione più giusta a segnalare al sito la tua storia come scelta! ;)
Non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo!
Bacioni
Place

 

Recensore Veterano
11/06/16, ore 02:14

Ciao :) rieccomi qui!
Bel capitolo, parecchio pieno di emozioni come tutti gli altri del resto.
Mi piace molto la prima parte, non mi sono mai veramente immedesimata molto nel personaggio di Reira, l'ho sempre considerata un po' troppo infantile, ma suppongo che non debba essere facile amare una persona che sembra considerarti la sua sorellina, nonostante poi non sia stato effettivamente così. Non ho mai ben capito il loro rapporto, in realtà tutte le relazioni create dalla Yazawa sono un enorme mistero, ma questa batte tutte le altre secondo me.
Hachi ha dato di matto, personalmente non ho mai pensato che Nobu avesse alcun diritto sui figli di Takumi e Nana, dopotutto in passato aveva avuto la possibilità di accettare quel bambino come se fosse suo, sappiamo tutti che in quel momento della storia Hachi sarebbe stata felice di avere Nobu accanto a lei. Invece non è stato così, alla fine è stato proprio Takumi a prendersi tutte le responsabilità, indipendentemente dal resto. Beh, capisco Nana, la sua rabbia è comprensibile, quindi credo che quelle parole siano state dettate dalla confusione e dalla paura per quello che sta succedendo a Ren.
Bel capitolo come sempre, non ho altro da aggiungere mi sa! :)
Baci e a presto!
P.S: Non credo che a Takumi non importi con chi Nana vada a letto, è un uomo troppo possessivo e capriccioso. Anzi, soltanto sentire nominare Nobu lo manda fuori di testa.

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