Allora, eccomi qui a recensire anche questo glorioso capitolo.
Come prima cosa, non preoccuparti della tempistica un po' sfasata, sinceramente l'attesa aumenta il piacere. Poi con i tuoi "nelle puntate precedenti..." molto stile Glee, le risate ci scappano sempre ed è sempre una bella cosa.
Come seconda cosa, vorrei anche concentrarmi sulla lunghezza del capitolo: sinceramente non so perchè alcune persone la trovino un problema, o un qualcosa di fastidioso: penso che uno scrittore abbia il DOVERE di usare più spazio possibile per esprimersi. E va bene che sono una fanatica dei capitoli lunghi, ma poi, con una storia del genere, come si può voler leggere anche solo una parola di meno?
Anche con i tuoi angoli autrice, che solo a vederli così colorati mettono allegria.
Ma ora basta cazzeggiare e parliamo di cose serie - e io parlo sempre di cose serie, lo sai.
L'inizio del capitolo è stato a dir poco scoppiettante. Molti autori tralasciano molto la famiglia - errore a dir poco penoso -, e se la nominano è per creare qualche tipo di tragedia dal passato tenebroso.
E da italiani, che siamo il simbolo indiscusso della Grande Famiglia rumorosa nei ristoranti, è una cosa inconcepibile non dare spazio alla famiglia.
Ebbene, tu con Nelli ti sei data davvero da fare, rendendo partecipe gli ambigui parenti persino quando sono geograficamente lontani dalla nostra Nelli.
Inutile dire che mi sia letteralmente innamorata di ogni singolo personaggio. A cominciare dal glorioso ritorno del simpatico fratellino (che ad essere sincera mi mancava un pochetto), alla madre mussoliniana che va' a braccetto con la nonna hitleriana (una metafora stupefacente che mi è piaciuta un sacco), e infine il povero padre che deve aver a che fare con ben due donne pazze dispotiche. Che sia santificato quell'uomo.
E con quel pizzico di famiglia si è potuto appurare quanto Nelli in realtà sia legata alla sua famiglia (ebbene sì, nonostante tutte le fatiche che deve affrontare a causa dei parenti), e penso che in una generazione come la mia che da' ben poca importanza alla famiglia, una bella dose di Nelli's family fa sempre bene.
Io, con la nonna dai 13 figli e i cugini incontabili, non posso che essere simile a Nelli da questo punto di vista.
Ma solo questo, in realtà, perchè per il resto siamo assolutamente agli antipodi - sia per l'atteggiamento, che per le azioni, e persino per l'aspetto, per quanto possa contare.
Ed è davvero strano il fatto che mi senta così vicina a questo personaggio nonostante la lontananza caratteriale.
Sempre merito del tuo talento, che dire.
Ma restando nel tema famiglia, si passa alla grandiosa storia degli "orecchini" - di cui hai avuto la genialità di anticipare all'inizio del capitolo, il che l'ho trovato molto intelligente. Hai regalato anche qui una perla di famiglia, che è l'incontro della nonna e del nonno di Nelli. Il fatto che sia una cosa così vicina alla tua vera storia la trovo una cosa molto coraggiosa. Molti pensano che sia più semplice scrivere di cose che si son vissute e di personaggi reali, ma non capiscono proprio niente.
Ci vuole un coraggio e una capacità incredibili - molte volte si sfocia nel banale, altre si lascia troppo spazio ai sentimentalismi da risultare quasi ridicolo. Ma più di tutto, in pochi riescono ad esporsi in modo così naturale e semplice.
Rendi le tragedie semplici, con questi tuoi scritti, e non tragedie qualunque, ma le TUE tragedie. Il che ha dello straordinario.
E magari sto dicendo una marea di cagate perchè non ti conosco affatto, ma questo è quello che mi hai fatto provare con quella piccola storiella degli orecchini, e con la reazione della nonno con la mancanza del nonno.
Sarà perchè, paradossalmente, mi sia capitata esattamente la stessa cosa - solo che mia nonna , da questo punto di vista, è stata algida sia pubblicamente che nel privato.
Ma abbandioniamo questo piccolo sprizzo di tristezza e nostalgia, perchè questa storia è fatta per ridere.
E allora ridiamo con Nelli, che per una volta nella vità c'ha azzeccato con le sue supposizioni assurde sulle azioni del nostro Zinga, ma lui l'ha smerdata comunque. Perchè quando ha implicitamente ammesso di sapere che era proprio lui l'autore del dolce gesto, lui ha subito pensato che avesse frainteso.
E Nelli ha passato tre anni a fraintendere, ma proprio quando ha capito tutto ecco che Mattia rovina il suo splendido momento di gloria con le sue solite parole taglienti. Non sarebbe Zinga, se no, giusto?
Nonostante questo prima momento di rabbia per la coppia, ecco che arriva l'eccentrico Aaron che, inconsapevolmente, crea certe discutibili situazioni tra i due - strano ragazzo, il ballerino, davvero un bel personaggio.
Perciò abbiamo Nelli che si trova a ballare cose piuttosto imbarazzanti con Mattie e, attenzione attenzione, non sviene!
Ora, vorrei soffermarmi un pochetto su questa scena, in realtà.
Vorrei mettere in chiaro un paio di cose: io non sono una critica professionista, io non so niente di scrittura e ho l'esperienza letteraria di una pentola a pressione. Perciò, col mio lessico di quinta elementare, mi limiterò a riferirti l'unica cosa di cui sono in possesso: le sensazioni che mi hai trasmesso.
Perchè la scrittura è arte, e l'arte è sensazione. Certo, l'uso di un certo termine è apprezzato tanto, la disposizione delle scene pure, per non parlare dell'anticipazione di un qualcosa (ricordiamo la storia degli orecchini anticipata, ho adorato questo particolare, ripeto). Ma alla fine, a rendere un pezzo d'arte davvero grandioso, cos'è? Ciò che fa provare.
E io ti giuro, in quel momento ho provato tante di quelle sensazioni che, se fossi stata lì, senza la tua descrizione non le avrei mai provate.
Ti dirò, sono una ragazza abbastanza fredda e cinica, da ogni punto di vista. Nessuna "maschera" tumbleriana nasconde il mio lato dolce, sono semplicemente fatta così.
Eppure, con le tue parole, con tutti i piccoli dettagli che hai usato per descrivere la scena, io ho provato tante cose.
E avevo il fiato sospeso - io non ho MAI il fiato sospeso. Non che sia successo chissà che cosa (per gli stolti, per me quei gesti sono stati l'alba di un nuovo inizio per la coppia Nelli/Zinga), ma io non so davvero spiegarmi come diavolo tu abbia fatto a farmi provare tutte quelle cose.
Che roba, ragazzi. Ti ho già detto che ho un lessico di quinta elementare e che non sono affatto una critica letteraria, perciò mi limiterò a scrivere una frase semplice ma efficace: sei brava. Sei davvero brava e io ti stimo davvero tanto, sia come persona che come scrittrice.
Detto questo, andiamo avanti - perchè nell'altra recensione mi sono persa nei sentimentalismi e non mi sono concentrata sul capitolo, questa volta voglio fare le cose per bene.
Nelli qui ha il coraggio di mettere i famosi orecchini della nonna (un grazie speciale a Lorenzo che con il suo fare inopportuno rimane uno dei personaggi migliori di sempre), e danno un tocco in più al suo look.
Deve trovare l'anima gemella, deve essere preparata.
Ebbene, nonostante s'incappi in un Pierpaolo* incazzato che anima un po' la serata, e nonostante vesta gli affascinanti panni della Grande Cleopatra, la famosa anima gemella questa povera ragazza non la troverà mai.
O forse sì.
Comunque, a compiere il misfatto non è altro che Eva e la sua sete di pettegolezzi. Ora, personalmente non sono una fan della discutibile arte del gossip, ma diciamo che il 90% delle mie amiche passa la vita scolastica a stalkerare gente sia sui social che nei modi più primitivi - quali farsi beccare nei bagni dei maschi, ma questa è una disgustosa storia di cui non mi va di parlare.
Non voglio che tu pensi male di me, ma ti basta sapere che io non amo i gossip, ma trovo a dir poco esilarante vedere delle povere anime faticare tanto solo per scoprire i cazzi altrui - sono piuttosto scurrile, perdonami.
Quindi ho avuto pane per i miei denti per una come Eva (a cui ho dato almeno 10 volti diversi delle persone che conosco) e devo dire che le sue manipolazioni sono state tanto ben studiate quanto esilaranti.
Complimenti, Eva.
Complimenti anche perchè, seppur non di proposito, ha unito le coppia più distruttiva e bella della storia di efp: Zinga e Nelli, aka Homer e Marge Simpson - altra ottima scelta, per altro.
Nelli ha paura di aver giocato col fato, vendendo la sua carta orginale, ma forse è il fato che gioca con lei, e la fa finire ancora una volta tra le braccia del temibile Zinga.
O più semplicemente, Eva dovrebbe farsi i cazzi suoi una volta ogni tanto e trovarsi un ragazzo.
Fatto sta che abbiamo uno Zinga incazzato, una Nelli che lo sa che farà casini ma ci prova lo stesso, e una coppia davvero senza speranza che, chissà perchè, si ritrova sempre insieme.
E poi...
E poi BOOM, un bacio. Ma che dico un bacio, questo è Il Bacio, che non viene descritto ma che merita assolutamente ogni maiuscola che gli ho regalato.
Ma io non sono obbiettivamente pronta alle conseguenze di questa bomba nucleare - in realtà non vedo l'ora, ma so che leggero con una mano a coprirmi gli occhi peggio di un horror.
Il binomio "siamo solo al sesto capitolo" + "questa autrice non fa mai finali felici" mi spaventa non poco, ma prometto di restare al tuo fianco fino alla fine - più per scopi egoistici stile Zinga, in realtà, perchè una storia come questa non la mollerei neanche se mi avessi fatto schiantare l'aereo della classe in mezzo al mare.
Questo per dirti che non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo, ma come sempre prenditi tutto il tempo necessario per essere così grandiosa
*(non so se ti ricordi dove ho messo l'asterisco ma ne ho bisogno comunque) Il soprannome di Pierpaolo, proprio nell'anno in cui di Perpetua mi hanno fatto un culo così, è stato la colonna sonora delle mie risate persino nei momenti tragici in cui dovevamo fare analisi fin troppo serie per me sul matrimonio più temuto del secolo.
In parole semplici, PierPetua è la mia vita e così ho chiamato il mio personaggio di Diablo III (un videogioco da nerd sfigati di cui vado piuttosto fiera, ma tu non farci caso)
Buona stesura del prossimo capitolo xx |