Ciao! Premetto subito che la tua storia non fa "paura", non come spesso si intende un horror, ma il tuo modo di narrare le sensazioni del protagonista mi ha fatto riflettere.
Riflettere perché, lo ammetto, mi ha ricordato moltissimo Louis di "Intervista col vampiro", libro che è definito un horror ma che a mio parere è molto più introspettivo rispetto a un horror come potrebbe essere un libro di Stephen King. Non so se mi sono spiegata, spero di sì.
Ho molto apprezzato il lessico che hai utilizzato, ma avrei da contestarti alcuni periodi un po' troppo lunghi e certe virgole fuori posto, ma se dovessi farti notare -per l'appunto- ogni singola virgola, non finiremmo più.
Non mi pare di aver notato errori, il che è un bene.
Tornando alla storia. È e al cotempo non è un horror. È qualcosa di più complicato, di più introspettivo e forse non ha davvero un genere preciso. Potrebbe essere un racconto soprannaturale, ma neanche questa categoria mi sembra adatta. Nel dubbio, hai deciso di inserirla tra le storie horror e non posso biasimarti, sia perché hai comunque inserito "introspettivo" e "malinconico" come sottocategorie, sia per il rating che hai messo. E ad ogni modo il rating verde mi sembra adatto.
Non ho niente da aggiungere, tranne che la storia mi è piaciuta e che "staccare" dai soliti horror, una volta ogni tanto, non può che farmi bene.
Un bacio,
Clarice |