Come promesso eccomi qua! Questo capitolo è… mozzafiato. Letteralmente.
So che tu non pensavi di sorprenderci ma credimi che l’hai fatto. Sono davvero rimasta a bocca aperta e vista la mia espressività, se tu fossi stata davanti ai miei occhi avresti letto a caratteri cubitali (con tanto di luci al neon) sulla mia fronte un miscuglio indefinito –ed infinito- di emozioni.
Visto però che non è possibile prenderti e posizionarti davanti alla mia faccia sorpresa ed emozionata, cercherò di descriverti al meglio ciò che ho provato tramite questa recensione.
La prima parte, quella in cui Marco irrompe nella stanza dicendo otto parolacce su una frase contenente nove parole, ho molto apprezzato la sua presenza nella storia, nonché il ruolo che da due-tre capitoli a questa parte sta assumendo nella quotidianità di Nelli.
Seppur con modi verbalmente discutibili, alla fine ha ottenuto ciò che voleva, ovvero farla uscire fuori da quella dannata stanza. Quello che ha fatto piacere a molte di noi è stata la frase (da ciliegina sulla torta) riguardo l’essere protagonisti della propria vita. In effetti non ha tutti i torti; Nelli passa la maggior parte del suo tempo a fantasticare, farsi viaggioni mentali assurdi e cercare di aiutare gli altri, lasciando se stessa sempre alla fine della lista delle cose di cui occuparsi.
Io, la parte che ho apprezzato –seppur non così importante come la precedente- , è stata quella in cui Marco ha fatto i versi a Marinella, replicandola come una bambina capricciosa. Questo ha contribuito in buona parte a scatenare in Nelli un moto di rabbia e l’ha portata a reagire verbalmente all’attacco. Fisicamente poi è scappata, ma è stata una fuga positiva perché l’ha portata ad uscire fuori dalla stanza. Immancabilmente, tanto per confermare la mia tesi sopra, Nelli è tornata indietro per dare una mano a Marco, ricambiando il favore.
Tirando le somme, Marco come amico ha preso +50 punti.
Ho apprezzato molto il piccolo dialogo con Diego e la precisazione che si sostengono a vicenda in modo implicito. La ritengo una forma molto importante di amicizia sincera in un rapporto… Un po’ come capirsi semplicemente con uno sguardo, no?
Spero comunque che Cristina stia bene e che non abbia alcun tipo di ripensamento riguardo la sua relazione con Diego. Non lo sopporterei nemmeno io.
Eva, è palese, nasconde qualcosa.
E ora veniamo alla parte più… Ommioddiochecosahannoappenalettoimieiocchi.
Ho fatto il tifo per Nelli mentre si dirigeva verso Mattia, anche se tutto questo rimuginare e rimuginare finirà col nuocerle in maniera terminale. Persino io quando ragiono troppo su una cosa alla fine mi stufo perché realizzo di pensare solo a quel problema e alla fine mi butto. Valuto un’ultima volta cercando di ricordare cosa volevo fare inizialmente e poi agisco d’istinto. Ogni tanto dovrebbe buttarsi anche Nelli, altrimenti finirà davvero in clinica.
Ad ogni modo, alla fine è scesa.
Dopo quel breve scambio di battute, Mattia fa il primo passo verso la vera questione. Inutile dire che mi è piaciuto molto il suo modo di chiedere scusa. Quando, subito dopo, ha ammesso che quello era un bacio vero e che non glielo aveva dato perché era arrabbiato, ma semplicemente perché (e qui cito, perché altrimenti non farebbe il suo effetto) “questo è un vero bacio perché ho voglia di baciarti. Ho quasi sempre voglia di baciarti, dannazione”.
Ora.
A me queste due frasi –in particolare l’ultima- hanno fatto riflettere molto. Se era vero che Mattia la baciava solo per sfogo dovuto ad un disagio o ad un litigio, questa per me è un’ammissione vera al 100%. Insomma, solo a me fa pensare che dietro a questa irrompente voglia di baciare Nelli ci sia un sentimento? Non vedo come una persona abbia una pura voglia di baciare qualcuno. Si, è vero, si può avere voglia e farlo, ma una volta soddisfatta questa voglia tutto dovrebbe passare, altrimenti c’è qualcosa sotto che ci tiene legati a questa continua voglia insoddisfatta con una, due o tre baci.
Per farla breve, io credo che il misterioso Mattia sia legato affettivamente a Nelli. E non sto parlando di amicizia. Uno non muore dalla voglia di baciare un amico. C’è qualcosa sotto. E questo qualcosa a me viene da dire che si può chiamare bene sentimento.
Ci tengo a fare una precisazione (approfittando del fatto che sabato ci sarà la diretta e che quindi potrà essere un elemento di conversazione): non sto parlando di sentimento perché da buona fan spero nella coppia Mattia/ Nelli; mi sono esternata dai miei “favoreggiamenti” e dalle mie preferenze da lettrice perché sto recensendo con occhio critico e sto analizzando quelli che sono i miei pensieri relativi alla storia, ovvero le sensazioni che mi sorgono leggendo il testo; quello che mi trasmettono le parole.
L’ultima frase detta da Mattia copre un ruolo di fondamentale importanza per me, perché ammette la sua costante volontà di baciarla e “dannazione” va a fortificare la veridicità delle sue parole, perché sputa fuori un pensiero talmente vero e opprimente che è quasi una liberazione poterlo esternare. Ripeto quanto sopra; se si ha voglia di baciare qualcuno lo si fa e poi la voglia passa. Se si continua ad avere voglia sempre con quella persona vuol dire che c’è un sentimento che lega in background.
Ora non sto parlando di amore, ma di affetto vero nel suo essere. Possiamo vedere questo sentimento come una piantina. L’amore è il fiore nelle sue fattezze, la robustezza del tronco, la diramazione dei rami più piccoli, i petali e i suoi colori… Quello di cui parlo io invece è il seme, le primi radici… Che come tutti i sentimenti profondi, portano a nutrire queste radici fino a far sbocciare il fiore.
Non vorrei che fosse solo una mia impressione e di questo mi piacerebbe sentire la tua personale opinione (se mi sono immaginata tutto o effettivamente c’è qualcosa su cui possiamo basarci). Io, credo di aver capito molto di Mattia in questo capitolo, e ci sono molti altri piccoli dettagli all’interno del testo che se ben colti portano ad avvalorare una bella tesi.
Poi, a Marinella è venuta in mente la brillante idea delle ripetizioni. Dunque… su questo inizialmente ho sgranato gli occhi per l’incredulità (che poi ha portato alla gioia per l’ovvio motivo), poi, dopo aver saggiamente lasciato passare alcuni giorni per riappropriarmi della mia razionalità, eccomi qua per recensire con una considerazione che a freddo mi spaventa: quei due hanno intrapreso una relazione di solo sesso senza instaurare un legame?! Se solo la protagonista non fosse stata Nelli, che ormai conosco bene, mi sarei ribaltata sulla sedia. Se mi osservo, a freddo, sull’altra sponda del fatto, è lampante che lei si è donata per una botta e via (che poi non è vero di fondo perché lei per lui prova un sentimento, così come anche lui). Questa è una voce piccola piccola che sorge lontana e ne arriva l’eco ovattato, in realtà sappiamo che il sentimento c’è e c’è stato.
Insomma, la loro prima volta non è stato il trionfo dell’amore che tutte noi ci aspettavamo nei nostri sogni, ma è stato qualcosa di bizzarro, rischioso, quasi per gioco.
Nonostante la proposta sconsiderata, come fa un ragazzo (un Mattia) a rifiutare una bella e sana sc..? Non si può. E infatti, alla fine, ha accettato. Una frase che ho apprezzato molto è stata “tu hai la verginità e io ho il buonsenso, entrambe possessioni che non si gettano al vento come coriandoli” ed esprime al meglio ciò che ho cercato di comunicare sopra nella reazione a freddo.
Il fatto che lui abbia ammesso “non voglio legarmi” mi ha un po’ buttata giù e quando lei ha replicato, mentendo, che neanche lei voleva ho battuto la fronte sullo spigolo più acuto che ho trovato in giro. Insomma, non è sano instaurare un rapporto di qualsiasi natura (in questo caso sessuale) sulla base di una menzogna. Non va bene, causa complicanze sia alla persona che ci rimette per prima che sull’altro, che ne risente a lungo termine).
Ma essendo pure la prima volta di Nelli è inevitabile che un legame si instauri comunque; è proprio il motivo per cui Mattia la prima volta ha rifiutato, cavoli!
E quando Mattia le ha chiesto perché voleva dare a lui questa responsabilità e lei, nella sua testa, ha risposto che doveva essere lui fin dall’inizio della sua storia è stato… meraviglioso. E non sai quanto ho pregato affinché esternasse a voce quelle parole. Sono sicura che prossimamente (sono più certa accadrà nel tre) ci sarà l’occasione per manifestare e DIRE queste importantissime parole!
E poi, diavolo, se non ci fosse un minimo di sentimento nessuno si bacerebbe con così tanto ardore e passione, diavolaccio cane! Hai descritto la scena in modo a dir poco eccelso; hai mantenuto la personalità dei personaggi persino in un momento come questo, dove si sono comunque scambiati delle frecciatine, ma allo stesso tempo hanno dato voce al lato più intimo e tenero, che fino a quel momento non avevano avuto modo e occasione di conoscere l’uno per l’altro.
Ho amato il modo in cui Mattia si è subito messo nei panni dell’insegnante dettando le regole (anche se ha saltato la terza) e anche lo spirito di Nelli di osare nonostante l’inesperienza mi ha fatto sorridere. Finalmente questi due capoccioni sono cresciuti (rispetto alla storia precedente) e hanno potuto dare sfogo a questo lato passionale che prima era ridotto (come giusto che sia) ad un bacio (massima espressione –vista la giovane età- di un sentimento). Ora che entrambi sono maturi (e mettendo da parte il fatto che Mattia ha già avuto modo di fare esperienza) hanno deciso di compiere questo grande passo.
Quando lui le ha morso le labbra per cercare di distrarla dal dolore mi sono quasi commossa, è stato così dolce e premuroso da parte sua… E sono felice che anche Marinella abbia capito la bontà di quel gesto che a primo impatto sembrava fuori luogo (della serie “ma che cazzo ti passa per il cervello”).
Tutta la scena è stata davvero stupenda, mi sono lasciata letteralmente trasportare dal fiume delle tue parole. Non è stata la descrizione di un rapporto qualsiasi ma la descrizione della loro prima volta insieme, di Nelli e Mattia. Ti giuro, una narrazione del genere non l’avevo mai letta. E’ stata pura, ha mantenuto con il giusto equilibrio l’essenza dei personaggi. E’ come se ti avessero tolto la penna dalle mani e avessero scritto tutto loro, di loro pugno.
Ogni singola sensazione è stata descritta a meraviglia, tutto col giusto peso. I movimenti, le preoccupazioni.. Per non parlare di quello che leggono negli occhi dell’altro. Li veramente sono morta. Si capisce più di quanto credessi.
Ogni minima preoccupazione che lui dimostra di avere, la premura di ogni singolo gesto… Dio, mi sono completamente sciolta. L’hai descritta per una vera prima volta, non l’hai reso l’evento del secolo. Umile, realistica (estremamente) e semplice.
Se c’è una cosa che amo più della trama della storia è il tuo stile narrativo; il modo in cui riesci a farci ridere e provare sconforto in una sola frase. Hai un modo di scrivere veramente originale, te lo dico ogni volta, ma ogni volta è come la prima e mi lascia sempre stupefatta per il modo in cui con tanta semplicità riesci comunque a catapultarci nel tuo mondo. E’ veramente una qualità che ti stimo e sono felice che nonostante gli anni passati, il tuo stile si è mantenuto e non ha visto cambiamenti radicali, se non verso il miglioramento.
Tornando alla storia (mica ho finito, eh), quello che mi è piaciuto –parlando ancora di realismo- è come Mattia ha concluso. Nelli l’abbiamo persa completamente, e lui.. oddio, è stato così bello leggere di come e quanto fosse perso/ preso nel momento. Ho sorriso quando si è scusato, perché voleva durare di più, l’ho trovato così umano….
Poi di nuovo il momento catartico. Un bacio dall’aria del tutto fuori luogo, ma così incantevole… che alla fine i loro volti si avvicinano in automatico.
Ho odiato un pelino Capitan Pettopeloso in quel momento perché di sicuro quel bacio –appunto perché fuori luogo- sarebbe stato un ottimo spunto di riflessione per far capire ad entrambi che: Si, cazzo! Vi piacete!.
Ma va bhe, avranno comunque modo di affrontare con se stessi l’accaduto. Troveranno sicuramente il modo di definirlo un rapporto supercifiale, avuto giusto per il piacere fisico, quando in realtà, solo con quell’insulso pensiero, sono passati sopra al loro cuore (e al loro sentimento ancora sconosciuto –almeno per Mattia-) con un treno in piena corsa. Sarà bello quando “scopriranno” di essersi raccontati balle e dovranno fare i conti con un sentimento che non ne può più di essere represso.
Oh, dimenticavo la parte in cui Mattia si lascia sfuggire un pensiero tremendamente vero, cioè “mi odierai”. Che è vero, perché quando litigheranno rinfacciandosi l’accaduto (è sicuro che accadrà), si detesteranno e desidereranno di non averlo mai fatto… però ho amato la risposta di Nelli, ovvero “oppure mi innamorerò di te”. Non so quanto siamo lontani da questa fase in realtà. Lei per me, col fatto che si è resa conto di provare ancora qualcosa di forte verso Mattia, è già vicina a quel passo.
E i messaggi alla fine… Troppo belli, ho perso il conto delle volte che li ho letti. Mi fa troppo ridere leggere lo sclero di Pier di fronte alla scoperta di quello che hanno combinato xD. Per un attimo mi sono immaginata la reazione di Diego di fronte a una verità del genere. Sarebbe troppo persino per lui ahahah. O stringe la mano a Mattia (e dopo chiede a Nelli –per la seconda volta- le dimensioni dell’amico di Mattia) oppure, seconda ipotesi poco probabile, sviene.
Il finale mi ha lasciata col sorriso sulla bocca, nulla a che vedere con il precedente capitolo.
Qui la mia recensione sarebbe giunta al termine, ma voglio dare ancora uno spunto di riflessione. La storia dovrebbe arrivare a 19 – 20 capitoli, secondo le tue previsioni. Nel presente della storia manca una sola settimana alla fine della vacanza. Secondo me la storia finirà col termine della stessa (magari si parlerà di un capitolo a casa, ma non di più, presumo). Quindi, dopo averci ragionato un po’ su con le informazioni che ci hai dato durante la diretta precedente, credo che finita la vacanza (ergo terminata la convivenza con Mattia), la classe si smembrerà –come giusto che sia-, poiché ognuno prenderà strade diverse. Dovrei andare a guardarmi il capitolo in cui era saltata la corrente e, in cerchio, ognuno aveva detto cosa avrebbe voluto fare al termine dell’estate. Sono quasi sicura che le strade di Mattia e Nelli saranno diverse e per questo “io e te 3” sarà ambientato qualche anno dopo (quando ognuno avrà già intrapreso –o addirittura terminato- il percorso lavorativo/ scolastico scelto inizialmente). Devo solo arrivare a capire perché e come si ritroveranno (sempre che questa teoria sia esatta). Spero comunque che entrambi saranno single.
Bene, sono curiosa di sentire cosa ne pensi/ pensate se questi spunti verranno affrontati nella diretta.
Non ho tralasciato nulla, spero di aver scritto un papiro che ti faccia capire il grandissimo e meraviglioso lavoro che hai svolto.
Veramente i miei più sinceri complimenti.
Brava!
A presto,
Alessandra. |