"Per tutti gli altri, loro due dovevano essere una specie di teatrino da osservare quando non avevano nulla da fare, soprattutto quando suo fratello metteva in scena una delle sue ramanzine in stile “Sono tuo fratello maggiore e farai quel che dico”."
Yes. Adoro che tu sia partita a scrivere dall'idea "loro sono gli unici fratelli dei 100, dell'Arca, della loro generazione e probabilmente anche di quelle precedenti". È un concetto semplice, eppure molto forte ed è interessante vedere come gli altri ragazzi reagiscano, con diffidenza o ammirazione o morbosa curiosità. E poi c'è Clarke, che vuole sempre capire e non ha paura di fare le domande giuste, anche se una risposta giusta non c'è.
Ero curiosa di vedere cosa avresti fatto rispondere a Bellamy, e sono rimasta sorpresa - non che mi aspettassi un monologo strappalacrime perchè non sarebbe stato da lui - ma mi ha colpito molto che Bellamy l'abbia paragonata agli altri 100, in parte perchè si sente di fare da genitore anche a loro, in parte perchè sa che questo Clarke lo può capire, perchè prova la stessa responsabilità verso quei ragazzini.
A mio parere hai descritto benissimo il rapporto fra Bell. e O. (zi, uso apposta i loro soprannomi perchè sto parlando di loro come Blake family), anche se ovviamente traspare un po' di più il punto di vista di lui - questo tira e molla da fratelli che possono litigare ma che si ritrovano sempre (also, da un ENTJ come Bellamy nessuno si aspetta dichiarazioni di affetto, e se per una volta ammette quanto ha sofferto a vedersi strappare Octavia è solo di notte, sottovoce, senza farsi sentire da nessun altro se non Clarke. Mille kudos a questa caratterizzazione).
E il finale è stato davvero molto dolce e azzeccato, in linea con quello che Octavia era nella season 1, prima di tutti quello smokey eyes e tecniche di combattimento mortali. |
